Princess Soldier

Dead man lying on the bottom of the grave
Wondering when savior comes is he gonna be saved
Maybe you're a sinner into your alternate life
Maybe you're a joker
Maybe you deserve to die

Uno dopo l’altro. Morti.
La Principessa sospirò, togliendo la mano dal petto di un uomo. Anche lui era morto. Inspirò l’aria che sapeva di terra, sudore e sangue. Forse scese anche qualche lacrima, ma furono causate più per lo stress che per il cadavere ai suoi piedi: nemmeno lo conosceva e non le importava. Una vita passata a cercare di rendere il suo regno perfetto per i suoi cittadini, ma per la prima volta un suo suddito non gli interessava.
Si passò una mano sul viso, forse per scacciare le lacrime o quel pensiero indifferente, rendendosi conto solo dopo che questo gesto le aveva sporcato ancora di più il viso.
Spostò lo sguardo verso una fonte di rumore in lontananza. Da qualche parte era ancora in corso una sparatoria. Poco distante, un gruppo cercava di battere alcuni robot con uno scontro ravvicinato, con spade e scudi.
Il luogo in cui si trovava lei, invece, era abbastanza tranquillo. Dopo la morte del suo “compagno”, aveva sconfitto senza troppi problemi un robot di Eggman Nega.
Decise, visto che per tutto il tempo in cui restò ferma nessun nemico o amico si presentò, di iniziare a scavare una tomba rudimentale per il corpo vicino a lei. Per i pochi momenti che si erano parlati, aveva scoperto che era un religioso e, con lui, anche la sua famiglia. Ma sapeva che il corpo non sarebbe mai tornato indietro, perché in qualche modo Nega l’avrebbe trovato ed eseguito poi sperimenti su di lui, quindi pensò che era meglio fare qualcosa per commemorarlo ora, che non avere nessun corpo da riportare alla famiglia.
Si chiese, mentre scavava, se aveva famiglia. Se era figlio o padre, o fratello. E con che coraggio, poi, avrebbe potuto dare la notizia della morte di un figlio, di un fratello, di un padre.
Sperò per un attimo che, se un Dio esistesse, avesse dato un po’ di pace a quell’uomo. Alla sua famiglia. A tutti i morti e a tutte le famiglie. E che se un Dio esistesse, un giorno l’avrebbe perdonata per tutto ciò che stava accadendo a causa sua. Non chiedeva una salvezza eterna, se doveva bruciare tra le fiamme dell’inferno l’avrebbe fatto, ma solo un perdono.
La tomba non era tanto profonda, ma era abbastanza grande per contenere un uomo adulto. Lo posò e poi lo ricoprì di terra e, sopra, ci disegnò una croce. Conosceva una o due preghiere di quella religione, così si affrettò a dirne una.
 

They were crying when their sons left
God is wearing black
He's gone so far to find no hope he's never coming back
They were crying when their sons left
All young men must go
He's come so far to find the truth he's never going home
 

Si chiese com’era iniziato tutto. Troppo velocemente che nemmeno lei si ricordava. Ma Eggman Nega un giorno era diventato più forte, riuscendo a rubare gli Smerarldi Sol e a renderla in qualche modo più debole del solito, obbligandola così a ricorrere all’esercito. Non le piaceva l’idea che qualcuno si intromettesse nelle sue battaglie ma, dopo essere tornata al castello letteralmente trascinandosi, il Consiglio decise che era meglio ricorrere alle armi.
Ma quello che seguì fu solo un omicidio di massa. Nessun essere vivente sarebbe mai riuscito a sconfiggere Eggman Nega ma, nonostante l’avesse ripetuto più volte, i soldati sembravano irremovibili.

All young men must go
He's come so far to find the truth he's never going home

Fu strano incontrare quegli sguardi pronti a morire per la patria o forse, accorgesi del pericolo incombente, per proteggere i propri cari. Era questo, allora, il motivo che spingeva giovani vent’enni ad entrare nell’esercito?
Cercare una verità che con la loro vita niente c’entrava, per difendere le proprie famiglie ed amici?

Welcome to the soldier side
Where there's no one here but me
People all grow up to die
There is no one here but me

Welcome to the soldier side
Where there's no one here but me
People on the soldier side
There is no one here but me