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Autore: Rynarf    13/04/2016    0 recensioni
"Una voce, un ragazzino lezzo e con una strana luce negli occhi che chiedeva elemosina.
Interessante, era il primo essere umano che si sforzava di chiedere elemosina, ma qualcosa, un neurone lontano, mi stava forse mettendo in guardia."
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
- Questa storia fa parte della serie 'Clapis.'
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08 - Giugno - 2015 / 11:10




Giornata umidiccia, la riesci a percepire grazie all’imbottitura strappata e sgranocchiata della vettura nella quale alloggi. Avrà piovuto questa notte? Bha, non te ne sei neppure accorto. Ma per quanto il tempo possa apparire livido, il meccanico sorriso che spunta sul tuo volto non appena spalanchi gli occhi, preannuncia che neppure questa sarà una giornataccia!
“ Che fa rima con cartaccia! “
Scandisci questa frase nella tua mente, marcando la tonalità vocali sulle due ultime C.
Sei un babbeo, Clap.
Clap; ti piace come nomignolo, così come il nome per intero. Ti ricorda “clap your hands”: applausi! E ti senti grato alle tacite riverenze che ingenuamente le persone dedicano alla tua persona ogni qual volta pronunciano l’abbreviazione.
Oggi lavori?
Controlli il finestrino lercio, solitamente è lì che appunti le cose importanti da ricordare. Carta e penna? Please, too mainstream!
Non è la macchina giusta, mannaggia.
Che giorno è? Spremi le meningi ragazzetto! Hai bisogno di ricordare in quale dì ti sei appena svegliato per sbrogliare il primo enigma della giornata.
AH! E’ lunedì, già. Quindi ti trovi nella fiat uno bianca, quella col manubrio mancante ed il parabrezza spaccato. Le crepe nel vetro rinforzato hanno creato ciò che credi possa essere la sagoma di un sole. Ti piace pensare che la rottura sia stata causata dall’impatto con un grosso animale, o un essere umano, il che riesce sempre a metterti di buon umore! Per questo l’hai scelta.
Le tue decisioni non sono mai date dal caso, più o meno.
I promemoria sono posti nell’auto del mercoledì: land rover GT con fari anteriori mancanti, come se le avessero strappato gli occhi. E’ una delle più comode, adatta al centro della settimana.
Dopo esserti recato presso il tuo giaciglio preferito constati con un velo di delusione di avere la giornata libera.
Cosa farai?
Intanto tenti di osservarti nello specchietto retro visore, ma con tuo sollievo l’hai già rotto qualche mese precedente, dunque la presenza di una superfice riflettente non ti disturba più di tanto. Leccandoti la mano destra pulisci alla buona la sporcizia presente sul tuo volto, squadrandoti successivamente il vestiario: puzza di umidità ed è visibilmente trasandato, nonché sporco. Uno di questi giorni dovrai deciderti a dargli /darti/ una ripulita, ma non oggi! In questo lunedì ti dedicherai ad uno dei tuoi passatempi preferiti: l’assillare.
La tua missione è far arrivare qualcuno alla violenza; con un ragazzo ci riuscisti! Ma rimase più lui sconcertato dalla tua risata piuttosto che tu dopo aver ricevuto un iracondo pugno in faccia. Fu una delle giornate più belle di sempre, la ricordi ancora. E oddio, la sua faccia! Ti scappa una risata anche adesso, mentre ti avvii verso la città. Rimpiangi solo di non aver potuto far partecipare Johanna, se no sì che sarebbe stato un ricordo DAVVERO fantastico!

[ . . . ]

Sei in piazza, scrutando i passanti con celato interesse. Di tanto in tanto tenti di elemosinare qualcosa, ma le persone ti snobbano. Ci sei abituato.
Quel che ti dà più fastidio è la tua vista ridotta; con due occhi ben funzionanti potresti ispezionare la zona con minore fatica, tuttavia ringrazi di esser ancora provvisto del tuo originale occhio sinistro.
Dopo circa una ventina di minuti hai guadagnato 5£, ottimo! Ma ti stai annoiando, non c’è proprio nessun individuo che riesca ad attirare la tua attenzione …
Bugiardo! Eccolo lì!
Come sei riuscito a scorgerlo tra la folla è vera fortuna. L’hai adocchiato nella conclusione dell’atto di grattarsi il naso, e quest’ultimo ha una lieve macchia violacea, non riesci a definirla con precisione.
Sta mattina non si sarà lavato la faccia?
Ieri notte ha intrapreso una rissa?
Si è sporcato tramite le dita? Allora non si è lavato le mani! Ma ciò è impossibile se ha il viso pulito.
Il mistero s’infittisce. Devi scoprirlo.
Lui è il tuo bersaglio. Decidi di seguirlo fino al pomeriggio, e speri vivamente che quello sia un livido causato da una zuffa.
La giornata comincia a prendere una buona, anzi, ottima piega!
Ti fai spazio tra la gente quasi a spintoni, travolgendoli come un forsennato, non puoi assolutamente perderlo. Lo raggiungi in men che non si dica. Sei gasato, sembra proprio un livido quello. Il tuo bulbo sinistro luccica, il sorriso divampa sul tuo volto come le fiamme di una scintilla gettatasi a capofitto in un cumulo di paglia. Sembri una beliber che è finalmente riuscita a raggiungere il suo “Jastééénn”! Ma non è tua intenzione saltare addosso al povero mal capitato, no no.

«Uomo! Non è che avresti qualche spicciolo da darmi? »
  
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