Master and Apprentice

 
Siete entrambi a terra, il pavimento è freddo come il resto del Tempio. È gelido, e dà i brividi.
Tenti di rimetterti in piedi. Non è ancora finita. “Ahsoka.”
Spalanchi gli occhi. L'hai solo immaginato? Ti volti.
Anakin. Non vorresti suonare così misera, ma non puoi impedirlo in alcun modo. La tua mente segue il tuo cuore, e al momento il tuo cuore è in pezzi.
“Ahsoka...”
I tuoi pensieri si confondono. Tornano indietro di anni. Attraversano decine di rimpianti.
«Non permetterei a nessuno di farti del male, Ahsoka. Mai.»
“Anakin?”
Ed improvvisamente smetti di curarti di tutto il male che Vader ha causato. Chi hai di fronte non è che Anakin, seppellito sotto una coltre di odio e oscurità. Ma ti sembra che tenda la mano verso di te, supplicandoti di aiutarlo. Come potresti abbandonarlo di nuovo?
Il tuo vecchio Maestro, il tuo migliore amico.
E la sua voce... Ora che è quasi del tutto libera dall'alterazione della maschera torna ad essere quella dell'uomo cui avresti affidato la tua vita, quella dell'uomo che avrebbe sacrificato se stesso per te.
Non puoi più vedere Vader, lui scompare. C'è solo colui che avresti difeso con tutte le tue forze, per cui anche tu avresti dato la vita.
E saresti disposta a farlo ancora, non è vero? Ti basterebbe vedere i suoi occhi celesti ancora una volta per essere certa che ne valga la pena.
Si rialza in piedi, lentamente e con fatica. Arranca sui suoi stessi passi, come se le gambe non riuscissero più a reggere il peso del suo corpo.
Cosa ti è successo? Chi ti ha fatto questo?
Non puoi evitare di credere di essere stata artefice della sua caduta.
“Non ti lascerò. Non questa volta.”
Ed è vero, questa volta resterai. Persino a costo di perdere te stessa.
Il silenzio che segue le tue parole è angosciante. In segreto, nella tua mente, preghi che afferri la corda che gli hai lanciato, nella vana speranza che non la usi contro di te.
Quando alza lo sguardo, l'espressione smarrita sul suo volto scompare, e assieme a quella sembra svanire anche il ricordo che ha di te. E di ciò che hai fatto.
“Allora morirai.”
O forse lo ricorda troppo bene.

Sono vivo.
Ma è davvero così? Come puoi definirti vivo quando sei arido quanto la superficie del pianeta sui cui tu sei cresciuto. Tu, o Anakin... Qual è la differenza? Siete la stessa persona.
“Ahsoka.” La tua voce ora è solo parzialmente alterata dalla maschera, quasi non la riconosci. Di certo non la ricordavi.
Lui era debole.
Ma in fondo sai che non era Anakin ad essere debole, tu sei debole. Ti nascondi nell'oscurità e speri che tutti dimentichino ciò che tu ricordi così bene. Ogni tuo errore, ogni tuo fallimento. Sei un codardo. Sei uno schiavo, ancora una volta. E non hai il fegato di riprenderti la tua libertà.
“Ahsoka...”
La guardi negli occhi, e percepisci le sue emozioni. Sono confuse, ma non in conflitto come lo erano un tempo.
È cresciuta. E tu sei cambiato.
“Anakin?”
La sua voce ti spezza qualcosa dentro. Spezza ciò che rimane del Jedi ormai sepolto, e per un attimo la sua influenza su di te si fa più forte.
La soffochi brutalmente, non c'è più spazio per lui. Lo rifiuti come rifiuti la Luce. Ora c'è soltanto Vader.
Ti rialzi in piedi, faticando a motivo degli arti meccanici. Ahsoka è ferma, leggermente protesa in avanti, verso di te. Attende pazientemente di poterti parlare faccia a faccia. Non ha paura, e la cosa non ti sorprende affatto.
“Non ti lascerò. Non questa volta,” dice, determinata come sei certo di non averla mai sentita.
Le sue parole ti ricordano il giorno in cui ha lasciato l'Ordine. Lo stesso giorno in cui ha lasciato te. Ti ha abbandonato, ti ha deluso.
Ora ti è di fronte, e Anakin sa di avere un'occasione per fuggire, proprio come per anni tu sei fuggito dal tuo dolore, compreso quello causato da lei.
Ma quel dolore in particolare, come pochi altri, non lo hai affatto dimenticato.
Così metti a tacere Anakin Skywalker una volta per tutte. L'ultima parola è di Vader. “Allora morirai.”