Libri > Vampire Academy
Segui la storia  |       
Autore: Peanuts_e_Chocolate    01/04/2016    3 recensioni
[Spoiler per chi non avesse letto il quarto libro!]
Non me l’ero più sentita di restare, di vedere Lissa che si preoccupava per me, ma nei suoi pensieri ardeva di desiderio per usare il suo potere e quando lo faceva, anche solo per far migliorare la fioritura delle piante sul balcone o per guarire qualche ferita o per piccole cose, la mia testa esplodeva, il mio umore iniziava a variare da triste, ad arrabbiato senza un motivo.
Ma sentire le sue emozioni mi ha fatto riflettere molto, o meglio agire con il mio solito carattere irresponsabile.
E alla fine presi l’unica decisione che avrebbe permesso alle mie emozioni di sfogarsi senza far del male a nessuno e a lei di usare il suo potere. Scappare, di nuovo.
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dimitri Belikov, Lissa Dragomir, Nuovo personaggio, Rose Hathaway
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rose.

“Tu sei convinto che la vita da guardiano è terribile, senza libertà e senza un futuro scelto. Ma devi sapere che non è affatto così. Per me essere la guardiana della mia migliore amica è il futuro più bello che mi potesse capitare.” Gli diedi il tempo di metabolizzare e lo vidi annuire lentamente, ancora non convinto. Sicuramente per lui era insensato il mio ragionamento.
 “Posso capire il tuo sconcerto. Ma prova a metterti nei miei panni, nata e cresciuta con regole e uno stile di vita totalmente diverso dal tuo e con orari e sapendo che la fuori, quando è notte fonda gli strigoi potrebbero attaccare in qualsiasi momento. All’inizio tutti la vediamo come una costrizione ma col crescere diventa anche una consapevolezza e alla fine puoi decidere cosa fare della tua vita. Puoi scegliere se essere o meno un guardiano.”
 I suoi occhi brillavano al sole e sembravano quasi un mare d’oro a tratti. “E tu perché hai scelto questa vita? Perché quando hai potuto non te ne sei andata?” La sua domanda mi fece sorridere, perché era chiaro che non avrebbe potuto capire.
 “Lissa, la mia migliore amica, ha perso i genitori in un incidente stradale ma la sua famiglia mi ha sempre trattata come una seconda figlia e ho fatto una promessa, di diventare la sua guardiana. Di proteggerla a costo della mia vita.”
 Mi voltai a guardarlo e lui aveva cambiato espressione, non era più giù di morale ma quasi sconcertato. “Ma eri solo una bambina.”
 “Si, hai ragione ero solo una bambina. Ma non per questo ho detto una promessa falsa. Ho sempre saputo cosa voleva dire proteggere qualcuno e quel qualcuno è la mia migliore amica. E anche adesso lo sto facendo, stando lontana da lei. Per quanto le persone e anche gli stessi guardiani che mi stanno cercando non possono capirlo, io so quello che faccio e lo faccio per lei.”
 “Ma perché hai scelto quel dhampir? Sai che non ti porterà felicità, non potrete nemmeno avere una famiglia insieme.” Il sangue mi schizzò al cervello e stranamente mi sentii molto imbarazzata.
 “Sai, quando ci si innamora alcune volte non si sa nemmeno perché. Io me ne sono neanche accorta… è successo e basta. Mi sono innamorata perché era l’unico a capirmi veramente, l’unico che è sempre riuscito a far si che mi volessi migliorare. Io sono diventata forte e una brava guardiana solo grazie a lui, ai suoi insegnamenti e alla sua pazienza.” Poi lo guardai e parve stupito, però mi sorrise ed annuì.
 “Ho capito.”
Non aggiunse altro e quasi calò un silenzio imbarazzante, non seppi perché gli dissi quello che stavo però sentivo che con lui potevo far uscire una Rose meno guardiana.
 “Sai, sono finita qui dopo un incidente dal quale non pensavo nemmeno di salvarmi e trovare qualcuno come te e i tuoi genitori dopo tutto quello che mi è successo non lo avrei mai pensato. Anzi, non ci avrei mai pensato nemmeno nella situazione più assurda.”
 Il suo sguardo era triste era quasi triste. “Ma ora sei al sicuro, hai una nuova casa se tu lo volessi e lo sai.”
  “Mi dispiace. Ma sappiamo entrambi che qui non potrà mai essere la mia seconda casa. Ho dei doveri e penso che appena mi rimetterò dovrò affrontare sia Dimitri che la Corte Reale che la mia migliore amica.” Gli dissi solamente e lo vidi avvicinarsi, questa volta però rimasi ferma e lui si mise di fronte a me.
 “Non puoi neanche pensarci?” Scossi la testa negativamente. “Rose, io ti ammiro veramente tanto, trovo che il tuo essere così determinata per il tuo futuro e per i tuoi scopi sia meraviglioso. Hai un carattere forte e deciso, ma anche dolce e comprensiva, senza contare che come tutti in alcuni momenti sei stata fragile..” Lo guardai stupita e soprattutto rimasi spiazzata quando mi abbracciò.
 “Sappi che qui ci sarà sempre una casa, se cambiassi idea.”
 Si staccò e mi guardò sorridendo allegro e ricambiai.
  “Sai che non cambierò idea su ciò che voglio.” Dissi ma lui non cambiò espressione continuando a sorridere. 
 “Fa lo stesso, finché rimarrai qui tu sei solo Rose, nessun guardiano che ammazza non morti!”
Scoppiai a ridere pensando che dopotutto era proprio quello che ero, ma trovai dolce quel suo modo di rapportarsi quasi da fratello maggiore e di voler sapere che stavo bene e in quel momento, mentre Daniel mi stava dicendo di tornare verso casa, mi trovai nella mente di Lissa, la quale era seduta in una macchina dei guardiani e il suo umore era stranamente allegro.
*

 “Sai vero che è causa nostra se tutto questo è successo? ” La voce di Lissa era cauta ma sicura. Mi ritrovai a vedere Dimitri dagli occhi di Lissa, seduto accanto a lei che guidava. 
 “Lo so. Ma ci sono cose che Rose doveva comprendere anche da sola. Non solo nostre le colpe Vasilisa.” Il suo tono era comprensivo e tentava di non mettere Lissa a disagio o farla sentire in colpa. Ma sentendo le sue emozioni sapevo che lei non era tranquilla e non era d’accordo con le sue parole.
 “Non mi interessa cosa pensate voi guardiani, io e Rose siamo io e Rose. Abbiamo entrambe promesso l’una all’altra di proteggerci e così sarà. Ma io non la lascerò mai più sola e se la sua decisione è allontanarsi da tutto e tutti io la seguirò.” La sua affermazione fece stupire Dimitri e Serena e subito quest’ultima aggiunsemitri e Serena la e se la sua decisione è allontanarsi da tutto e tutti io la seguirò.ssa, la quale era seduta su “Su questo non ha tutti i torti, ma se le dovesse accadere qualcosa? Rose sa cavarsela, ma lei è solo esposta a un sacco di pericoli..” Continuò la guardiana.
  “Appunto, avrò il mio guardiano. Lo hai detto tu stessa Serena che è la migliore e come siamo state più di un anno fuori dall’accademia da sole e lei non era ancora la migliore, adesso lo faremo ad occhi chiusi.” Disse facendo zittire Serena.
“Ma così facendo mancherai per i tuoi doveri e l’università?” Disse Dimitri sapendo che quel discorso non sarebbe terminato presto. 
  “Rose è la fuori e non so nemmeno se sta veramente bene non mi interessano dei giochi di potere Reali e se il problema è l’università frequenterò altro, Rose è più importante di qualsiasi università.” Disse stupendo tutti e anche me stessa. 
 “Lissa, ci sono regole e determinate strade che tu e Rose dovete percorrere. E se Rose vorrà andarsene tu non potrai.” Gli disse Dimitri e lei abbassò lo sguardo e mi trovai a guardare le sue mani pallide che stringevano i bordi del vestito color crema.
 “So quali sono i miei doveri ma so anche quale sia la mia scelta di vita. Per quanto può essere sciocca e irresponsabile.” Non aggiunse altro guardando il paesaggio circostante che era composto da una città vicino alla Corte Reale e che io stessa avevo passato quando avevo deciso di andarmene.
“Allora dovremmo prepararci a seguirla.” Aggiunse Dimitri sorridendole e facendola stupire. Dal mio canto trovai quel sorriso bellissimo.
 “Accidenti, per colpa di Rose ci cacceremo tutti nei guai.” Lissa ridacchiò cercando di rilassarsi.
 “Sì, lo credo anche io.” Disse Serena sospirando nei posti del passeggero.
“Non mi importa della mia sicurezza, ci siete voi e so che mi proteggerete. Io voglio venire per Rose. Lei lo farebbe se fosse al mio posto, anzi, probabilmente sarebbe partita senza piani o preparazione. Sappiamo com’è fatta e avrebbe smosso mari e monti.” Dimitri accennò un sorriso.
  “Hai ragione. Ma tu non sei lei e a sua differenza ragioni. Lei è impulsiva invece e ci pensa solo dopo aver combinato guai.”
  Sentii Lissa sorridere e calmarsi, si abbandonò sul sedile e guardò in alto per poi tornare a guardare Dimitri e trovando altro conforto. Come se fosse l’unica ancora che avesse in quella situazione. 
 “Permettetemi di provarci, almeno di tentare di venire con voi appena ripartirete.” Lissa li pregò, Serena stava dicendo di pensarci bene perché era pericoloso ma Dimitri le stupì entrambe. “Va bene.”
 “Veramente?” Disse Lissa e lo vide annuire anche se in sottofondo sentii Serena protestare. “Sì, a patto che però resterai sempre al sicuro e se dovesse succedere qualcosa darai ascolto ai nostri ordini.” Lei annuì e felice si risistemò, iniziando con i due guardiani a parlare di quando sarebbero partiti.
*

 Intanto iniziai a rivedere pian paino con i miei occhi e la figura quasi impaurita di Daniel mi si mostrò. 
 “-se, Rose, Rose!” Scossi la testa e lo guardai.
“Cosa c’è?” Che scema che ero, ovvio che cosa c’era. Mi aveva vista imbambolata per almeno cinque minuti se non di più.
 “Cosa c’è? Mi hai fatto spaventare da morire! Pensavo non stessi bene, eri come… addormentata. Ma sveglia e… non sapevo che fare. Come ti senti? Qualcosa non va? Hai un calo di zuccheri?” Quelle domande mi soffocarono un po’ e trovai la somiglianza con la madre. 
 “Sto bene Daniel, davvero. Ogni tanto mi capita.” Cercai una scusa ma lo vidi preoccupato.
 “Sicura? Sembravi in catalessi o qualcosa di simile. Non è che soffri di qualche malattia e non lo sai?” Scossi la testa in modo negativo, ci mancava soltanto che mi portasse in ospedale per fare una risonanza magnetica o una tac.
 “Daniel, davvero sto bene. Mi spiace se ti ho fatto preoccupare.” Lui si tranquillizzò un po’ e mi fece altre due domande e risposi che andava tutto bene e volevo solo tornare a casa.
 Così dopo essersi assicurato che potevo camminare tranquillamente senza svenire, ci incamminammo verso casa. 
 Poi, mi venne un idea.
“Daniel?” Lui mi guardò, curioso e quando gli dissi quelle semplici parole, i suoi occhi si sgranarono.
*


N.d.a:  ODDIOMIO! Quanto è che non pubblico? Una vita! Mi scuso con chiunque segua questa fan fiction! per quanto sia orrida e tremenda, spero potrete perdonarmi per questa enorme assenza! Purtroppo ho avuto molti impegni che mi hanno tenuta lontana dal pubblicare e quando volevo farlo c'era sempre qualcosa che mi bloccava. Sta di fatto, che adesso le cose cambieranno!
 La fan fiction era nata inizialmente come idea generale e non aveva una fine prestabilita ma adesso che ce l'ha, ci sarranno delle piccole uscite che spero piaceranno! 
Mi scuso ancora con chi ha aspettato questo capitolo per tanto! 
 Al prossimo, Peanuts!

 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Vampire Academy / Vai alla pagina dell'autore: Peanuts_e_Chocolate