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Autore: _happy_04    02/04/2016    4 recensioni
Oggi è il 4 maggio. Sarebbe il compleanno di Shinichi, insomma, un giorno speciale.
Ma quest'anno non può festeggiarlo con Ran.
------dal testo----------
Non riesco a trattenere un sorriso. Oggi è il compleanno di Shinichi. Lo abbiamo sempre passato insieme, il compleanno. L'anno scorso, per esempio, siamo andati insieme all'acquario. Come ci divertimmo lì! Che poi ci fu un omicidio è un'altra cosa, ma quello è successo all'inizio, chiuso il caso siamo riusciti a fare qualcosa e divertirci, con lo spettacolo dei delfini e il tunnel degli squali. Aveva detto che al suo diciottesimo compleanno saremmo andati in un posto speciale. Chissà di cosa parlava. Glielo avevo chiesto più volte, ma si era rifiutato di rispondermi.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ran Mori | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un soffio di vento


Come ogni giorno, alle sei precise, quella rompiscatole della mia sveglia interrompe i miei sogni notturni, quelli in cui sono una campionessa mondiale di karate e ho finalmente la possibilità di riabbracciare Shinichi. Sbatto la mano sull'orologio, rischiando come sempre di distruggerlo, e mi alzo a fatica dal letto.

Come ogni mattina a quest'ora, sono l'unica che cammina per casa, come uno zombie, mentre papà ronfa nel letto per la sbronza di ieri sera.

Sorseggiando piano la tazza fumante di cioccolata calda, rannicchiata sul divano, lancio un'occhiata al calendario: mercoledì 4 maggio.

Non riesco a trattenere un sorriso. Oggi è il compleanno di Shinichi. Lo abbiamo sempre passato insieme, il compleanno. L'anno scorso, per esempio, siamo andati insieme all'acquario. Come ci divertimmo lì! Che poi ci fu un omicidio è un'altra cosa, ma quello è successo all'inizio, chiuso il caso siamo riusciti a fare qualcosa e divertirci, con lo spettacolo dei delfini e il tunnel degli squali. Aveva detto che al suo diciottesimo compleanno saremmo andati in un posto speciale. Chissà di cosa parlava. Glielo avevo chiesto più volte, ma si era rifiutato di rispondermi.

Mi scappa un sorriso amaro. Oggi avremmo fatto di sicuro qualcosa di particolare, ci saremmo divertiti insieme, avremmo festeggiato i suoi diciotto anni...

Solo che ora non c'è più. È sparito, insieme alle fiamme del cuore di quella dannata organizzazione di uomini vestiti di nero. È riuscito a sconfiggerla, ma a che prezzo. La sua vita è stata stroncata di netto, da un momento all'altro. In quel momento, avrei desiderato con tutta me stessa essere insieme a lui vicino alla bomba che è scoppiata per errore nel palazzo: lo scopo di Shinichi sarebbe stata portarla via, disinnescarla e piazzarla davanti alla porta, tenendo lontani da lì tutti gli altri: in questo modo, avrebbe bloccato le uscite e avrebbe potuto chiamare la polizia con più tranquillità.

Ma non è andata come avrebbe voluto.

Uno di quegli uomini aveva sparato alla bomba. Prima che potessi fare qualunque cosa, oppormi, puntare i piedi... Shinichi mi aveva spinto via. L'ultima cosa che ricordo è il suo meraviglioso viso che mi regalava un ultimo sorriso, uno di quei sorrisi che mi incantavano al primo sguardo, da angelo, e veniva inghiottito dalle fiamme dell'esplosione.

E poi, il silenzio.

Il mio amore non c'era più. Era scomparso insieme a quel palazzo maledetto. Ogni volta che ci penso, vale a dire ogni istante della mia vita, mi sento esattamente come il momento in cui mi sono svegliata e ho saputo di ciò che era successo: vuota, semplicemente e desolatamente vuota. È come se mi avessero strappato via l'anima, una gran parte di me stessa. È come se il mondo si fosse spento all'improvviso, è diventato stupido e inutile senza di lui.

La cosa peggiore è che tutti intorno a me si comportano come se non fosse cambiato nulla. I bambini continuano ad andare a scuola normalmente; gli uomini d'affari continuano a girare nervosi per le città, con il telefono incollato con l'attack all'orecchio; i commercianti continuano a vendere la propria roba dai negozi o dalle bancarelle. Sembra che per nessuno sia importante il fatto che Shinichi Kudo è morto, che il ragazzo che ha salvato il Giappone dalla criminalità esercitata da una delle più grandi organizzazioni del mondo abbia abbandonato tutti noi.

Non capisco come facciano. Per me è come se il mondo non dovesse girare più, senza di lui non c'è vita. Ma forse è soltanto l'amore. L'amore che mi sono resa conto di provare troppo tardi per poterglielo dire.

Stringo le dita sul manico della tazza, cercando di non versare lacrime. Ma lo sforzo è tutto inutile: un po' per volta, le gocce calde che scendono dai miei occhi cominciano a scivolare veloci sulle guance, cadendo nella cioccolata calda.

La cosa che più mi pesa è che se avessi avuto dei riflessi anche poco più pronti avrei potuto scansarlo e salvarlo, forse anche salvarci entrambi.

Invece no.

Non ho avuto il tempo di rendermi conto di ciò che succedeva, di reagire, e questo gli è costato la vita. La vita che gli è stata tagliata di netto prima ancora di compiere diciotto anni. Mi sento responsabile della sua morte, perché avrei potuto evitargliela. Se ci fossi riuscita, adesso lui sarebbe ancora con me, qui, magari staremmo insieme. In questo momento starei aspettando con ansia il suo arrivo sotto il portone di casa, per andare insieme a scuola, per bearmi ancora un po' di quel meraviglioso sorriso sfacciato. Ma non è andata così, ed eccoci qui. È stato come un soffio di vento nel deserto: ho potuto godere della sua presenza, del suo affetto, della sua dolcezza, anche del suo amore, ma solo per un attimo, un istante sfuggente, che una volta finito mi ha lasciata sola, come se non fosse mai stato, lasciandomi a desiderare di riaverlo pur sapendo di avere un sogno irrealizzabile.

Ora che la cioccolata calda è finita, mi alzo a fatica dal divano, asciugandomi le lacrime, per quanto inutile, visto che dagli occhi continuano a scaturirne altre. Cerco di asciugarle perché so che, anche continuando a piangere, non potrei riportare indietro Shinichi. L'ho perso per sempre.

Affacciata alla finestra, lascio che il vento si porti via le lacrime. Alzando lo sguardo, cerco tra le nuvole lo sguardo di Shinichi, che mi guardi e mi sorrida. Solo che, appena mi sembra di averlo trovato, mi sfugge di nuovo agli occhi, proprio come il soffio di vento. Però l'ho visto. Ora non c'è più, ma il soffio di vento è passato comunque.

Non mi resta molto altro da fare.

“Buon compleanno, amore mio.” sussurro, guardando il suo sorriso che scappa tra le nuvole.

------Angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
eccomi con questa fanfic decisamente molto triste.... è la prima volta che faccio morire un personaggio così importante come Shinichi.
beh, spero che la storia vi sia piaciuta! fatemi sapere!
bacioni!!!
<3, _happy_04

   
 
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