“Ne è valsa la pena?”, si domanda continuamente, soprattutto quando vede gli sguardi dei passanti, anche dei suoi stessi amici, soffermarsi con un’espressione di puro orrore sul suo volto mostruoso e serpentino, che non ha più nulla di umano.
Raistlin sospira ancora, lasciandosi cullare da un alito di vento, delicato come le dita di un’amante che non avrà mai.
Accanto a lui, sul giaciglio vicino, una figura si muove nel sonno.