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Autore: Sylvie91    13/04/2016    3 recensioni
Sorride triste al pensiero di sua madre che sicuramente la starà maledicendo per la sua testardaggine e intraprendenza, che sicuramente le avrebbe fatto un sermone senza fine vedendola così armata, ritenendola in effetti poco femminile.
Genere: Angst, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Dìs, Frèrin, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'angolo del nano.'
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Se c’è una cosa che Dori non sopporta è proprio la pioggia, la trova appena sopportabile quando la guarda cadere da dentro la sua bella e lontana casa con una tazza fumante di thè in mano, ma trovarsi in mezzo ad un acquazzone è tutto un altro paio di maniche.
La poggia batte violentemente sui loro capi appena coperti da dei zuppi cappucci, anche i pony soffrono per il tempo dato che fanno fatica a sollevare gli zoccoli, che sprofondano nel terriccio trasformato per lo più in fango.
Dori rivolge lo sguardo dietro di lui controllando appena il suo fratello più piccolo tremare nel suo cappotto marrone che gli ha cucito prima della partenza, sa che Ori ha paura dei tuoni e teme che possa cadere da cavallo se il cielo comincia ad essere ancor più tenebroso.
Lo rincuora il fatto che Nori gli sia accanto nel cammino, distraendolo con le sue continue buffonate; lui, Dori, non ne sarebbe capace e si rende conto di aver assunto un ruolo simile a quello di una madre con loro due, ruolo che però si è dovuto imporre più per necessità che per volontà.
I viaggi di lavoro di loro madre la hanno sempre portata fin troppo lontano dai suoi figli, per questo motivo Dori si è sentito responsabile nei confronti dei due fratelli minori e ha cercato di crescerli nel miglior dei modi, anche se forse si è dimostrato fin troppo protettivo.
Tentativo di protezione che ha portato a due situazioni completamente diverse: Nori ha cercato fin da subito una sua indipendenza, anche se truffaldina; al contrario di Ori che invece è proprio tramite questa avventura cerca di crescere, per considerarsi nano a tutti gli effetti.
Ori infatti tende a sminuirsi per via della sua timidezza e per il fatto che contrariamente ai principi non ha avuto alcuna educazione alle armi, ha imparato a difendersi da solo con la sua intelligenza e con la sua piccola fionda; non si accorge che proprio per questi motivi forse è il più coraggioso della compagnia.
Dori sospira esasperato quando l’ennesima goccia gelata gli percorre la schiena facendolo rabbrividire –Ehi signor Gandalf, non potete fare qualcosa per questo diluvio?- domanda ad alta voce tirando maggiormente il cappuccio sulla testa.
-Sta piovendo mastro nano e continuerà a piovere finchè la pioggia non avrà finito. Se desideri cambiare il clima del mondo dovrai trovarti un altro stregone.- afferma Gandalf tranquillamente, voltandosi appena verso Dori.
-Ce ne sono di altri stregoni?- chiede poi Bilbo.
-Noi siamo cinque. Il più grande dell’ordine è Saruman il bianco e poi ci sono i due stregoni blu, ed il quinto è Radagast il bruno.- spiega lo stregone.
-E’ un grande stregone o è più come te?- domanda di Bilbo, provocando intenzionalmente lo stregone; mentre Gandalf fa una smorfia che è tra l’indignato e lo stupito -Credo che sia un grandissimo stregone a modo suo, è un anima gentile che preferisce la compagnia degli animali agli altri, e tiene d’occhio le vaste foreste ad est.- conclude il discorso muovendo appena il bastone.
 
E poco dopo un fulmine squarcia il cielo seguito poi da un forte tuono, che fa spaventare i pony rendendoli difficilmente gestibili, cominciano infatti a nitrire incontrollati e cercano quasi di disarcionare i loro cavalieri; Bilbo si aggrappa goffamente al collo dell’animale che scalcia e poi inizia a correre contro gli altri, mentre altri tuoni si susseguono al precedente.
Lo hobbit chiude gli occhi spaventato non avendo la minima idea di come fermare l’animale e lasciandosi trasportare dalla sua folle corsa; finchè non sente che un altro destriero si sta avvicinando velocemente al proprio, volta appena la testa e vede Thorin che si allunga verso le sue redini tenendosi con un braccio al suo cavallo.
Quando finalmente Thorin riesce a tirare le redini del cavallo di Bilbo entrambi si fermano appena fuori dalla strada dove erano  gli altri, lo hobbit si sistema nuovamente sulla sella cercando di non  incrociare lo sguardo azzurro del nano che sente addosso.
-M-mi d-dispiace.- sussurra Bilbo leggermente intimorito, sentendosi profondamente in imbarazzo per essere stato l’unico a non esser stato capace a bloccare il proprio destriero.
Thorin lo guarda un attimo sapendo che probabilmente non può aspettarsi di più da quel mezz’uomo incapace perfino di fermare il proprio cavallo, rimane convinto che il viaggio non fa per lui e che dovrebbe ritornarsene a casa di corsa.
-Se ci sarà una prossima volta, stai attento.- brontola Thorin incamminandosi verso il sentiero, seguito da un silenzioso Bilbo che si rimprovera per essersi fatto distrarre dal quel fulmine, ma non ne aveva mai visto uno così grande e luminoso in pieno giorno e non gli è saltato proprio in mente che il pony poteva spaventarsi del seguente tuono.
Raggiungono il gruppo in silenzio, ma notano subito che mancano dei nani all’appello.
-Dove sono andati?- chiede Thorin rivolgendosi a Balin che è rimasto ad aspettarli assieme ad Oin.
Balin sospira piano –Ori è stato disarcionato, il suo pony è scappato da quella parte.- afferma il mentore indicando la strada intrapresa dagli altri nani.
Thorin guarda per terra notando un gran numero di impronte sul fango e subito sprona il suo destriero seguendo quel sentiero, lasciando indietro sia Bilbo che gli altri due nani.
-Ragazzo, non ci pensare; può capitare a tutti di perdere il controllo sul proprio pony.- afferma Balin notando il volto abbassato e sconfortato di Bilbo.
-Io non volevo essere un peso…- sussurra lo hobbit, stringendo le redini con frustrazione.
-Cosa? Ne aveva uno steso?- interviene Oin avvicinandosi ai due tendendo l’orecchio con la mano, facendo sghignazzare Balin e sorridete timidamente Bilbo.
-Ti spiegherò dopo, Oin!- urla Balin, il più vicino possibile alla tromba del suo amico –Ora seguiamo gli altri.-
I tre il più velocemente possibile seguono le varie impronte prima che la pioggia le cancelli, nel giro di pochi minuti sentono in lontananza delle urla in khuzdul seguiti poi da una voce più autoritaria e ferma, che tutti e tre riconosco immediatamente per quella di Thorin.
 
Quando arrivano la situazione sembra tutt’altro che tranquilla, sono davanti a un fiume in piena e in mezzo a questo c’è un pony con le redini incastrate tra le rocce; l’animale spaventato cerca di liberarsi da solo scalciando i massi e agitandosi rendendo più difficoltoso il salvataggio dei nani.
Dwalin tenta di prendere con un lazo il destriero ma ogni tentativo sembra vano, dato i movimenti veloci e incontrollati dell’animale; il guerriero s’avvicina a Thorin e Gloin per proporre un’idea capace di sbloccare la situazione.
-Vado nel ruscello.- afferma netto il guerriero, cercando con lo sguardo il consenso dei due amici.
-E’ una follia.- ribatte Gloin non convinto –Non mi sembra che tu sia questo gran nuotatore.-
-Non voglio che vadano i ragazzi.- continua Dwalin, dando un occhiata a Fili e Kili che stanno cercando di tirare su di morale Ori piangente –Mi lego la corda alla vita, se sarò in pericolo mi tirerete indietro.-
Thorin guarda un attimo il suo amico di sempre, sa che continuerà a insistere e, testardo come è, sarebbe capace di buttarsi in acqua senza fune di sicurezza –Va bene, hai un tentativo.-
Dwalin, velocemente e senza farselo ripetere un’altra volta, si lega la lunga fune intorno la vita passando l’estremità a Gloin e a Thorin.
L’acqua del torrente è ghiacciata e sembra che diventi sempre più fonda ad ogni passo, le pietre del letto sono anche scivolose e la pioggia che continua a scendere non aiuta per niente Dwalin a muoversi con agilità; tenta di reggersi sulle rocce in superficie sentendo talvolta la fune tirare, dato che tende a incastrarsi.
Il pony continua a scalciare anche quando il guerriero finalmente gli arriva vicino e allunga la mano per accarezzare il vello bagnato –Dai bello, sta buono.- incita il nano cercando di tirare fuori le redini da due rocce troppo vicine che le tengono bloccate.
Insiste per un poco e poi guarda un attimo dietro di sé, dove a tenere la fune si sono uniti a Gloin e Thorin, anche Dori e Bombur essendo tra quelli più forti; sospira prendendo un coltellino dalla propria tasca e cominciando a tagliare le grosse redini di pelle.
Fortunatamente il pony sembra essersi leggermente calmato con quelle poche carezze e si limita a cercare l’equilibrio tra i sassi per non cadere completamente in acqua e farsi trasportare dalla corrente, ora che le sue redini sono libere e rotte.
Dwalin infatti le tiene strette mentre cerca di guidare il pony tra i sassi, controllando dove le rocce sembrano più solide; sente ancora una piccola pressione alla vita, segno che i suoi compagni sono ben attenti a tirarlo fuori in caso di caduta.
Alla fine il guerriero raggiunge la riva seguito dal pony che raggiunge il suo padroncino piangente ancora seduto su un tronco assieme ai due principi, che cercano di tranquillizzarlo per l’accaduto.
-Bel lavoro, Dwalin.- afferma Thorin con una pacca sulla spalla del guerriero.
-Dubitavi?- chiede il guerriero divertito, cercando di asciugarsi con una coperta passata velocemente da Balin.
-Grazie per essere andato al posto dei ragazzi.- conclude il moro, andando a parlare con Gandalf per capire se per oggi è il caso di fermarsi essendo tutti un poco stanchi dell’avventura non richiesta.
 
Ori guarda il fuoco triste, non riesce ancora a capacitarsi per quanto successo durante la giornata; sa di non essere un guerriero eccezionale o di non avere la forza di Dori nel sollevare oggetti dalla massa enorme o la furbizia che dimostra Nori nell’ottenere sempre ciò che vuole.
Sa di valere, sa che potrebbe fare grandi cose; ha il coraggio per farle, ma non ha i mezzi: come potrà mai combattere lui che ha solo una fionda?
Sospira triste mentre butta un legnetto nel fuoco; Thorin gli ha dato il primo turno di guardia e sa che dovrebbe ringraziarlo, perché nonostante quanto successo vuole fargli capire che ha ancora fiducia in lui, tuttavia lui non ha molta fiducia in se stesso.
Si guarda intorno soffermandosi su ciascuno dei suoi compagni dormienti; la grotta, trovata da Nori non è molto grande e quindi è molto facile per lui controllarli senza staccarsi dal fuoco che un po’ lo riscalda e un po’ lo rincuora.
-Posso tenerti compagnia?- domanda all’improvviso Bilbo, facendo sobbalzare Ori sul tronco non avendo sentito lo hobbit arrivare alle spalle –Scusa non ti volevo spaventare.-
-N-no, tranquillo.- risponde Ori con un sorriso, facendo cenno a Bilbo di sedersi vicino a lui sul tronco.
-Non riesco a dormire, Bombur russa troppo.- brontola il mezz’uomo facendo spuntare un sorriso divertito nel volto del giovane nano.
-E’ questione di abitudine.- ribatte Ori, muovendo appena la legna buttata ad ardere con un altro ramoscello.
-Mi è dispiaciuto molto per oggi.- comincia Bilbo –Se non mi fossi distratto a guardare il fulmine, magari Thorin poteva aiutare te, invece di me.-
Ori lo guarda un attimo confuso prima di ridacchiare divertito, nascondendo il suo ingenuo sorriso con la mano –Bilbo, avrei perso il controllo comunque. Non è colpa tua, no, davvero.-
-Ma…-
-Niente ma.- lo interrompe con una mano il nano –Anch’io potevo stare più attento, e ho meno scuse di te.-
Bilbo lo guarda, per un attimo era stato come vedere un Ori diverso molto più deciso del solito da come lo ha fermato nel discorso –Comunque mi sento in colpa, dato che Thorin non mi dà turni di guardia posso farti compagnia?-
Ori sorride facendo un cenno di consenso, pensando che non tutto il male vien per nuocere e che forse così ha guadagnato un altro amico.





Un pelo più corto degli altri, ma almeno c’è una scena nuova… nel senso che nel libro la scena viene appena citata e io ho cercato di narrarla, spero solo che sia comprensibile e carina XD
Eheheh si sa che Bilbo nostro non ha subito un bel rapporto con Thorin, ma date tempo al tempo.
Questa volta ho deciso di accantonare Dis e Frerin, ma li rivedremo la prossima volta quindi non disperate che sono vivi e vegeti, almeno finchè non lo decido io :P
Credo che ci rivedremo fra due settimane, domani inizio un altro lavoro (perché sì, un lavoro+ studio è troppo poco per me xD) dopo il 25 di sicuro xD
Ciao a tutti e a presto :*
Bisous
Syl
 
   
 
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