Anime & Manga > BeyBlade
Ricorda la storia  |      
Autore: Princess Kurenai    02/04/2009    8 recensioni
{Vorkov x Yuriy - Dedicata a Iria} Yuriy era un diavolo e conosceva bene la storia di Lucifero.
Uno degli angeli più belli e luminosi.
Forse il prediletto del Signore.
Colui che aveva ceduto alle tentazioni materiali e che era diventato il Signore degli Inferi.
Lucifero che, con la sua bellezza, aveva spinto tanti a cercarlo e a lasciarsi ingannare dalla fittizia felicità dell’inferno.
Genere: Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Yuri
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Dedico questa fic a Iria XD

Ho cercato di rendere Yuriy come piace a te^^

Malizioso e lussurioso** ok... piace anche a me così^^

Ma penso che piaccia soprattutto a Vorkov XP

Che altro dire... si può ricollegare a Soffitto in quanto il tema resta lo stesso ma i personaggi sono più grandi ù.ù

Diciamo che Yuriy sta cercando di trarre dei vantaggi dalla sua sfortunata situazione ù.ù

Buona lettura^^

 

 

{ L’Angelo del Peccato ~

 

Entrò nella stanza lento, richiudendo la porta alle sue spalle.

Solo una piccola lampada illuminava fiocamente la stanza, carezzando con calda luce arancione i contorni di ogni oggetto.

Nonostante ciò non si guardò attorno.

Sapeva dove andare e sapeva dove guardare.

Già altre notti era entrato in quel luogo, così tante che l’avrebbe potuta percorrere anche bendato.

I suoi occhi infatti andarono subito a posarsi sul petto nudo di un uomo, steso sul letto.

Iridi maligne brillavano a quella luce ma non lo intimorivano.

Yuriy aveva smesso già da tempo di avere paura.

Fece qualche passo.

Deciso, privo di qualsivoglia incertezza, arrestandosi dinnanzi al letto dalle scure lenzuola.

La candida mano andò lenta sui bottoni della sua giacca.

Con un leggero clic aprì il primo senza smettere di guardare l’uomo negli occhi.

Un altro analogo suono segnò l’apertura del secondo bottone, offrendo alla vista il chiaro e liscio collo.

Sentiva lo sguardo dell’altro farsi insistente.

Lo voleva.

Sentiva il desiderio far fremere quell’adulto corpo e lui... si sarebbe fatto desiderare.

Si carezzò il petto, ancora coperto, scendendo verso la cintura.

La slacciò, lasciandola cadere con noncuranza per terra, per poi afferrare la giacca sfilandola velocemente per mostrare il suo asciutto ma atletico fisico.

Quasi innocentemente si leccò le labbra, certo che ogni suo movimento non sarebbe passato inosservato.

Vorkov era attento a tutto.

Non si lasciava mai sfuggire nulla ma Yuriy era ormai cresciuto e sapeva come comportarsi.

Il cacciatore era tornato a cacciare e non sarebbe mai più tornato ad essere una preda.

Salì quindi con le ginocchia sul letto, sentendolo scricchiolare sinistramente, e gattonò sull’uomo fino ad incontrare il suo viso.

Poteva scorgere un ghigno, eccitato e malizioso.

Lo ignorò, calando con le sue fini labbra su quelle ruvide di Vorkov.

Le lambì lento, vezzeggiandole con la lingua e con i denti, ritrovandosi poco dopo coinvolto in una furiosa lotta le lasciò comandare all’uomo.

Aveva imparato in fretta a conoscere i gusti di Vorkov.

Sapeva quando e come assecondarli se voleva ottenere un qualcosa.

Era furbo Yuriy.

Aveva perso fin troppo presto l'innocenza infantile e si era ritrovato a combattere per sopravvivere.

Aveva capito che se voleva ottenere un qualcosa doveva darne altre in cambio.

Normale baratto.

La base del commercio e la merce di scambio era il suo corpo.

Era uno scambio impari ma era sempre stato così, sin da quando era più giovane e il suo corpo veniva venduto per proteggere i suoi compagni.

Aveva pianto e sanguinato per giungere a quella consapevolezza, così tanto che ormai subiva quelle notti imperturbabile con il solo obiettivo di ottenere non solo la salvezza ma anche qualcos'altro.

Lo scambio non sarebbe mai stato pari - il corpo umano non doveva avere un prezzo - ma poteva provare ad avvicinarsi.

Si allontanò un poco dalle labbra dell'uomo per slacciarsi i pantaloni.

Ancora una volta con lentezza.

Sapeva di essere sensuale.

Sapeva di essere un peccaminoso diavolo agli occhi di Vorkov.

E lui, per una volta, non poteva che dargli ragione.

Yuriy era un diavolo e conosceva bene la storia di Lucifero.

Uno degli angeli più belli e luminosi.

Forse il prediletto del Signore.

Colui che aveva ceduto alle tentazioni materiali e che era diventato il Signore degli Inferi.

Lucifero che, con la sua bellezza, aveva spinto tanti a cercarlo e a lasciarsi ingannare dalla fittizia felicità dell’inferno.

E Yuriy, blasfemo, sentiva di essere come lui.

Bello come pochi, ammaliava con il suo aspetto e con il suo sguardo, sapeva essere sensuale e tentatore, e chi cadeva nelle sue spire era ormai spacciato.

E, come ogni notte, quel diavolo aveva mietuto un’altra vittima.

Vittima, Vorkov, che mai si sarebbe stancata di cadere in quella lussuriosa rete formata dall’illusione di possedere un qualcosa di non gli sarebbe mai appartenuto.

Credeva di avere Yuriy, di avere il completo comando su di lui come quando era un bambino, ma si sbagliava.

Yuriy era libero come selvaggio lupo.

Non era possibile addomesticarlo, avrebbe sempre reagito al richiamo del sangue e della libertà.

Libertà che in quel momento richiedeva mentre, sfilandosi i pantaloni, andava a strusciarsi contro il corpo dell’uomo.

Ferree erano le regole del Monastero e solo Vorkov poteva donare dei permessi speciali ed era a quello che puntava.

Libertà per un giorno, per lui e per i suoi compagni.

Al sorgere del sole fino al suo calare si allenavano per dimostrare la loro forza, come uomini si battevano per la vita mentre in realtà erano solo adolescenti.

E, in quel giorno di libertà che voleva ottenere vendendosi, voleva vivere come un semplice ragazzo della sua età.

Voleva andare a pattinare sul ghiaccio.

Voleva ordinare una pizza gigantesca.

Voleva vedersi un film mangiando i popcorn.

Voleva ascoltare le risate dei suoi amici e intrecciare le dita di colui che amava.

Yuriy voleva quella giornata e l’avrebbe ottenuta, quindi senza alcun pudore si spogliò del tutto mostrandosi all’uomo che, affamato, percorse il suo corpo con gli occhi.

Stregato.

Un ghignò illuminò il suo voltò nell’oscurità, brillando alla luce della lampada.

Maligno e crudele, ma al contempo dannatamente erotico.

Era nelle sue mani, anche se buffamente era Vorkov a spingerlo pancia in giù sul letto con forza, strappandogli via i boxer.

Non si spaventò, abituato a quella reazione, né si ribellò.

Quello era il suo piano.

Vorkov si era beato della sua bellezza e della sua accondiscendenza, si sarebbe anche preso il suo corpo con violenza, ma Yuriy aveva vinto.

Anche se si sentiva spaccarsi in due mentre l’uomo affondava in lui emettendo rochi gemiti di piacere, lui aveva vinto.

Lo lasciò finire e crollare esausto accanto a sé.

Sentiva il respiro pesante di Vorkov che si mischiava al suo e, immobile attese, cercando al contempo di recuperare le energie.

“ Ho finito. Va via.”

Sempre le stesse fredde parole, ordinate con un fondo di soddisfazione.

Nascose un ghigno e, ignorando il dolore che per un po’ l’avrebbe perseguitato, si affrettò a recuperare i suoi indumenti, indossandoli.

Si avvicinò alla porta, fermandosi.

Era il momento.

“ Domani usciamo.”, non aveva bisogno di soggetti o di altre parole.

“ Tsk... d’accordo. Ora va.”

Ubbidì nascondendo questa volta un sorriso.

Si chiuse la porta alle spalle e, cercando di camminare eretto, si avviò verso la sua stanza dove delle calde mani l’avrebbero curato da ogni ferita poco prima di cullarlo per fargli raggiungere le amorevoli braccia di Morfeo.

Domani sarebbero usciti.

 

Spazio di Miki

Allora... come ho detto potrebbe essere ricollegata a Soffitto, in quanto Vorkov si porta a letto Yuriy quando gli pare e piace.

Solo che in questa fic il caro Ivanov sa far valere l’effetto che ha sull’uomo.

Sa che, cieco della lussuria che prova nei suoi confronti, potrebbe ottenere qualcosa, quindi agisce di conseguenza.

Senso di sopravvivenza e furbizia ù.ù

Mi piace particolarmente come è uscita^^ e come si è notato, anche se non è nominato, l’accenno alla BorisYuriy c’è ^///^

Spero vi sia piaciuta e che soprattutto sia stata gradita da Iria XP

 

 

 

   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Princess Kurenai