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Autore: Lyls    31/03/2016    1 recensioni
Tutti conoscono Anne Bonny.
Sanno che è stata sempre al fianco di Charles Vane, e prima ancora di Jack Rakham.
Ma nessuno sa la sua storia prima di Vane, di Rakham, prima di tutto quanto.
Ma nessuno sa che ha una sorella minore.
Ma nessuno sa della sua storia.
Elizabeth.
Un altra Bonny.
Un altra pirata.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anne Bonny, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Cronache di una fuggitiva
Atto I - Di quando le cose non sono mai come sembrano


Tutti conoscono Anne Bonny.
Sanno che è stata sempre al fianco di Charles Vane, e prima ancora di Jack Rakham.
Ma nessuno sa la sua storia prima di Vane, di Rakham, prima di tutto quanto.
Ma nessuno sa che ha una sorella minore.
Ma nessuno sa della sua storia.
Elizabeth.
Un altra Bonny.
Un altra pirata.

Una ragazza dai lunghi capelli color rosso, se ne sta seduta ad un tavolo con le braccia conserte a fissare l'uomo che ha davanti, come se fosse impazzito.
"Piuttosto che firmare questo foglio mi cavo un occhio"
"Elizabeth..."
"Elizabeth un corno!" sbotta la ragazza scocciata fissando il pezzo di carta che ha davanti "potranno anche fingere di essere civili, ma quelli sono pirati da quattro soldi, i veri pirati non si fanno fregare, gli inglesi non dimenticheranno certo che quelli che firmano fino a poco tempo fa hanno massacrato i loro soldati"
"Se te l'ho portato è solo perchè so che tua sorella lo vorrebbe per te" al sentire quelle parole Elizabeth scoppia a ridere sguaiata.
Se non conoscesse Elizabeth, e non fosse una donna, probabilmente Jack Rackham si sarebbe offeso, probabilmente avrebbe scatenato contro Anne come succedeva di solito, ma non poteva farlo contro la sua stessa sorella.
O si?.
"Di grazia" dice a denti stretti l'uomo "cosa ti fa tanto ridere?"
"Rackham, conosci davvero così poco mia sorella?" domanda la ragazza sarcastica "pensi davvero che potrebbe firmare quel foglio?" domanda inarcando un sopraciglio "diavolo, io non lo firmerei mai figurati lei!"
L'uomo non dice nulla, limitandosi a fissarla esasperato, infondo Jack Rakham non è uno sprovveduto sapeva fin da subito che andare fino a lì sarebbe stato un azzardo, ma doveva provarci lo stesso, dopo aver avuto a che fare per anni con Anne, trattare con Elizabeth è sicuramente una passeggiata, a volte, ma non quel giorno a quanto pare.
"Da quando quel governatore si è insediato a Nassau, so benissimo che essere pirati è pericoloso" dice fissandolo seria, inizia a giocare con l'elsa della spada assorta.
Anche se questo non le aveva comunque impedito di tornare a Nassau per parlare con la sorella e aveva sentito, come tutti del resto, che l'oro dell'Urca de Lima si trova proprio li a Nassau, un occasione fin troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire e quando si tratta di oro, e sa già che a quella parola qualunque pirata sarà attirato in quel luogo.
"Se firmi quel foglio non sarà più un problema" dice Jack pur sapendo che è stata chiara, non lo firmerà mai.
Non dice altro Elizabeth, se non alzarsi dal tavolo che aveva occupato fino a quel momento nella locanda, fa per uscire dal locale, ma non sa che così faceno ha appena firmato la condanna a morte di Jack Rackham.
Jack che non può far altro che vederla uscire sapendo di non poterle far cambiare idea.
"Sono testarde tutte e due" sbotta seccato, non fa neanche il tempo di dire ciò che vede e sente l'arrivo dei soldati.
"Ecco! è lui!" urla qualcuno e fa in tempo a vedere i soldati inglesi entrare dentro alla locanda, mentre si guarda attorno cercando un posto dove nessuno possa trovarla.

Ma la cosa non sembra riuscirle molto bene, visto che la trovano senza problemi, di certo non è una cosa si fa prendere facilmente, tanto che invece della spada estrae la pistola, che è agganciata all'altro lato della cintura, ed inizia a sparare contro gli inglesi.
Chiunque potrebbe sentire gli spari, anche altri soldati inglesi.
"Elizabeth Bonny" dice un ufficiale facendosi avanti e fissandola negli occhi mentre supera quei pochi uomini ancora in piedi, quei pochi che ancora combattono nonostante la furia dai capelli rossi che hanno davanti "non pensavo di trovare proprio voi, qui"

"Io invece pensavo di poter stare in pace" dice Elizabeth mentre ricarica velocemente la pistola.
Sa di dover stare attenta a quello che dice o fa oppure si ritrova con del piombo in corpo ma dopo aver sparato qualche altro colpo, cerca di andarsene sapendo che ci sono ben due persone che potrebbero aiutarla.
Charles Vane ed il capitano Flint.
Tre si conta anche sua sorella, che al momento non sa neanche dove potrebbe essere.

*********
 
Charles Vane si era ritrovato tra i piedi Elizabeth in un momento, che dire inopportuno è poco.
Ma la cosa non sembra aver sconvolto Elizabeth, che si era limitata ad alzare gli occhi al cielo e dirgli di spicciarsi.
Vane che già era di cattivo umore di suo, sentendo il piano della rossa aveva fatto un espressione quasi incredula.
"Il tuo piano fa schifo" dice Charles alla fine dopo un lungo silenzio domandandosi se ci è o ci fa.
"Per caso hai un piano migliore?" domanda Elizabeth guardandolo scocciata.
"Consegnarti, non è un piano" dice Charles lanciandole un occhiata "è un suicidio" dice guadagnandosi un occhiata "ma l'idea di attaccare sicuramente è buona, solo se sapessimo dove andare attaccare" dice il pirata.
"Mia sorella non la prenderà bene quando saprà che è stato catturato" dice facendo una smorfia, pensa ad Anne ed alla sua reazione quando lo saprà, non vuole essere nei panni di quelli che si ritroverà davanti, non sarà un bello spettacolo.
"Non prenderà bene neanche se vieni catturata tu, farebbe di certo una strage" probabilmente è una cosa quella a cui non aveva pensato, nel momento in cui sfornava quel bel piano suicida.
Alla fine si rese conto che il suo piano, con loro due soltanto, faceva acqua da tutte le parti quindi mentre lei ripensava al piano andando a cercare la sorella, Charles andava ad avvertire Flint, Elizabeth ripensa a quello che le a detto Charles Vane e se quello che ha detto è vero, il fatto che hanno preso Jack proprio mentre l'oro era nelle mani di sua sorella, iniziava tutto a tornare.
Anche se, con tutti i modi possibili non si aspettava di rincontrarla in quel frangente, ma alla fine è andata così, prende in 'prestito' un cavallo ed inizia a setacciare l'isola, cercando in tutti i luoghi possibili che le possono venirle in mente dove potrebbe trovarla.
E capisce di averci visto giusto con l'ultimo posto quando nota alcuni uomini per terra ed altri che dopo aver preso l'oro si dileguano.

"Che caratteraccio" dice Elizabeth sarcastica fissando la sorella "dovresti imparare a controllarti" ancora presa dalla frustrazione perché gli inglesi non hanno mantenuto la parola data voltandosi con la spada in mano rischia di infilzare anche Elizabeth.
"Che fai qui?" domanda abbassando la spada e la rinfodera.
"Volevo avvertirti che hanno preso Jack e se riuscivi di non fare nulla di stupido ma direi che sono arrivata tardi" dice scrollando leggermente le spalle mentre fissa gli inglesi morti ai suoi piedi "ma del resto è meglio così, se avessi reagito in modo diverso si sarebbero insospettiti, voglio dire, tutti sanno che carattere... come posso dire... irascibile? e che lo diventi anche di più se toccano qualcuno che ti sta a cuore"

"Liz, vai al punto" dice scocciata fissando la sorella, domandandosi cosa voglia dirle, non se la prende più di tanto perchè sa di essere irascibile.
"Io e Vane abbiamo un piano" dice alla fine continuando a rimanere in sella al cavallo "ma ci serve sapere il tragitto del percorso se vogliamo sapere dove lo porteranno per liberarlo"
"In pratica volete una spia che vi sappia dire la strada" dice Anne prontamente.
"Esatto" dice Elizabeth alla fine e non dice altro, non osa pronunciare quel nome, un nome che per quanto innocuo sia per sua sorella invece ha il potere di farla uscire dai gangheri, se lo dice a voce troppo alta davanti ad Anne .
"Non ci serve lei" dice Anne mettendosi sulla difensiva, come ogni volta che si allude a lei "basta chiedere ad una delle sue puttane"
"Non è così facile" dice Elizabeth guardando la sorella, che al momento vorrebbe ucciderla da come Anne la sta guardando.
"Sono puttane! si comprano!" sbotta Anne indispettita.
"Max è diversa dalla precedente proprietaria del Bordello" dice Elizabeth paziente guardando la sorella "se lei dice che non parlano, loro non parlano, Milly dice che su queste cose ha il pugno di ferro, ci tiene a tenerle in riga e questo significa che non si faranno corrompere facilmente" dice ripensando con nostalgia a quando poteva sfruttarle per i suoi interessi, anche se torna con i piedi per terra dopo aver visto la faccia della sorella "che c'è? non posso avere qualche alleato?"

"Non è quello" dice Anne fissandola accigliata "non c'entra nulla il piano, stavo pensando che sono quasi sei mesi che non abbiamo più avuto modo di vederci e di certo questo è l'ultima cosa a cui pensavo ci saremmo riviste così, oltre a pensare che ci saremmo incasinate per una cosa simile"
"In teoria sono quattro mesi" dice Elizabeth precisando la cosa "e poi meglio no? almeno adesso possiamo passere del tempo assieme e parlare" dice divertita ed allunga una mano verso la sorella per aiutarla a salire a cavallo
"Attenzione Inglesi! le sorelle Bonny sono tornate insieme!" dice Elizabeth con aria fin troppo allegra e scoppiando a ridere.
Sicuramente con loro due assieme, le cose potrebbero diventare interessanti o tremendamente complicate o entrambe le cose.
   
 
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