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Autore: ania_20    08/04/2016    1 recensioni
One shot "illustrata"
Dal testo:
"Teddy, lo so che le parole che ti sto per dire non ti consoleranno, ma i tuoi genitori sono degli eroi: sono morti per salvare il mondo ma soprattutto per darti una vita felice. Io devo molto a loro, senza il loro aiuto, il loro sostegno e il loro coraggio, forse non sarei riuscito ad affrontare tutto quello che ho passato."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Tonks, Harry Potter, Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Harry/Ginny, Remus/Ninfadora
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Oggi è l'undicesimo compleano del mio figlioccio. Teddy Lupin, figlio di Ninfadora e Remus Lupin. Remus Lupin, il mio professore di Difesa contro le Arti Oscure, amico dei miei genitori, una persona dal cuore grande. Ninfadora, cugina del mio padrino Sirius e un'eccellente Auror. Entrambi morti per salvare il mondo magico, per regalare al loro unico figlio un mondo migliore in cui vivere..
 
"Mi dispiace perchè non lo conoscerò mai... ma lui saprà perchè sono morto e spero che capirà. Stavo lottando per un mondo in cui lui possa vivere una vita più felice."
 
Il ricordo di Remus e di Tonks e del loro coraggio mi faceva stare male ogni volta che passavo del tempo con Teddy. E' un ragazzino estremamente intelligente, sensibile e responsabile proprio come il padre; è anche dotato di un ottimo senso dell'umorismo ed è un Metamorfomagus, proprio come sua madre.
Quando Remus mi chiese di essere il padrino di suo figlio mi sentii lusingato e allo stesso tempo inadeguato al compito. Ero così giovane e non avevo nessuna prospettiva nel mio futuro in quel periodo buio. Vedere i corpi di Remus e Tonks privi di vita, le loro mani unite, le loro espressioni serene, fu un colpo al cuore.
                                                                                                       

Si era ripetuta la stessa identica cosa che era accaduta a me. Di nuovo il male aveva diviso un figlio dai loro genitori. La rabbia mista al dolore che provavo fu una cosa impossibile da contenere, non volevo che i miei genitori, Sirius, Fred, Remus, Tonks morissero per me. Non volevo che Teddy avesse un'infanzia infelice senza genitori come la mia. 

Ricordo ancora il giorno in cui venni a sapere che Tonks era incinta e Remus mi propose di aiutarmi nella caccia agli Horcrux. Fu l'unica volta in cui io e Remus ci scontrammo, parole di rabbia e di delusione uscirono dalle mie labbra e colpirono Remus dritto nell'orgoglio. Ma ne valse la pena parlargli in quel modo così duro: almeno per poco tempo potè godersi la sua famiglia. 

Dopo la morte di Voldemort iniziò una nuova era della mia vita. Mi sono sposato con Ginny, sono diventato un Auror ed ho avuto tre splendidi figli: James Sirius, Albus Severus e Lily Luna. Ma in realtà è come se ne avessi quattro di figli. Dopo la guerra promisi a me stesso di dare a Teddy tutto ciò di cui lui aveva bisogno, sarebbe stato come un figlio per me: non avrebbe passato l'incubo che passai io con i Dursley, non si sarebbe sentito mai solo, un peso per sua nonna o per me. Sebbene viva con sua nonna Andromeda, ogni volta che posso lo invito a casa e passa del tempo con i miei figli.
Quando era piccolo era davvero difficile affrontare il tema genitori. Un bambino così piccolo non avrebbe mai capito il motivo per cui i suoi genitori erano morti; un bambino ha bisogno di loro, del loro amore e del loro affetto. Dire ad un bambino di cinque anni che i suoi genitori erano morti da eroi lo avrebbe consolato? Non credo. Le medaglie all'onore sono una mera consolazione: nulla può sostituire la presenza di una persona cara. Assieme ad Andromeda decisi che quando Teddy avrebbe compiuto undici anni gli avremmo spiegato tutto per filo e per segno.
 

Ed oggi è arrivato il momento.
Dissi a Ginny che andavo a prenderlo da casa di Andromeda e mi smaterializzai a casa loro. Suonai al campanello, sentii un rumore assordante dietro la porta, probabilmente Teddy aveva fatto cadere qualcosa, - era proprio il degno figlio di Tonks - e poi da essa sbucò un ragazzino con i capelli turchesi.
"Harry!" urlò Teddy buttandosi addosso a me.
 
"Ciao Teddy! Auguri!" gli dissi abbracciandolo.
 
"Grazie Harry!"
 
Teddy mi accompagnò nel salone dove ad aspettarmi c'era Andromeda. Ogni volta che la incontravo mi prendeva un colpo al cuore. Era così simile alla sua defunta sorella Bellatrix; ma fortunatamente guardandola con più attenzione aveva i lineamenti più fini, e uno sguardo dolce e materno, non come quello furioso e pazzoide della sorella maggiore, il cui ricordo era ancora così vivido nella mia mente. Andromeda si alzò e venne ad abbracciarmi; mi aveva sempre mostrato la sua gratitudine per quello che facevo per suo nipote.
Mi accomodai sulla poltrona ed la signora Tonks disse
 
"Teddy, tesoro, ti dispiace andare a prendere il tè e i biscotti da offrire ad Harry?"
 
"Sì, certo nonna" rispose diligentemente Teddy.
 
Andromeda aspettò che il nipote lasciasse la stanza e mi disse
 
"E' arrivato il momento di parlargli, vero?"
 
Ero contento di togliermi questo peso ma allo stesso tempo non volevo rovinare il compleanno di Teddy, rattristandolo.
 
"Sai, Andromeda, ora che ci penso, non so se me la sento di rovinare il compleanno di Teddy."
 
Il mio figlioccio rientrò nella stanza con il tè e i biscotti, li posò sul tavolo e si sedette tra me e sua nonna. Sospirò e poi disse
 
"Nonna, Harry, voi siete l'unica famiglia che ho. Io sono diventato grande, oggi compio undici anni. Ecco... io, come regalo, vorrei che mi parlaste dei miei genitori. Ditemi tutto quello che sapete e che vi ricordate di loro." disse sorridente il ragazzino.
 
Andromeda sussultò e poi scappò via dalla stanza in lacrime. Non aveva mai superato la perdita di sua figlia che era stata uccisa proprio da sua sorella.
 
"Harry, che ha la nonna? Ho detto qualcosa che non va?" mi chiese il mio figlioccio.
 
"No, Teddy. La nonna diventa solo molto triste quando pensa ai tuoi genitori. Le vado a dire che vieni a casa mia, così ti racconterò assieme a Ginny tutto quello che vuoi sui tuoi genitori e stasera quando starà meglio, parlerai con la nonna, va bene?".
 


Così feci e portai Teddy a casa mia. Ginny lo accolse con un caloroso abbraccio e tutti i bambini furono felice di vederlo. Chiesi a Ginny di rimanere con i bambini, mentre io portai in veranda Teddy. Presi l'album delle foto che mi aveva regalato tempo addietro Hagrid e iniziai a sfogliarlo.
 
"Loro sono i miei genitori, Lily e James." iniziai dicendo a Teddy indicando la foto del primo Ordine della Fenice. "Quest'uomo è il mio padrino, Sirius Black, cugino di tua madre, e questo è tuo padre, Remus Lupin."
                                                                       
                                                                                      

 
Teddy prese tra le sue mani l'album e se lo avvicinò agli occhi che erano diventati lucidi. Mi guardò e mi sorrise.
 
"Sai Teddy, vedere queste foto mi rende felice. Loro ora non ci sono più, ma sai Sirius mi disse una volta 'Coloro che ci amano non ci lasciano mai veramente. Possiamo ritrovarle qui dentro'." dissi posando una mano sul cuore di Teddy, proprio come Sirius aveva fatto con me anni fa.

                                                                                     

"Tuo padre, Teddy, era un uomo molto coraggioso, altruista, intelligente e sensibile. Proprio come te. Però il destino è stato crudele con lui..."
 
"Sì, lo so. Era un lupo mannaro. La nonna me l'ha raccontato." mi interruppe Teddy con aria cupa.
 
"Ma grazie a lui ora i lupi mannari sono molto più rispettati oggi, ed è stato il primo a ricevere un Ordine di Merlino, il primo lupo mannaro. Aveva un gran cuore e sapeva vedere il bello in ogni cosa.. Remus è stato il mio insegnante di Difesa contro le Arti Oscure per un anno. All'epoca ogni anno cambiavamo professore e lui è stato il miglior professore che io abbia mai avuto. Sapeva come farci amare la materia, come insegnarla! Era un mago molto abile e soprattutto una bellissima persona." 
 
Teddy aveva gli occhi gonfi di lacrime ma sorrideva. "E mia madre?"
 
"Tua madre era un uragano." dissi sorridendo; sfogliai in fretta l'album ed arrivai a foto più recenti di un natale passato insieme all'Ordine in casa di Sirius a Grimmauld Place. "Ecco tua madre, con i capelli fucsia, adorava i colori quanto te!"
                                                                                   
 
Teddy rise di gusto guardando la foto di sua madre.
 
"Tonks - si faceva chiamare per cognome - odiava il suo vero nome. La prima volta che l'ho conosciuta aveva i capelli rosa e quando tuo padre - non erano ancora fidanzati - la chiamò Ninfadora, lei urlò NON CHIAMARMI NINFADORA! e i suoi capelli rosa diventarono rossi accesi!
"Era molto giovane, tredici anni più piccola di tuo padre, ma non per questo meno esperta. Era un Auror, e divenne subito la pupilla di Alastor Moody, detto Malocchio, il più grande cacciatore di maghi oscuri di quei tempi." dissi a Teddy indicando la figura di Malocchio.
 
"Sai, ci fu un periodo in cui tua madre smise di portare i capelli colorati ed usava sempre colori spenti, era triste e il suo patronus era diventato un enorme cane. Tutti all'inizio pensavamo che fosse innamorata del mio padrino Sirius - che era un Animagus e si trasformava in un enorme cane nero. Ma in realtà ci sbagliavamo: tua madre era follemente innamorata di tuo padre, che la respingeva, sebbene fosse anche lui innamorato di lei."
 
Teddy inarcò le sopracciglia e mi chiese "E perchè?"
 
Io sorrisi e dissi
 
"Teddy, noi adulti siamo così complicati.. Tuo padre pensava di condannare tua madre ad una misera vita, si sentiva troppo vecchio, troppo povero e troppo pericoloso per lei. Diceva che meritava di meglio. Ma tua madre era testarda e il loro amore era più grande e più forte di tutto e di tutti. Si sposarono subito, nel 1997."
                                                                                       
                                                                                                                                 
 
"Erano davvero belli.. E mio padre non sembrava vecchio per la mamma!" disse Teddy che toccava la foto con le sue mani minute e paffute. In effetti in quella foto Tonks e Remus erano più radiosi e più felici che mai.
 
"Poi scoppiò la guerra, come la nonna ti avrà detto. Tuo padre era deciso a combattere valorosamente, mi disse che voleva lottare per creare un mondo migliore in cui tu potessi vivere. Tua madre aveva partorito da poco, tu eri così piccolo e aveva promesso a tuo padre di rimanere a casa con te. Ma fino all'ultimo non se la sentì di lasciare tuo padre da solo e lo raggiunse.

                                              

"Teddy, lo so che le parole che ti sto per dire non ti consoleranno, ma i tuoi genitori sono degli eroi: sono morti per salvare il mondo ma soprattutto per darti una vita felice. Io devo molto a loro, senza il loro aiuto, il loro sostegno e il loro coraggio, forse non sarei riuscito ad affrontare tutto quello che ho passato."
 
Teddy continuava a strofinare la foto dei sui genitori e una lacrima cadde sull'album. Poi alzò il viso e mi guardò con i suoi occhi verdi identici a quelli di Remus.
"Harry, io sono grato a loro per il sacrificio che hanno fatto e sono orgoglioso di avere dei genitori così. Certo, mi mancano... tanto. Vorrei che ora loro fossero qui a raccontarmi di quando erano giovani... Tu puoi capirmi Harry, vero?" disse Teddy con la voce strozzata dal pianto.
 
Io annuii, non sapevo cosa dire. Avevo provato e provavo ancora le stesse cose che provava Teddy e sebbene ora avessi una mia famiglia, una bellissima moglie, dei figli e fossi felice, sentivo sempre qualcosa che mancava; mi immaginavo come sarebbe stata la mia vita con i miei genitori al mio fianco a consigliarmi e a sostenermi.
 
"Non voglio rattristarmi, loro non lo vorrebbero. Anche se non li ho mai conosciuti, io sono tanto fiero di loro e poi, il tuo padrino aveva ragione Harry, coloro che ci amano non ci lasciano mai veramente." mi disse sorridendo Teddy portandosi una mano sul cuore.
 
Era più forte di quanto io mi aspettassi.
 
Sfogliai l'album e trovai la foto che mi mandò Remus quando era nato Teddy. La Famiglia Lupin al completo: Remus era radioso, sembrava ringiovanito e abbracciava Ninfadora che a sua volta teneva tra le sue braccia un bambino dai capelli turchesi.
 
 
"Questa foto me la spedì tuo padre, è giusto che la tenga tu. La famiglia Lupin."
 
Teddy la guardò e mi abbracciò.
 
"Grazie Harry, è il più bel regalo che io abbia mai ricevuto!" 


 
 
   
 
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