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Autore: Aout    02/04/2016    5 recensioni
Caccia al lupo, tecniche miste, relatrice Ninfadora Tonks.
Prendete posto, prego, spegnete i vostri aggeggi babbani elettronici e fate silenzio. E, oh, se qualcuno a caso inciampa su porta ombrelli, non ridete, mi raccomando. Insomma, lei ha la bacchetta e voi no e personalmente eviterei di rischiarci la pelle.
(Non fatevi ingannare, è un Missing Moment normalissimo, giusto per regalare a voi il momento di serenità che ha dato a me scriverla.)
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Tecniche di caccia al lupo: parte prima.
Tonks aveva sempre avuto una memoria molto grafica. Quindi si immaginava bene l'articolo, così come si stava costruendo nei suoi pensieri a partire da quel titolo azzeccatissimo (a suo parere, se non altro). Sarebbe stato in prima pagina, di sicuro. In alto, sopra la foto di un lupo, la scritta sarebbe stata in giallo e lo sfondo... viola! Perché erano due colori che era assolutamente perfetti, insieme (suoi capelli in quel momento a dimostrazione). Perfetti sì e, se sua madre Andromeda in vent'anni di convivenza non era riuscita a convincerla del contrario, ormai era decisamente una battaglia vinta (o persa, a seconda dei punti di vista). Sarebbe stato pubblicato su una rivista specializzata, poi. Diciamo... "Cavalli e Segugi", giusto così, perché le veniva in mente; e... perché le veniva in mente? Oh, doveva averlo sentito in qualcuno dei film babbani che a suo padre piacevano tanto. Ma non era importante in quel momento.
Tecniche di caccia al lupo: parte prima.
Punto uno: appostarsi in silenzio. E fin lì c'era. Punto secondo: osservare con attenzione la preda. Bella e in giacca di tweed compresa, come non osservarla, si chiedeva. Punto terzo: tentare l'attacco. E...
Parte seconda. Giusto, perché purtroppo c'era pure la parte seconda. E non sarebbe stata in copertina, no. Diciamo in ultima pagina, dietro ad un asterischetto di quelli che non riesci mai a capire dove cavolo finiscono. Piccola, corsiva, illeggibile, avrebbe detto: per quale diavolo di motivo stai cercando di cacciare un lupo?! i lupi non si cacciano! dai lupi si scappa via urlanti, razza di scellerata ragazzina stupida!
Ma ormai era troppo tardi.
- Tonks? Cosa... fai, nascosta lì dietro? Se posso.
Missione fallita, missione fallita! Ritirata!
La confusione dei suoi pensieri si tradusse in un capitombolo. Non cadde proprio però, Tonks, che era allenata da anni di schivate alla sua stessa goffaggine, ma finì bene o male per cozzare violentemente contro uno strano portaombrelli dalla forma della zampa di un Troll. Stava bene grazie, stava bene. Insomma, stava morendo un pochino, dentro, ma stava bene.
- Uh. Ah! Tutto bene! Non l'avevo visto.
Aveva anticipato l'ovvia domanda di Remus, ma non era esattamente andata come avrebbe voluto. Avrebbe voluto rispondere in maniera più adulta e consapevole, intanto; magari frusciando i lunghi capelli scuri come la notte che in quel momento non aveva... ma si poteva sempre risolvere. Avrebbe voluto non inciampare sulla zampa di Troll, anche. Avrebbe voluto riuscire nell'agguato e prendere il lupo di sorpresa coinvolgendolo in un bacio romantico di quelli seri, di quelli strappalacrime e pieni di passione e scoppiettanti fuochi artificiali, magici e più accecanti possibile. Ma non era andata bene, l'abbiamo detto. Eppure, ehi, non era mai detta l'ultima parola, parola di Scout.
- Ok. - concordò Remus, alla sua strana giustificazione sdentata, in quel suo solito modo un po' imbarazzato. Era così imbarazzato Remus, come se fosse sempre sbagliato quello che stava per dire. Talvolta. Talvolta era saggio e arguto, pieno di idee geniali che ti chiedevi se per caso non era il caso di lasciarla, la stanza. Tra lui, Silente e la McGranitt tanto valeva accettare il fatto che di quoziente intellettivo ce n'era già abbastanza da sfamare duecento Purosangue per tre mesi di fila. Talvolta era coraggioso come un leone, talvolta era comprensivo, talvolta era semplicemente tutte queste cose, tutte assieme, contemporaneamente. Talvolta era travolgente. Come Tonks non fosse ancora riuscita a rubargli quel bacio rimaneva un mistero. Bisognava rimediare.
Tonks era pronta a dire qualcosa, a quel punto. Lei aveva sempre un sacco di cose da dire, non amava il silenzio, che le sembrava sempre così... vuoto. Una perdita di tempo, ecco, e non bisognava mai perdere tempo, Regola Uno Auror, Vigilanza-Eccetera, vuoi che non avesse imparato qualcosa in tutto quel tempo che aveva seguito Moody come una fastidiosissima e super-entusiasta ombra.
Stava per dire qualcosa ma si interruppe, perché Remus si era appena schiarito la voce. E quando Remus si schiariva la voce c'era qualcosa sotto. Da buona (ottima!) osservatrice di lupi, lei certo ne sapeva qualcosa. Anche più che qualcosa... e davvero tutto nella sua testa suonava molto meno da stalker abusiva, giurin giurello.
- Mi... volevo... Mh.
Mh? Mh era nuovo. "Mh" poteva voler dire un sacco di cose e, nel sacco, c'erano pure le cose brutte. Lei non le voleva, quelle brutte. Si sarebbe lanciata fra esattamente cinquanta millesimi di secondo nel bacio-strappalacrime-di-cui-sopra se all' "mh" non fosse seguito niente. Quaratanove, quarantotto.
Quarantasette.
- Bella sfumatura, il giallo e il viola.
Quarantasei? No no, che andassero a quel paese i millesimi!
Senza pensarci, consapevole che sarebbe mezza inciampata di nuovo sulla zampa di troll perché era una maledizione, Tonks si lanciò. Letteralmente, avrebbe detto, se non che c'era troppo poco spazio per un lancio come si deve. Arrivò giusto a due centimetri dalla faccia sciupata del lupo che decise di desistere. I baci strappalacrime non vanno rubati, Tonks. Strinse di più le braccia al suo collo però, lì dove era atterrata, volo del cigno perfettamente riuscito. E nessuna morte, no, che la zampa di troll andasse a quel paese.
- Cosa... era. Perché?
- Come perché? Non posso abbracciarti, Remus? Mi hai detto che posso tranquillamente chiamarti Remus, quindi certo posso anche abbracciarti. Lo sapevi che un abbraccio che dura più di venti secondi rilascia l'ormone della felicità? Tu sai qual è, l'ormone della felicità, Remus? E dici che questo abbraccio è durato più di venti secondi?
- Penso di no.

 
 
 
 
 
Noticine: One Shot stupidissima perché ogni tanto torno con le One Shot stupidissime che mi tirano sempre su di morale. Niente, spero ve la siate goduta e una pioggia di biscotti virtuali a chi si ricorda del film della citazione. Baci!
  
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