Zack guardò la spiaggia. Sotto la sabbia giacevano delle mine, una bambina stava seduta, proprio sopra quella sabbia. Un suo compagno stava controllando che non ci fossero quelle maledette bombe per poterla raggiungere, ma a lui non importava, andò da lei.
Si sedette affianco alla biondina, guardandola. Aveva un aria così ingenua, innocente. Un tempo lo era stato anche lui, ma ormai non si sentiva più così. 
Aveva perso le speranze.
Si mise a parlare con lei, per distrarla, nominò Cody, mentre il suo cuore veniva stretto in una morsa più forte. Non ricordava nemmeno da quanto era lì, a disinnescare mine, il tempo sembrava scorrere lento, in modo quasi maligno, come se sapesse quanto facesse male lavorare nel posto dove aveva perso la persona che gli era più cara, come a voler ingigantire la sua punizione. 
La sua punizione... Per cosa era stato punito? Aveva massimo nove anni quando quella guerra era scoppiata. Cos'aveva fatto lui, per ritrovarsi in quella situazione, senza più il fratello? Cos'aveva fatto Cody?
Erano entrati nell'esercito, dovevano farlo, era la cosa migliore. Ma a quanto pare era tutto sbagliato. E in quel momento lui era lì, a disinnescare mine, a salvare una bambina. Una bambina che faceva parte di un popolo che lo odiava, solo perché era tedesco.
Passò la piccola al compagno che li aveva raggiunti, lui si diresse verso gli altri, voltandosi poi a guardarlo. Zack era in piedi, fermo, come in trans.
Aveva poche certezze in quel momento.
Odiava suo nonno per aver deciso di trasferirsi in Germania quando suo padre era ancora piccolo, per chissà quale motivo.
Odiava essere trattato in quel modo dai danesi.
Odiava vivere senza la sua altra metà.
Fece la cosa che gli sembro più sensata in quel momento. Si girò, allontanandosi dai suoi compagni, chiuse gli occhi, fece un passo verso la morte. Fece un passo verso Cody. Fece un passo nella sua memoria.
Due bambini, Zack e Cody, si rincorrevano nel cortile di casa, ridevano spensierati.
Due passi.
I gemelli avevano iniziato le elementari, e se ne stavano per conto loro in un angolo, giocando.
Tre passi.
Cody era seduto a terra, leggendo un libro, Zack gli girava attorno facendogli le linguacce.
Quattro passi.
Zack palleggiava sotto gli occhi ammirati del fratello.
Cinque passi.
Il padre si preparava per andare in guerra, diede un bacio alla moglie in lacrime e scompigliò i capelli dei figli, confusi, poi raggiunse gli uomini che lo avrebbero accompagnato in quella guerra.
Sei passi.
Lui e Cody si dividevano un biscotto per festeggiare il loro dodicesimo compleanno.
Sette passi.
Zack guardava il fratello con la divisa da militare. Sembrava di specchiarsi.
Otto passi.
Erano seduti in una cella fredda, Cody gli stringeva la mano seppellendo il viso nella sua spalla, cercava di non piangere, Zack semplicemente lo abbracciava guardando dritto davanti a se.
Nove passi.
Cody disinnescava fiero una mina, ci fu un'esplosione. Nonostante le sue ricerche Zack non lo trovò. Cercava di divincolarsi dalla presa ferrea dei suoi compagni, amici.
Dieci passi.
Il dolore lo invase totalmente venendo seguito dalla pace.