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Autore: meriluna    08/04/2016    3 recensioni
Le maglie del sonno iniziarono a diradarsi.
Pian piano la mente tornò cosciente.
[...]
Sorrise.
Il corpo piacevolmente indolenzito.
Sorrise di più, ricordando la notte appena trascorsa.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A beautiful awakening




Le maglie del sonno iniziarono a diradarsi.

Pian piano la mente tornò cosciente.

Sospirò, rigirandosi tra le coperte calde, intenzionato a crogiolarsi ancora un po’ in quella bolla di beatitudine.
Abbracciò il cuscino, affondandovi il viso, venendo subito avvolto dal suo odore.

Sorrise.

Il corpo piacevolmente indolenzito.

Sorrise di più, ricordando la notte appena trascorsa. Una fantastica notte passata a fare l’amore con Alec.

Forte, passionale, un po’ rude. Esattamente come piaceva a lui.

La sera prima Alec era tornato da una missione durata una settimana, carico di adrenalina e tensione. Non aveva avuto nemmeno il tempo di raggiungerlo all’ingresso per salutarlo che se l’era ritrovato addosso, coinvolto in un bacio mozzafiato. Del suo Alec timido e riservato non v’era traccia, al suo posto Alexander Gideon Lightwood, lo Shadowhunter, il leader.

L’Alec post-missione era un dio del sesso.

Si stiracchiò prendendo possesso dell’intero letto, gemendo soddisfatto alle proteste del suo corpo.

Solo allora si accorse di essere solo e che nell’aria permaneva l’odore di caffè e di colazione.

Si mise a sedere, stropicciandosi gli occhi, salvo poi accartocciarsi su se stesso a mo di portafoglio.

Non aveva voglia di alzarsi!

Sbuffò assonnato al richiamo del Presidente Miao e alla fine si decise, infilandosi nella vestaglia e ciabattando fuori dalla stanza, seguito a ruota dal gatto.

Quando poi entrò in cucina tutto il suo disappunto per essersi alzato scomparve.

Alec gli dava le spalle, in piedi davanti ai fornelli, a torso nudo, piedi scalzi e con solo i pantaloni della tuta.

Stava finendo di spadellare qualcosa mentre a sua volta mangiava pezzetti di uovo strapazzato dal piatto poggiato su uno dei fuochi.

Gli occhi felini di Magnus scintillarono.

Restò appoggiato allo stipite ad ammirare le sue spalle larghe di uomo e i muscoli dorsali guizzare ad ogni movimento; ne rimirò  le rune nere e le cicatrici chiare.

Si morse il labbro inferiore per trattenere un gemito quando gli vide sulle spalle i segni dei graffi e non gli ci volle molto per ricordare come se li fosse procurati – ancora se lo sentiva dentro, che sfregava contro i suoi punti sensibili e lui che gli stringeva le gambe in vita per sentirlo più vicino, più a fondo e le unghie che graffiavano la pelle pallida in preda al piacere.

Si riscosse di scatto quando il ragazzo si voltò, salutandolo.

<< Buongiorno… >> gli rispose – per l’amor di Lilith, era un gemito quello che gli era uscito.

Lo vide svuotare con cura il contenuto della padella – uova strapazzate e bacon – in un piatto e allora notò la tavola imbandita: ciambelle glassate, spremuta, uova e bacon e caffè.

<< Wow! >> fu l’unica cosa che gli uscì.

Alec sorrise.

<< Dovevo pur farmi perdonare per questa settimana d’assenza >> gli si avvicinò, carezzandogli una guancia prima di avvicinarlo e baciarlo con dolcezza.

Magnus sospirò felice nel bacio, circondandogli il collo con le braccia.

<< Mi sei mancato tanto… >> si lasciò sfuggire mentre lo abbracciava.

<< Anche tu mi sei mancato… – gli rispose, stringendolo a sua volta – Su, a tavola >> lo incoraggiò a sedersi.

Magnus si leccò le labbra davanti a quel ben di Dio e subito afferrò una ciambella.

<< Tu non mangi? >> chiese, vedendo che era tutto apparecchiato per uno.

<< Ho già fatto colazione – si sedette di fronte a lui, rubandogli l’ultimo boccone del dolce – E purtroppo devo ritornare in Istituto ma non starò via molto – ci tenne subito a precisare – Devo solo consegnare il rapporto e poi tornerò qui! >> si sporse a baciargli – e leccargli – uno sbuffo di glassa dalla bocca.

Lo stregone sbuffò contrariato, sperando con tutto il cuore che nessun stupido impegno urgente lo trattenesse oltre – ma Alec manteneva sempre le sue promesse quindi non aveva di che temere.

<< Sai ho un po’ di ferie arretrare, perciò pensavo che magari potessimo andarcene da qualche parte, solo tu ed io – si alzò dalla sedia – Che ne dici? >> chiese speranzoso.

Gli occhi di Magnus s’illuminarono.

<< Dico che è un ottima idea! >> rispose entusiasta.

<< Bene! >>

Si voltò a prendere la macchinetta di caffè posta sul fornello spento e gliene versò un generosa dose nella tazzina.

<< È la miscela speciale di Alec Lightwood ma siccome ogni volta cambia lievemente non posso garantirne il sapore! >> gli fece l’occhiolino, posò la macchinetta sul tavolo e uscì dalla cucina.

Magnus guardò il caffè con circospezione. Se c’era una cosa che Alec proprio non sapeva fare, quello era il caffè.

Si portò la tazzina al viso, annusando e scrutando quasi fosse il Presidente davanti ad un nuovo tipo di cibo per gatti, solo dopo qualche secondo azzardò a berne un goccio.

Sgranò gli occhi.

<< È buono – sussurrò stranito, prendendone un altro bel sorso -  Hey! – chiamò – È buono! >> urlò, alzandosi per raggiungere il fidanzato.

La risata di Alec fu anche più buona del caffè.
 
 
 
Spazio Autrice

Non ho IDEA da dove mi sia uscita una storia del genere, so solo che mi ronzava intesta da un po’ e ho dovuto metterla nero su bianca.
Spero che vi sia piaciuta
Baci!



 
  
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