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Autore: kamy    05/04/2016    0 recensioni
E se Steve non fosse finito sotto ghiaccio? E se avesse cresciuto lui Tony?
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Genere: Fluff, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tabella: pasticceria

Prompt: farina



Cap.5 Howard e Peggy decidono di chiedere aiuto

Peggy chiuse la chiamata abbassando il cellulare, e lo infilò nella tasca della giacca.

< Le tecnologie in questa casa restano le più avanguardistiche del globo > pensò.

"Trovo ridicolo che nessuno di voi due abbia pensato di chiamarlo".

Howard sbuffò, sorseggiò una granita alla menta succhiando rumorosamente, e scrollò le spalle.

"Tanto varrebbe portare Tony allo zoo e chiuderlo nella gabbia dei leoni. Avrebbe la stessa reazione e probabilmente gli stessi aiuti".

Steve guardò Tony iniziare a rimontare i giochi del parco appena smontati, mentre gli altri bambini piangevano.

"Sono d'accordo con il chiedere aiuto, ma pensavo lo avresti fatto tu, Peggy".

Si sfilò un fazzoletto dalla tasca e pulí il viso di Howard sporco di panna.

Peggy alzò gli occhi al cielo, si mise tra i due uomini, ed alzò il capo, passando lo sguardo da uno all'altro.

"Ha già una madre, ed anche troppo apprensiva... e mi sto riferendo a te, Steven. Non sono definitivamente portata per fare il padre, anche se forse chiunque sarebbe più portato di te Howard. Gli serve un vero aiuto, qualcuno che capisca cosa gli passa per la testa".

Howard grugnì, accartocciò la cannuccia, e la gettò nel cestino con un lancio perfetto.

"Un vero aiuto?

Che ne dici di un neurologo con seconda laurea in psicologia e terza in termodinamica? Almeno per essere sicuri parli la stessa lingua di Tony".

Peggy incrociò le braccia, e sorrise.

"Qualcuno che conosce gli Stark".

Steve mise una mano sulla spalla di Howard, rimettendosi il fazzoletto in tasca.

"Ho capito, è meglio che ve la vediate tra voi. Resteremo soli un'altra volta" sussurrò.

Raggiunse Tony intento a montare un'altalena e gli s'inginocchiò accanto, sorridendogli.

"Che ne dici, ti va di fare una passeggiata con me? Andiamo al supermercato, se vuoi".

Tony alzò lo sguardo arricciando le labbra, guardò Peggy ed Howard, e si voltò verso Steve mettendosi in piedi.

"Avevo capito che aspettavamo qualcuno" disse.

Steve negò con il capo, facendo ondeggiare il ciuffo biondo cenere.

"No. Devono ancora invitarlo, chiunque sia lo troveremo a casa stasera.

Così papà intanto si è calmato, che oggi era arrabbiato".

Prese la mano del bambino nella propria.

"Compriamo anche qualcosa per gli ospiti. Non dimentichiamo che ho finito la farina. Perché qualcuno l'altro giorno se l'è fatta finire tutta addosso e si è sporcato il nasino". Scherzò Steve.

Tony allungò la mano e prese quella dell’adulto nella propria, abbassò il capo guardando in terra, stringendo le labbra.

"Mi piaceva il parco" protestò.

Alzò il capo verso Peggy ed Howard, vedendoli parlare tra loro, arricciò il naso e strinse con forza le dita di Steve. Mugolò, gonfiò le guance sbuffando e gli strinse la mano con entrambe le proprie tirandosi su.

"Ma se mi compri le barrette al caffè, farò il bravo a cena!" promise.

Steve ridacchiò e si alzò in piedi.

"Allora siamo d'accordo. Barrette e farina".

< Con tutta questa caffeina in corpo, non mi sorprende siano sempre eccitati > rifletté.

  
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