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Autore: SANKY    06/04/2016    12 recensioni
Un giorno al mare, due amiche... con un'amicizia nata per un motivo un po' particolare... chiacchiere, risate, allegria.
Poi loro: l'intera Nazionale giovanile del Giappone...
Ingredienti vari per una ricetta semplice, unica e divertente.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Alan Croker/Yuzo Morisaki, Genzo Wakabayashi/Benji, Mamoru Izawa/Paul Diamond, Tsubasa Ozora/Holly, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tutto nasce da qua
Canzone
https://www.youtube.com/watch?v=Jl8iYAo90pE
 
Il film
https://www.youtube.com/watch?gl=IT&hl=it&v=Dv_1PzdLpaY
 
... e un delirio di un lunedì mattina.

Scritta da Sanky


Spiaggia mare.


Bene, sto decisamente e inesorabilmente bene.
Sento il sole imprimere la mia pelle mentre accarezzo con i piedi la fine rena bianca. E pensare che esiste gente che dice che la sabbia è fastidiosa. Non sanno cosa si perdono.
“Allora, Beta mia, che ne dici? Avevo ragione nel voler trascorrere questi tre giorni insieme al mare?”
“Cavolo se avevi ragione, poi vuoi mettere senza uomini tra i piedi!”
“Già, una goduria proprio, guarda.”
“Allora, dicevamo di quella storia a quatto mani?”
“Cioè, ma noi uno stacco? Un riposo a ‘sto cervello che vaga: no, eh?”
“Perché tu riesci mai a spengerlo? No, dimmi che ci riesci e poi spiegami come, per carità!”
“Ma figurati! M’imbollo di continuo…”
Stiamo ridendo come due deficienti, la gente ci guarda, ma poco c’importa, come sempre del resto.
Oddio fa sempre più caldo così mi sollevo sui gomiti e decido di andare un attimo verso l’acqua.
Intanto dal telefonino si diffondono le note di ‘Caribbean Blue’ di Enya, che adoro.
Ma quando sollevandomi scorgo uscire dall’acqua un gruppo di ragazzi sistemo meglio gli occhiali da sole per riuscire a distinguere bene cotanta grazia.
E ora che ho capito, e ora che imbambolata osservo mentre ridono e scherzano penso che forse tutto questo è solo un sogno.
“Ehi, Guiky, dammi un pizzicotto ti prego!”
“Mh?”
“Dammi un pizzicotto svelta”
E non tarda ad arrivare il dolore al mio braccio sinistro. Mi volto inferocita.
“Ma sei scema?”
“Che vuoi? Me lo hai chiesto tu!”
“Fanculo – dico massaggiandomi il braccio – guarda là.”
E con un gesto rapido della testa indico verso la riva del mare.
Cazzo, dovevo prendere il cellulare e filmare il volto della mia Beta per poi condividere il video nel gruppo. Sono proprio un’idiota.
“So-sono loro?”
“Già – constato con voce rotta dall’emozione – la Nazionale al gran completo.”
“È un sogno, vero? Cioè stiamo dormendo e non ce ne siamo accorte?”
“Cazzo te ne frega, siamo insieme e ci sono LORO. Loro: ti rendi conto?”
E li vedo in tutta la loro magnificenza che escono dall’acqua. Indossano pure il costume della nazionale, non si può davvero sperare di più.
Inizio a tormentare il labbro inferiore che stringo in una morsa; sta quasi per sanguinare.
“Oddio, guarda! C’è Mamoru là dietro.”
Annuisco come un'ebete mentre osservo Izawa uscire dall’acqua in tutto il suo splendore. Le minuscole goccioline si rincorrono su tutto il corpo abbronzato, risplendono, come se ne avesse bisogno poi.
E non posso che dare ragione alla Melanto quando compie quel movimento per togliere l’acqua in eccesso dal capelli: butta la testa indietro di scatto facendo fare una scia quasi rotonda all’acqua che ne esce. Bello, non c’è altro da dire.
“Oddio, ma quello dietro a Mamo è Yuzo, guarda lo ha afferrato per il collo e scherza scompigliandogli i capelli, vuoi vedere che alla fine sono gay per davvero, ha ragione la Mela, visto? Oddio che bello Yuzomio.”
“Zitta! Non farti sentire da quella lì o viene a marcare il territorio come i cani. Sai che spisciacchera agli angoli e te lo ha detto più volte… Yuzo è di Mamo, cavolo devo ricordartelo ogni volta…”
Sbuffo per l’ovvietà della cosa. Sento arpionare il mio braccio, sarà anche un sogno, ma fa un fottuto male. Mi volto verso la pazza al mio fianco e sto per dire qualcosa, ma il suo sguardo perso verso il mare non può che significare una cosa. C’è Genzo, e stavolta non posso dire che non sia Genzosuo.
“Anche se sono morta, in coma o quello che volete NON voglio tornare indietro è chiaro?”
Esplodo in una risata: è proprio andata.
“Come sei scema, e Ivan?”
“Ivan chi, scusa?!”
Basta non ce la faccio più dal ridere. I ragazzi si sono messi a giocare sulla battigia, ho visto Taro e Tsubasa passarci vicino per andare a prendere due legni, ovviamente fungeranno da pali. Sono rimasta come incantata nel vedere la Golden Combi passarmi accanto.
Oddio, sono pure meglio di come immaginavo.
“Vieni” dico rivolta alla mia Beta, mi alzo e afferrandola per il braccio la trascino in riva al mare. Proprio di fronte a loro, devo vederli da vicino, molto vicino.
Ci sediamo sull’arenile mentre le onde delicate arrivano a solleticare i piedi. Loro intenti in un duello all’ultimo sangue. Ci sono anche i Ciccioli, come direbbe Kara, e dall’affiatamento che noto tra i due il nome Silver Combi non può che essere più azzeccato. Assottiglio lo sguardo e ripenso alle varie coppie yaoi nel fandom… mh, forse anche lei ha visto giusto, chissà.
“Immagina Mora se sapesse che stiamo vicine al suo (si fa per dire) Tsuuuu.”
“Cretina, che facciamo?”
“Che vuoi fare? Se ci sono loro per certo ci saranno pure le ragazze, no?”
Si volta e osserva gli ombrelloni dietro di noi.
“Mah, io non le vedo.”
“Mh, mi sembra impossibile che siano da soli.” Anch’io quindi guardo a destra e poi a sinistra per sincerarmene.
“Saranno andate al bar.”
E proprio nel momento che torno a guardare di fronte una pallonata mi colpisce dritta al fianco. Un dolore atroce mi esplode su tutta la parte destra: chiunque sia stato lo uccido.
Ma…
Ma…
Non avevo fatto i conti con l’arrivo del Capitano in persona, non riesco a spiccicare parola, gli occhi incollati ai muscoli che si muovono per raggiungerci.
“Oddio, sta venendo qua! – esclama la mia Beta quasi con apprensione, dopo aggiunge – Mi correggo: stanno venendo qua, sto per avere un infarto!”
“Io non so fare un massaggio cardiaco quindi cerca di stare calma.”
“Se svengo voglio la respirazione bocca a bocca da Genzo mi raccomando. Se proprio si schifa, chiama Mamoru!”
“Idiota” sussurro poco prima che Tsubasa arrivi di fronte a me e con il suo solito fare imbarazzato, portandosi la mano dietro la nuca, mi chieda scusa.
“Scusa, abbiamo preso male la palla! Ti sei fatta male?”
Mi sollevo con il pallone tra le mani e glielo porgo. Nego con la testa
“No, non fa niente – mento spudoratamente – solo che non si potrebbe giocare sulla spiaggia.”
Al fianco sinistro mi arriva dritta una gomitata, Guiky sta imprecando tutti i santi.
“Che cavolo stai dicendo, loro possono, loro possono sempre!” mi bisbiglia in un ringhio.
“Davvero non lo sapevamo… grazie per avercelo detto.”
Inclina la testa perplesso i suoi occhi scorrono sul mio corpo, che diavolo sta facendo?
“Sicura di non esserti fatta male? Hai la parte destra tutta arrossata.”
Cavolo Tsubasa, tipico suo essere premuroso con tutti.
“Non è nulla!” mi affretto a tranquillizzarlo.
“Insisto, abbiamo il nostro dottore, vorrei che ti vedesse.”
“Effettivamente è una bella botta!” mi volto e la voce di Genzo è un po’ troppo vicina, cristo santo mi sento molto Lisa in questo momento. Aiuto!
“Hanno ragione, fatti dare un'occhiata” mi volto perché in questo preciso istante vorrei la testa della mia Beta su un piatto d’argento. E come se non bastasse, sbatte gli occhioni innocentemente e mi spinge letteralmente verso Taro che adesso ci sta indicando la strada, mentre lei mi sussurra “Fatti visitare... lontana da Genzomio, magari!”
Ammicca e io alzo gli occhi al cielo.
A fianco di Taro cammina Hikaru, il costume mette in risalto le sue natiche, proprio come pensavo… gran bel culo, cerco di indicarlo alla mia Beta, ma la vedo camminare in adorazione del fondoschiena di qualcun altro, non ho nemmeno bisogno di vedere di chi: sta sbavando, quindi è Genzo!
“Scusa ancora!”
Tsubasa è al mio fianco che cammina con spalle basse è mortificato.
“Sei stato tu a tirare?”
“Beh, sì, io ho tirato in porta, poi Genzo, il portiere, ha respinto di pungo, vedi è quello con il cappellino rosso che sta parlando con la tua amica.”
“Avevo intuito” mento, mento spudoratamente, perché so perfettamente chi sono e so perfettamente di non aver mai visto un rosso tanto forte sulle guance di quella fulminata.
 
Faccio un attimo di scena con il dottore, decide comunque di fare una fasciatura e applicare un pomata, ma francamente chi se ne frega, basta stare con loro.
Poco dopo sento la proposta di Jun di andare al bar per prendere qualcosa da bere.
Stanno raccontando vari aneddoti sulla loro vita; adesso basta, inutile negare, noi sappiamo tutto di loro.
“Ragazzi, noi vi conosciamo già per fama” ecco la verità santa e subito, tanto di sicuro farei una delle mie epocali figure di merda quindi meglio spifferare tutto.
“Oddio, sentito? Siamo famosi pure in Italia” dichiara Ryo afferrando l’ennesimo cornetto gelato, ho perso il conto di quanti ne ha mangiati. È proprio vero che è una fogna.
“Ryo, sei proprio un pozzo senza fondo come dicono sul giornale, e tu Tsubasa giochi in Spagna sei il fantasista insieme a Rivaul. Taro gioca nel Jubilo Iwata assieme a Ryo e Hanji, Yuzo nel S-pluse e Mamoru nei Marinos. Poi vediamo… Tsubasa è sposato con Sanae… cioè ti sei già sposato, vero? – annuisce, perfetto tutto come nel manga, penso – Genzo gioca nell’Amburgo ed è uno scapolo ambito. Yuzo è omosessuale e Mamoru è bisex e so per certo che prima o poi si metteranno insieme.”
Vedo varie bibite che vengono sputate sul tavolo.
“Io non sono omosessuale!” è il secondo portiere a sbottare.
“Ah, lo diventerai e ti innamorerai di Mamoru!” affermo decisa.
Arrossisce di colpo osservando il compagno che, da quanto ha la bocca spalancata, temo che la mascella potrà arrivare sul tavolo.
“Siete davvero pucci come dice la Melanto” dico, guardandoli con occhi a cuoricino.
“Mela chi?”
“Come Mela chi? La mamma dei Morizawa! Vi ha reso canon, oramai, arrendetevi all’evidenza” dichiaro con un'alzata di spalle.
“Sì sì, e volerete felici a Las Vegas per una vacanza e tornerete a casa innamorati dopo esservi guardati attraverso il cilindro delle meduse! Uh, le medusine!”
Alzo gli occhi al cielo e tiro una gomitata alla mia Beta che è partita in quarta, nel frattempo i 'Morizawa' ci guardano come se fossimo folli, ma è Yuzo a parlare:
“Le meduse fanno male...”
Mi scappa da ridere perché la mia Beta ha la bocca sbarrata, tra un po' lo uccide!
“NO! Non fanno male! Sono nel cilindro e tu le guardi e le guarda anche Mamoru, vi seguite con gli occhi, poi lui ti regala una medusa dal negozio e poi tu conosci Kail che ti fa una sega in ascensore, ma tu-”
Le tappo la bocca con una mano, è impazzita!
“Basta, Guiky!”
Mi guarda con tanto d'occhi: “Tu non capisci! Loro DEVONO sapere! Ti rendi conto che ignorano tutto? Ti rendi conto che ignorano il coming out con i genitori, e quello che accade sul pontile a Shimizu-Ku, il 12 Marzo?”
“È il mio compleanno!” Interviene Yuzo.
“Lo so! E lui ti regalerà i guanti da portiere e poi ti lascerà un biglietto che reciterà 'perché spesso le parole faticano a uscire quando se ne ha l'opportunità, allora lascio che sia un anonimo biglietto a parlare per me: ti amo!' più o meno è così e lo amerai anche tu! E poi il 20 Dicembre-”
“Il suo compleanno!” Yuzo indica Mamoru, che è sempre più sconvolto.
“Ma lo so, piantala di interrompere! Avrete la vostra prima volta sul tappeto di casa Izawa, dopo esservi scambiati le piastrine da mettere al collo...”
“Ma non erano meduse?” Yuzo aggrotta le sopracciglia.
“Per me son meduse, per la Mela son piastrine! Oh, ma che roba!”
Mamoru scatta in piedi agitando convulsamente le mani “WouWouWou fermi tutti! Io non farò sesso con lui sul tappeto dei miei!”
Si fissano un secondo poi entrambi arrossiscono, decido di aiutarli, o questa scema qui li fa morire!
“Poi c'è Only!”
Dico guardando storto la mia Beta che finalmente tace.
“Sapete, lei scrive di Tsubasa e Sanae, ma non accoppiateli con altri, perché altrimenti s’imbottisce di ansiolitici.”
Esplodiamo come sceme al pensiero degli ansiolitici di Only, poveraccia con la mia ultima storia dovrò fornire un’intera damigiana, ma sorvoliamo; vorrà il mio scalpo, ne sono certa.
“Perché, con chi dovrei stare se non con Sanae, scusate?” Indaga Tsubasa perplesso.
“Dormi sonni tranquilli, Capitano, sono solo storie inventate dai vostri fans.”
Ci guardano perplessi, proprio ignorano le fanfic immagino. Tanto meglio.
Sento toccare la spalla, mi volto è Mamoru. “Scusa posso chiederti una cosa?”
Con la testa mi fa cenno di allontanarmi da lì.
Lascio Guiky in mezzo al gruppo: mai visto sorriso più beato.
“Dimmi.”
“Volevo capire meglio questa cosa di me e Yuzo.”
Sgrano gli occhi… vuoi vedere che…
“Allora…” dico prendendolo sotto braccio e allontanandomi da lì, ma faccio solo pochi passi, perché alle mie spalle sento l'unica voce femminile del gruppo:
“Per me Sanae starebbe bene con Genzo!”
Mi volto e vedo tutti ammutoliti, poi Ryo sbotta a ridere: “Genzo e Anego! Ma ti senti?!”
Ma lei prontamente ribatte quello che temo: “Genzo e Anego si odiano, ma Genzo e Sanae si amano per me! Dai, si è visto un sacco di volte! Nell'episodio pilot lui ha chiesto a lei di uscire se avesse vinto contro Tsubasa! E lei ha accettato!”
Il Capitano scatta in piedi: merda!
“Cosa hai fatto, Genzo?”
L'altro ha gli occhi sbarrati: “Io non ho fatto niente!”
Entrambi guardano Guiky che sorride, annuendo: “Sì, sì, poi io ho fatto sposare Sanae con Taro, poi però sei morto, mi spiace! Tuo figlio l'ha cresciuto Genzo e poi-”
Di volata le ritappo la bocca da dietro, perde l'equilibrio e insieme atterriamo sulla spiaggia dietro di noi in un intreccio di braccia e gambe.
La testa di Taro fa capolino dal muretto del bar dove lei era seduta: “Tutto bene? Come sono morto, scusa?”
Io e Guiky ci guardiamo e scoppiamo a ridere come due sceme, poveri ragazzi!
Mi volto e Mamoru è sempre in attesa che io gli spieghi, ma non posso lasciare la pazza qui, allora decido: “Senti un po', se prometti di non sconvolgerlo, potresti spiegare tu a Mamoru come stanno le cose con Yuzo, vacci piano! Lui non sa ancora nulla! Ok?”
Annuisce poi ci ripensa: “Perché tu devi restare con tutti loro?”
“Perché tu a momenti fai scoppiare la rissa tra il Capitano e il portiere!”
Alza le spalle: “Uff, dettagli!”
Però si allontana verso Izawa che la guarda un po' timoroso, ma alla fine si fa trascinare via mentre lei inizia a parlare.
Respiro forte, guardo Taro, ricordo la domanda e sbotto: “Problemi ai reni!”
Quando torno seduta tra loro, confermo a Jun e Hikaru che loro hanno le solite fidanzate, difficile che qualcuno scombini le loro coppie.
“La mia sì però...”
Il Capitano ha lo sguardo a terra, ma povero! Quella demente di Guiky!
Parli del diavolo... eccola che torna tutta soddisfatta, mani dietro la schiena e sorriso a novantasette denti, Mamoru non c'è.
Un brivido mi corre lungo la schiena.
Si siede accanto a me e io le sussurro: “Che hai fatto? Hai una faccia!”
“Niente!” Sbatte gli occhi con finta innocenza.
Teppei si guarda intorno. “Dove hai lasciato Mamoru?”
“Laggiù...”
Seguo il suo dito e vede Izawa seduto che scorre con il dito qualcosa su un cellulare, guardo meglio e sbarro la bocca: “Cosa cazzo sta leggendo sul tuo cellulare!?”
Ancora uno sbattito di ciglia innocenti: “Las Vegas: dove tutto è possibile!”
Mi picchio una mano sulla fronte: gli sta facendo leggere una fanfic! La sua fanfic! Dove lui fa sesso con Yuzo.
Vedo il terzino alzare gli occhi e scrutare tra i compagni, deglutisce e sbotta:
“Morisaki, vieni qui!”
Un po' titubante Yuzo lo raggiunge e inizia a leggere dal cellulare che l'altro gli ha passato, considerando le loro espressioni posso solo immaginare che capitolo gli abbia messo in mano, 'sta rintronata!
Beh, loro sono persi... torno a concentrarmi sulla squadra e visto che Tsubasa è ancora sguardo a terra, lo aiuto.
“Tsubasa, tu ti sposi con Sanae per la maggior parte di noi... non ti preoccupare... io non ti ho mai staccato da lei-”
L'esplosione di risata della mia Beta mi ha bloccato, la guardo torva: “Cazzo vuoi! Sei tu che l'hai messa con il mondo intero!”
Cerca di fermare le risa mente sussulta ancora. “Perché tu no?”
“No io-” Mi blocco: cazzo è vero!
Tsubasa ci guarda ancora con tanto d'occhi e lei lo tranquillizza: “Non temere, lei è brava con te, te l'ha fatta rincontrare anche dopo venticinque anni...”
“Di me che si dice?”
Si intromette Genzo e subito lo squittio mi arriva da sinistra: “Che sei figo!”
Tutta la nazionale sbotta a ridere, mentre io mi passo una mano sugli occhi, serviva una telecamera, oggi, decisamente!
Cerco di restare calma, almeno io. “Si dice che sei il più ombroso di tutti, che sei molto forte e uno scapolo incallito, appunto. Che tu non vada mai d’accordo con la tua famiglia, anche se ancora non abbiamo capito il perché, francamente. Ti si affibbiano un sacco di donne, in cima a tutte resta Lisa però...”
Lui mi guarda intensamente, oddio che caldo infame, come direbbe la mia Beta, è proprio vero che quegli occhi antracite ti entrano dentro.
“Lisa?”
“Sì, l'ho inventata io... sai, per darti un personaggio femminile forte e carismatico.”
“E com'è?”
“Alta, bionda, capelli lunghi un po' mossi, occhi blu-”
“Come il mare!” mi interrompe la scema qui con aria trasognata.
“Simpatica, spigliata, casinista e ha un'amica: Nicole, capelli neri, occhi verdi, che farà innamorare Taro.”
L'interpellato mi guarda e poi inclina la testa: “Prima o dopo i problemi ai reni?”
“Ma no, i reni te li ha fatti ammalare lei! Da me sei sano!”
“Meno male!”
Scoppiamo tutti a ridere, d'un tratto il Capitano mi prende per un polso, oddio che emozione!
“Quindi voi scrivete storie su di noi?”
Annuisco subito. “E non solo noi! Ci sono un sacco di persone che scrivono di voi!”
“Davvero? Per esempio?”
Guardo Guiky e iniziamo a fare il conto:
“Allora: io inizialmente amavo Taro, ma poi c'è stata una storia che me lo fatto un pochino detestare... senza offesa, eh!”
Lui scuote le spalle.
“Ora scrivo molto su Tsubasa e Sanae, ho scritto di Genzo e Lisa, Taro e Nicole e tutti i figli che avete avuto!”
Genzo scatta sull'attenti. “Figli?! Vade retro!”
Scoppiamo a ridere, ma io elenco: “Mari e Yukio con Lisa per me!”
La mia Beta si fa avanti: “Bas e Bex per me con Sanae!”
Tsubasa storce la bocca, ma lei lo rassicura: “Tranquillo, è solo una storia... io ti ho fatto concepire anche Manami con Sanae nella sua storia!”
Indica me e Tsubasa rimpalla lo sguardo, credo non stia capendo più nulla.
Respiro a fondo e riparto.
“Nella storia dove Genzo incontra Lisa, tu stai con Sanae e avrete tre bimbi: Manami, Hayate e Daibu.”
“Tre maschi!? Bello!”
“Sì e Manami finirà con lo sposare Mari!”
Genzo e Tsubasa si guardano, il Capitano sorride: “Consuoceri!”
Ma il portiere incrocia le braccia al petto. “Vuoi dire che tuo figlio si è fatto mia figlia?!”
Io e Guiky ci guardiamo un secondo e poi sbottiamo a ridere.
“Invece Only Hope scrive solo ed esclusivamente di Tsubasa e Sanae, e lo fa dannatamente bene!”
Guiky annuisce. “Assolutamente sì! È bellissimo il suo modo di scrivere! Poi c'è Kara, lei scrive dei Ciccioli: ossia Hajime e Teppei!”
I diretti interessati si guardano e poi si voltano verso di noi.
“Davvero? Di noi!? E che facciamo?” Teppei è il più curioso, ma visto cosa accaduto tra i Morizawa, che tra l'altro non vedo più, non so se sia il caso di dire anche a loro quello che fanno...
“Beh... siete amici, giocate in squadre diverse...” rispondo in modo vago.
“E a donne? Io son più figo!”
Ora è Hajime a parlare e l'altro gli tira una gomitata. “Scemo! Sono figo anch'io!”
Mi scappa da ridere: se sapessero!
Per fortuna in quel momento Mamoru torna e rende il cellulare alla mia Beta, è molto rosso in viso, non dice nulla e si siede. Gli altri lo guardano, ma lui scuote le spalle sospirando. Yuzo arriva poco dopo, sorride appena e si siede vicino a Mamoru, entrambi sguardi a terra: cazzo, abbiamo sconvolto i pucci della Mel!
“Poi c'è Melanto!” Come supponevo gli occhi di Izawa e Morisaki si inchiodano a me. Nero e nocciola: che fighi!
“Lei scrive principalmente di Yuzo, che è il suo personaggio preferito, lo ha fatto etero una sola volta, mi spiace...”
Lui scuote la testa, Mamoru prende la parola: “Poi sempre con me?”
Annuisco, e lui arriccia le labbra: dio, le morderei!
“E perché anche tu l'hai fatto?”
Guarda Guiky che ha gli occhi a cuoricino, ora spara una fesseria:
“Perché siete bellerrimi!”
Eccola, appunto!
Sospiro. “Si è innamorata della vostra coppia e ora scrive anche lei di voi...”
Annuisce, ma non sembra convinto.
“Di me non scrive nessuno?”
Mi volto e il faccione di Ryo riempie la mia visuale. “Mh-mh ecco veramente...no!”
Gli cadono le braccia e tutta la Nazionale sbotta a ridere.
“Sei presente nelle storie pressoché sempre, però, e stai con Yukari!”
La mia Beta cerca di raddrizzare il tiro, lo vedo pensieroso con le braccia incrociate sul petto.
“Nishimoto... mmm, interessante...”
Mentre lui continua a gongolare io guardo Guiky. “Chi manca?”
Lei si illumina. “Genz! Però ne ha scritta una sola finora, ovviamente su Genzo! Ora che ci penso: sta con Sanae! Vedi che non sono solo io che scoppio la gente?!”
Ci penso un attimo: in effetti è vero!
“Hai avuto un figlio anche lì!”
Continua lei e lui impallidisce. “Ma quanti ne ho?!”
“Ti chiamano Inseminator alcuni, fai tu!”
Lui alza le sopracciglia e poi sbotta a ridere, per fortuna.
“Tutte le altre ragazze che conosciamo leggono le nostre storie, e sono fan di Tsubasa e Genzo, per la maggior parte.”
Espongo convinta, immaginando l'urlo di Mora: Tsuuu, Cicogna che inneggia a Taro senza ritegno, oppure LoveCandy, Kara, Genz, Briciolina tutte che inneggiano a Genzo capitanate dalla svitata che è seduta qui. Poi Only, EverFly, Gratia, WYWH e Mari tutte partite decisamente per loro.
 
Alle mie spalle sento un sussurro: “Guiky è un nome particolare... significa qualcosa?”
Con la coda dell'occhio vedo la mia Beta pendere letteralmente dalle labbra di Genzosuo che le sfodera un sorriso sghembo: basta, me la sono giocata! Infatti lei risponde: “Non lo so più... non ricordo dove l'ho trovato... è il mio nikname, ma se vuoi lo cambio...”
Alzo un sopracciglio: è fottuta! Nemmeno ricorda più che ha scelto Guiky perché è il soprannome del suo compagno... povero Ivan...
 
Continua l’interrogatorio di questi ragazzi, ma inizio a perdere parti di frase perché sono troppo presa dalle due figure in piedi che si scagliano contro il tramonto.
Sorrido, e non ho neppure bisogno di capire chi siano, i loro profili mi parlano chiaramente.
“Scusate” dico sollevandomi e raggiungendo i due ragazzi.
A piccoli passi mi avvicino, meglio indagare: non vorrei aver rovinato qualche amicizia o equilibrio.
 
Arrivo alle spalle dei Morizawa e parlo: “Tutto bene? Scusate, la mia Beta forse ha esagerato, ma quando si fa cogliere dall’entusiasmo non la contengo più.”
Si aprono e mi fanno accomodare nel mezzo.
“Figurati, nessun disturbo, anzi” è Mamoru a parlare per primo, mentre Yuzo mi spiazza con la seguente frase: “Forse dovremmo ringraziarvi…”
Alzo un sopracciglio verso l’alto e come a una partita di tennis giro più volte il viso a destra e poi a sinistra spalancando la bocca.
“Allora…” ma lascio morire la frase, perché non posso crederci.
“Diciamo che era un po’ che ci giravamo intorno e…” è il portiere a parlare per primo con i suoi modi sempre pacati.
“… e abbiamo così avuto il coraggio di uscire allo scoperto.”
Sticazzi, si completano pure le frasi.
Sì, sono davvero perfetti.
Saltello come una scema e schiocco prima un bacio sonoro a Yuzo e dopo a Mamoru.
“Oddio, sono contentissima, corro a dirlo alla mia Beta”.
Così mi dileguo lasciandoli soli, mi volto un secondo e stanno sorridendo.
Bellissimi.
 
Arrivo al gruppo e Tsubasa si rende conto che è ora di tornare al ritiro, tutti si alzano e noi ci guardiamo un secondo: panico! Se ne vanno! E ora?



 
“Ehi, mi sentite?”
Cerco di spostare la testa, ma che diamine è pesatissima. Mi sento proprio intontita come se mi stessi destando da un lungo sonno profondo.
“Credi siano vive?” la voce è lontana, ma la conosco.
“Certo che sono vive, ‘ste du cretine!” ok, questa invece la conosco: è mio marito.
“Quanto pensate che siano rimaste con la testa al sole?”
“Che ne so, eravamo a fare il bagno con i bambini, io e Ivan.”
Finalmente apro gli occhi.
“Tsubasa?”
Vedo mio marito roteare gli occhi al cielo.
“Cristo santo, Tsubasa una sega, la pianti di chiamarmi come il cartone?”
“Forse è meglio farle visitare, sta vaneggiando” suggerisce quello, che ho capito essere il bagnino, qua al mio fianco.
“No, no è perfettamente normale” lo rassicura.
“Anche a te chiama con quei diavolo di nomi, vero?” indaga il compagno della mia Beta.
“Zitto, non parlarmene.”
La mia Beta. Cazzo.
Mi sollevo di scatto e cerco il suo volto.
Ma dall’espressione che noto decido seduta stante che è meglio non svegliarla.
“Che è successo?”
“Te lo dico io cosa è successo, come al solito sei rimasta a dormire al sole e avete preso un bel colpo di calore, idiote tutte e due!”
Incasso le spalle e torno a guardare Guiky.
La scuoto e da lei solo un mugugno che riconosco detto pianissimo “Oh-Genzo!”
“Forse è meglio svegliarla!” esclama il suo ragazzo.
“NO! Non azzardarti a toccarla, sta solo dormendo.”
Col cavolo che la faccio svegliare; metti caso che gliela smezzo, poi vorrà il mio scalpo… ne sono certa.
“Se dite che è tutto ok, allora io torno alla torretta” dice il bagnino.
“Certamente, e grazie di averci avvertito.” Risponde prontamente mio marito.
Braccia incrociate, mi guarda torvo.
Mi alzo e lo fronteggio.
“Uh, non farla lunga abbiamo solo dormito”
Inclina la testa e mi scruta.
“Ah, ah… peccato che ci hanno chiamato sconvolti dai nomi che dicevate, nessuno li capiva…”
“Ma noi sì, purtroppo… – Ivan scuote la testa osservando ancora la mia Beta completamente estasiata – vedi eccola lì, chissà che starà combinando…”
Mi metto di fronte e agito le mani.
“Ma no… non temere, nulla di che… ah, guardate! I bambini vi stanno cercando.”
Una volta tanto che tornano utili sfruttiamoli.
Ivan mi guarda perplesso… “La controlli tu lei?”
“Certoooo, va’ tranquillo” sfodero un sorriso a centomila denti.
Quando finalmente si allontanano, rilascio tutta l’aria che non mi ero resa conto di trattenere.
Mi siedo vicino alla svitata che ancora beata e ignara di tutto è in compagnia della nazionale…
Ancora mugugni soffiano dalla sua bocca.
Le sfioro il volto con una carezza mentre tra un sorriso e l’altro mormoro:
“Va’, godi anche per me! Ovviamente dopo vorrò i dettagli, sappilo!”
Sorrido e ringrazio mentalmente EFP per averci fatto incontrare.



Angolino di SANKY! Ed eccoci qui, questa bakata, perché di questo si tratta, è nata da un'idea di Sanae77 che una mattina ha inviato dei messaggi vocali a Guiky80 che, ignara di tutto, li ha ascoltati in treno, figura di cacca n. 1 della giornata, “Senti, senti 'sta canzone, che ti ricorda? Cioè immagina la spiaggia e loro che tutti insieme escono dall'acqua... no ma li vedi? - Guiky li vede ovviamente e annuisce – strabella! Oh la inizio e te rimpallo eh!” Ed eccoci qui! Una fa e l'altra ovviamente segue a ruota! Perché poi alla fine ci vuole davvero poco per mettere in comunicazione le nostre menti... bacate... E poi cosa fai? Non coinvolgi la Melanto nella bakata? Giammai! Ovvio che la si coinvolge, e allora con occhioni da cucciolo le si chiede: 'Ce la beti???' e lei pia donna l'ha fatto! Quindi un grazie immenso va a lei! Che ci sopporta e muore di 'squeee' per i suoi Morizawa! Grazie Mel!!! Questa bakata è dedicata a tutte le svitate qui citate, con cui chattiamo tutto il giorno morendo di risate! Vi vogliamo bene donne!  
   
 
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