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Autore: Roxas97    01/04/2016    1 recensioni
Project ULISSeS
Siamo lieti di informare il Sig. Harry Morris che la sua richiesta di aderire al progetto è stata accolta, in onore del suo titolo di studi in qualità di giornalista e scrittore, il suo collaboratore, tale James J. McMilligun, e pilota della ULISSeS, vi contattera a breve.
In breve, il nostro nuovo motore, con tecnologia a generazione di energia oscura ci permette di effettuare viaggi interplanetari, il suo compito è quello di annotare e descrivere i pianeti visitati, le coordinate orbitali di questi, e le possibili forme di vita indigene;
In allegato saranno indicate le caratteristiche del motore ed il funzionamento della ULISSeS in modo più dettagliato.
Cordiali saluti.
Genere: Avventura, Generale, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Superata l’atmosfera, e stabilizzata l’orbita intorno alla terra, James si slaccio la cintura e, avvicinatosi ad Harry, lo svegliò -Ehi buon giorno signorina- Harry mugugno dolorante, portandosi una mano sulla fronte, -Avrai un bel mal di testa per un po'- poi andò a prendere della cioccolata dal fantoccio buttato su un sedile dietro, le suole magnetiche funzionavano a dovere, dando quasi l’impressione della gravità, lanciò la cioccolata a Harry che riuscì ad afferrarla prima che questa prendesse a volteggiare per la nave, -Dovrebbe aiutarti per la testa- Harry ne stacco un bel morso e lancio il resto a James che lo rimise dentro il fantoccio, -Non dovrei nemmeno chiedertelo ma… hai fatto tutti i test che ti sono stati richiesti vero?- Harry abbasso la testa e brese a borbottare -bhe no in realta… sai alcuni di questi erano molto… ehm come dire… noiosi ecco per cui come dire...ecco li ho falsificati- James si passo una mano sul viso scocciato -Ahh diavolo, ci saremmo evitati molti casini, sta più attento a quello che ti viene detto ragazzo- Harry continuò a borbottare sottovoce delle scuse e qualcosa di noioso e montato.

Sospirò, poi guardò fuori dall’oblo della nave e con un sorriso disse solo -Guarda- Harry strabuzzò gli occhi, la terra era meravigliosa.

Enormi macchie di un grigio metallico ricoprivano la superficie emersa del pianeta, e lì vicino, distese di campi coltivati così vaste da essere visibili anche a quella distanza, così come la restante parte di terreno, morta e bruciata.

Deve essere successo qualche secolo fa, dopo lo scioglimento dei ghiacciai l’intera superficie dell’Africa fù inghiottita dall’acqua, causando due importanti avvenimenti:

il primo fu un enorme deficit di materiali grezzi, campi coltivabili e mano d’opera;

In secondo luogo, l’umanità si rese conto del fatto che la terra potesse morire;

Così enormi quantità di denaro furono spese per la bonifica dei territori, di modo da renderli campo coltivabile per qualsiasi tipo di alimento necessario, mentre un altra enorme fetta di patrimonio mondiale fu involuta alla ricerca sui viaggi spaziali, in particolare sulla ULISSeS.

James si riavvicinò ai comandi e allaccio le cinture -Ok quali sono le coordinate che ci hanno fornito?- chiese a Harry -Non sono delle vere e proprie coordinate, ma sappiamo più o meno qual’è il settore che dovremmo esplorare, il 7-3-3 – James inserì i valori nello schermo posizionato dietro il timone della nave, e con una strana luce negli occhi disse -Proviamo questo gioiellino- premette il pulsante e da sotto la nave i due enormi cannoni si caricarono di energia, che venne poi sparata fuori, due raggi neri si scontrarono di fronte alla nave, creando un cerchio che si dilatava sempre di più, fino a diventare delle dimensioni della nave, fu uno spettacolo strano, i contorni del cerchio sembravano sfocati , mentre lo spazio intorno era ancora ben visibile, come quello all’interno, uno strascico di ciò che si trovava ad anni luce di distanza, come un enorme lente sospesa nel vuoto, il cerchio iniziava lentamente a decomporsi ed James si affretto ad uscire dall’orbita ed entrarvici, fu come passare un muro di gelatina, in breve furono fuori, e il cerchio ormai era troppo piccolo per permettere all’intera nave di passare, si spostarono nello spazio vuoto per un breve tratto,finché non raggiunsero il pianeta individuato dagli astronomi sulla tera, era senz’altro un sistema singolare, presentava Quattro stelle, poco più piccole del sole, con un singolo pianeta, che sembrava per lo più una palla d’acqua, che si trovava tra due di esse.

Harry prese a scribacchiare qualcosa sul suo blocco, mentre James si preparava ad entrare in orbita.

-Guarda non sembra essere solo acqua, ci sono anche degli arcipelaghi- disse James indicando qualche isolotto nell’enorme distesa blu Harry annotava tutto velocemente, -Che dici andiamo a dare un occhiata?- chiese James retoricamente, con ancora il mezzo sorriso e la luce eccitata negli occhi, persino Harry dovette ammetterlo -Si perché no? Sembra… poco noioso- disse alzando le spalle, James non si lasciò demoralizzare, e velocemente inizio la discesa verso una delle isole più grandi.

Atterrati notarono alcuni capannoni, che sembravano costruiti con fango e argilla, .Bhe evidenti segni di vita direi- disse James guardando Harry e facendo mille supposizioni su quali enormi e strani esseri vivessero la dentro, -Evidenti si…- disse Harry indicando un punto imprecisato dietro James, -Yo- disse la cosa, -Y… Yo?- rispose James -WOAH!!-balzò all’indietro, -E tu dovresti essere un “famoooso” e “coraggioooso” astronauta?- chiese Harry voltandosi verso di lui -Bhe … dai… mi ha colto… alla sprovvista- disse James ansante, la creatura era ancora lì, sembrava sorridesse, il suo viso era di una tonalità fortemente bronzea, come se fosse stato tutta la vita in spiaggia, “In effetti siamo su una cavolo di isola ha senso” pensò Harry, -Yo!- ripeté la creatura -Yo?- provo piano Harry -YOOO!!- ripeté più forte la creatura alzando le braccia, e allontanandosi con fare soddisfatto, sulla schiena aveva quella che sembrava una pinna dorsale, e le dita avevano una membrana simile a quella delle rane, vide sul collo dei tagli netti, oppure delle branchie, “ma se fosse una essere acquatico non potrebbe vivere sulla terra, oh già, aveva anche una specie di naso, quindi e come un anfibio più evoluto?” riflettè Harry, annotando le descrizioni fisiche del uomo-anfibio.

James gli si avvicino, e provo a far capire a gesti che volevano parlare con lui -YO YOO!_ continuo la creatura annuendo vistosamente, poi prese James per mano e lo trascino via, Harry prese a seguirli.

Si fermarono poco più avanti, su una casa col tetto sfondato, li l’uomo-anfibio si fermò e invitò james ad entrare, questi aspetto Harry ed entro, un altro essere stava li intento a scartabbellare all’interno di quello che sembrava essere uno dei razzi inviai anni prima dalla terra, per provare ad avere contatti con altri pianeti -Guarda, quello è il razzo che ci ha permesso di trovare questo posto, e grazie al ricevitore che gli abbiamo inserito che abbiamo localizzato questo settore- disse James ad Harry che annui sbadigliando.

L’alieno si girò di scatto,e poi sorprendentemente, parlò con un perfetto accento australiano -Oh salve, non mi aspettavo visite- Harry sbadiglio, mentre James rimase sbigottito, -Ah… ehm… come?-

-Come parlo la vostra lingua?- lo precedette lui, -Bhe questo razzo ha sfondato casa mia e bhe, all’interno o trovato cose molto interessanti riguardanti il vostro pianeta … l’Australia giusto?-

-L’Australia non è il nostro pianeta… cioè si è sul nostro pianeta, ma noi abbiamo, come dire, delle isole enormi- l’alieno sembrò sorpreso -Ohhh raccontatemi-, e presero a parlare dei rispettivi pianeti, mentre Harry annotava tutto ciò che riteneva utile sul suo blocco -Ho provato ad insegnare un po' di linguaggio a gli altri, ma sanno solo dire yo- da fuori si levò un forte YOOOO come a conferma di questo, -e gli ho anche insegnato un po' dell’australia, quella cosa che voi chiamate Surf, bhe la facciamo anche qui, dovreste vedere che onde- spiego la creatura estasiata.

Passarono diverse ore, parlarono finché non ci fu più nulla da dire, allora James chiamo Harry e ritornarono sulla nave, James iniiò le procedure per uscire dall’orbita, e Harry mise in ordine i suoi appunti, chiudendoli in una cartellina, con sopra scritto “TETRA”, James disse, occhio alla testa, e attivo i motori, appena sollevati, Harry svenne di nuovo. 

   
 
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