L’aria condizionata mi congelava il viso intanto che la macchina viaggiava oltre il limite di velocità. Mio padre seduto davanti a me continuava a ripetere quanto sarebbe stato bello sbarazzarsi finalmente di me e mia madre gridava felice tutti i nomi delle città che avrebbe finalmente potuto visitare. Io stavo bene, pensavo al passato e immaginavo il futuro.