Daylight
L'incubo sotterraneo giunse alla fine.
Una luce comparve davanti a loro,così vicina,calda,accogliente ma allo stesso tempo ancora troppo lontana.
Iniziarono a correre.
Sempre più forte.
Più veloce.
Senza fermarsi.
Col fiatone.
Con speranza.
La luce splendette sempre più ardentemente ma ancora troppo lontana.
Dovevano raggiungerla.
Dovevano fuggire da quell'incubo.
Le loro gambe si stancarono ma continuarono a correre.
Più disperatamente.
Più dolorosamente.
La luce non si avvicinò.
La speranza si affievolì.
Fino a scomparire.
L'incubo non ebbe fine.
Era appena iniziato.
Quella luce non era altro che l'occhio di uno di quei mutanti.
Un occhio che aveva osservato e giocato con loro.
E loro erano i protagonisti del gioco.
Come la luce e le falene notturne.
Gridarono.
Terrorizzati e rassegnati a morire.
Un tempo il mondo sopra le gallerie era davvero bellissimo.
Prima della guerra nucleare.
Prima dei mutanti radioattivi affamati di carne umana.
Qualcuno di loro avrebbe davvero voluto vedere quel mondo.
Sembrava così lontano...
ANGOLO AUTORE:Salve a tutti ragazzi! *si inchina. Qui è sempre Cloudlight95 che scrive.Cosa dire?Questa piccola storia l'ho...improvvisata. Davvero,ho preso il mio pc,ho aperto word e ho pensato:stasera voglio scrivere qualcosa,non importa se breve,lungo e nemmeno il genere...ma se non scrivo qualcosa non riesco a dormire. Ed ecco che mi è balenata in mente quest'idea un po'rubata dal videogioco Metro 2033 (lo ammetto) in cui l'umanità vive nelle gallerie sotteranee a causa della massiccia quantità di radiazioni sulla crosta terrestre e deve sopravvivere ai mutanti. Spero almeno che queste poche parole siano riuscite almeno a piacervi un pochino...se volete fatemi sapere :) qualsiasi critica è ben accetta! A presto! -Cloudlight95-
L'incubo sotterraneo giunse alla fine.
Una luce comparve davanti a loro,così vicina,calda,accogliente ma allo stesso tempo ancora troppo lontana.
Iniziarono a correre.
Sempre più forte.
Più veloce.
Senza fermarsi.
Col fiatone.
Con speranza.
La luce splendette sempre più ardentemente ma ancora troppo lontana.
Dovevano raggiungerla.
Dovevano fuggire da quell'incubo.
Le loro gambe si stancarono ma continuarono a correre.
Più disperatamente.
Più dolorosamente.
La luce non si avvicinò.
La speranza si affievolì.
Fino a scomparire.
L'incubo non ebbe fine.
Era appena iniziato.
Quella luce non era altro che l'occhio di uno di quei mutanti.
Un occhio che aveva osservato e giocato con loro.
E loro erano i protagonisti del gioco.
Come la luce e le falene notturne.
Gridarono.
Terrorizzati e rassegnati a morire.
Un tempo il mondo sopra le gallerie era davvero bellissimo.
Prima della guerra nucleare.
Prima dei mutanti radioattivi affamati di carne umana.
Qualcuno di loro avrebbe davvero voluto vedere quel mondo.
Sembrava così lontano...
ANGOLO AUTORE:Salve a tutti ragazzi! *si inchina. Qui è sempre Cloudlight95 che scrive.Cosa dire?Questa piccola storia l'ho...improvvisata. Davvero,ho preso il mio pc,ho aperto word e ho pensato:stasera voglio scrivere qualcosa,non importa se breve,lungo e nemmeno il genere...ma se non scrivo qualcosa non riesco a dormire. Ed ecco che mi è balenata in mente quest'idea un po'rubata dal videogioco Metro 2033 (lo ammetto) in cui l'umanità vive nelle gallerie sotteranee a causa della massiccia quantità di radiazioni sulla crosta terrestre e deve sopravvivere ai mutanti. Spero almeno che queste poche parole siano riuscite almeno a piacervi un pochino...se volete fatemi sapere :) qualsiasi critica è ben accetta! A presto! -Cloudlight95-