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Autore: Stellina13    08/04/2016    2 recensioni
"Tra quelle parole c'era quella che poteva chiamarsi speranza".
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kate Beckett, Rick Castle
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Vuoto.
Solo vuoto.
Il nulla.
Pieno di nulla.
Inizialmente incredulità.
Poi timida felicità.
E quando glielo aveva detto.
Gioia pura.
Ed ora il vuoto.
Buio. 
Niente.
Si metteva davanti allo specchio ogni giorno.
In cerca di un cambiamento.
Che non avrebbe trovato.
Era troppo presto. 
Ma lei lo cercava comunque.
Ora un cambiamento c'è.
Non c'è più.
Non c'è più nessun cambiamento da cercare. 
Perché non ci sarà più quel cambiamento che tanto cercava. 
Mai più.
La prima volta erano emozionati.
Impauriti. 
Ma quando lo videro. 
Più piccolo di una moneta.
Ma molto più prezioso.
Reale.
Vero.
Era lì.
E ora non c'è più.
Non ci sarà mai più.
Stavano passeggiando in centro. 
Mano nella mano.
Come due adolescenti.
Innamorati più che mai.
E la videro. 
In una vetrina.
Nascosta nell'angolo.
Piccolina.
Una volpe.
Arancione.
Occhi verdi.
Coda folta.
Un peluche.
Si guardarono.
Come solo loro sanno fare. 
Si sorrisero.
Occhi che brillano.
Di timida felicità.
Quel giorno tornarono a casa con un piccolo pacchetto.
Un regalo.
Che avrebbero consegnato qualche mese dopo.
L'hanno consegnato con un paio d'anni di ritardo.
Un po' tardi.
Ma meglio che mai.
Passato il tempo necessario affinché fossero sicuri.
Lo dissero.
A Martha.
Ad Alexis.
A Jim.
A Javier.
A Kevin.
A Lanie.
Lo dissero.
Felici.
Orgogliosi.
In quel momento ricevettero auguri.
Congratulazioni.
Felicitazioni.
Non sapevano che solo poco tempo dopo l'unica cosa che avrebbero ricevuto sarebbero state condoglianze.
Chiamarono l'architetto.
Il loft avrebbe avuto un nuovo inquilino di lì a poco tempo.
C'erano delle modifiche da attuare. 
Spigoli da smussare.
Oggetti delicati da proteggere.
Ridurre al minimo tutti i possibili pericoli.
Non sapevano che il pericolo fosse fuori.
Proprio dove pensavano fosse il luogo più sicuro. 
La sera.
Era bellissimo.
Si amavano.
Con passione.
Come la prima volta.
E dopo le coccole.
Parole sussurrate.
Promesse di felicità.
Amore.
Carezze.
La pancia.
Sospiri di gioia.
Paurosamente magico.
E poi.
Come per magia.
Tutto rotto.
Tutto distrutto.
Come loro.
Si sentivano rotti.
Si sentivano distrutti.
Non c'era più.
Non ci sarebbe più stato.
Si sentivano attanagliati da un profondo senso di colpa.
Sbagliavano.
Ma necessitavano di un responsabile. 
E chi meglio di se stessi!?
Si stavano allontanando.
Ognuno affogava nel proprio dolore.
Da solo.
Stavano perdendo quello che avevano costruito con fatica.
Anni di duro lavoro buttati via nel giro di qualche mese. 
Poi un giorno.
Dopo esser stato fuori tutta la giornata.
Lui era tornato a casa.
Andò da lei e le diede un plico di fogli.
Tra quelle parole c'era quella che poteva chiamarsi speranza.
Un ancora.
Da lì potevano ripartire. 
Un nuovo inizio.
Un modulo d'adozione.

ANGOLO AUTRICE
Ok ok aspettate a fucilarmi! Mi sono impegnata e guardate un po'? C'è un lieto fine. Più o meno. Forse farò un seguito o forse no, comunque c'è speranza, no?! Avevo in mente questa storia da un po' di tempo, allora ho approfittato di una conferenza abbastanza noiosa per poter dedicarmi alla stesura di questa one-shot. Fatemi un po' sapere se è di vostro gradimento e se volete farmi tanto male per il mio pessimismo ditemi come volete farlo. Così mi preparo psicologicamente. 😜
A presto 
AC





   
 
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