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Autore: Mead    12/04/2016    0 recensioni
Non pensavo davvero di riuscire a cacciarmi così tanto nei guai, sì insomma non che ci si sia mai potuti riferire a me come a uno stinco di santo e penso che chi mi conosce direbbe che una fine del genere poteva aspettarsela solo da me in tutta la sua “cerchia sociale”.[...]Non so spiegarti quale sia il mio problema, qualunque esso sia so solo che è stato mio fedele compagno di viaggio fino a qui, dove sto per morire senza che nessuno conosca la mia storia
né il mio nome.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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                                                                                                                      Intro

Non pensavo davvero di riuscire a cacciarmi così tanto nei guai, sì insomma non che ci si sia mai potuti riferire a me come a uno stinco di santo e penso che chi mi conosce direbbe che una fine del genere potesse aspettarsela solo da me in tutta la sua “cerchia sociale”.

La storia della cerchia sociale l’ho ascoltata tutti i giorni per una settimana dallo psicologo a cui ero stato affidato nel centro recupero per senzatetto, ti fanno raccontare la tua storia, cercano di capire come hai fatto a ridurti in quello stato e la strana controfigura di Freud che avevo di fronte insisteva nel non capire come mai io mi fossi allontanato dalla mia cerchia sociale. Devo ammettere che ero restio a parlare della mia vita e che non intendevo dare spiegazioni a chicchessia, ma il ricordo che ho di quell’uomo è molto simile a quello che ho del polpettone di natale di mia zia, stopposo e difficile da mandare giù.

Tuttavia me ne andai da quel posto un sabato mattina, avevo dato un nome falso quando mi ero registrato, è molto comune che quelli come me non abbiano i documenti e chi dovrebbe controllare nei registri e all’anagrafe spesso non è così attento, quindi nessuno sapeva che ero stato lì.

Era fine febbraio, il vento spazzava le foglie nel vialetto e io avevo buttato via l’ennesimo tentativo di rimettere in piedi la mia vita.

Tira lo stesso vento ora, forse per questo mi è tornata in mente questa storia, sono agitato come quella mattina anche se quel giorno ero agitato in modo diverso da quello in cui lo sono ora... e adesso è notte inoltrata.

Sono inginocchiato in mezzo alla neve, ma non ho così tanto freddo.

Dicono che prima di morire ti passa davanti tutta la vita. Io credo che ti tornino alla mente solo i fatti che l’hanno resa davvero tua, per ognuno è qualcosa di diverso non per forza il giorno del tuo matrimonio o del tuo diploma. Poi arriva il momento in cui i ricordi che arrivano sono quelli che ti hanno portato alla morte, vorrei essere come Sophie Scholl e sapere che sto per morire perché ero nel giusto, perché ho lottato contro qualcosa di grande e non mi sono arreso. Invece sono io, e so che sto per morire perché ho sbagliato tutto in una lotta che di grande non aveva proprio niente.

   
 
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