Anime & Manga > Shugo Chara!
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Autore: Amu chan    01/04/2016    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se il manga non fosse finito? E se i Guardiani, dopo "Shugo Chara! Encore" incontrassero una misteriosa ragazza proveniente dalla Via delle Stelle? La giovane trascinerà i nostri eroi in un' avventura che cambierà le loro vite lasciando un segno indelebile... Buona lettura! ;-)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amu Hinamori, Ikuto Tsukiyomi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nadeshiko POV : Da quanto tempo stavo camminando? Secondi, minuti, ore? Era impossibile da dire. Dato che non c'era niente di meglio da dare, prima della prova, iniziai, per l'ennesima volta, a osservare le pareti e il pavimento: le pareti erano di ametista, di un delicato color lavanda, con sopra incastonate gemme rosa chiaro a forma di fiore. Il pavimento era di un viola più scuro, con motivi astratti.
Di colpo, ebbi un forte capogiro e una sensazione di pericolo prese il sopravvento sulla noia. Il capogiro diventò un' emicrania, che mi fece cadere a terra dal dolore, con le mani premute sulle orecchie e gli occhi chiusi. Cercando di respirare, sentii una voce potente esplodermi nelle orecchie: "Addio, Palla indaco. Ne restano otto." Davanti agli occhi mi balenò l'immagine di Nagihiko, intrappolato in una palla da basket di Iolite. Io gridai, in lacrime: "NAGI!!"
Piansi tutte le mie lacrime, non riuscendo a fermarle, in preda alla disperazione. Anche Temari era molto triste: dopotutto, era nata da lui!
Lo Spirito delle Stelle mi apparve accanto, accarezzandomi il viso: "Tranquilla, Fiore di ciliegio, non è morto. Ha fallito la prova, così come l'Uovo, il Coniglietto, la Foglia e la Stella." Sentendo quei nomi, ricominciai a piangere, nonostante mi facessero molto male gli occhi: "Hikaru, Yaya, Kukai, Kairi, Nagi..." sussurrai. Poi sollevai lo sguardo: " E ora? Cosa accadrà loro? Rimarranno lì per sempre?" Lo Spirito mi rispose senza scomporsi: "Sì." Il mondo mi crollò addosso: in poche ore, avevo già perso quattro miei amici e mio fratello!
Le lacrime ricominciarono a scendere. Lo Spirito disse: "Fiore di ciliegio, tu hai due indizi: il primo è 'Le illusioni si riconoscono dai dettagli'. Il secondo è: 'Se l'acqua sparirà il Fiore non ce la farà.' " Io mi girai verso di lei e urlai, isterica: "Come faccio a pensare alla prova se ho perso i miei amici e mio fratello!?" "Se supererai la prova, potrai usare il Tesoro della Luce per farli tornare. Ma ora, devi farti forza e andare avanti." Lo Spirito svanì in una nuvola di scintille dorate. Io mi asciugai le lacrime e cercai di alzarmi, anche se ero ancora molto scossa. Iniziai a camminare, quando sentii una voce molto familiare: "Forza... ce l'ho.... quasi fatta..." Io mi avvicinai al punto da cui la voce proveniva, e subito sentii una gioia incommensurabile: "Sei... davvero tu?" Mormorai. La figura, che era piuttosto alta, con lunghi capelli viola e occhi color nocciola, sorrise a fatica: "Nadeshiko..." Io avvertii di nuovo le lacrime pungermi gli occhi. Stavolta, però, erano lacrime di gioia. Saltai al collo del ragazzo vestito da baskettaro: "Nagi!!!" Poi, però, mi ricordai dell'indizio dello Spirito e pensai, diffidente: "Un attimo... Nagihiko ha fallito, quindi questa dev'essere la prova!" Subito iniziai a esaminarlo da cima a fondo, alla ricerca del piccolo dettaglio che mi avrebbe rivelato che si trattava di un'illusione. Lui, per tutta risposta, mi chiese, perplesso: "Ti senti bene, Nadeshiko?" Io annuii: "Certo..." "E allora perché mi stai fissando così? " Io non risposi e sfiorai la spilla, iniziando a danzare disegnando un quadrato. Poi dissi: "Abito di piume... Danza dei Fiori di Ciliegio!" I due nastri legati dietro al mio kimono si ingrandirono, intrappolando Nagihiko. Lui urlò: "Ma che ti è preso?" "Tu non sei Nagihiko, vero?" "Ma che..." Io continuai: "Non eri affaticato, prima?" "Mi sono ripreso." "Ma in pochi minuti mi sembra strano... Tra l'altro, non hai la stessa grazia nei movimenti di un ballerino. Inoltre..." Proseguii implacabile, seppure con la voce rotta. "Da quando la tua giacca da Beat Jumper ha i bordi neri?" Nagihiko sbiancò, per poi sorridere sadico: "Ma come siamo sveglie, Fiore di ciliegio!" I capelli si schiarirono, diventando castani. La divisa da pallacanestro diventò un vestito da sera nero. Sulla fronte comparve una stella di diamante. Io avevo capito che si trattava di...

"Yami! Che ci fai qui? E dov'è la mia prova?" La Signora delle Tenebre fece una finta voce dolce: "Oh... Ti riferisci a lui?" Aveva in braccio un bambino dai capelli blu di circa sei anni. Il bimbo era svenuto, con alcune piccole ferite sul viso. "Vedi, Fiore di ciliegio, questo bimbo avrebbe dovuto farti affrontare la prova, ma io ho pensato di 'sistemarlo' e di occuparmi di te personalmente. Volando, poggiò il bambino su una sporgenza di ametista in alto. Dopodiché, cominciò a camminare, avvicinandosi a me. "N-Non ti avvicinare!" Le intimai. Lei replicò, sempre con il suo tono falsamente dolce: "Avanti, cara... perché non mi attacchi?" Io stavo per farlo, ma Temari mi fermò: "Nadeshiko!" Sussurrò. "Possiamo usare il Valzer della Regina!" Io risposi: "È quello che abbiamo usato per purificare le Uova X con Rima quando Amu ha salvato Ikuto, giusto? Ma non possiamo farlo senza Rima!" Lei mi rassicurò: "Invece possiamo! L'effetto sarà meno potente, ma comunque efficace!" Mi strizzò l'occhio.
Yami si spazientì: "Se non mi attacchi, lo farò io." Agitò pericolosamente un dito in aria, dal quale scaturì un fulmine giallastro. Io lo scansai appena in tempo, poi dissi: "È il mio turno." Misi un braccio avanti, iniziando a volare, mentre la Caverna di ametista lasciava spazio alle stelle. Yami era spaesata. Io iniziai a ballare, poi esclamai: "Valzer della Regina." Un'alta, ma sottile, colonna di luce dorata e rosa comparve accanto a me, attirando a sé Yami che, una volta colpita dalla luce, lanciò un urlo disumano. Emettendo una luce blu, la mia nemica si liberò e, più furiosa che mai, urlò: "Eien no yami*!" Dalle sue mani si sprigionó un liquido nerissimo che coprì tutto, lasciandomi completamente al buio. Io, spaventata, sfiorai la spilla e dissi: "Petali del sole!" Luminosissimi e grandi petali di giunchiglia iniziarono a cadere, annientando le tenebre.
Yami, ormai infuriata, cominciò a mormorare un incantesimo. Man mano che la ascoltavo, mi sentivo sempre più inquieta, come se stesse per succedere qualcosa di davvero grave. A un certo punto, sentii un CRACK: la mia Ampolla dei Guardiani si era rotta, mentre Yami gioiva soddisfatta. Disperatamente, misi le mani a coppa cercando di raccogliere un po' d'acqua magica, ma questa evaporò appena toccò le mie dita. Mi sentii persa: cominciavo a essere molto stanca e ora non avevo più la boccetta! All'improvviso mi ricordai dell'indizio: non ce l'avrei fatta.
Il vapore scaturito dall'acqua magica si condensò, diventando violaceo e avvicinandosi a me. La Signora delle Tenebre sorrise sadica: "Mi dispiace, Fiore. Prova fallita." "Quindi la mia prova eri tu fin dall'inizio?" "Esatto. Vedi, quando ho tramortito quel bambino ho automaticamente preso il suo posto come custode. Quindi, ciao ciao!" Yami svanì in uno scintillio.
Il vapore viola mi avvolse completamente. Immediatamente, capii che stavo per fare la stessa sorte di Nagihiko. Il vapore si cristallizzò, diventando un' enorme ametista a forma di fiore di ciliegio. Mormorai: "Perdonami, Nagi..."
Udii un urlo: "Addio, Fiore di ciliegio viola. Ne restano sei." Io pensai: "Addio, Temari..." Feci appena in tempo a vedere il mio Shugo Chara chiudersi nel suo uovo, poi persi conoscenza.


Rima POV : Ormai stavo camminando da diverse ore. Quanto mancava ancora? Tutto quel rosso mi faceva girare la testa:
Le pareti della galleria erano color ciliegia, costellate di gemme arancioni e gialle.
Sentii, finalmente, il canto dello Spirito delle Stelle: "L'Uovo si è lasciato ingannare dal passato. Non farlo anche tu." Io mi feci pensierosa: cosa voleva dire? Kusukusu mi scosse: "Coraggio Rima! Fammi un sorriso!" E iniziò a fare un sacco di smorfie, strappando una risata. "Ah, ah, ah!"
"Ah, ah, ah!" "Ah, ah, ah!" Ripeté l'eco. Io mi inquietai: avevo percepito... qualcosa. Qualcosa di indefinito, ma di pericoloso.
"Happiness... Shiawase..."sussurrò una voce. "Chi è là?" Chiesi, sospettosa. "Bonheur... Felicidad...." "Fatti vedere!" Urlai. "Zufriedenheit... Felicidade...' ." "Ma cosa dice?" Chiese Kusukusu. Io le risposi: "È la parola 'felicità' in inglese, giapponese, francese, spagnolo, tedesco e portoghese! Ma non capisco cosa..." "FELICITÀ!" Urlò la voce. Io iniziai a correre, cercando di capire da dove provenisse. Di colpo, apparve un ragazzino di circa otto anni, vestito da pagliaccio, con una pallina rossa al posto del naso. Era truccato da clown. Il ragazzino piangeva: "Sigh... Sono triste..." Io mi avvicinai e gli asciugai le lacrime, chiedendo: "Che cos'hai, piccolo?" Vedendomi, il viso gli si illuminò dalla gioia: "Un clown! Chebellochebellochebello!!!" Alludendo al mio costume da Salto del Clown. Il bimbo continuò, tirando su col naso: "Sai, io sono un piccolo clown che non riesce a portare felicità..." Io mi offrii di aiutarlo, anche se non sapevo come fare. Lui disse: "Vieni con me. Ti mostrerò un modo con cui potrai aiutarmi. Il mio obiettivo è quello di trovare qualcuno a cui portare felicità. Io ho trovato te!" Sorrise, mi prese per mano e mi portò in un luogo molto familiare...
"Cosa ci facciamo qui? Questa è casa mia!" Gridai. Lui rispose: "Guarda." Indicò due sagome sfocate, che presero forma poco per volta, diventando una figura maschile e una femminile, che urlavano: "È solo colpa tua se Rima è stata rapita!" "No, è stata colpa tua! Non ci sei mai quando la tua famiglia ha bisogno di te!" Avvertii una fitta al cuore: conoscevo bene quella scena. Ritraeva mio padre e mia madre, qualche giorno dopo il mio rapimento. Vidi me stessa più piccola, vestita di rosa, che dicevo: "Mamma, papà..." I due adulti si girarono verso la me di qualche anno prima, che diceva loro: "Guardate! Avete visto che faccia buffa?" E intanto si tirava le guance, facendo una smorfia. Tuttavia, i suoi occhi erano pieni di lacrime: non voleva vedere i genitori litigare. Mio padre sbottò: "Non fare la stupida! Questo non è il momento per ridere!" Rivedendo quel ricordo, mi venne da piangere. Il piccolo clown, a quel punto, mi sussurrò con voce suadente: "Vedi? Ti è mancata la felicità in quel periodo... Da quel momento i tuoi genitori hanno cominciato a litigare sempre più e alla fine hanno divorziato... Dimmi, non vorresti farli tornare insieme?" Le sue parole mi allettavano molto: avrei dato qualunque cosa per essere di nuovo felice... Per di più, Kusukusu disse, ridendo: "Già ih ih ih... Sarebbe bello vivere di nuovo tutti insieme." Io chiesi: "Sì. Lo vorrei tantissimo. Ma come posso fare?" Il bambino mi disse con semplicità: "Bevendo l'acqua magica contenuta nella tua boccetta e desiderando che si riappacifichino!" Io ero insospettita: "Ma così non sarebbe un po' come obbligarli?" Lui mi smentì: "Assolutamente no! Questa sarebbe una 'piccola spinta' per aiutarli!" Fece le virgolette con le manine guantate. Senza che me ne accorgessi, la mia mano destra si era già poggiata sul contenitore di vetro rosso a forma di goccia. Il piccolo pagliaccio sussurrò: "Sì, brava... Vedrai che esprimendo il desiderio i tuoi genitori faranno pace... E tu sarai di nuovo felice..." Ormai dimentica della prova, del Tesoro della Luce e dei miei amici, stappai l'ampolla, accostandomela alle labbra. Bevvi lentamente l'acqua magica, dicendo: "Desidero che i miei genitori facciano la pace e tornino insieme."
L'immagine del ricordo triste sparì, insieme al piccolo clown, e io mi ritrovai al parco dei fiori di ciliegio, dove avrei dovuto trascorrere il mio compleanno con i miei genitori (ma a causa del divorzio il piano era sfumato.). Non ero più trasformata in Salto del Clown: al posto del costume da pagliaccio avevo un vestitino azzurro chiaro, con piccole perle blu sul corpetto. Mio padre mi fece una carezza sulla testa: "Ti voglio bene, Rima..." "Anch'io!" Risposi. Mia madre diede un bacio a fior di labbra a mio papà. Io ero felice: finalmente andavano d'accordo! Di colpo, però, un forte senso di inquietudine mi assalì, anche se non capivo perché. Kusukusu, che stava svolazzando, si chiuse all'improvviso. Di colpo, ricordai la prova, il piccolo clown e il Tesoro della Luce. In quel momento, capii che mi ero lasciata ingannare dal passato com'era successo a... Un momento... L'Uovo? Hikaru!! Non appena mi resi conto che l'ex presidente della Easter aveva fallito la prova, mi dispiacque molto per lui. Tuttavia, non ebbi il tempo di pensarci molto: un enorme rubino a forma di goccia si era materializzato intorno a me. Mi sentii una sciocca: avevo fallito. Ora non avrei più rivisto i miei amici e, soprattutto, Nagihiko!
Poco prima di perdere i sensi, udii una voce stentorea urlare: "Addio, Goccia rossa. Ne restano cinque."

Angolo dell'autrice : scusate il ritardo!!! Spero che vi piaccia questo nuovo cappy!
Comunque, spero che recensiate: mi fa molto piacere ricevere la vostra opinione! Baci Amu chan ♡


* "Oscurità Eterna" in giapponese.
   
 
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