MikaYuu Week, Day5: Demon!Yuu.
Melanie Martinez; «Mad Hatter»
Parole:864
NOTA credo IMPORTANTE: Questa [come
tutte le altre mie fan fiction della MikaYuu Week ma
per questa è molto più importante] è stata scritta prima dell’uscita del capitolo 42,
ergo non ci sono spoiler oltre il capitolo 41.
Tell the psychiatrist that something is wrong.
«You think
I’m crazy, you think I’m gone.
So what if I’m crazy?
The best people are..
And I think you’re crazy too. I know
you’re
gone.
That’s probably the reason that we
get alone.»
Come
è finito in
quella situazione, forse Mikaela non lo capirà mai.
-Eddai, Mika~!-
uggiola Yuu, scandendo quelle quattro lettere con un
tono che, giurerebbe su qualsiasi cosa, non aveva mai sentito.
-Ora basta.- sentenzia, nessuna inflessione nella voce. –Smettila, demone.-
Yuichiro – o meglio: il demone – sembra
deluso e corruccia le labbra in un’espressione quasi buffa e infantile, in
netto contrasto con i famelici occhi rosso sangue.
-Quanto stoicismo,
vampiro.- ridacchia. –Non pensavo che saresti stato in
grado di resistere, sai? Sono… piacevolmente
sorpreso.- piega la testa di lato e fissa divertito il vampiro di fronte a lui.
-Ti ho detto di
smetterla.- sibila Mikaela in
risposta. –E lascialo andare.-
Asuramaru sbuffa indietreggiando di
qualche passo – le mani giunte dietro la schiena e l’espressione di chi, in
fondo, si sta divertendo non poco.
-E se ti dicessi
che non voglio? Sai, mi mancava avere un corpo… - con
l’aria curiosa di un bambino, il demone inizia a osservare il braccio che ha
allungato verso il soffitto.
E Mika pensa che sta per avere un attacco isterico unito a una buona dose di
intenti omicidi verso il demone - ma deve trattenersi, o finirebbe per ferire Yuu.
–Essere solo uno
spirito prigioniero di un’arma è così
noioso!- uggiola, ciondolando
leggermente con il corpo. –Posso tenere Yuu ancora
per un po’? Giusto qualche giorno.-
-…stai scherzando, vero?- quasi
ringhia, Mika, pronunciando quelle parole.
–Mai stato più
serio.- Asuramaru sembra sorpreso. –E poi: potrebbe
essere un’occasione irripetibile!-
Il demone si porta
le mani al petto, ghignando divertito: la giacca dell’uniforme di Yuu, mezza sbottonata, lascia scoperte le clavicole e parte
dei pettorali.
-…perché non approfittarne.- sussurra
ancora. –E sono convinto che a Yuu
non dispiacerebbe… -
Un attimo dopo, Asuramaru si trova immobilizzato a terra e sbarra gli occhi
quando incontra quelli del vampiro che lo fissa furioso.
-Ora smettila.- il
tono non ammette repliche. –Non mi sfidare, demone: sarai anche in grado di
tentare un umano, ma con me non hai speranze.-
Ha resistito per
quattro anni alla fame, non cederà così in fretta.
-Tu volevi morire.-
mormora il demone sotto di lui, stranamente serio.
-Cosa… -
-Ti vedevi come un
mostro e volevi morire,- continua Asuramaru,
mettendosi seduto dopo che Mika l’ha lasciando andare. –per questo hai resistito alla fame. Ma quale
gesto eroico per restare almeno in parte umano, volevi solo farla finita. Mi fai schifo.-
Senza dare a Mika
il tempo di assimilare le parole appena pronunciate, Asuramaru
si avventa su di lui, stringendogli le mani intorno al collo.
-Vuoi morire?-
sibila il demone. –Allora muori.-
Gli manca l’aria
all’improvviso e Mikaela si ritrova a boccheggiare –
e si rende conto di quanto in realtà sia debole di fronte all’unica persona che
vorrebbe proteggere. Inoltre, ammette, tre mesi senza
una goccia di sangue lo hanno parecchio indebolito.
Merda.
Cade in ginocchio,
l’ossigeno che gli si ferma in gola e i polmoni che iniziano a bruciare e a far
male.
Comincia a sentire
il sangue pulsargli nelle tempie e annaspa, cercando di fargli allentare la
stretta facendo forza con le mani – e quasi si conficca
le unghie nel collo, ma almeno riesce ad alleviare leggermente la stretta mortale.
-Yuu… - lo chiama, come un mantra, nei
rantoli uno stralcio di tono dolce: spera che riesca a sentirlo, che torni in
sé, che lo lasci andare.
-Povero stupido.-
ringhia ancora il demone, stringendo di più le mani intorno al suo collo. –Yuu non ti sente, non potrà aiutarti.-
Comincia a fare
pressione sulle vertebre del collo e avvicina il viso all’orecchio del vampiro.
-E una volta che si
sveglierà e ti troverà morto, avrò la mia occasione per annientare la sua
anima.-
Un rumore sinistro
e le vertebre si rompono, Mika collassa inerme su sé stesso
con un gemito strozzato.
Asuramaru sa che non l’ha ucciso e che ha
solo perso i sensi – ci vuole ben altro che rompere il collo a un vampiro, per
ucciderlo – ma continua a sorridere. Diventa serio l’istante successivo – deve
agire in fretta, prima che si riprenda – e cerca la katana di Yuu. Si dice che gli amici del suo contraente sono davvero
stupidi: lasciare Yuu armato quando sanno che lui lo
sta possedendo è proprio da incoscienti.
Quanto sanno essere imbecilli gli umani, Asuramaru
non lo capirà mai.
Sobbalza quando
sente il vampiro alle sue spalle lamentarsi per il dolore – si è ripreso più in
fretta di quanto si aspettasse, merda.
Con uno scatto Asuramaru si avventa di nuovo sul vampiro ancora stordito,
la spada stretta nel pugno pronta a colpire.
Vede Mika
paralizzarsi sul posto e serrare con forza gli occhi incassando la testa nelle
spalle, poi più niente.
Mika rimane
immobile qualche minuto aspettando il fendente, ma non succede nulla.
Sente solo il
clangore della spada che cade per terra – e per qualche ragione non osa aprire
gli occhi.
-…cosa sto facendo?-
Sorpreso, Mikaela sgrana gli occhi e alza testa trovandosi di fronte
lo sguardo di smeraldo di Yuu.
Yuu che è sull’orlo delle lacrime, che cade in
ginocchio e trema come un bambino spaventato.
-Cosa ho fatto?- sussurra, piangendo. –Cosa ti ho
fatto?-
Mika gli sorride e
lo abbraccia, cercando di calmarlo.
-Va tutto bene, Yuu.-
mormora.
Ora va davvero
tutto bene.
D.P.P.:
Deliri Post Partum. [1
Febbraio, 15:56][quindi prima del capitolo 42 e quindi prima di sapere cosa è
davvero circa successo ma Maki è
troppo pigra et svogliata et
lavativa per riscrivere tutto quindi zitti e ciccia]
“In
questo prompt devi uccidere qualcuno e qualcun altro
deve disperarsi male.
ANGST GRATUITO PER TUTTI!” (cit. Serena, che si trovava dall’altra parte di un
oceano)
E INVECE NO.
In qualche modo è… fluff? Flangst? [copyright del neologismo a me e alla moglie]
Insomma, è questa cosa qui.
Ed è tutto
merito/colpa di Mad Hatter e
della mia fissa per Alice: The madness returns. Santi numi
del cielo quel video mi è entrato in testa che non potete immaginare.
Allora, hum, ammetto che mi sono fatta del male fisico a fare quello che ho fatto [MIKA PERDONAMI COSINO ADORABILE
NON VOLEVO NON LO FACCIO PIÙ LO PROMETTO *si arpiona
alla gamba*] e credo non sarei stata in grado di
scrivere quell’angst che ti distrugge l’anima
riducendola in tanti piccoli coriandoli non più grandi di un’unghia di mignolo
del piede.
Quindi, sì: mi ritengo più che
soddisfatta.
A domani con il
Day6, miei piccoli biscotti al cioccolato(?)
Maki