Ricordi?
Ma cosa sono i ricordi?
Che cosa sono?
“...sono frammenti di me.” Ti
risponderebbe con tono conciliante Remus.
E tu sorrideresti, e lo
baceresti piano, e poi la stanza si colorerebbe di tinte sbiadite e
diventerebbe ancora un altro, un altro di quegli infiniti Ricordi della tua
mente che aspettano solo di essere lasciati liberi, vaganti nell’oblio della
dimenticanza.
Ricordi...
Io ricordo, Tu ricordi, Egli
ricorda...che si tratti banalmente di un predicato verbale?
“...no, non può essere...ci
dev’essere qualcosa di più. Che so, qualcosa di magico...” ti direbbe pensosa
Selene.
Selene...un altro Ricordo
andato a male.
Selene...la tua migliore
amica...quella a cui per anni hai confidato tutto, tutto di te, anche tutti i
tuoi Ricordi...la tua migliore amica, che in realtà era una Mangiamorte e se ne
andava a dire tutto di te alle persone sbagliate...tutto di te e degli altri,
alla persona sbagliata...l’Oscuro Signore...
Ricordi...ricordi delle
lacrime versate per questo, mentre stringevi forte Remus e lui non sapeva
proprio che fare, e ti accarezzava lentamente, lentamente...lentamente...
E lui, se lo Ricorda?
Si ricorderà di tutto quello
che avete passato insieme...tutto quello per cui avete discusso, lottato...per
poi finire innamorati?
Se lo ricorderà?!
“Si, si...lui si ricorda
tutto, lui non è come me...” ti dici.
Ricordi...ricordi dei giorni
passati ad aspettarlo, mentre era chiuso nella sua ‘cripta’ personale, chiuso
nella sua cantina a drogarsi della rabbia del lupo che aveva dentro, lasciandolo...lasciandolo
uscire, lasciandolo sfuggire e liberarsi da un corpo che non era il suo, un
corpo che non sarebbe stato suo se solo Remus avesse evitato un morso...
Tu non ti inquietavi...era
comunque il tuo Remus...l’avresti amato sempre, comunque...
Lo ami, ancora.
Ricordi...frammenti di dolore,
infiniti pezzetti che si vanno ad incastrare nell’incompiuto mosaico della vita
alle spalle...
Il dolore che tu e lui, e
Sirius, e tutti, non avreste dovuto subire: la morte di Lily e Jamie...
I ricordi della sofferenza, di
settimane passate abbracciati a piangere, a piangere, a piangere, a soffrire, a
sussurrare piano...a piangere.
Ricordi?
“Ma va...sono cose importanti
e cose meno importanti.” Ecco, forse Sirius ti direbbe così...
O perlomeno, ti avrebbe detto
così prima di...di...essere incarcerato per l’uccisione dei Potter.
“Dio...ma sei stato tu, Sirie?
Lo sai, lo sai, vero, che io e
Rem non vogliamo crederci...” sussurri piano nella ragnatela fragile dei tuoi
pensieri...
Ricordi...
Si, ti ricordi dei tuoi primi giorni
a Hogwarts.
“Bellamy Andrea, Grifondoro!”
Ti ricordi del cuore che
batteva, batteva fortissimo...
Ti ricordi che eri talmente
emozionata che avevi seguito i Serpeverde fin nei loro dormitori, tanto eri
confusa!
E che un tipo biondo, dalla
faccia incazzata, ti aveva sbattuta via in malo modo...
Il Prefetto, Lucius Malfoy!
E pensare che se fosse stato
un po’ più gentile, sarebbe persino potuto piacerti un ragazzo così...
Ricordi?
Eh si, te lo ricordi bene che
tu e Remus vi stuzzicavate perennemente!
E come litigavate...
Ricordi...si, te lo ricordi
ancora, ma una patina sfocata di polvere ricopre questi anni passati a
Hogwarts...
Ricordi...
I ricordi del primo bacio con
Remus.
Notte.
Notte.
Scura, il vento che ululava
fuori.
E tu, china sui compiti in Sala
Comune, mentre la luce del fuoco si spegneva a poco a poco...
I passi pesanti di Remus,
stanco, che tornava nella notte dall’Infermeria...i passi che tu non avevi
sentito...
“Andrea?!”
“Mmmh...?” avevi mormorato
stancamente; non avevi riconosciuto la voce di Remus...
“Morbosamente
affascinante...Aritmanzia.” aveva detto lui poggiando una mano sulla tua
spalla, chinandosi ad osservare il tuo lavoro.
“Lupin?” avevi detto stupita.
Ti eri girata di scatto, e le
vostre labbra erano così vicine...
Avevi immediatamente abbassato
gli occhi.
Un ciuffo di capelli castani
ti era scivolato davanti.
Remus lo aveva spostato piano.
“Andrea...” aveva sussurrato
fioco, mentre un debole sorriso si faceva strada sul suo viso pallido.
“P-però... sei brava...” aveva
detto guardando i tuoi calcoli.
“S-si...”
“M-molto brava...” aveva
detto, prima di baciarvi dolcemente...
Si, te lo ricordi questo, e
sorridi...
Ma ti ricordi l’orrore?
L’orrore...
L’orrore nel vedere i Paciock
impazzire davanti ai tuoi occhi...
L’orrore nel vedere il Signore
Oscuro uccidere i tuoi compagni, in lotta contro di lui...
L’orrore nel vedere...
L’orrore...
Ed il piacere muto, provato
nel cuore della notte, nel sapere che finalmente avresti avuto Remus solo per
te?
Te lo ricordi?
Te lo ricordi.
Ti ricordi che ti sei
svegliata, e non avresti voluto sognare quello che avevi sognato, e non avresti
dovuto essere per nulla sadicamente ‘felice’ di non avere più Sirius, e Peter,
e i Potter attorno a voi due...
Ecco cos’era l’orrore vero.
L’aver pensato, anche solo per
una frazione di secondo, al fatto di non averli tra i piedi...
Lo avevi detto a Remus, quella
notte...
Glielo avevi detto, lui era
rimasto sconvolto...
“Andrea, ma come puoi anche
solo per un attimo aver pensato ad una cosa del genere?” aveva detto sgranando
gli occhi.
Gli avevi risposto che lo
sapevi, lo sapevi, Dio, e avresti voluto morire...
Avresti voluto morire...
Ricordi di sonni agitati
pensando alla tua morte...
Ricordi di sonni ben più
agitati pensando alla SUA morte...
Ricordi…ma se questi sono
ricordi, allora tu non vuoi ricordare più, non è vero?
Già...forse sarebbe molto
meglio dimenticare nell’oblio...il sonno...forse il sonno può lenire il dolore?
Oppure il pianto?
Non sei affatto sicura, ma non
ti impedisci di piangere lacrime salate e anche un po’ fredde. Lacrime timide
che mutano le forme che osservi in giocattoli di luce colorati, che si fondono
in un’irrealtà che forse è meglio che Ricordare.
La casa è grande, la luce
delle candele la rende ancor più vuota.
Tempo. Ticchettio di un orologio
di legno a Ricordarti il suo scorrere perenne.
“Andrea, Andrea...” ancora la
voce di Remus. Dove poteva mai essere?
Ricordi che forse poteva
essere tornato ad Hogwarts. Sì, doveva essere così, doveva esserci andato per
il bene del piccolo Potter.
Ti aveva avvertito, per caso
te ne sei scordata?
No, no...forse...
Ora vorresti soltanto
sentirlo.
Vorresti solo...vorresti solo Lui. Qui. Adesso. Un momento, sempre,
sempre...
Ricordi?
“No, non voglio ricordare.
Vattene.” Dici rivolta ad uno strano spirito che rappresenta tutti quei
pensieri tuoi, che irrimediabilmente si legano ai Suoi.
“Me ne vado io.” Raccogli i
vestiti. Una valigia di pelle...regalo di Remus. Viaggi, ricordi di viaggi con
lui.
Preghi di finirla, finirla, a
quello spirito che ti sta devastando.
Valigia fatta, un po’ di
soldi.
Chissà quand’è il prossimo
treno per Hogwarts...
(“Arrivo. Arrivo, mio unico
desiderato Ricordo” è il tuo sussurro)