There was a time when I was alone
Nowhere to go and no place to call home
My only friend was the man in the moon
And even sometimes he would go away, too

Kenma non era mai stato un bambino espansivo, preferiva passare il tempo con una consolle in mano anziché stare assieme ad altri bambini, preferiva la tranquillità della sua stanza alla confusione del mondo esterno. Non amava definirsi un bambino solo, eppure molto spesso sentiva una strana sensazione che gli attanagliava il petto, quando succedeva stringeva con forza la consolle e si immergeva in una nuova avventura fatta di colori e suoni che non appartenevano alla sua realtà.

“Kozume, sei felice?”
“Non lo so...”

Then one night, as I closed my eyes
I saw a shadow flying high
He came to me with the sweetest smile
Told me he wanted to talk for a while

“Tetsurou, lui è Kozume, si è trasferito da poco perchè non gli fai vedere il parco del quartiere?”

Era iniziata così la loro amicizia, Tetsurou lo prese per mano e lo portò fuori, facendogli conoscere un mondo a lui estraneo.

He said, "Peter Pan, that's what they call me
I promise that you'll never be lonely."
And ever since that day...

La routine di Kozume fu spezzata, i videogiochi furono messi da parte a favore di passeggiate o sport all'aria aperta; persino la strana sensazione di malessere scomparì e per la prima volta il bambino si sentì meno solo.

I am a lost boy from Neverland
Usually hanging out with Peter Pan
And when we're bored we play in the woods
Always on the run from Captain Hook

Kozume ha quindici anni e continua a camminare mano nella mano con quello che è attualmente il suo ragazzo, sorride spensierato nel sentire il cuore leggero e felice.

“Kozume, sei felice?”
“Adesso sì.”