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Autore: Selva oscura    12/04/2016    4 recensioni
L'amore si sa è anche sofferenza e gelosia.
Kagome lo sa bene, specialmente dopo aver visto Inuyasha insieme a Kikyo.
Ma cosa succederebbe se nella vita di Kagome entrasse Sesshomaru, il principe degli Inuyokai, affascinante ma allo stesso tempo irraggiungibile?
Riuscirà lei a far chiarezza nei suoi sentimenti? O si ritroverà innamorata di entrambi i fratelli?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Kagome/Sesshoumaru, Miroku/Sango
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'inizio di una strana amicizia.


Il sole stava spuntando lentamente iniziando a illuminare il tempio Higurashi.
Kagome fu svegliata da un forte rumore proveniente dal santuario. Sembrava che qualcosa o meglio qualcuno si fosse intrufolato. Era ancora presto, e nonostante gli occhi ancora impastati dal sonno, si liberò in fretta delle coperte, indossò una giacca sopra il pigiama e uscì di casa. Il gelido vento mattutino giocava con i suoi capelli neri mentre si avvicinava al suo obbiettivo; in cuor suo sperava di veder comparire il volto arrogante di Inuyasha. " Forse è venuto a prendermi. " pensò felice ed emozionata, ma il ricordo di lui assieme a Kikyo abbracciati e la sgradevole sensazione di essere la seconda scelta riaffiorarono prepotentemente, rendendola insicura e triste.
Con le mani che tremavano fece scorrere la porta del santuario lentamente. Intravide subito una massa di capelli argentea, e il suo cuore prese subito a battere furiosamente.
<< Inuya... >> la sua voce si bloccò non appena l'uomo si girò verso di lei, infastidito dalla sua entrata. Non era Inuyasha, ma Sesshomaru, e l'espressione di Kagome mutò rapidamente.
Abbassò lo sguardo e con voce mesta disse: << Ah, sei solo tu! >>
Sesshomaru, già infastidito per l'interruzione da parte della ragazza, sentì montare dentro di sè una grande rabbia. Come osava lei essere delusa dalla sua presenza? Come poteva preferire quel fratellastro mezzodemone?

Con un movimeno fulmineo l'afferrò per l'esile collo. Occhi dorati contro gli occhi scuri. Notò con stizza che non vi era alcun timore in essi, ma solo un'immensa tristezza.
" Perché lei non si ribella? Possibile che non gli incuto un minimo di timore? A guardala meglio e più da vicino non avevo mai notato la forma ben delineata del collo. Sembra così sottile e delicato che potrei spezzarlo facilmente, i suoi occhi sono così...ammalianti e la bocca sembra essere disegnata...".
Turbato dal percorso che avevano intrapreso i suoi pensieri la lasciò immediatamente come se la sua mano si fosse scottata.
Kagome tirò un sospiro di sollievo: per un attimo aveva avuto paura di lui, ma era riuscita comunque a rimanere tranquilla.
Nonostante Sesshomaru non si fosse mostrato ben disposto nei suoi confronti, la curiosità prese il sopravvento su di lei: ancora non riusciva a capire perché Sesshomaru fosse nei pressi del villaggio Musashi e ancor meno perché lui non riuscisse a tornare.
<< Sesshomaru posso chiederti una cosa? Perché ieri notte ti trovavi al villaggio? >> chiese mentre il sole illuminava il Goshinboku.
Il bianco demone la ignorò superandola, uscendo dal santuario.
Kagome sospirò ormai rassegnata ad non avere nessuna risposta da lui, lo imitò richiudendo dietro di sè la porta e si incamminò verso il Dio albero.
<< Cercavo te. >>
Due semplici parole ma pronunciate da lui le facevano uno strano effetto, il suono della sua voce tagliente come una lama era venata da una nota di preoccupazione...o forse se lo era immaginata. Sesshomaru che cercava lei le sembrava così assurdo e irreale che credeva di essere stata trasportata in un'altra dimensione durante la notte, eppure sentiva che quella nota preoccupata era reale.
I rintocchi del vecchio orologio giunsero alle orecchie della ragazza suonando le sette in punto.
<< Cavoli! Se non mi sbrigo faccio tardi! Ah Sesshomaru tu non muoverti dal tempio, io tornerò presto! >> disse frettolosamente Kagome rientrando in casa di corsa per cambiarsi.
Sesshomaru la guardò allontanarsi, e la stizza nei confronti di quell'umana aumentò ancora di più.
Ovviamente, non avrebbe fatto quello che lei gli aveva chiesto.
Intanto al castello di Naraku...
<< E così anche lui ha fallito! >> commentò il mezzodemone ragno con tono annoiato.
<< Nemmeno questa volta sono riuscito a far fuori quella dannata sacerdotessa! >> continuò facendo segno con un elegante movimento della mano a Kanna di avvicinarsi a lui con lo specchio; silenziosa la bambina gli mostrò l'immagine di Inuyasha assieme a Miroku.
<< Vedrai Inuyasha ti farò soffrire come meriti! Colpirò la persona che ti è stata più vicina! >> sussurrò crudele Naraku. << Kanna mostrami Kagome! >>
L'immagine dello specchio mutò mostrando semplicemente il nulla.
Nascosta nell'ombra Kagura sorrise aveva ascoltato ciò che le serviva per indurre Naraku a fidarsi di lei ciecamente.
<< Kanna! Essere inutile cosa hai combinato? >> sibilò << Vattene non mi sei di alcuna utilità! >> congedandola aspramente.
In realtà Kanna non aveva potuto mostrare Kagome a Naraku poiché il suo specchio rifletteva solo ciò che apparteneva all'epoca Sengoku.
Nel lungo corridoio un po' malandato a causa dell'intensa malvagità del demone, Kagura uscì dal suo nascondiglio sorridendo sorniona. In realtà non aveva nulla nei confronti di Inuyasha, ma lei era obbligata ad obbedire a Naraku, poichè egli possedeva il suo cuore e lei non desiderava altro che la libertà.
<< Kagome non si trova al villaggio. Lei non appartiene a questo mondo! >> disse rivolgendosi al demone.
<< E di grazia Kagura...tu come ne sei a conoscenza? >> domandò Naraku facendosi immediatamente attento.
<< Poco prima che tu assorbissi la falsa Principessa Kaguya, lei disse: " Lo scorrere del tempo di quella ragazza era diverso dal nostro." >> lo informò.
Le parole di Kagura risvegliarono un minuscolo particolare sopito nella memoria di Naraku. " Ora mi è tutto chiaro! La prima volta che vidi Kagome lei stava...sì certo lei usciva dal pozzo mangiaossa! "
<< Uhuhuh! Kagura prendi quest'osso e va a sorvegliare il pozzo! >> ordinò lui mentre si sfilava dalle carni un osso lungo quanto un dito medio. << Con questo saremo costantemente in contatto. >> continuò guardandola serio.
" Vedrai che piccola sorpresa avrai Inuyasha! Non mi serve nemmeno Kikyo per farti soffrire... Dolce Kagome dopotutto sei la sua reincarnazione. "
Un luccichio malvagio affiorò nei suoi occhi e un ghigno malefico gli abbelli il volto, cosa che non passò di certo inosservata a Kagura che si chiese cosa avesse in mente questa volta Naraku ed ebbe la sensazione che questa volta sarebbe stato diverso dalle altre.

Nel frattempo Sesshomaru non aveva alcuna intenzione di rimanere al tempio.
" Trees, fruits and flowers...la la la! "
" It's Spring...la la la! "
" Che strana melodia. Da dove arriva? " pensò mettendo in atto le sue intenzioni cosi spiccò un lunghissimo salto, " Di certo non me ne starò in quel tempio puzzolente! Io il grande Sesshomaru obbedire a una femmina umana...Mai! " concluse atterrando alla fine della scalinata che conduceva al luogo sacro.

" And i see! Beatiful everything...la la la! "
<< Ancora quella melodia... >> sussurrò incuriosito scansando malamente una coppietta di giovani ragazzi che stavano passeggiando.
Con il suo udito perfetto riuscì a destreggiarsi abilmente tra le infinite strade fino ad arrivare al centro caotico, dove svettava un altissimo palazzo su cui vi era un monitor pubblicitario che mostrava le immagini di una giovane e bella ragazza in primo piano e sullo sfondo un bosco verdissimo e fiori di mille colori :

" Trees, fruits and flowers...la la la! Have new colors...la la la! It's Spring...la la la! And i see! Beatiful everything...la la la! "
La pubblicità terminava con l'immagine della ragazza che si spruzzava sui polsi il profumo e invitava gli ascoltatori ad andare a comprarlo.
Sesshomaru non aveva mai visto nulla di simile e non riusciva a capire come potesse una femmina umana non emettere alcun odore. Insospettito che la modella fosse un demone pericoloso iniziò a farsi largo tra la folla prepotentemente e ringhiando a chiunque osasse rivolgergli parola.

<< Finalmente è finita! >> esclamò sorridendo Kagome rivolgendosi a Yuri, Eri e Ayumi le sue migliori amiche. << Ho sentito dire che in centro hanno aperto una nuova gelateria! Che dite magari ci prendiamo un super coppa! >> propose allegramente Eri << Siii! >> risposero in coro la castana e la mora.
<< Spiacente ragazze. >> disse Kagome << Io ho un impegno urgente per questo pomeriggio. >> continuò mentre pensava al demone lasciato solo a casa sua. << Uffa! Kagome sei proprio una guastafeste! >> esclamarono avvilite le amiche << Il tuo impegno urgente non sarà per caso il ragazzo geloso e doppio giochista con cui esci? >> domandò Yuka senza accorgersi che le sue parole avevano intristito Kagome.
<< Ma no! Non devo uscire con lui! Sai che vi dico? Andiamo a prenderci questo gelato insieme! >> rispose lei riprendendosi subito.

<< Spostati stupido umano! >> ringhiò Sesshomaru contro un agente che era di guardia all'entrata del palazzo puntandogli alla gola la Tokijin .
<< Le..le..lei n...n...non p..p..può pa..pas..passare! >> rispose l'uomo tremando come una foglia.
" Devo far fuori quel demone! " pensò l'inoyukai fulminando con lo sguardo il suo inutile ostacolo, mentre intorno a lui si stavano raggruppando incuriosite molte persone.
Con un salto portentoso e sotto gli occhi allibiti di tutti arrivò fino allo schermo.
Sesshomaru si trovò davanti all'immagine della ragazza, che ripeteva meccanicamente le stesse azioni e le stesse parole.
<< Chi sei demone? >> disse, scoccando al nemico uno sguardo glaciale. Per tutta risposta la ragazza continuò a cantare.
Pensando che probabilmente stesse per lanciargli un maleficio, Sesshomaru agì prontamente...si avventò contro lo schermo tagliuzzandolo in mille frammenti, e infine atterrò con eleganza allontanandosi soddisfatto mentre le persone che avevano assistito alla scena scappavano impauriti.
<< Chissà che succede? E come mai stanno scappando? >> chiese Ayumi incuriosita rivolgendosi alle amiche, che alzarono le spalle come per dire che non avevano idea.
<< Aspettate che chiedo! >> disse Eri avvicinandosi a una giovane signora << Mi scusi che cosa è successo? >>
<< Non è un essere umano qualunque...ha una spada...è pericoloso! >> farfuglia spaventata superando la ragazza.
" Oddio Sesshomaru è qui! " pensò Kagome intuendo subito chi fosse il responsabile, " e ora dove diamine sarà è meglio che lo cerchi prima che faccia altri danni! E come faccio a sganciarmi ora dalle ragazze? Che cosa posso inventare? "
Le venne in mente un idea un po drastica ma almeno efficace, iniziò a fingere di provare acuti dolori alla pancia.
La preoccupazione delle sue amiche era stata reale, lei odiava ricorrere alle bugie, ma non poteva dirgli la verità. Così si mise alla ricerca del demone.

Dopo due ore di costante ricerca Kagome iniziava a sentirsi stanca, aveva camminato in lungo e in largo chiamando Sesshomaru.
<< Dove va una bellezza come te tutta sola? >> le chiese un giovane uomo alquanto sbronzo, mal vestito e con lo sguardo vacuo sbarrandole il passo accarezzando la sua figura con uno sguardo lascivo.
<< La prego mi faccia passare! >> mormorò Kagome rendendosi conto solo in quel momento di aver camminato fino ad una zona malfamata.
<< Ti va di divertirsi un po insieme? >> continuò il giovane come se non l'avesse sentita sfiorando i suoi capelli corvini.
<< No! Grazie mille per l'offerta! Ho di meglio da fare! >> rispose piccata trovando un po di coraggio.
<< Suvvia! Non fare la preziosa con me! So che vuoi altrimenti non saresti venuta qui sola! >> insistette accarezzandole il braccio con due dita.
<< Infatti è con me! >> disse una voce glaciale dietro le spalle dell'uomo.
<< C'ero prima i... >> provò a ribattere, ma lo sguardo furioso di Sesshomaru lo azzitti immediatamente facendolo allontanare da Kagome mentre mormorava delle scuse.
<< Andiamo! >> rivolgendosi a lei che lentamente stava cadendo sulle ginocchia.
<< Aggrappati! >> le ordinò vedendola in uno stato di leggero shock, la prese in braccio stringendola al petto.
<< Grazie Sesshomaru. >> sussurrò Kagome sentendosi al sicuro.

La notte iniziava a rischiararsi con le stelle che lentamente apparivano; Sesshomaru e Kagome avevano appena fatto ritorno al tempio in assoluto silenzio, lui la depositò delicatamente a terra.
I loro sguardi si incrociarono ancora una volta e Sesshomaru vi lesse ancora tristezza nei suoi occhi, credeva di sapere chi o cosa aveva reso Kagome sofferente, l'aveva sentita piangere la notte scorsa ma non se ne era curato, o meglio qualunque fosse il motivo per cui piangeva a lui non importava minimamente.
<< Tu sai bene che mio fratello resterà per sempre legato al passato. >> affermò lui gelidamente, seguendo con gli occhi dorati ogni reazione provocata dalle sue parole.
Kagome sospirò leggermente la constatazione del demone bianco aveva risvegliato la parte di se che era stata distrutta la notte precedente.
<< Già legato al passato. >> rispose senza mettere alcun sentimento in quelle quattro parole, però ora dopo una giornata nel suo mondo senza aver minimamente pensato a Inuyasha riusciva a capire il bisogno di lui di proteggerla però non capiva ancora qual 'era il suo posto nell'epoca Sengoku.
<< Hai qualcuno da proteggere Sesshomaru? Se hai una persona importante da proteggere allora potresti capire meglio Inuyasha. >> continuò lei guardandolo dritto negli occhi aspettandosi che lui si infuriasse per la sua sfrontatezza.
Ma al contrario di ciò che lei credeva, Sesshomaru non fece nulla si limitò solamente a voltargli le spalle.
' Una volta anche mio padre mi rivolse queste parole. Ora nella mia vita c'è Rin, lei ha curato le mie ferite e sopratutto mi ha mostrato un lato degli umani che non credevo che avessero: la compassione verso il prossimo senza alcuna distinzione tra demoni e non. ' riflettè Sesshomaru ' Lei è ancora sofferente per la caviglia e io invece sono bloccato qui! ' pensò furiosamente lui stringendo le mani in un pugno fino a far sgorgare leggermente del sangue sul palmo.
Senza pensarci due volte Kagome, vedendo il sangue scorrere dalle mani di lui, si strappò la manica della maglietta e si inchinò alla loro altezza fasciandole, lui seguì sorpreso il gesto di lei e per la prima volta nella sua lunga vita cercò di inghiottire il suo orgoglio.
<< Rin ha bisogno di cure e tu sei l'unica che può curarla. >> disse con difficoltà l' inuyokai gli era costata una fatica immane pronunciare quelle parole, lui che non aveva mai avuto bisogno di aiuto da nessuno, ora stava mettendo il bene di un'altra persona davanti alle sue esigenze. Kagome rimase a dir poco sorpresa dalla sua richiesta, e in un attimo fu divisa da due fuochi: voleva aiutare la piccola ma allo stesso tempo non voleva tornare in quell'epoca. In una manciata di minuti il suo buon cuore prese il sopravvento e una vocina interiore gli sussurrò che tornare e aiutare Rin era la cosa giusta da fare poi in seguito avrebbe affrontato con calma Inuyasha.
<< Capisco. Fammi prendere il necessario e andiamo da lei immediatamente. >> rispose correndo verso la porta d'ingresso.



Note autrice: Scusate tanto se lo avevo cancellato ma non mi convinceva il capitolo e allora ho qualche modifica assieme ad Lalak, che mi sopporta costantemente. Grazie mille anche a chi aveva recensito prima e chi mette questa storia tra le preferite o seguite. Kiss Kiss Selva
   
 
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