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Autore: Shakarian02    11/04/2016    1 recensioni
Garrus stava lì, ad osservare quell’alimento al cioccolato, con una espressione malinconica sul viso, gli occhi cerulei e nubilosi.
Faceva così male. Male. Un male che andava oltre ogni cosa.
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Garrus Vakarian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11 Aprile, un anno dalla sconfitta dei razziatori.
 
La Normandy era stata risistemata, molti pezzi sostituiti.
Vakarian, sotto tassativo ordine scritto di Jane Shepard, era diventato comandante della nave; costruita, in passato, da Cerberus.
Nave una volta appartenente alla comandante.
 
Il turian era nell’alloggio del capitano, con un dolce umano tra le mani; seduto a gambe incrociate sul letto, lo sguardo indirizzato verso la candelina infilzata in quel cibo così… Strano. Un piccolo cupcake.
Garrus stava lì, ad osservare quell’alimento al cioccolato, con una espressione malinconica sul viso: gli occhi cerulei e nubilosi.
Faceva così male. Male. Un male che andava oltre ogni cosa.
Un male che andava oltre quel dannato missile che tempo fa gli aveva sfregiato il viso; un male che andava oltre il tradimento di Sidonis; un male che andava oltre la propria ipotetica morte, che sarebbe già planata da un pezzo, non fosse stato per Shepard.
Shepard.
Quei capelli rossi come il sangue umano, intonati con le labbra; il corpo tonico e muscoloso, ma altresì formoso ed armonioso; quel piccolo sorriso che le si dipingeva in volto  quando erano insieme, quando toglieva la maschera della dura.
Quegli occhi verde foresta, che egli tanto amava: emanavano voglia di vivere, ricordavano la natura; sembravano spesso emanare luce propria, energia, vita.
Quegli occhi verde foresta, che si arrossavano, che si inumidivano, che piangevano lacrime di disperazione quando ella era abbracciata a lui, durante la notte: in preda all’angoscia di quegli strazianti incubi, di quella paura che le alitava costantemente sul collo.
Quella donna, talmente forte, talmente coraggiosa.
Talmente viva nei pensieri di Garrus. La amava, le mancava, la amava.
Per gli spiriti, se la amava; anche se adesso non era fisicamente lì: lui la amava. La amava.
La amava. La amava. La amava.
Perché gli eroi erano propensi allo spirare? Alla sofferenza?
Perché quella donna così forte non era uscita viva da quella battaglia?
Perché lui non era andato con lei? Perché l’aveva condannata, a se stessa; al proprio destino.
 
Il turian prese un respiro profondo, trattenendo il fiato e stando in apnea per diversi istanti, poi soffio sulla candelina, essa si spense, lasciando propagare una piccola nuvoletta di fumo.
 
< Ti amo,  Jane Shepard. –Attese qualche breve istante, scuotendo appena il capo.
- Buon compleanno, amore mio. Mi manchi… Così tanto.  >
   
 
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