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Autore: Zelo95    01/04/2016    3 recensioni
Erano trascorsi ormai cinque anni, dall'ultima volta che ci eravamo visti, dall'ultima volta che ci
eravamo parlati, e soprattutto dall'ultima volta che ci eravamo confrontati.Eri come un animaletto, cocciuto e assordante. La tua risata era fastidiosa. Odiavo tutto di te: il tuo atteggiamento
sconsiderato, non curante di niente e di nessuno..
Salve a tutti mi chiamo Zelo95, questa è la mia prima OS, più precisamente su Sasuke, che dire, se avete voglia leggetela e fatemi sapere cosa ne pensate (accetto qualunche critica) . un bacio e a presto
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Legami

Salve a tutti!! Parto subito col aprire una parentesi sulla storia che state per leggere. Qui lo svolgimento è molto simile alla saga Shippuden, ma con la differenza che sasuke incontrerà Naruto dopo aver combattuto e sconfitto suo fratello, e non prima, come nel manga. Detto ciò vi lascio alla lettura se volete potete deliziarvi con queste canzoni che vi consiglio caldamente.

https://www.youtube.com/watch?v=dzS4OJP-YMk - Shattered - Trading Yesterday.
https://www.youtube.com/watch?v=wEWF2xh5E8s - Sadness and Sorrow.
https://www.youtube.com/watch?v=oovv9z3QRHQ - Futari No Kimochi - Kaoru Wada.
https://www.youtube.com/watch?v=LT-CcHE1MNY - FM static - Tonight.
https://www.youtube.com/watch?v=Mh3Au31Mqmo - Nickelback - Savin me.

Erano trascorsi ormai cinque anni, dall'ultima volta che ci eravamo visti, dall'ultima volta che ci eravamo parlati, e soprattutto dall'ultima volta che ci eravamo confrontati.

Eri come un animaletto, cocciuto e assordante. La tua risata era fastidiosa. Odiavo tutto di te: il tuo atteggiamento sconsiderato, non curante di niente e di nessuno; i tuoi modi irritanti; il tuo stupido accento; la tua pelle, i tuoi capelli color grano, talmente appariscenti che per un periodo avevo persino pensato che li avessi tinti per attirare ulteriore attenzione su di te; i tuoi occhi blu, intensi come l'oceano e profondi come gli abissi, in grado di rispecchiare l'anima di chiunque ti guardasse. Era la prima volta che vedevo qualcuno con quel aspetto, o meglio, era la prima volta che vedevo un simile individuo, fuori da ogni logica razionale e folle come te.

Solo odio, questo era il sentimeno che provavo nei tuoi confronti, l'unico sentimento che ci doveva legare.

Non potevo farci niente, ai miei occhi il tuo ordine era puro disordine; la tua logica era per me irrazionale, come anche la tua testardaggine, che pareva orgoglio; la tua frustrazione, ribellione, la tua gioia, pura convinzione. Questo è sempre stato ciò che pensavo di te. Anche se fossi stato capace di mascherare i tuoi pensieri più profondi e sentimenti più nascosti, io me ne sarei accorto, perchè per me eri come un libro, facile da apire e semplice da capire.

Ti sconfiggero dovesse essere l'ultima cosa che farò!

Fatti sotto allora. Pensi di essere forte, potente, il più grande di tutti, ma fino a quando non mi sconfiggerai, non sarai mai nessuno!

Quelle parole proferite con odio, rancore e disprezzo, che suonavano, come tante saette che squarciavano il cielo. Quel cielo privo di luce e vita, avvolto da un vento gelido, come quello che attraversava i nostri corpi, provocandoci piccoli brividi.

L'urto che ne venne fuori tra il rasengan e i mille falchi fu devastante. I nostri corpi schizzarono via come due fantocci. L'impatto aveva scatenato una forza tale da poter persino spostare una montagna, più forte di un uragano o di un terremoto. Eravamo alle cascate degli Hokage, un luogo pieno di ricordi legati a coloro che continuavi a identificare come eroi, e che in passato fondarono e cambiarono le radici della tua città. Lontano da tutto e da tutti, un posto che presto sarebbe entrato a far parte nei nostri ricordi.

Sembrava che il tempo si fosse fermato.

Cinque anni, passati a rincorrerci, ad odiarci, a disprezzarci. Era normale ormai, il nostro rapporto non era mai stato un campo di rose e fiori, ma nemmeno un deserto; a volte era burrascoso e altre calmo e mite, proprio come il mare.

Ormai quel ricordo rieccheggiava come una bomba nella mia testa, dopo tutti questi anni.

Continuavi a urlare ai quattro venti che il filo che ci legava non si sarebbe mai spezzato, ma ti sbagliavi; credevi che saremmo stati sempre insieme e che avremmo percorso quel lungo sentiero pieno di insidie, difficoltà, gioia e dolore, chiamato adolescenza. Continuavi a non capire, credevi che io provassi la stessa cosa che provavi tu, ovvero amicizia. Anche qui ti sbagliavi. Per me non eri altro che un semplice moccioso che non faceva altro che starmi attaccato.

Hokage, questo era da sempre stato il tuo sogno, il tuo unico obbiettivo.

Diventerò Hokage e farò vedere a tutti di che pasta sono fatto. Non sarò solo un ninja, ma sarò l'eroe di tutta Konoha, nessuno mi fermerà!

Illuso.

Quste furono le uniche parole che pensai all'epoca. In quel periodo mentre tu urlavi ciò ai quattro venti, senza concludere niente, io avevo altri obbiettivi più reali, che racchiudevano una sola e unica persona. Itachi. Per me non esisteva nessuno al di fuori di lui, avrei venduto la mia anima pur di ucciderlo con le mie stesse mani, e così feci.

°°°°°

Sasuke, capisci che così non potrai tornare più indietro? La vendetta non è tutto nella vita, credimi. Non farlo, guarda avanti ti prego, conquista la tua felicità!

Non potevi capire, nessuno poteva capirmi. Il dolore che si prova a restare in vita, vivendo di ricordi delle persone che amavi e che ti sono state strappate davanti agli occhi, è troppo intenso. E come se non bastasse, la persona che fino a quel momento avevo ritenuto un esempio di vita e modello da seguire, nonchè mio fratello maggiore, era il colpevole, il responsabile, l'assassino. Perdere i miei genitori è stato l'evento più duro da digerire in tutta la mia vita. Il cuore mi è stato portato via e con esso anche i membri della mia famiglia.

Eri solo bravo a blaterare, come tutti credevi che fossimo simili in quanto entrambi avevamo perso i nostri cari, non facevi altro che far finta di capire le altre persone. Non ho mai voluto la tua pietà, e ne tanto meno il tuo conforto, anzi, avrei voluto che non interferissi e soprattutto che non parlassi a sproposito facendomi arrabbiare ulteriormente.

°°°°°

Dopo tre anni passati ad allenarmi, versando sudore, sacrifici e dolore per poter così compiere la mia vendetta e dopo aver raggiuto finalmente il mio obbiettivo, pensavo che sarei potuto essere felice anch'io. Eppure nonostante fossi riuscito, a mantenere quella promessa che mi ero fatto da bambino, seduto difronte alle lapidi dei miei genitori, sentivo la stessa infelicità e solitudine, ma soprattutto vuoto interiore.

-Perchè...

Quella fu l'unica parola che riuscì a dire quel giorno. Non era un giorno qualunque, ma il giorno più importante della mia vita, il giorno che avevo da sempre aspettato. Ero seduto contro un muro logoro, questo per via della battaglia che si era appena inscenata tra me e mio fratello. Ricordo che quel muro fu l'ultima ancora di salvezza, prima che crollassi definitivamente nel vuoto della disperazione. Affianco a me c'era lui, la persona che più avevo odiato, colui che mi aveva fatto vivere una vita infelice, piena di dolore e tristezza, l'individuo più subdolo e dannato che si possa mai incontrare; eppure una parte di me si sentiva come lui, come il suo corpo che ormai giaceva affianco a me, gelido e privo di vita, ricoperto solo del sangue che entrambi avevamo versato.

Improvvisamente si era messo a piovere a dirotto.

Anche il cielo piange per te...Itachi.

Sono sempre stato geloso di lui, delle sue abilità, dell'affetto che riceveva senza il minimo sforzo, delle attenzioni e della fiducia che riponevano in lui. Mentre io. Ero considerato un bambino che gli correva dietro, cercando di stare al suo passo, ma con scarso successo. Non sono mai riuscito a dirgli ciò che provavo veramente, perchè quel che mi spaventava davvero, era l'affetto anche se piccolo, che riversavo nei suoi confronti e forse, dentro di me, speravo che il gesto folle che aveva fatto, ossia sterminare i nostri genitori, fosse dovuto ad un motivo ben preciso e che quindi, forse, potevamo ancora riallacciare quel legame che si era spezzato col tempo. Purtroppo ogni volta che ci avevo provavo, l'odio e le immagini dei corpi dei nostri famigliari e dell'intero clan raffioravano, lasciandomi solo disgusto nei suoi confronti. Non potevo pentirmi del gesto che avevo fatto quel giorno, il mio orgoglio non me lo permetteva, ma una voce dentro di me, chiamata ragione, continuava a dirmi che sarebbe potuta finire in un altro modo, senza bisogno di versare sangue. Ormai, però, era fatta. Non mi restava che spezzare l'ultimo legame. Sapevo che non sarebbe stato facile, perchè eri l'unico che riusciva ad essere maledettamente testardo, ma volevo assolutamente chiudere i ponti.

°°°°°

Ricodo che dopo la battaglia contro mio fratello ti incontrai dopo tanto tempo. Non eri solo e questo purtroppo non fece altro che complicare la situazione. Eri insieme a Sakura e a quell'individuo che avevate accolto e usato per sostituirmi. Era inevitabile che avreste cercato qualcuno che potesse colmare la mia assenza, me lo sarei aspettato da Sakura e da Kakashi, ma chissà perchè una piccola parte di me sperava che tu ti saresti opposto, ma evidentemente il tempo aveva dato i suoi frutti e così anche tu eri riuscito ad andare avanti lasciandoti il nostro passato alle spalle, eppure...

Sasuke, ti prego, torna con noi, farò qualunque cosa pur di averti al mio fianco, nessuno di noi ti ha dimenticato! Hai sempre fatto parte della nostra squadra, torna a casa, tutti ti stanno aspettando...

Eri li davanti a me, che mi imploravi con sguardo spento. Dall'ultimo nostro incontro avvenuto tre anni fa, il tempo non aveva fatto altro che alimentare la mia mancanza nei tuoi confronti, potevo leggerlo nei tuoi occhi, non mi sarei mai immaginato che per te quel legame ci fosse ancora, ma d'altro canto, stavamo pur sempre parlando di te.

°°°°°

Non potevo fare niente, il mio unico obbiettivo era quello di ucciderti.

Orochimaru mi aveva detto che per diventare forte bisognava uccidere la persona a noi più cara, nel mio caso quella eri tu. All'inizio ero rimasto stupito, dato che eri tu, il primo a cui i miei pensieri si rivolsero. Strano vero? Era come ammettere a me stesso e ad avere conferma che, per quanto non fossimo mai andati d'accordo, infondo eri davvero il mio migliore amico.

Si, eri tu la ragione che mi spingeva a voler diventare sempre più forte, a volerti superare, dimostrando agli altri e soprattutto a te che non ero secondo a nessuno. Spinto così dal vento e dalla curiosità di vederti morto per mano mia, ero sceso dall'enorme blocco di pietra e una volta avvicinato a te, con passo silenzioso, incrociai il tuo sguardo, il mio cuore ricordo saltò di un battito. Nonostante fossero passati così tanti anni, non eri cambiato per niente: stesso taglio di capelli, stesso profilo, stessa faccia da idiota. Le uniche cose che erano cambiate, erano la tua voce, che si era fatta più profonda, matura e la tua altezza, che aveva superato persino quella di Sakura.

-S-s-sasuke.

Era strano sentirti pronunciare il mio nome dopo tutti questi anni.

-I-io.

Tremavi come se fossi una foglia.

La tua voce feriva, più di una lama, non credevo che avrei mai provato una simile sensazione, era come se il tempo si fosse fermato.

-Io..io..n-non ti ho mai d-dimenticato. Per me, sei sempre stato la persona che più rispettavo. Non ho mai pensato nemmeno una volta ad allontanarmi da te. Mentre tu.-

-Tu sei riuscito a lasciarci indietro. C-così f-facilmente. Questo forse vuol dire che i momenti che abbiamo passato insieme. Le parole che ci siamo scambiati, gli affetti... La tua voce continuava a tremare, e nei tuoi occhi blu potevo leggere angoscia.

Dopo le tue parole, cadde un attimo di silenzio, quasi assordate, il vento continuava a soffiare e le foglie svolazzavano lontano dagli alberi. Sentivo i singhiozzi strozzati di Sakura, gli sguardi divertiti di Orochimaru e Kabuto e quelli tristi del tuo compagno di squadra e del tuo maestro, di cui di entrambi non conoscevo nè i loro nomi nè i loro volti.

-Il nostro legame...

-NON DIRMI CHE ERANO TUTTE BUGIE!!- Avevi urlato con tutte le tue forze.

-...--Non dissi nulla.

-RISPONDIMI SASUKE!-

-E anche se fosse.--Proferì infine divertito.

Quella probabilmente fu la goccia che fece traboccare il vaso. All'improvviso ti scaraventasti usando il rasengan contro di me, senza pensare minimamente alle conseguenze. Sakura urlò.

-NARUTOO NO!! NON FARLO!!- Era in preda al panico.

C-COME? SPIEGAMELO SASUKE! COME PUOI DIRE TALI PAROLE STANDO COSI' TRANQUILLO E PACATO! COME!

Nel tuo volto si leggeva solo odio e disperazione. Ad essere sincero per un momento ero stato tentato di risponderti, inventandomi una qualsiasi cavolata, non ritenevo che la cosa ti riguardasse, anzi, non avevo mai pensato seriamente a quello che ti avrei potuto dire se un giorno ti avessi rincontrato. Ma ormai eri lì, di fronte a me. Ero sicuro che ti avrei detto che il passato ormai è passato e che ciò che si è spezzato ovvero il nostro, per così dire, legame, non poteva essere riparato. Chissà perchè allora, dopo aver schivato il tuo colpo...

-Per quanto sia strano Usuratonkachi. Ti consideravo come un fratello, un migliore amico, qualcuno di importante, con cui condividere i momenti tristi ma anche quelli felici. Credimi.-

Fu quella in realtà la goccia che fece traboccare il vaso. Vaso colmo del mio orgoglio, colmo dei ricordi legati al villaggio e a te, mio caro amico. Mai avrei pensato che ti avrei detto simili sdolcinatezze.

-C-cosa.-Proferì Sakura.

Ci fu un'altro silenzio, ma questa volta durò poco, perchè venne interrotto da quel chiacchierone di Kabuto, che lo spezzo con la sua risata irritante.

-Povero Sasuke!! Ahahahahaha, allora è questa la verità. Non sei capace di ucciderlo, perchè in realtà tu non hai affatto chiuso con il passato come ci avevi fatto credere. Ecco perchè non sarai mai davvero forte come tuo fratello, anche se ormai lui non c'è più. Povero ill...-

-Sta zitto Kabuto!-

-S-Sasuke...-

-La stessa cosa vale anche per te Dobe! Taci!-

-Come osi!!?? Non me ne starò zitto teme! Credevo che quel legame si fosse spezzato, ma mi sono sbagliato, ora che so che per te non ero solo un semplice compagno di squadra...-

-Non dire stronzate Usuratonkachi! Per me quel legame si è spezzato dopo il nostro scontro alle cascate degli Hokage avvenuto tre ann...-

-Cazzate! Perchè non puoi ammetterlo, Sasuke!-

-Perchè non'è vero dobe! Stai sparando un mucchio di scemenze!

-Se fosse così, teme, allora perchè prima mi hai detto che...-

-Perchè mi fai pena Usuratonkachi! Speravo che ti saresti rassegnato dopo quelle stronzate.

-Credi davvero che io mi beva la tua inutile scusa di mascherarti con altre bugie teme?!

-Sto solo dicendo la verità, dob...-

-Sai Sasuke, di tutte le cavolate che hai detto, di tutte le cose che hai fatto e di quelle che sono successe in questi ultimi anni, questa le batte tutte. Hai ragione, Noi. Non siamo amici.

-N-Naruto..- sibilò Sakura con sguardo preoccupato.

Digrignando una volta i denti, dicesti.

-E sai perchè??!! Il mio migliore amico, la persona che io considero il mio più grande rivale, la persona che io ammiravo e che riusciva a spronarmi a diventare sempre più forte, non'è un bugiardo! IL SASUKE CHE CONOSCO IO NON E' COSI'!!!

-Posso accettare che tu non voglia più stare con noi, se è questo ciò che desideri, anche se con fatica, posso anche accettare che tu sia diventato un criminale, ma Sasuke. Non posso accettare che tu menta fino a questo punto e che pur di non ammetterlo sei disposto a cancellarci dalla faccia della terra. Senza contare che ti ostini anche a voler avere ragione NO SASUKE!! NON TI PERMETTERO' DI AFFERMARE SIMILI STRONZATE!!

-Ho passato questi tre anni a pensare solo a te, a trovare un modo per farti ritornare a Konoha. Per me esistevi ed esisti solo tu! Non posso e non voglio crederti! Hai capito!

Tu sei sempre stato bravo a farmi incazzare, sempre. Passano gli anni ma tu, Usuratonkachi, non sei cambiato. Credevi che io fossi un bugiardo. Che impertinente.

A quel punto estrassi la spada.

-Sai Naruto, forse hai ragione tu è vero, per me non eri solo un compagno di squadra come ti ho detto prima. Eri come un fratello, un caro amico.

Tu eri rimasto in silenzio, non capivi dove volevo arrivare.

-Secondo Orochimaru, se uccido il mio migliore amico, o una persona a me cara, potrò diventare più forte, ecco perchè sono qui, voglio vedere se è veramente così. Non sei curioso anche tu?.

-Ma di cosa stai parlando Sasuke...

-Hai paura?

In quel momento pensavo che sarei ruscito ad ucciderti subito, così da poter diventare più forte e chiudere per sempre questo capitolo della mia vita, che continuava a tormentarmi come un'ombra ma...

-Dove ci troviamo?

-In uno dei miei Jutsu, ma questo è irrilevante, allora sei pronto a morire, o vuoi combattere?-

-Potrei farlo, ma non voglio.

-Dov'è finita la tua determinazione dobe?-

-Da nessuna parte, ho solo bisogno di parlarti, non mi interessa lottare contro di te, dopo tutti questi anni che non ci siamo visti...-

Di colpo le tue gote si tinsero di un lieve rossore.

-M-mi sei mancato. A-avevo voglia di vederti, non sai quanto ti ho pensato e ora che sei qui finalmente davanti a me, non me la sento e non voglio sprecare questo tempo prezioso che mi è stato concesso solo per orgoglio, questo dovrebbe valere anche per te.-

-Ti sbagli. Ti ho aspettato solo perchè ho un'obiettivo preciso e nient'altro.

-Io non credo Sas...-

-Non pensare che tutte le persone siano come te, che sprecano il proprio tempo in simili supidaggini.

-Quinidi per te sono solo stupidaggini? I sentimenti che ci legano e quello che provo per te è solo un fastidio? Non conto davvero niente per te?

-No dobe. Sei solo un fastidio e un peso che devo togliermi dalle spalle.

A quelle parole i tuoi occhi erano diventati lucidi e le tue guance si erano tinte ancora una volta di rosso, ma più intenso. Per un momento mi era anche parso di sentirti mugugnare qualcosa di incompresibile.

-Tu non capisci proprio quello che voglio dire eh Sasuke, o forse non vuoi capire.

-Ma di cosa stai parl...-

-Per me teme non eri solo un compagno di squadra o il mio migliore amico. All'inizio ti consideravo tale, ma poi dopo questi tre anni che ci hanno divisi e con la fatica che ho fatto per cercarti, ho capito, che quello che provo per te, andava ben oltre l'amicizia.

-Ma di che cazzo stai parl...

-Quello che voglio dire è che...-

Goccie simili alla rugiada erano iniziate a cadere lungo le tue guance, mentre il colore del tuo volto aveva mantenuto lo stesso rossore. E tutto d'un fiato avevi proferito.

-TI AMOOO!!



Cadde il silenzio più totale. Ero rimasto inmmobile senza dire nulla. Non potevo credere alle mie orecchie.

- Mi sono innamorato di te! Me ne sono reso conto solo ora. All'inizio non potevo crederci, ma, a poco a poco questi sentimenti non hanno continuato che a rafforzarsi. Ora che ti ho rivisto...

Successivamente ti eri portato una mano all'altezza del petto e stringendo la maglia...

- Il mio cuore non smette di battere. Forse sta per scoppiare, se è così...-

-Amore? Mi stai dicendo che ti sei innamorato di me?!-

-S-Si.

-NON DIRE COSE DISGUSTOSE ED EQUIVOCHE. MI FA SCHIFO.

Se ci ripenso ora, mi viene la pelle d'oca.

- Perchè? Ti sto dicendo che provo dei sentimenti per te e l'unica cosa che hai da dirmi e che ti faccio ribrezzo?-

-Si esattamente. Mi fa schifo solo l'idea di piacere ad un uomo. Non sono una donna, e non'ho certi interessi. Non dire certe stronzate urlandolo ai quattro venti.

-CREDI DAVVERO TEME CHE PER ME SIA STATO FACILE DIRTELO??!! PENSI CHE IO VADA A DIRLO A CHIUNQUE?!

-Magari è così, ma non mi interessa, fatto sta che la cosa mi disgusta non poco.

Tu allora avevi serrato i pugni.

-Bene oltre che a essere un bugiardo, sei anche uno stronzo. Che altro devo sapere?? Da non credere. Dopo tutti questi anni l'unica cosa che sai dire è che vuoi uccidermi per diventare più forte, senza contare poi che ti faccio anche schifo...-

-E con ciò Usuratonkachi?? Non dirmelo...-

I tuoi occhi si erano fatti più seri e con ancora le lacrime che scendevano lungo il tuo viso delimitandone la forma, avevi distolto lo sguardo.

-Pensavi davvero che sarei venuto da te perchè volevo tornare al villaggio? E che ti avrei accettato? Pensavi che ti bastasse dirmi quello che senti e che provi per me? Anche se stento ancora a crederci. E ora cosa speri, in un bacio? Piantala!-

- Ma che stai dicendo! Volevo solo dirtelo, tutto qui. Non mi aspetto che tu mi accetta e ne tanto meno che tu mi bacia sia chiaro!-

-Allora spiegami perchè sul tuo volto leggo amarezza e dispiacere.

-Beh. Io...

-E come pensavo allora.

Silenzio.

-Se vuoi stare zitto fai pure, ma io non ho tempo da perdere dob...-

- E'-è v-vero. S-speravo che t-tu provassi i miei stessi sentimenti. Pensavo che per te io, fossi in qualche modo. Speciale. E che il nostro legame non si fosse mai spezzato. Che stupido...Ora ne ho la conferma. Stai ridendo nonostante ti ho aperto il mio cuore. A quanto pare, io non sono altro che spazzatura, un ostacolo da eliminare giusto?-

Altro silenzio, ma questa volta era durato poco.

-Non preoccuparti, mi sono solo dannato per ritrovarti e ho solo speso tre anni della mia inutile vita, cercando di diventare più forte per poterti così sconfiggere e riportarti finalmente a casa, ma a quanto vedo, tu avevi di meglio da fare. Giusto?-

-Casa? Quale, Konoha? Credi che io la consideri casa mia, la mia città natale? Quel putrido luogo non'è altro che un posto come un'altro. Ho sempre odiato i suoi abitanti, per non parlare dei ninja, tutti deboli ed egoisti, nessuno lì si salva. E lascia che ti dica una cosa, io non sono come te, che pensa che il mondo sia rose e fiori, che per essere felici bisogna impegnarsi, tu hai sprecato solo tempo, per cosa? Per piacere a quella gentaglia, nonostante all'inizio eri temuto e odiato da loro, dato che sei un Jinchuuriki. Se ti fossi allenato a dovere, senza fare l'eroe, a quest'ora saresti già Hokage, ma invece come al tuo solito, ti fai fregare sempre. Dici che Konoha è la tua casa, ma perchè?! Dovresti saperlo meglio di me che quel posto non è altro che una discarica, piena di persone con pregiudizi, persone ipocrite, false, che pensano di essere superiori a chiunque, con le loro stupide leggi, tu non sai che per colpa della città della foglia, sono morte un sacco di persone innocenti. Certo che non lo sai, voi vedete solo ciò che volete e sentite ciò che vi fa comodo.

-Con che coraggio mi parli di innocenza, eh Sasuke??!! Proprio tu, che hai ucciso un sacco di persone, che hai collaborato con gli Akatsuki e che hai persino tentato di uccidere tuo fratello.

- Chi ha detto che ho tentato di ucciderlo?

Sul tuo volto si era dipinto stupore.

-Non sei forse tu, quello che ha voluto allenarsi con il maestro Kakashi per poterlo uccidere e quindi vendicare il tuo clan?

-Questo è vero dobe, ma chi ha detto che non ho portato a termine la mia vendetta?

-N-non dirmi che...

-Esattamente Usuratonkachi, a differenza tua, che sai solo parlare a sproposito, io ho fatto ciò che mi ero promesso di fare, perchè ora ti stupisci?!

-H-hai davvero ucciso...

-Esattamente, ho ucciso Itachi. Mio fratello.

-Sei pazzo! non dovevi farlo! Così sei diventato tale e uguale a lui!

-Tu non sei nessuno per giudicarmi! E non pensare di essere l'unica persona che ha perso qualcuno di caro, lui non poteva rimanere impunito.

-Sarà pure vero Sasuke ma, questo non...-

-Smettila Naruto, la questione non ti riguarda.

-A giudicare dal fatto che hai ucciso tuo fratello e quindi che hai portato a termine il tuo obbiettivo, immagino che tu non voglia più tornare indietro vero? Non posso più salvarti?

-No. Ma se ti può consolare puoi anche usare tutte le tue forze e affrontarmi, sempre se non'hai paura.

- E se dovessi vincere, tornerai al villaggio?

-Preferisco la morte piuttosto che tornare con te.

Sul tuo volto si era dipinta amarezza, con gli occhi lucidi e con tono ironico e sarcastico avevi proferito.-

-Ci riuncio.

Nell'aria si percepiva tensione.

-Non'ha senso giunti a questo punto, credevo che dentro di te ci fosse ancora quel Sasuke che conoscevo, ma a quanto pare, ormai non c'è più. Avanti allora uccidimi.

Non riuscivo a capire perchè di colpo volevi facilitarmi le cose. Probabilmente era perchè finalmente avevi capito che eravamo troppo diversi e che entrambi non potevamo salvarci l'un l'altro; eravamo destinati a percorrere strade diverse. Meglio così.

Una volta proferite quelle parole, ti eri avvicinato a me, con passo lento e con la mano destra che tremava, avevi preso successivamente la mia, che in quel momento impugnava la spada, una volta portata e alzata l'arma all'altezza della tua gola dicesti.

-Cos'è? Hai cambiato idea?

Ero rimasto sorpreso dal tuo gesto.

La tua voce era diversa da prima, avevi cambiato totalmente stato d'animo, era fredda. Impassibile.

-Ti sei arreso finalmente.--Sorridevo divertito.

...-

-Non vuoi dire le tue ultime parole?

Rimanesti in silenzio, guardandomi dritto negli occhi. Il tuo sguardo era quasi ipnotico, carico di sentimenti, che a quel tempo non capivo. Il silenzio era surreale, dato che non stavi mai zitto e che al contrario dovevi sempre dire la tua. Ora, invece, era diverso. Da quando ti avevo rivisto avevi inizato a concederti anche qualche minuto di riflessione e tranquillità. Questo era indice del fatto che anche tu eri maturato, e che quei tre anni non erano stati solo dedicati agli allenamenti e alle continue ricerche che facevi su di me, ma che finalmente avevi iniziato a lavorare con il tuo IO interiore.

-Non ha molto senso vivere amando qualcuno, sapendo che il tuo sentimento non verrà mai accettato e ne tanto meno ricambiato. Sono stanco di rincorrerti e sono stanco di spendere parole che vengono buttate al vento.

-Finalmente l'hai capito, è così non puoi fare più niente, non'ho mai detto di voler essere salvato, o aiutato. A quanto pare allora il tuo sogno di diventare Hokage non era poi così importante...-

-Tu credi? Come potrei diventare tale se non sono capace nemmeno di salvare la persona più importante della mia vita?

-Ancora ti ostini a parlare di sentimenti e amore? Non ti sei stancato?

-No, ma evidentemente hai ragione tu, infondo non sono altro che un dobe, o un Usuratonkachi no?! Fammi solo un favore pero'. Dopo che mi avrai ucciso, potresti prendere il mio cuore e gettarlo via. Non voglio che questi sentimenti mi seguano anche all'inferno.

Sorrisi un pò soddisfatto e sfacciatamente avevo detto, come se le tue parole non mi riguardassero o che non fossero rivolte a me.

-E' tutto??

-Si...

Credevo che sarebbe bastato uccidere mio fratello, ma non era del tutto esatto, oltre a lui dovevo uccidere qualcuno che aveva colmato la mia infanzia distrutta, dandone almeno un senso anche se per poco. Ma senza quel sacrificio ora non sarei diventato uno dei ninja più potenti, questo perchè non solo avevo ucciso uno dei membri più forti degli Akatsuki, ma ero riuscito a fare fuori anche te, jinchuuriki. Non potevo chiedere di meglio. Non ho bisogno di sentimenti come l'amore e l'amicizia, se possiedi il potere, possiedi il mondo intero.

°°°°°

Sono trascorsi ormai cinque anni, dall'ultima volta che ci eravamo visti, dall'ultima volta che ci eravamo parlati, dall'ultima volta che ci eravamo confrontati e soprattutto dall'ultima volta che ho preso la mia spada per conficcarla nella tua gola. Come da te richiesto, dato che mi facevi pena visto da come mi imploravi, avevo deciso di esaudire il tuo unico desiderio: strapparti il cuore.

Da allora non mi sono mai pentito del mio gesto. Chi dice che chi trova un amico, trova un tesoro, si sbaglia, quando arrivi a capire che il tuo unico obbiettivo finale è la vendetta e nient'altro e che il tuo amico più caro, non potrà mai gratificarti quanto una rivalsa, capisci che puoi costruirti il futuro con le tue stesse mani. Nessuno ha bisogno di amici e nessuno ha bisogno di amore. Siamo solo deboli esseri umani che hanno bisogno continuamente di avere calore e affetto, che sia l'amicizia o la fiducia di qualcuno, sai perchè? Perchè in fondo nessuno è realmente felice di stare da solo e nessuno ha mai imparato a vivere per se stesso, ma al contrario si vive solo per gli altri; anche se si soffre in solitudine e si perde l'amore delle persone a te care, non vuol dire che questo ti fortificherà sempre. Sono le scelte che rendono forti le persone e non basta solo l'esperienza.

Il passato non può essere cancellato, ma può essere dimenticato. E così ho fatto. Sono riuscito a non pensare a te. Sei stato proprio uno stupido; non riuscivi a capire che i tuoi sforzi erano inutili. E che ormai non c'era più niente da fare. Anche se ad essere sincero non avrei dovuto forse beffarmi dei tuoi veri sentimenti dato che sei stato sincero fino alla fine, ma ormai era fatta. Io sono il vendicatore e come tale sono riuscito ad uccidere colui che ha sterminato il mio clan. Non temo rivali. La gente trema al solo pensiero di incrociarmi; le persone crescono e decidono di prendere strade diverse. Se fossi stato al villaggio della foglia e se non mi fossi allontanato da te e dagli altri a quest'ora non sarei riuscito ad uccidere mio fratello, diventando così più forte e a spezzare finalmente quel legame che mi teneva a te. Ciò nonostante però sento la mancanza di qualcosa. Sento spesso una strana presenza che si aggira intorno a me, come se qualcuno mi stesse osservando. Quando sorge il sole, quando cammino per le strade, quando mi alleno o anche solo se guardo dei bambini che giocano.

Da quando non sei più in questo mondo, faccio sempre lo stesso sogno: io, che mi trovo dentro ad una foresta, completamente buia e priva di vita. Cammino senza mai riuscire ad uscire, il tempo sembra che non trascorra mai. Ad un tratto però, vedo una luce che si avvicina piano piano è calda e luminosa. Mi dirigo verso essa e riesco così a uscire finalmente dalla foresta. Ogni volta però mi ritrovo in un campo di girasoli, con il vento fresco e profumato che soffia dolcemente, gli uccelli cinguettano felici e contenti. In mezzo ad esso ci sono sempre due figure che stanno a qualche metro di distanza da me. Inizialmente mi danno le spalle ma poi contemporaneamente si girano e mi salutano con la mano, alzandola al cielo. Hanno un qualcosa di famigliare è strano. Entrambi sembrano avere anni differenti. Il primo è più basso e più piccolo, mentre il secondo è più alto, ma di qualche centimetro in meno di me; sembra avere circa la mia stessa età. Quest'ultimo, però, mi comunica sempre qualcosa, ma che ogni volta non riesco mai a sentirlo per via del silenzio assordante che cadeva verso la fine del mio sogno.

Quando mi sveglio di colpo poi, all'altezza del mio petto trovo sempre lo stesso oggetto.

Un girasole.



Salve a tutti!! Come state? Scusate davvero per il ritardo assurdo, so che dovevo pubblicarla tempo fa, ma con i vari impegni e tutto non sono riuscita a concludere un bel niente!! Scusatemi davvero!! Allora che dire, spero che vi sia piaciuta la storia, ho messo anima e corpo per finirla e scriverla bene, davvero!! ahaha. Senza troppo giri di parole però vorrei aprire una parentesi sul finale, (spero che abbiate apprezzato la fine, e se qualcuno vuole aggiungere o dirmi la sua, sono ben accetta ad ascoltarlo/a più che volentieri!) io me lo sono sempre immaginata così, vi confesso che questa fic in realtà è partita dalla fine fino ad arrivare all'inizio, ovvero, avevo già scritto la fine da qualche parte quando avevo deciso di scrivere una OS su Sasuke, e mi sono promessa che l'avrei scritta, anche a costo di essere odiata a morte da tutti voi lettori/rici. Vorrei anche ringraziare coloro che hanno avuto fegato di leggere la mia OS su Sasuke, e che mi hanno anche sonstenuta. Grazie infinite!! Altra curiosità, inizialmete volevo scrivere una SasuNaru. Affrontando non solo temi sentimentali e quindi, parlare del loro amore reciproco che poi man mano sarebbe sfociato nella depressione e nell'agonia più totale dato, che fin dall'inizio avevo già progettato la morte di Naruto (non odio Naruto sia chiaro, ma amo i finali tristi e angoscianti, non chiedetemi il perchè XD) ma anche con qualche scene di sesso ovviamente. Allora a questo punto vi chiederete:" cosa ti ha spinto a cambiare idea?". Molto semplice, perchè io amo smodatamente la mente di Sasuke, e poter scrivere qualcosa di diverso non solo mi ha eccitata, ma mi ha onorata non poco (non a caso Sasuke è il mio personaggio preferito). E a tale proposito volevo trattare assolutamente del legame che c'è tra lui e suo fratello, infatti ho introdotto anche Itachi. Confesso che non'è stato facile capire la mente del bel corvino, e ne i sentimenti che prova, a dir la tutta non so nemmeno se ho fatto un bel lavoro. Riguardo al periodo di tempo, e cioè, che inizialmete menziono i tre anni di lontananza tra Sasuke e Naruto fino ad arrivare poi a scrivere che sono passati cinque anni, state tranquilli non sono diventata pazza XD, ma semplicemente Naruto incontrerà Sasuke dopo tre anni dall'ultimo scontro alle cascate degli Hokage,( come nel manga quando c'è il passaggio tra la saga normale e la Shippuden) e i cinque anni, comprendono sia i tre anni dal loro ultimo scontro da ragazzini che i due anni bonus da quando era morto Naruto. Portate pazienza ma non potevo dirvelo all'inizio perchè se no vi avrei rovinto la sopresa XD (Ovvero scoprire che Naruto era morto), e so che magari nella fic non si capisce molto bene questo passaggio. Chiedo dinuovo venia. Riguardo al terzo capitolo - il demone e lo schivo- verrà pubblicato a breve o almeno spero ahahahha. Grazie per aver letto la mia OS.

Un bacio e a presto.

-zelo95.

   
 
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