Serie TV > Legends of Tomorrow
Ricorda la storia  |      
Autore: Gemini_no_Aki    04/04/2016    1 recensioni
Di tutte le cose che in quegli ultimi mesi si erano trovati sulla Waverider un pianoforte non si poteva dire poi una gran sorpresa, non completamente almeno. Snart si era imbattuto per primo in quella stanza mentre girava senza una meta precisa sulla nave, erano fermi da qualche parte, limbo lo aveva chiamato Hunter se non ricordava male, Stein lo chiamava tasca temporale, tutto ciò che gli bastava sapere era che erano fermi e la nave nascondeva più sorprese di quel che immaginava.
[Coldwave | Missing Moment in un momento imprecisato]
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Leonard Snart, Mick Rory
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

As Time Goes By

 

Di tutte le cose che in quegli ultimi mesi si erano trovati sulla Waverider un pianoforte non si poteva dire poi una gran sorpresa, non completamente almeno. Snart si era imbattuto per primo in quella stanza mentre girava senza una meta precisa sulla nave, erano fermi da qualche parte, limbo lo aveva chiamato Hunter se non ricordava male, Stein lo chiamava tasca temporale, tutto ciò che gli bastava sapere era che erano fermi e la nave nascondeva più sorprese di quel che immaginava. Aveva sfiorato i tasti lentamente, lasciato che il suono si espandesse nella stanza, poi si era allontanato memorizzando dove fosse.
Da quel giorno aveva iniziato a tornare più spesso, quando aspettavano che il Capitano Hunter trovasse una pista, dopo una missione dura che, ovviamente, non era andata secondo i piani, perché i piani di Rip erano sempre quelli: trovare Savage, uccidere Savage. Erano talmente banali che chiunque si sarebbe accorto che non avrebbero funzionato. Chiunque eccetto Rip Hunter.
«Vieni con me.» Mormorò all’orecchio di Mick quando si accorse che da quando erano entrati in cucina non aveva ancora staccato gli occhi dalla fiamma azzurra del fornello. Il piromane sbatté le palpebre due, tre volte prima di voltarsi verso il partner ancora chino e focalizzare l’attenzione tolta alla fiamma sul suo viso. Snart sembrava rilassato più di quanto lo avesse mai visto da quando si erano imbarcati per quella missione, non rispose ma si alzò lasciando intendere che lo avrebbe accontentato.
Leonard si incamminò lungo i corridoi ormai familiari che portavano alla stanza scelta, non aveva bisogno di controllare se Mick lo stesse effettivamente seguendo, sentiva il suo passo rimbombare sul pavimento metallico, una volta a destinazione sfiorò la pulsantiera accanto alla porta ed entrò. Mick subito dietro di lui si guardò intorno, la stanza era semplice, un paio di divanetti, qualche poltrona e un pianoforte a coda lucido proprio in mezzo, portò nuovamente l’attenzione sul partner inarcando un sopracciglio in una domanda silenziosa, dopo trent’anni potevano dire di non aver bisogno di parlare in ogni momento per capirsi. A sua volta senza parlare Leonard si avvicinò al pianoforte con passi lenti e studiati come gran parte dei suoi movimenti, spostò la panchetta per sedersi e sollevò il coperchio della tastiera. Con la coda dell’occhio guardò Mick, aspettò che decidesse di avvicinarsi, come se il pianoforte e Len fossero un animale selvatico con cui andare cauti, prima di lasciar scorrere le dita sui tasti.
«Perché?» Domandò con tono basso Mick dieci minuti dopo, mentre la musica aveva avvolto la stanza, Snart non smise di suonare mentre rispondeva.
«Sembravi teso.» Il tono era altrettanto basso per non coprire la musica e al tempo stesso alto abbastanza da non essere coperto, un perfetto equilibrio. «Non è come il fuoco ma funziona ugualmente.» Voltò leggermente la testa, Mick era seduto sulla poltrona più vicina a lui, la testa tirata indietro e gli occhi chiusi, non era solito, per nessuno di loro due, rilassarsi al punto da abbassare la guardia in modo così evidente, ma in quel momento erano soli, potevano permetterselo, o lo volevano credere.
Nessuno dei due era sicuro di quanto fosse passato, il resto del gruppo stava passando davanti alla porta, per caso o forse attratti dalla musica, come marinai dal canto delle sirene, Palmer era già con un piede nella stanza, lo sguardo sbalordito e la bocca aperta per dire qualcosa quando Sara lo afferrò da un braccio trascinandolo via con sé e gli altri nel momento in Mick si alzava dalla poltrona e si sedeva per metà sullo sgabello dopo che il compagno si era intenzionalmente spostato.
«Suonala ancora Lenny.» Chiuse gli occhi posando la testa sulla sua, Leonard sorrise ma attese qualche secondo prima di sfiorare i tasti del pianoforte. «La canzone che hai suonato al nostro matrimonio.»





Angolino dell'Autrice: Personalmente sono piuttosto flessibile in fatto di coppie ma la Coldwave resterà sempre la prima e principale per me e non potevo evitare di scrivere questa fanfic, si è praticamente scritta da sola nel momento in cui ho immaginato Leonard alle prese con un pianoforte.
Riguardo alcuni dettagli, il matrimonio è un segreto di cui solo Lisa è a conoscenza, una formalità per rendere ufficiale quello che già esisteva, non hanno anelli (anche se in un'altra versione tengono le fedi appese ad una catenina ben nascoste sotto i vestiti) quanto piuttosto un tatuaggio simbolico, una fiammella e un fiocco di neve, piccolo e non troppo visibile, è più simile al loro essere che degli anelli.
La canzone invece è praticamente il titolo, "As time goes by", sì, la canzone di "Casablanca", è anche colpa sua se ho scritto questo... mi è venuto in mente il ritmo e addio~.

Dunque, anche se non è una coppia molto amata (nel fandom italiano almeno) spero vi sia comunque piaciuta.

Bye Bye~
Aki
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Legends of Tomorrow / Vai alla pagina dell'autore: Gemini_no_Aki