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Autore: NeverThink    03/04/2009    6 recensioni
Robert Pattinson non si era mai innamorato.
Robert Pattinson non aveva mai creduto nell’amore.
Robert Pattinson era vuoto, solo, triste, prima di incontrare lei.
Lei che con la forza di un uragano aveva stravolto la sua vita, lei che aveva travolto la sua anima come mai nessuno riuscì mai a fare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hana


 
Ti terrò stretta nelle mie braccia

 

 

 

 

Robert Pattinson non si era mai innamorato.
Robert Pattinson non aveva mai creduto nell’amore.
Robert Pattinson era vuoto, solo, triste, prima di incontrare lei.
Lei che con la forza di un uragano aveva stravolto la sua vita, lei che aveva travolto la sua anima come mai nessuno riuscì mai a fare.
Si impossessò avidamente del suo cuore, un cuore custodito da tempo, in quel petto. Un cuore che forse, in fondo, attendeva solo lei.
Era possibile amare così tanto una persona? Era possibile amare come Hana amava Robert? Era possibile amare come Robert amava Hana?
Le risposte erano scritte nei loro cuori, nel loro futuro, nel loro passato, ma soprattutto nel loro presente.
Un presente che, forse, mai poteva essere più dolce, più leggiadro… più perfetto.
E Robert ben lo sapeva.
Con la consapevolezza di stringere fra le braccia la creatura più fragile del mondo, fece un passo in avanti e poi uno indietro. Stringendo l’affusolata mano di Hana, facendola girare su stessa, sulle dolci note di una canzone che dalle casse dell’automobile si diffondeva.
Si, lì, su quel molo, lui la fece danzare, stretta a lui.
Lei rise poggiando, dopo una piccola giravolta, il viso sul petto di lui, ascoltando il battito regolare del cuore, che, oramai, batteva solo per lei.
Ancora ricordava quando la conobbe. Lei, nata a Pechino, lei ginnasta divenuta modella. Figlia d’arte, nata da un pittore ed una ballerina, trasferitasi in America per lavoro.
Si erano conosciuti in un bar, nella periferia di Los Angeles.
Non era stato amore a prima vista il loro, oh no. La magia di scoprirsi piano l’un l’altro, attraverso lunghe conversazioni, lunghe nottate fatte di sorrisi e risate. Dolci e languidi sguardi. Poi qualcosa che forse, in cuor loro, avevano sempre sperato, un bacio, arrivato inaspettatamente, sotto la pioggia del tardo inverno.
Robert sorrise, ripensando ai dolci momenti condivisi con lei, pensando a quanto il destino fosse strano a volte.
Hana alzò il capo, fissando dal suo metro e sessantaquattro il viso di Robert, illuminato dalla luna piena che si ergeva sopra le loro teste.
-Perché ridi?- chiese lei alzando l’angolo delle bocca verso l’altro, in uno strano sorriso che solo lei sembrava poter riuscire avere, un sorriso che provocava insolite vertigini a Robert.
Lui la guardò, scuotendo il capo e accarezzandole i lunghi e lisci capelli scuri.
Robert sentì il respiro di lei sul collo, solleticargli la pelle della mascella sbarbata.
-Dai. – mugugnò lei pizzicandogli con le dita il fianco destro.
-Mi fai male, così. – disse lui in un risolino, poggiando ancora le mani sui suoi fianchi stretti, dopo essersi allontanato leggermente.
Hana inclinò di lato il capo, scrutando con caparbietà gli occhi azzurro cielo di Robert.
Quanto lo amava? Potava essere quantificato?
Un sentimento che andava al di là di ogni cosa, di qualsiasi altro affetto. L’amore che speri possa durare una vita, anche se in realtà non ci credi.
Era strano per Hana, eterna cinica romantica.
Forse sarà una storia scontata la sua, potete pensare ciò che volete, miei cari amici, ma è la realtà.
Una ragazza dal corpo fragile che fu costretta ad anni di duro lavoro da ginnasta. Lei amata dolcemente per poi essere abbandonata brutalmente.
Per cosa? Per nulla, senza un reale motivo.
Poi la carriera da modella, una voce che la rassicurava, che la faceva sentir bene, a chi confidare le più intime sue paure. Una voce che le diceva di sorridere, una voce simili ad una calda melodia, la sua voce. La voce del giovane Robert Pattinson che non credeva nell’amore.
-Ti ho mai detto che sei bellissima?- sussurrò lui ammaliato dai grandi occhi neri della ragazza, dalla pelle diafana, dai capelli spostati dal caldo vento estivo, che come seta su pelle accarezzava morbidamente ogni loro lembo di pelle scoperta.
-Mah, forse. Una volta o due. Forse novecentonovantasei. – rispose alzando gli occhi al cielo e incrociando, ancora, le braccia al suo collo e giocherellando con i capelli ribelli di lui.
-Devo proprio andare via?- . Robert la guardò sospirando.
-Si. -
-No, non andare. – mugugnò lei fermandosi, mentre la musica cessava.
-Devo. Sei avessi un clone che recitasse al posto mio, ci manderei lui in Irlanda. - .
Quanto costava a Robert girare quel film? Quanto costava strale lontano?
Molto, troppo forse.
-Ma sono sei mesi. – e al sol pensiero, nel solo pronunciare quelle parole il cuore di Hana perse un battito.
Robert si fermò, bloccandosi ed irrigidendosi. Puntò i suoi occhi chiari negli occhi color della notte dei Hana.
Incatenò i loro sguardi, fondendoli. E per la dolce Hana tutto perse di significato, nulla più contava e nulla più esisteva intorno a lei.
Robert poggiò entrambe le mani sul viso di lei, accarezzandole le gote con i pollici, poi piano e delicatamente le baciò le labbra rosse, morbide e piene. Hana tenne le mani inerte lungo i fianchi, incapace ci muovere un solo muscolo. Il cervello sembrava essersi scollegato dal resto del corpo, una reazione che molte volte Robert le provocava.
Poi con dolcezza allontanò il suo viso, sfiorandole appena le labbra, baciandole poi il profilo del mente, finendo sul suo collo, inebriandosi del profumo della pelle del suo collo.
-Stai cercando di persuadermi Pattinson?-
-Ci riuscirei?-
-Si. -. Lui si stacco da lei, guardandola ancora negli occhi. Hana cerco invano di regolarizzare il so respiro, accelerato.
-Vieni con me. – la voce di Robert era pari ad un sussurro, un sussurro perso nel caldo vento che accarezzava i loro visi. Hana spalancò gli occhi spiazzata da quelle tre semplici parole.
-Cosa?- la voce le risultò un suono acuto strozzato mentre lui piano faceva ricadere la mani lungo le sue braccia.
-Vieni con me, Hana. Vieni con me in Irlanda. – e in quel momento lei non riuscì a staccare i suoi occhi da quelli di Robert, mentre in lei si faceva sempre più chiara la visione del futuro.
Chiuse gli occhi, lasciandosi baciare la fonte.
Una solo era l’immagine dipinta nella sua mente, il viso che in quel momento era dinanzi a se.
Che fosse la cosa giusta? Che fosse un errore?
Questo lei non poteva dirlo o prevederlo. Si lasciò andare alle braccia di Robert sussurrando due semplici lettere: -Si. -
Lui sorrise, affondando il viso nei suoi capelli neri, stringendola forte a se.
Dicendole che l’amava, l’amava più di tutti i pesci nel mare e alto fino alla luna.
Amore?
No… la parola amore non poteva racchiudere il sentimento che li avrebbe uniti per tutta la vita.
avevano ripreso a sognare.


 

 

 

Eccomi gente, eccomi qui per voi.
Una one che forse non ha molto senso, ma pazienza.
Ultimamente sento il bisogno di scrivere e lo farei con le long fic ma il cavo del mio computer è deceduto e questa settimana dovrebbe tornarmi.
E ringrazio di cuore
la dolce Eri (mille volt grazie,)
Dod,
Juliette,
Grè.

 

A voi,
con immenso affetto,
                     Panda.

 


   
 
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