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Autore: _Nimphadora_    02/04/2016    2 recensioni
Raccolta di one shot ambientata nel periodo dei Malandrini, in particolare di genere “Wolfstar”.
Dalla storia:
«Basta!»
Sirius sentiva ancora il sapore del sangue contro il palato, le dita gonfie e il petto colpito da fitte atroci al termine di ogni respiro mozzato.
Remus ora era fermo, non si muoveva di un centimetro nonostante fosse ridotto anche peggio di Sirius. Adesso la rabbia sembrava sparita, rimpiazzata dall'elettricità che impregnava l'aria tutt'intorno a loro.
Si erano pestati, ricoperti di graffi e lividi dentro e fuori.
«Basta...»
Aveva ripetuto ancora Remus, il tono strascicato a causa del labbro gonfio e violaceo.
Nel vederlo ridotto in quello stato a causa sua Sirius si sentiva morire dentro eppure tornando indietro non lo avrebbe cambiato, sentiva ancora la rabbia viva fluirgli nel sangue inisieme alla fame.
Una fame che non si spegneva mai.
Così l'aveva preso, afferrato per il colletto sporco della divisa da Grifondoro.
«Sei un mostro»
Gli aveva sussurrato sulle labbra, specchiandosi in quegli occhi verdissimi, ora arrossati.
Non sapeva più se parlava a Remus o a se stesso.
Gli morse le labbra, forte, fino a farle sanguinare ancora e poi lo baciò, con la stessa forza.
Ancora.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora, Remus/Sirius
Note: AU, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'When Love Hurts'
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E non ho mai capito come facessi tu ad essere com'eri, che faceva male starti accanto ma era il prezzo necessario per chi come me voleva vedere il sole troppo da vicino.
 
 
"Perché?"
Glielo avrebbe chiesto, se non fosse stato così dannatamente spaventato dalla risposta.
Perché non ti sei fidato di me? Perché mi hai mentito per così tanto tempo? Perché mi hai tagliato fuori in questo modo?
Io non lo meritavo, ci sono sempre stato. Sempre.
Sirius e Remus guardavano il cielo, era quasi mezzanotte ma nessuno dei due sembrava voler andare a letto.
Erano seduti su una delle panchine di pietra, i piedi a penzoloni verso l'erba scura e le stelle sopra la testa.
Il giorno dopo entrambi sarebbero partiti, di ritorno verso casa.
Il terzo anno era passato così velocemente che era quasi difficile crederci, ed erano cresciuti altrettanto velocemente.
Adesso era Remus il più alto e non sembrava più nemmeno tanto fragile, ma forse la pensava così perché adesso sapeva. Sirius aveva visto e le cose non sarebbero più state le stesse.
Era ancora ridotto malaccio Remus, la luna piena c'era stata soltanto due notti prima. Aveva ripreso a camminare solo da poche ore.
Lui, quel ragazzino dai lineamenti dolci e la pelle chiara come il latte, delicata. Lui, un licantropo.
«Dì qualcosa, dì qualsiasi cosa Sirius»
Quel tono insicuro ricordò a Sirius la prima volta che l'aveva visto, sul Hogwarts Express.
Gli si strinse il cuore nel petto.
«Cosa vuoi che ti dica?»
Remus si strinse nelle spalle e sulle sue labbra comparve un sorriso amaro.
«Mi dispiace Sirius, mi dispiace tantissimo, sai? Ma per quanto lo voglia non posso cambiare quello che sono e lo capisco, lo capisco se non vuoi vedermi mai più solo per favore, ti prego dillo. Dimmelo e facciamola finita perché sono due giorni che sei sparito e la scuola è finita e non ci vedremo per più di due mesi e io devo saperlo...lo devo sapere se...»
E le parole gli si bloccarono in gola, sembrava non avere la forza di continuare.
Sirius ci mise qualche secondo a notare che Remus era sul punto di piangere.
Non l'aveva mai visto piangere, mai. Non davanti a qualcuno!
In quel momento la rabbia che provava si frantumò in tanti minuscoli pezzettini.
L'avrebbe  stretto a se' tanto forte da lasciare nuovi lividi ma non si mosse di un centimetro, e come avrebbe potuto?
Stargli vicino era diventato già abbastanza difficile.
Dentro di se' c'era una voce che non faceva che ripetere che no, non poteva.
"se lo tocchi, se lo stringi, non lo lascerai più andare ed è sbagliato, sbagliato, sbagliato"
«Lo devo sapere se ti ho perso»
«Tu non mi perderai mai, Remus»
E a quelle parole il piccolo lupo sgranò gli occhi e si strinse le gambe al petto.
«Io sono un mostro, Sirius»
«Tu sei perfetto»
«Non riesci nemmeno a guardarmi»
«Non posso farlo»
«Perché?!»
Perché se lo faccio poi che succede? Non ce la faccio, non ce la faccio Remus. Scusa, scusami.
«Dovevi dirmelo»
«Avevo paura»
Solo a quel punto Sirius si concesse di posare lo sguardo su quegli occhi verdissimi. Ci trovò il suo coraggio che giocava a nascondino. Questa volta si fece trovare.
«Non ero arrabbiato per quello che sei, io ero arrabbiato perché... Perché non ti sei fidato abbastanza di me. Ce l'eravamo promessi no? Mai più bugie. Era una promessa Remus, io ci credevo»
«Vi avrei persi, te, James e Peter. Non L'avrei sopportato»
Sirius strinse i pugni.
«Siamo ancora qui, sono ancora qui. Per te»
Fermi, per una manciata di secondi entrambi non mossero più un muscolo.
Immobili.
Finché Remus non si gettò fra le sue braccia, la stretta debole ma presente.
Fu come un fulmine a ciel sereno, una scarica di energia che gli passò per tutto il corpo.
Non gli bastava, a Sirius non sarebbe mai bastato ma ricacciò quel pensiero nei meandri più oscuri della sua mente e lo accolse fra le sue braccia.
La pelle di Remus era di nuovo morbida, di nuovo fragile.
Era sempre lui, sempre lo stesso.
«Perdonami, mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace...»
«Shh, shh, non devi dirlo mai più. Mi hai capito Rem? Mai più. Sei perfetto, così come sei adesso, perfetto»
E ogni parola era una spina in più che gli si conficcava nel petto perché se ne vergognava, perché non accettava quello che sentiva ma era ancora piccolo, ancora un ragazzino.
Poteva ancora nascondersi dietro abbracci infrantili, frasi dette a cuor leggero.
Come si può essere tanto piccoli e provare cose così grandi? Come si fa a non scoppiare?
Sirius, per un interminabile insignificante istante, pensò che forse in quelle braccia piccole e calde ci sarebbe addirittura potuto morire e comunque sarebbe stato perfetto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo Autrice/SHIPPER COMPULSIVA: e siamo a quattro! uuuuh, che ne pensate? Spero davvero che anche questo vi sia piaciuto, ho già pronti i prossimi capitoli e be' posso assicurarvi che le acque non continueranno ad essere così tranquille per molto quindi meglio godersele :P!!
Ringrazio ancora chi ha aggiunto la storia fra le seguite, le preferite e le ricordate. Crescete un po' di più ogni giorno e non avete idea di quanto questo mi faccia piacere! Grazie anche a chi ha recensito, adoro leggere le vostre opinioni!
-Nimph
  
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