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Autore: Bishoujo Tensai Madoushi    05/04/2016    2 recensioni
Dopo la sconfitta di Fibrizo i nostri amici sono in viaggio, ancora traumatizzati dai terribili eventi. Ma qualcosa forse di peggiore li aspetta...
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Xelloss Metallium, Zelgadis Greywords
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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“Gourry!”
 
Corsi verso lo spadaccino, corsi come se avessi potuto frenare la sua caduta rovinosa, corsi come se avessi potuto salvarlo dal fendente vigliacco che lo aveva colpito al petto. Nonostante i miei piedi volassero sul terreno, Gourry sembrava sempre troppo lontano mentre la rosa di sangue sulla sua maglia si allargava a vista d’occhio. Non sapevo quanto fosse grave ma una cosa era drammaticamente certa: non ero in grado di curare una ferita simile.
 
 
Quando fui al suo fianco mi inginocchiai e, strappandomi il mantello di dosso, lo piegai e glielo premetti con forza sul torace.
 
 
“Recovery!”
 
 
In quel momento lo spadaccino allungò una mano, appoggiandola sopra alle mie. I miei guanti erano inzuppati del suo sangue e adesso alcune macchioline sporcavano anche la sua mano. Piccole gocce scarlatte, così vivide in contrasto al pallore della sua pelle. Una parte di me sapeva che questa immagine si sarebbe fissata per sempre nella mia memoria.
 
 
“Lina…” la voce sofferente di Gourry mi fece alzare lo sguardo dalla ferita e mi distolse da stupidi pensieri. Concentrazione. Ci voleva concentrazione. Ceiphied! Lo spadaccino deglutì, strizzando gli occhi. “Lina… non devi… non devi fare quello che vuole.”
 
 
Il tono e il dolore di Gourry mi fecero stringere il cuore in una morsa. Non avevo molta scelta: se non avessi obbedito a Xelloss, Gourry sarebbe morto.
 
 
Sorrisi allo spadaccino. “Shhhhh, Gourry. Non parlare.” Scesi a baciargli la fronte poi rialzai il volto. “Ti fidi di me?” Gli strizzai l’occhio. Non volevo mentire a Gourry ma lo avrei fatto. Avrei fatto qualunque cosa purchè avesse salva la vita. Qualunque cosa.
 
 
Lo spadaccino annuì debolmente. “Non so se faccio bene… ti cacci sempre in dei guai disastrosi… ma… mi fido.” Rispose con tono scherzoso ma affaticato. Oh, Gourry…
 
 
Voltai la testa verso Xelloss. “Chiama il guaritore!” Strillai.
 
 
Lo vidi sorridere. Sapeva che stavo cedendo.
 
 
Lo odiavo immensamente.
 
 
“Allora il nostro patto è concluso? Io faccio una cosa per te e tu ne fai una per me?”
 
 
Strinsi i denti. “Sì… SI’!”
 
 
Gourry spalancò gli occhi. “No… Lina!” Fece per alzarsi sollevandosi sul gomito. Emise un suono gorgogliante e poi sputò sangue. Non andava bene!
 
 
In quell’istante Xelloss schioccò le dita e al suo fianco apparve Sylphiel con un grido.
 
 
Entrambe spalancammo gli occhi per lo stupore ma quando feci per chiamare il suo nome, la sacerdotessa scosse con veemenza il capo. Non… non dovevo mostrare di conoscerla? Ma Xelloss sapeva che ci conoscevamo! Per precauzione tacqui. Mi chinai invece verso Gourry, che avevo spinto nuovamente a terra.
 
 
Gli baciai una tempia, sussurrandogli nell’orecchio.“Gourry ascolta… c’è Sylphiel.”
 
 
Lo spadaccino sussultò. “Lei ti aiuterà ma tu devi rimanere calmo. Sei in buone mani.”
 
 
Deglutii dolorosamente. “Andrà tutto bene, non pensare a me, capito?”
 
 
Alzai gli occhi e vidi il suo sguardo farsi appannato. Mi si torse lo stomaco dalla paura. “Capito?”
 
 
Gourry rispose con un debole cenno d’assenso.
 
 
“Ti amo.”
 
 
Mentre Sylphiel si avvicinava, lo spadaccino bisbigliò qualcosa. Mi ci vollero un paio di tentativi per capire quello che stava dicendo.
 
 
“Mi dispiace… Lina.” Chiuse gli occhi.  “Mi dispiace,” ripetè, con voce rotta. Poi ancora. E ancora.
 
 
Mi veniva da vomitare.
 
 
Sylphiel, ora al nostro fianco, si dispose a richiamare il Resurrection. Era sporca e scarmigliata, magra come non l’avevo mai vista.
 
 
“Sei pronta, Lina-san?” mi richiamò l’odiosa voce di Xelloss.
 
 
Non mi voltai neanche. “Prima voglio essere sicura che lui stia bene… e anche il guaritore. Voglio che siano portati sani e salvi lontano da te.”
 
 
“Come vuoi, Lina-san. Come vuoi tu.” Sapevo perché era così condiscendente. In quel momento non mi importava; se avesse fatto un altro passo, se avesse azzardato un’altra mossa, l’avrei ucciso. Avrei richiamato il Giga Slave e avrei ucciso TUTTI forse. Di sicuro avrei ucciso lui.
 
 
Mentre Sylphiel invocava il Resurrection, io rimasi vicino a Gourry, per trasmettergli la mia forza.
 
 
Ad un certo punto Gourry spalancò gli occhi e mi afferrò una mano.
 
 
“Gourry…”
 
 
Lo spadaccino cercava ancora di parlare. “Shhhhh Gourry,” gli dissi dolcemente, “riposa un momento. Andrà tutto bene.” Accarezzai la sua fronte sudata, spostandogli la frangia dagli occhi. Lo baciai e poi recitai l’incantesimo del sonno. Non potevo permettere che una volta guarito cercasse di inseguirmi.
 
 
I lineamenti contratti di Gourry si rilassarono mentre cadeva in un sonno profondo e le sue ferite venivano sanate.
 
 
Gourry sarebbe stato bene. Mi sarebbe sopravvissuto, sarebbe invecchiato, avrebbe avuto una vita lunga e felice anche senza di me.
 
 
Mi voltai trattenendo le lacrime.
 
 
Adesso dovevo solo onorare il patto col diavolo.
 
  
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