Dopo le complicanze del parto, quella emozione vibrante era contagiosa così anche il piccolo presepe di angeli custodi arroccato attorno al letto della neo mamma grondava di gioia pura.

Denise, Roxy e Pamela facevano a gara per spupazzare la piccola Sarah Elizabeth: un fagottino placido ninnato dalle braccia di un insospettabile e tenera Joan. Claudia Joy era rimasta un passo indietro.

I ricordi le si affastellavano in testa con impeto tanto che si era voltata per cercare il sostegno di Michael. Anche il viso sofferente del generale Holden era una maschera invalicabile di nostalgia eppure aveva fatto un cenno deciso a sua moglie per convincerla ad avvicinarsi alla neonata, ad unirsi alle altre tre fatine.

Sarah Elizabeth era perfetta: la delicata pelle ebano, i riccioli scurissimi, le manine serrate a conchiglia e quel suo inebriante profumo di nuovo che aveva ammaliato totalmente Claudia Joy.

Quando si era raddrizzata si era accorta che suo marito non era più nella stanza. Lo aveva trovato fuori dalla nursery, la fronte schiacciata contro il vetro freddo e l'attenzione catalizzata da tutte quelle cullette a schiera: nemmeno la mano ferma di CJ era riuscita a calmare il tremore delle sue spalle larghe e forti.

"Ero in Iraq perché sono un soldato. Far parte dell'esercito mi ha privato di una gioia così immensa!"

Aveva perso la nascita della sua primogenita, vent'anni prima, perché era a combattere nella guerra del Golfo: un rimpianto acuito dall'immane tragedia che aveva colpito gli Holden soltanto pochi mesi prima.

I due genitori smarriti e defraudati del loro bene più prezioso si erano stretti in un abbraccio solido e grande che arginava tutta la loro pena. Michael non era riuscito a trattenere le lacrime mentre Claudia Joy lo rincuorava, con il suo solito tono calmo e convincente.

"Hai tagliato il cordone quando è nata Emmalyn. C'eri per lei, ci sei sempre stato per Amanda! Sei stato e continui ad essere un papà eccezionale!"

Si erano concessi, ancora per un po', di farsi assorbire da quel mondo antico fatto di vagiti, latte, ricordi e rimpianti mentre, abbracciati, osservavano le infermiere affaccendarsi attorno a quelle cullette. Alle fine era stato Roland a scovarli e ad avvicinarli con discrezione.

"Le altre sono andate via. Io e Joan vorremo parlarvi: vorremmo che due persone speciali come voi abbiano un posto rilevante nella vita di Sarah Elizabeth!"