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Autore: Lila May    02/04/2016    5 recensioni
{ Sequelshipping, Rina and Toni are children! } { Fluff, Slice of life } { Con la calorosa partecipazione di due Liepard ♥ (?) }
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Rina e Toni sono di ritorno da un torneo estivo che li ha tenuti impegnati per tutta la giornata. Siccome la ragazza ha vinto, si ritrovano a litigare, come al solito, perchè lui non accetta di farsi battere dalle femmine. Durante il tragitto però avvisteranno due Liepard in mezzo ai cespugli, e qualcosa di particolare balenerà nella testa di "Mister Rage"...
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NB!ho preso ispirazione da un piccolissimo fumetto visto su internet, ringraziamolo tutti (?)
Buona lettura!
Lila ~
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hue, Mei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Wanna Try?
- Sequelshipping



 
Dopo una lunga, estenuante e micidiale giornata passata a lavorare sotto il sole cocente di metà luglio, anche la sera giunse finalmente a dominare sui cieli tersi di Unima, avvolgendo le belle città invase dai turisti con il suo manto color del zaffiro. L'afa mattutina venne sconfitta da una lieve brezza dal soffio rinfrescante, che cominciò a smuovere piano le foglie degli alberi e a donare a ciascun abitante un po' di aria per poter ritornare a respirare.
 
<< Ah, senti quanto è dolce questo vento, Toni... >>
Un lampione si accese proprio sulla testa castana della piccola Rina, illuminandole la viuzza di un tenue arancio.
Si prese qualche attimo di silenzio, meditabonda, poi rivolse gli occhi indietro, smettendo di mugolare ogni qualvolta che la brezza le soffiava sul collo. Non appena le iridi caddero su quelle color rubino di Toni, sbuffò e gli venne incontro.
<< Che hai fatto? >> gli domandò, agguantandogli il braccio con forza. Il ragazzino tentò di scrollarsela di dosso, arrossendo fino alla radice dei capelli, ma non ci riuscì. L'amica quando voleva sapeva essere peggio di un Mandibuzz stretto stretto al collo della sua preda.
<< Nulla >> borbottò, senza degnarla di uno sguardo.
<< Invece ti è successo qualcosa! Che c'è, forse... >> Rina sorrise di scherno, assumendo un'aria più altezzosa, e la morsa intorno al braccio di lui andò saldandosi. << ...ti brucia il fatto che io abbia vinto il torneo estivo di quest’anno? >>
Il ragazzo questa volta lampeggiò di un rosso talmente vivido che se fosse stato in una stanza buia l'avrebbe illuminata tutta. Certo che gli bruciava, naturale. Aveva perso. Contro una femmina, poi. Davanti a migliaia di occhi curiosi. E se c'era una cosa che lui, Toni, conosciuto come uno dei ragazzini più bravi in campo, odiava più di ogni altra cosa, beh, quella era perdere. Lo Snivy di Rina era riuscito, in poche mosse, a stendere il suo Dewott, molto più allenato e agile. Era consapevole del fatto che fosse partito in svantaggio di tipo fin da subito, tutti sanno che l'erba sconfigge l'acqua, ma aveva sperato che l'amica fosse del tutto incapace di affrontare una lotta, e quindi di vincere. Invece l'aveva sorpreso.
<< T-togliti. >>
<< Daiii! E' solo uno stupido torneo, Toniiii! Perché non ci sfidiamo adesso? Così vediamo chi resta il migliore tra i due! Magari eri un po' distratto durante la lotta... >>
<< Nessuna sfida! Adesso dobbiamo tornare a casa, che sta facendo buio. E tutti ci aspettano per cenare la tua vittoria. >>
Rina preferì non insistere oltre, così gli lasciò andare il braccio e ritornò sui suoi passi, un po' delusa da come era stata scacciata. Non avrebbe mai voluto che Toni si arrabbiasse a causa sua, erano sempre andati d'amore e d'accordo. Beh... non sempre, diciamo in generale. << Però... >> bofonchiò, chiudendo le mani a forma di pugno. << Ti arrabbi per cose stupide. >>
<< Per cose stupide? Non è vero! >>
<< Se tutte le volte che vincerò contro di te dovrai offenderti così... vuol dire che di me non ti importa niente. >> si voltò di nuovo a guardarlo, ferita. << Non sei felice per me, Toni? >>
Toni non fu capace di reggere il suo sguardo affranto, quindi emise un verso stizzito e incrociò le braccia al petto, inchiodando gli occhi su ogni cosa gli passasse accanto. Certo che era felice per lei, non era da tutte vincere un torneo e sbaragliare un maschio dopo l'altro. Però in quel momento era troppo furioso per riuscire a congratularsi. Magari domani. Sempre se gli fosse passata.
Rina decise di lasciar perdere. Aumentò il passo e proseguì in silenzio, ascoltando le scarpe dell'amico calpestare la terra qualche metro più indietro di lei. Avrebbe tanto voluto vederlo felice in qualche modo, per poter condividere con lui la gioia della vittoria. Ma non sapeva proprio cosa fare, purtroppo Sanzo era sempre stato più pratico per queste cose. Chissà se arrivati ad Alisopoli, non avrebbe potuto fare qualcosa. Magari durante la cena, quella sera i suoi genitori, quelli di Sanzo e quelli di Toni avevano deciso di incontrarsi per celebrare la sua vittoria, del resto.
<< Lieep >>
<< Uh? >>
Si fermò all'improvviso. Aveva sentito bene? Il verso di un Pokémon!
<< Toni! ToniToniToniii! >>
<< Eeeeeh, sono qui Rinaa. Che vuoi. >>
<< Lieepaard >>
<< Lieee >>
<< Sentito?! >>
Gli occhi dei due ragazzini si incrociarono per un istante, contatto che bastò perché entrambi arrivassero a capire che dovevano assolutamente vedere quel Liepard. Quei, perché con ogni probabilità erano in due.
Li trovarono entrambi accoccolati al centro di una miriade di cespugli ricolmi di succose baccapesca appena fiorite. Rina ne strappò una mentre si andava a nascondere dietro quello più grosso e frondoso, poi la morse con avidità. Aveva una fame da lupi. Non vedeva l'ora di arrivare a casa e riempirsi la pancia con una cena degna di una regina. << Vuoi? >> domandò a Toni, sventolandogli la bacca sotto il naso. Il ragazzo fece una smorfia di disappunto, permettendole di finirsi in definitiva lo spuntino.
<< Mmm >> fece Rina, mandando giù l'ultimo boccone. << Quanto sei schizzinoso Toni! >>
<< Zitta! >> sibilò lui, finalmente fissandola. Ma il suo sguardo era talmente offeso e irato che forse sarebbe stato più carino ignorarla. << Se strilli così li farai scappare! Lo vuoi capire? Devo sempre ripeterti le stesse cose! Cresci, non hai più sei anni, ne hai undici! >>
La castana ammutolì, offesa. Toni non le aveva mai urlato così, allora ce l'aveva davvero con lei... ma che aveva fatto ora per adirarlo ancora di più? A parte aprire la bocca per parlare? Cadde in un silenzio carico di imbarazzo, e ne approfittò del momento per buttare fuori qualche lacrimuccia di disagio.
Odiava quando lui si arrabbiava così tanto con lei, per un nonnulla poi! All'improvviso i due Liepard che si coccolavano con amore passarono in secondo piano, mentre la vista le si andava appannando sempre di più.
La prima lacrima scese, seguita dalla seconda.
Plic.
Toni si voltò a guardarla, sorpreso, e quando la vide singhiozzare a causa sua si strinse nelle spalle, dispiaciuto. Non era stata sua intenzione farle del male, doveva assolutamente porre rimedio al danno. Anche se in ciò era sempre stato uno piuttosto, ehm... impedito. Si fece vicino a lei, poi indicò i due Liepard, di modo che lei li guardasse.
Rina lo fece, per poi far cadere nuovamente lo sguardo a terra, come se il carico di dolore alle palpebre fosse talmente pesante da non riuscire a farle stare su.
Quel gesto gli fece perdere un po' le speranze, ma decise di non arrendersi. Non senza averci almeno tentato. Sapeva come rendere allegra una come lei, questione di tentativi.
<< Vogliamo provarci pure noi? >>
La ragazza scosse la testa in un inaspettato no.
<< Non faccio stupidate con gli scontrosi. E adesso andiamo a casa, visto che è quasi ora di cena... >>
Toni ci rimase di sasso, ma non demorse. Le prese una mano con delicatezza, poi si sollevò sulle ginocchia e si allungò verso di lei.
La sua idea era quella di scontrare più volte i nasi, proprio come stavano facendo in quel momento i due Liepard, e magari darsi anche qualche coccola fra i capelli, perché no. Insomma, un gesto carino e affettuoso, che sicuramente le avrebbe tirato su il morale, come tutti. Non era da lui perdersi in certe smancerie, ma alle ragazze piaceva tanto quel genere di cose...
<< Ho detto di no! >>
<< Io sono schizzinoso, ma tu sei veramente capricciosa! >>
Toni si avvicinò un'altra volta, e un'altra volta Rina tentò di evitare che i loro nasi si toccassero, scuotendo senza interruzione la testa ora a sinistra ora a destra.
E successe.
Le loro bocche si toccarono, per errore, ma si toccarono.
Rimasero a guardarsi per tutto il minuto che durò quell'unione inaspettata, labbra su labbra, poi lui mise fine alla cosa, staccandosi con dolcezza in quello che era stato un rapido ma tenero bacio a stampo.
Rina smise di lacrimare, imbarazzata, e Toni arrossì di nuovo, le guancie paonazze. Era stato bello. Molto. Anche perché non aveva mai baciato una ragazza, del resto aveva solo tredici anni, non c'era tempo per l'amore, solo per le lotte e gli amici. Era felice di aver dato il primo bacio... a Rina. Che dall'altra parte ci fosse stata lei, che aveva lasciato che succedesse e basta, continuando a guardarlo incredula. << B-beh... torniamo a casa? Altrimenti poi festeggiano senza di noi! >>
<< Sei ancora arrabbiato con me Toni? >>
Lui addolcì lo sguardo, sospirando. << No, non lo sono >> cominciò a camminare veloce, sentì i passi dell'amica darsi goffamente da fare per raggiungerlo. Ora non aveva nient'altro che una cosa in testa: quel bacetto. E quanto gli era piaciuto. << Ma domani pretendo la rivincita. Intesi? Rimango io il più forte! >>
<< Assolutamente sì, Toni! >> concordò Rina, il cui viso rigato dalle lacrime era ritornato a sbocciare di sorrisi a destra e manca.
Toni la prese per mano per fare più veloce, e all'imbrunire riuscirono ad arrivare ad Alisopoli, dove la madre di lei li accolse con un sorriso (dopo la sgridata per il ritardo, naturalmente).
La serata fu magnifica, mangiarono, ballarono, si divertirono fino a tarda notte. La nuova campionessa del torneo fu sfidata anche da Sanzo, e tanti altri ragazzi le chiesero la stessa cosa, fino a dividerla completamente dalla compagnia di Toni.
Ma Toni era felice, troppo felice.
Chissà se Rina si sarebbe ricordata di quel bacio, in un prossimo futuro.
Lui…? Sicuramente.

 
 
 
Angolo Autrice
ehilà, ragazzi, ciao! Come state?
Scusate se pubblico una volta così a cavolo e poi sparisco da EFP, ma sono veramente piena di impegni, voi non potete nemmeno immaginare. Vorrei poter avere una pubblicazione regolare, come molti autori qui sul fandom, magari in futuro terrò in considerazione l'idea... dico futuro perché farlo adesso sarebbe dedicare più tempo al computer che alla scuola, e non posso permetterlo.
#linguisticononperdona, quando vedete il mio nick pensate a ciò (?)
Coooomunque. Piccola premessa: io AMO la Sequelshipping. Non esiste nessuno che ci fangirla più di me, credetemi.
E non potete nemmeno capire da quanto cazzo di tempo *si scalda* stavo aspettando l'ispirazione per dare loro un debutto anche sulla mia pagina.
E FINALMENTE QUELLA TROIA E' ARRIVATA, gn (?). Come già specificato nella intro, ho preso ispirazione da un fumetto che ho beccato su internet (l'immagine sotto il titolo l'ho tagliata da lì infatti :3), perché senza di lui non avrei preso la spinta, son seria, ma ovviamente la mia storia è tutta modificata e… e niente, è più bellah.
Mamma mia, era da un secolo e mezzo che volevo sfondare con la mia Rina (e col mio Toni ma sssshhh. (?)), e purtroppo ci sono riuscita solo ad Aprile 2016... ceh. Ormai lei sarà morta e rinata e morta e rinata ancora. Tanto per rendere l'idea (?)
No, va beh.
Segnalatemi errori se sono presenti, eh! Io controllo sempre, ma a volte mi sfuggono -.-"
Come sapete mi farebbe molto piacere ricevere qualche commentino, anche critico (fino a quando è costruttivo, ovviamente éwè), quindi non fatevi problemi a scrivermi.
Detto questo, vado.
Grazie di aver letto, e grazie in anticipo a chi metterà la storia in una delle tre cartelline :3
E mi raccomando. *ti indica* Scrivi anche tu una Sequelshipping, se vuoi bene alla Lila (?)
(scherzo u.u, o forse no (?))
 
Baci,
Lu
   
 
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