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Autore: Little Redbird    12/04/2016    4 recensioni
[Post 1x13]
Simon Lewis era il tipo di ragazzo che, a guardarlo, uno pensa alle città di periferia.
Non per Raphael, però. Ai suoi occhi color caffè, Simon era il suo incubo personale.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Raphael Santiago, Simon Lewis
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Absence

 

Simon Lewis era il tipo di ragazzo che, a guardarlo, uno pensa alle città di periferia, ai pomeriggi passati nell'unico centro commerciale più vicino, insieme al gruppetto più stretto di amici che ridono e bevono Milk Shake seduti ad un tavolino circolare. Con il suo sorriso grande e le mani affondate nelle tasche per l'imbarazzo, era l'incarnazione di una giornata di sole, il classico bravo ragazzo.
Non per Raphael, però. Ai suoi occhi color caffè, Simon era il suo incubo personale – debolezza, distrazione, pericolo. Non erano cose che appartenevano a Simon stesso – a parte la distrazione, più distratto di lui non c'era nessuno –, ma erano cose che sembravano appartenere a Raphael ogni volta che l'altro gli era intorno.
Simon lo rendeva debole, lo distraeva, facendogli mettere a rischio tutto ciò per cui aveva lavorato una vita intera e più a lungo. L'aveva saputo fin dall'inizio, da quella volta in cui l'aveva convinto ad allearsi con i lupi usando solo uno dei suoi sguardi carichi di speranza e preghiera. Eppure aveva lasciato che lo usasse ancora, fino a pugnalarlo definitivamente alle spalle, scegliendo gli Shadowhunter anziché lui – loro, si corresse subito. Aveva scelto i cacciatori anziché il suo stesso clan, la famiglia che l'aveva accolto quando nessun altro l'avrebbe fatto.
Raphael strinse i pugni. Quel ragazzo era un incubo su gambe, ma anche un incubo vero e proprio. Continuava a perseguitarlo durante le ore soleggiate e interminabili del giorno, quando tutto quello che lui chiedeva era poter riposare la mente, stanca di tutti gli intrighi e stratagemmi, e invece il sorriso immenso di Simon continuava a tornargli in mente, alternandosi all'espressione avvilita dell'ultima volta che l'aveva visto, in un gioco di immagini irritante e al contempo deprimente. Odiava quello che era successo. Odiava Simon e la sua cieca lealtà per la ragazzina dai capelli rossi. Ma odiava anche l'assordante silenzio che dilagava nell'hotel a quell'ora del giorno. Prima che decidesse di tradirlo – di tradirli –, Simon era solito disturbare il sonno degli altri strimpellando la sua chitarra con canzoni sconosciute a Raphael, che erano però finite per diventare una sorta di ninna nanna, una melodia costante che spezzava quel silenzio tombale, rassicurandolo di essere ancora vivo – o almeno non-morto.
Il vero incubo, si rese conto allora Raphael, non era Simon. Era la sua assenza.




 

AN:
Flash scritta per il Metaphor!Meme del gruppo The Capitol. Prompt di Kary: Simon/Raphael + Incubo.
L'obiettivo di questo meme era scrivere una storia in cui la parola assegnata fosse una metafora per uno dei personaggi, e non credo di esserci riuscita troppo bene, ma ci tenevo a provarci.
Sembra che stia già esaurendo la fantasia, per quanto riguarda questi due, per cui perdonatemi se alcune cose sembrano trite e ritrite ^^''

Red
   
 
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