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Autore: _thantophobia    08/04/2016    1 recensioni
[MikaYuu Week, Giorno 5: Demon!Yuu][Introspettivo, lievemente angst ma proprio lieve-lieve][SPOILER per chi non segue il manga - fino al capitolo 41]
«–Essere solo uno spirito prigioniero di un’arma è così noioso!- uggiola, ciondolando leggermente con il corpo. –Posso tenere Yuu ancora per un po’? Giusto qualche giorno.-»
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mikaela Hyakuya, Yūichirō Hyakuya
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Che rumore fa la Felicità?'
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MikaYuu Week, Day5: Demon!Yuu.

Melanie Martinez; «Mad Hatter»

Parole:864

NOTA credo IMPORTANTE: Questa [come tutte le altre mie fan fiction della MikaYuu Week ma per questa è molto più importante] è stata scritta prima dell’uscita del capitolo 42, ergo non ci sono spoiler oltre il capitolo 41.

 

 

Tell the psychiatrist that something is wrong.

 

 

«You think I’m crazy, you think I’m gone.

So what if I’m crazy?

The best people are..

And I think you’re crazy too. I know you’re gone.

That’s probably the reason that we get alone.»

 

 

 

Come è finito in quella situazione, forse Mikaela non lo capirà mai.

-Eddai, Mika~!- uggiola Yuu, scandendo quelle quattro lettere con un tono che, giurerebbe su qualsiasi cosa, non aveva mai sentito.

-Ora basta.- sentenzia, nessuna inflessione nella voce. –Smettila, demone.-

Yuichiro – o meglio: il demone – sembra deluso e corruccia le labbra in un’espressione quasi buffa e infantile, in netto contrasto con i famelici occhi rosso sangue.

-Quanto stoicismo, vampiro.- ridacchia. –Non pensavo che saresti stato in grado di resistere, sai? Sono… piacevolmente sorpreso.- piega la testa di lato e fissa divertito il vampiro di fronte a lui.

-Ti ho detto di smetterla.- sibila Mikaela in risposta. –E lascialo andare.-

Asuramaru sbuffa indietreggiando di qualche passo – le mani giunte dietro la schiena e l’espressione di chi, in fondo, si sta divertendo non poco.

-E se ti dicessi che non voglio? Sai, mi mancava avere un corpo… - con l’aria curiosa di un bambino, il demone inizia a osservare il braccio che ha allungato verso il soffitto.

E Mika pensa che sta per avere un attacco isterico unito a una buona dose di intenti omicidi verso il demone - ma deve trattenersi, o finirebbe per ferire Yuu.

–Essere solo uno spirito prigioniero di un’arma è così noioso!- uggiola, ciondolando leggermente con il corpo. –Posso tenere Yuu ancora per un po’? Giusto qualche giorno.-

-…stai scherzando, vero?- quasi ringhia, Mika, pronunciando quelle parole.

–Mai stato più serio.- Asuramaru sembra sorpreso. –E poi: potrebbe essere un’occasione irripetibile!-

Il demone si porta le mani al petto, ghignando divertito: la giacca dell’uniforme di Yuu, mezza sbottonata, lascia scoperte le clavicole e parte dei pettorali.

-…perché non approfittarne.- sussurra ancora. –E sono convinto che a Yuu non dispiacerebbe… -

Un attimo dopo, Asuramaru si trova immobilizzato a terra e sbarra gli occhi quando incontra quelli del vampiro che lo fissa furioso.

-Ora smettila.- il tono non ammette repliche. –Non mi sfidare, demone: sarai anche in grado di tentare un umano, ma con me non hai speranze.-

Ha resistito per quattro anni alla fame, non cederà così in fretta.

-Tu volevi morire.- mormora il demone sotto di lui, stranamente serio.

-Cosa… -

-Ti vedevi come un mostro e volevi morire,- continua Asuramaru, mettendosi seduto dopo che Mika l’ha lasciando andare. –per questo hai resistito alla fame. Ma quale gesto eroico per restare almeno in parte umano, volevi solo farla finita. Mi fai schifo.-

Senza dare a Mika il tempo di assimilare le parole appena pronunciate, Asuramaru si avventa su di lui, stringendogli le mani intorno al collo.

-Vuoi morire?- sibila il demone. –Allora muori.-

Gli manca l’aria all’improvviso e Mikaela si ritrova a boccheggiare – e si rende conto di quanto in realtà sia debole di fronte all’unica persona che vorrebbe proteggere. Inoltre, ammette, tre mesi senza una goccia di sangue lo hanno parecchio indebolito.

Merda.

Cade in ginocchio, l’ossigeno che gli si ferma in gola e i polmoni che iniziano a bruciare e a far male.

Comincia a sentire il sangue pulsargli nelle tempie e annaspa, cercando di fargli allentare la stretta facendo forza con le mani – e quasi si conficca le unghie nel collo, ma almeno riesce ad alleviare leggermente la stretta mortale.

-Yuu… - lo chiama, come un mantra, nei rantoli uno stralcio di tono dolce: spera che riesca a sentirlo, che torni in sé, che lo lasci andare.

-Povero stupido.- ringhia ancora il demone, stringendo di più le mani intorno al suo collo. –Yuu non ti sente, non potrà aiutarti.-

Comincia a fare pressione sulle vertebre del collo e avvicina il viso all’orecchio del vampiro.

-E una volta che si sveglierà e ti troverà morto, avrò la mia occasione per annientare la sua anima.-

Un rumore sinistro e le vertebre si rompono, Mika collassa inerme su stesso con un gemito strozzato.

Asuramaru sa che non l’ha ucciso e che ha solo perso i sensi – ci vuole ben altro che rompere il collo a un vampiro, per ucciderlo – ma continua a sorridere. Diventa serio l’istante successivo – deve agire in fretta, prima che si riprenda – e cerca la katana di Yuu. Si dice che gli amici del suo contraente sono davvero stupidi: lasciare Yuu armato quando sanno che lui lo sta possedendo è proprio da incoscienti.

Quanto sanno essere imbecilli gli umani, Asuramaru non lo capirà mai.

Sobbalza quando sente il vampiro alle sue spalle lamentarsi per il dolore – si è ripreso più in fretta di quanto si aspettasse, merda.

Con uno scatto Asuramaru si avventa di nuovo sul vampiro ancora stordito, la spada stretta nel pugno pronta a colpire.

Vede Mika paralizzarsi sul posto e serrare con forza gli occhi incassando la testa nelle spalle, poi più niente.

 

Mika rimane immobile qualche minuto aspettando il fendente, ma non succede nulla.

Sente solo il clangore della spada che cade per terra – e per qualche ragione non osa aprire gli occhi.

-…cosa sto facendo?-

Sorpreso, Mikaela sgrana gli occhi e alza testa trovandosi di fronte lo sguardo di smeraldo di Yuu. Yuu che è sull’orlo delle lacrime, che cade in ginocchio e trema come un bambino spaventato.

-Cosa ho fatto?- sussurra, piangendo. –Cosa ti ho fatto?-

Mika gli sorride e lo abbraccia, cercando di calmarlo.

-Va tutto bene, Yuu.- mormora.

Ora va davvero tutto bene.

 

 

 

D.P.P.: Deliri Post Partum. [1 Febbraio, 15:56][quindi prima del capitolo 42 e quindi prima di sapere cosa è davvero circa successo ma Maki è troppo pigra et svogliata et lavativa per riscrivere tutto quindi zitti e ciccia]

“In questo prompt devi uccidere qualcuno e qualcun altro deve disperarsi male. ANGST GRATUITO PER TUTTI!” (cit. Serena, che si trovava dall’altra parte di un oceano)

E INVECE NO.

In qualche modo è… fluff? Flangst? [copyright del neologismo a me e alla moglie]

Insomma, è questa cosa qui.

Ed è tutto merito/colpa di Mad Hatter e della mia fissa per Alice: The madness returns. Santi numi del cielo quel video mi è entrato in testa che non potete immaginare.

Allora, hum, ammetto che mi sono fatta del male fisico a fare quello che ho fatto [MIKA PERDONAMI COSINO ADORABILE NON VOLEVO NON LO FACCIO PIÙ LO PROMETTO *si arpiona alla gamba*] e credo non sarei stata in grado di scrivere quell’angst che ti distrugge l’anima riducendola in tanti piccoli coriandoli non più grandi di un’unghia di mignolo del piede.

Quindi, sì: mi ritengo più che soddisfatta.

 

A domani con il Day6, miei piccoli biscotti al cioccolato(?)

Maki

  
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