31/03/2016
1 recensioniC’è in me la voglia di provare ad amarti
<< Siete… innamorati? >>
<< Amore? Cos?! No! >>
<< … È tutto molto nuovo… >>
****
Non è amore, Alexander? Si ricosse da suoi pensieri – e da quel ricordo – quando sentì il ragazzo sedersi sul divano con un sospiro.
<< Non posso credere di averlo fatto davvero… >>
Lo sentì bisbigliare.
S’irrigidì.
Dopo che tutti gli ospiti se ne furono andatati tra borbottii indignati e le acqua si furono calmate – tutti gli Shadowhunter si erano ritirati nelle proprie camere, le spalle appesantite da pensieri più o meno gravi – loro due si erano ritrovati da soli in quella sorta di sala conferenze. Il silenzio fu colmo d’imbarazzo.
Lui aveva esordito con “è meglio che vada” assolutamente non nel suo stile e Alec, ancora una volta, l’aveva sorpresa; gli si era avvicinato con indifferenza, a braccia conserte e “vengo con te” gli aveva detto, ponendola come affermazione ma il suo sguardo sfuggente e le guance imporporate facevano pensare più ad una richiesta.
Una bolla di calore gli esplose nel petto al pensiero di quanto accaduto poco prima. Sicuramente stava sorridendo come un ebete.
<< Sei pentito? >> chiese come se non fosse importante, allontanandosi finalmente dalla zona bar con due bicchieri di vino in mano.
Alec scostò i palmi dagli occhi e sorrise. Dolce e timido, in quel modo che Magnus amava tanto.
<< Pentito? – ridacchio – Per la prima volta in tutta la mia vita sono stato me stesso, in modo totalitario – si alzò – Come potrei esserne pentito? >> gli accarezzò una guancia, lo sguardo che si alternava tra i suoi occhi e le sue labbra.
Magnus sorrise e gli porse il bicchiere e “a noi” brindò, come fece già una volta, solo che ora Alec rispose al suo brindisi.
Aveva appena bevuto giusto un sorso quando quella domanda gli uscì fuori senza che riuscisse a fermarla.
<< Non è amore, Alexander? >>
Il cacciatore quasi si strozzò. Sospirando posò il bicchiere sul basso tavolino ai piedi del divano.
<< Magnus, io non lo so… – confessò con sincerità – Ho passato la mia adolescenza credendo di essere innamorato di… – distolse lo sguardo imbarazzato – La verità è che non ne so niente dell’amore… - biascicò affranto e poi, i suoi occhi s’illuminarono, memore di un discorso avuto proprio in quello stesso luogo – So solo che quando ti vedo mi manca il respiro e il cuore inizia a battere veloce… - gli prese con reverenza una mano tra le sue e se la poggiò sul petto, lì dove il cuore batteva tanto forte da sentirselo sotto la lingua - Quando mi sei tanto vicino e il tuo respiro mi sfiora… - abbassò il viso, andandogli incontro, parlando sulle sue labbra – Mi viene la pelle d’oca… >>
Magnus non volle ascoltare più niente, strinse la mano sulla sua camicia e lo tirò verso di se, facendo incontrare – scontrare – di nuovo le loro labbra. E fu bellissimo.
Diverso dal matrimonio, dove si erano riversati addosso l’ansia e la paura di perdersi, di star facendo la cosa sbagliata; il sollievo di rincontrarsi.
Questa volta fu dolce e languido e passionale. Due bocche che si cercavano e danzavano l’una sull’altra, con amore e devozione. E quando furono pronte si schiusero, e allora furono le lingue a cercarsi, ad amarsi.
Restarono così, in piedi, abbracciati, stretti l’uno all’altro per un tempo interminabile – ma che a loro non sarebbe mai bastato.
<< Non so se è amore, Magnus, ma so che c’è in me la voglia di provare ad amarti. >>
E a Magnus tremò il cuore.
E tornò a baciarlo, chiudendo forte gli occhi che avevano iniziato a pizzicare e stringendosi di più nell’abbraccio del cacciatore.
Anch’io voglio amarti, Alexander.
Spazio Autrice
Penso che tutti abbiate capito da dove esce fuori questa fanfic – e se non lo sapete siete dei babbani!
Non ho mai letto i libri – ma sto cercando di rimediare – per tanto seguo le vicende del telefilm, non vogliatemene, lo so da me che è una carie per il cervello ma provatemi a dire che la scena del bacio non vi ha fatto venire il batticuore!
Spero vi sia piaciuta.
Baci!
Ps. La sto guardando a ripetizione! https://www.youtube.com/watch?v=p_Wq1HZPL3c