Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: lilyblack90    05/04/2009    13 recensioni
Una storia un po' diversa dal Twilight che conosciamo. un Edward più immedesimato nel ragazzo diciassettenne che può avere tutte. una Bella che non accetta questo tipo di leggerezza da parte di uno sconosciuto, soprattutto nei suoi confronti. e diventerà una continua lotta tra i due protagonisti, finchè, ovviamente, il più orgoglioso comincerà a provare qualcosa...ma se lei non riuscisse a mettere da parte i pregiudizi per lui? e se quando ci riuscisse l'arrivo una persona rovinasse di nuovo tutto? -veramente preferisco studiare da sola- Sempre senza respirare mi avvicino al suo orecchio. (...) –e…l’altra cosa? Preferisci anche quella farla da sola?- chiedo suadente, strafottente e vagamente sensuale. La sento trattenere bruscamente il fiato. È fatta! È mia. Abbasso lo sguardo su di lei…e la sua espressione mi lascia sorpreso. Non serve legger e il pensiero per capire che è chiaramente arrabbiata. –sicuramente meglio da sola che con te!- sbotta, infuriata. Inarco le sopracciglia –scherzi vero?- (...) –ma guarda questo! Ma chi si crede di essere?- sussurra. Purtroppo per lei la sento. –ehi, bellezza, vedi di non fare troppo la preziosa. Qui le false caste non sono apprezzate.-
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Edward

Eccomi con una nuova storia. Visto che non riesco più a continuare quelle passate, ma mi manca molto scrivere, proverò a ricominciare con questa.

Varie premesse: questa fic non terrà conto della serie, visto che è ambientata dall’arrivo di Bella.

Oltretutto ho fatto dei cambiamenti proprio alla storia (per esempio che Edward e Rosalie si conoscevano anche da vivi)

Edward in questa fic è un po’ più…ragazzo. Come tutti i ragazzi diciassettenni e belli che si conoscono, e quindi un po’ troppo sicuro di sé e non abituato a un rifiuto…che questa volta verrà dalla nuova arrivata.

Spero vi piaccia e accetto consigli e soprattutto critiche!

Buona Lettura

 

Pride and Prejudice

 

 

-Edward? sei pronto?-

Sono pronto? Ovvio. Solo le 7.50, e da cent’anni a questa parte alle 7.50 sono pronto per andare a scuola. O all’università. O a lavoro. Dipende dove mi trovo, e in che circostanza.

Sono pronto. Ma non ho voglia. Rimango steso nel letto, mentre percepisco i passi di Alice allontanarsi dalla mia stanza. Alice è mia sorella (adottiva) e la mia migliore amica. È simpatica, piena di entusiasmo, travolgente. Ah, ed è una vampira. Vabbè, come me e come la mia famiglia. Piccolo dettaglio che tendo di rimuovere dalla mia mente, visto che sono obbligato a comportarmi come fossi un semplice umano diciassettenne. Comunque, stavo parlando di Alice. Lei è…uguale e diversa da me. Spesso ho pensato fosse la mia donna ideale. E, ad essere sinceri, abbiamo provato ad essere una coppia. Decenni fa. E siamo durati…quanto? una settimana? Quando ci siamo resi conto che tra noi può esserci solo una forte e impenetrabile amicizia. e comunque ora è fidanzata con Jasper. Fidanzata, sposata, fa lo stesso quando sei un vampiro.

Un’altra donna  della mia famiglia che ha stuzzicato il mio essere uomo è Rosalie. Quando ancora eravamo umani, nella lontana Londra dell’800. lei di famiglia nobile, borghese. Io un po’ meno ricco, ma comunque adagiato. Il nostro quartiere era piccolo, quindi era ovvio conoscerci. Ma da piccoli non abbiamo mai giocato molto insieme. Lei frequentava le bambine, io i ragazzacci.

A sedici anni lei era diventata una piccola bellissima donna, io un piccolo bellissimo (modesto) uomo. E c’è stato qualcosa. Più da parte sua che mia. Troppo presuntuosa per i miei gusti…comunque sia, finì ancora prima di iniziare. A quei tempi era diverso. Non ci fu contatto fisico. Eravamo a una festa, uno di quei party che i genitori sfruttavano per sistemare i figli con qualche buon partito. Lei non facevo altro che sfilare intorno a me con una scia di ragazze così gelose della sua bellezza da esser diventate sue amiche. A un certo punto la bloccai con lo sguardo. Alzai un sopracciglio. Rosalie già pregustava vittoria. –Mister Masen  penso sia più consono invitarmi a ballare, anziché perseverare ad osservarmi con sguardo oltremodo malizioso e alquanto disdicente.-

Mi veniva da ridere…dubitavo che sapesse il significato di metà parole che aveva messo insieme. Comunque io feci un piccolo inchino –spiacente Miss, ma se non erro non sono io a fluttuare con tanta insistenza intorno alla mia figura.- sorrise leggermente –forse no, ma tutti i ragazzi qui presenti desiderano tale fortuna…dovreste ringraziare perché il mio sguardo si è posato su voi e chiedermi di ballare fino all’alba. - presuntuosa. –credo che non accetterò il suo consiglio. Sono desolato, ma le bionde troppo piene di sé per camminare dritte non mi si addicono.- giuro che la sua espressione indignata e umiliata ancora oggi è gratificante e quando sono giù di morale mi basta pensarci per tornare a ridere. Quella sera non risi. E poco meno di un anno dopo mi ammalai, e Carlisle, mio padre adottivo, mi trasformò in vampiro. Ricordo che il giorno che si presentò con Rosalie tra le braccia, svenuta, il vestito strappato e coperta di lividi, ne fui disgustato, nonostante seppi cosa le era successo. disgustato perché non la volevo come mia sorella. E quando lei si sveglio vampira, fu più disgustata di me.

Anche lei però, come Alice, ha trovato l’amore con Emmet, anche se, sapendo leggere il pensiero, so perfettamente che quella lontana umiliazione non l’ha ancora digerita. Aspetto con ansia il giorno della vendetta.

Il motivo per cui sto ripercorrendo queste vicende è perché davvero non riesco ad alzarmi per andare a scuola. Ho esaurito la voglia. Ma questo è il pegno da pagare per essere vampiri. L’eternità, fatta di giorni tutti uguali. Quindi mi alzo e raggiungo i miei fratelli sulla mia bellissima Volvo…lo sto per fare…un attimo. –EDWARD!!!!!!!!!!!!!!!!-

L’ho fatto.

 

-perché non nevica??- Emmet, per la centesima volta! Nevicherà tra una settimana.-

- lo so, Alice, ho una buona memoria.- sento mia sorella sbuffare –allora smetti di chiederlo.-

Do leggermente gas. Oggi c’è particolarmente traffico nella piovosa e monotona Forks. O forse sono io che desidero non arrivare a scuola. Mi concentro sui pensieri dei mi fratelli. Generalmente concedo loro molta privacy. Ma stamattina ho davvero bisogno di distrarmi.

Vediamo cosa pensa Jasper stasera andrò a caccia…di animali, ovvio…mmm…è molto che non bevo sangue umano e sono orgoglioso…difficile però…no, penso ad altro…Peter! Chissà cosa sta facendo?!? È molto che non lo sento…potrei andarlo a trovare…potrei…no, non lo so…

Il solito indeciso. Pacato e calmo all’esterno, pieno di domande nella sua testa. Mi sposto verso Emmet quando nevicherà voglio porta Ros nel nostro posticino, così sotto la neve…ihihihi…come ieri sera che

Con un salto mentale mi tiro fuori dalla sua testa. Classico di Emmet.: o pensa alla caccia, o alla lotta, o al sesso con Rosalie. E certo non voglio condividere.

Rosalie invece…oggi è l’anniversario del nostro quinto matrimonio…spero se ne ricordi o gli strappo la testa a morsi

Trattengo una risata, facendo un appunto mentale di avvertire mio fratello di ciò che di sicuro ha dimenticato. Infine Alice.

…ed è anche vanitoso. Stupido e arrogante. E pensare che ci so pure andata! Ma come faccio ad avere un fratello inutile come Edward???

Freno immediatamente, guardando al mio fianco disgustato. Rosalie, Emmet e Jasper mi stanno sbraitando contro. Alice invece sorride furba così impari a leggere il pensiero. Quanto ti c’è voluto però! Hai prima scuriosato da loro??

La fulmino con lo sguardo –scusate ragazzi- e riparto dolcemente ma deciso.

Comunque ho visto che è arrivata una nuova studentessa.

Mmm, bene, qualcosa di nuovo. –carina?- muovo a malapena le labbra. I miei fratelli seduti sui sedili posteriori non ci stanno ascoltando, ognuno immerso nei pensieri. Mi accorgo che Emmet ha cambiato i suoi…sta cercando di ricordare qualcosa che gli sfugge. Un avvenimento. Sorrido, mentre torno a “guardare” Alice. Nella sua mente è apparsa l’immagine di una ragazza. Capelli castani, non troppo alta. Viso pallido. Occhi…occhi belli. Color nocciola. Grandi. Mi piacciono.

- mhh, carina. E se ci aggiungi che è una novità di Forks, potrei quasi sprecarci una serata.-

Giusto, questo non l’ho detto…insomma, non ne vado fiero…ho un po’ la fama…da...uno che si diverte…prima, fino a qualche anno fa ero bello e impossibile. Poi ho capito che se volevo fingere bene, dovevo immedesimarmi nel diciassettenne bello quale sono (e non lo dico io, ma le ragazze). E visto che in anni di lettura del pensiero se c’è una cosa che ho imparato è che l’uomo è bastardo, mi sono immedesimato. Niente di che. Vedo una ragazza, lei ci prova, io ogni tanto cedo. Un bacio là, un numero di telefono qua..e poi la solita scusa del “sì, sei bella ma non voglio rovinare l’amicizia” che poi, amicizia di cosa non lo so, visto che quasi tutte le ragazze non so nemmeno come si chiamano. Insomma, io lo faccio perché è necessario. Sono un uomo! Certo è che, quando incontrerò la ragazza giusta, rispolvererò il mio essere un gentil uomo dell’800…ma non sinceramente non ci credo veramente a questo improbabile incontro.

Edward! nemmeno la conosci!

-Mai stato un problema.-

L’immagine nella mente di Alice cambia. La ragazza sta parlando con qualcuno al cellulare. L’aria triste. Malinconica. Quando riattacca una solitaria lacrima scivola lungo il suo viso. Inspiegabilmente sento un nodo in gola.

È triste. Lei non voleva venire qui.

Non rispondo. Sento una voglia improvvisa di far sorridere quella ragazza.

Parcheggio nel retro della scuola. Io e i miei fratelli usciamo, con lentezza umana. Siamo nel nostro palcoscenico.

-di che parlavate?- chiede Jasper, stringendo piano la mano do Alice. –è arrivata una nuova studentessa!- -come si chiama?- -Isabella Swan- sono io a rispondere. È stato un attimo. Quel nome è nella mente di ogni studente. Certo, la novità.

Rosalie sbuffa annoiata, e si avvia decisa verso l’entrata, seguita da Jasper e Alice io invece afferro Emmet per un braccio –fratello, te lo dico giusto perché mi dispiacerebbe perdere un degno compagno di lotta…oggi è l’anniversario tuo e della bionda.- potesse sbiancherebbe. –ecco cos’era!!! Devo farle un regalo…cosa…- con una manata lo faccio tacere –non ci provare. Io ti ho avvertito, ma non chiedere consigli a me su cosa comprarle.- -ok, ok, stai calmo…uh…è lei.-

Alzo gli occhi e noto poco lontano la ragazza che ho visto nei pensieri di Alice. È circondata da qualche curioso, mentre Jessica Stanley ha già iniziato uno dei suoi tanti monologhi. Isabella sembra rassegnata. Io e Emmet continuiamo a camminare, superando il gruppetto di curiosi e salendo le scalinate che portano all’entrata, raggiungendo i nostri fratelli. Anche loro stanno osservando la ragazza. –viene da Phoenix. E vuole essere chiamata Bella.- ci informa Alice.

- interessante- commenta Emmet, ironico. Alice gli pesta un piede –sono informazioni per tuo fratello. È già pronto all’attacco.- Rosalie solleva un sopracciglio non è mica tutta sta bellezza

- certo Ros, nessuna è bella quanto te, lo sappiamo.- replico, strafottente. Il suo sguardo vorrebbe fulminarmi. Le do’ le spalle e torno a guardare Bella. Decido di dare una sbirciatina ai suoi pensieri. Alice, come sempre, lo capisce. –cosa pensa?- non rispondo. –Ed? che pensa?- -io non…-

Mi passo una mano tra i capelli. –questa è nuova…non riesco a leggere.-

Sento lo stupore dilagare nelle menti dei miei familiari. A un tratto Bella si volta verso di noi. E i suoi occhi incontrano i miei. In quel momento suona la campanella. Jessica tocca una spalla a Bella e le fa cenno di seguirla. Vengono dalla nostra parte. Io continuo a concentrarmi, osservandola intensamente, a costo di sembrare un pervertito. Ma è il nulla. E mentre camminano davanti a noi, lo sento. Il suo odore. Un profumo dolcissimo. Ed è fuoco in gola, bruciore nello stomaco.

La sete. Mentre cammina lei si volta a guardarci, stupita probabilmente della nostra bellezza disumana. E io vorrei solo afferrarla lì davanti a tutti e morderla. EDWARD

L’urlo mentale di Alice mi riporta alla realtà. È preoccupata e scandalizzata da ciò che ha visto nel mio prossimo futuro. Ciò che ho sperati per un attimo. La nuova ragazza tra le mie braccia, in fin di vita, i miei occhi rossi. Le labbra sporche di sangue. Del suo sangue. Mi riscuoto. Devo essere impazzito. davvero quel giorno sarei dovuto restare a casa. Emmet fischia leggermente

–una nuova bambina!- Bella si volta a guardarlo. Sembra offesa. Jessica invece arrossisce e inizia a ridacchiare insieme alle sue amiche. Emmet Cullen ci ha parlato!!! Uhhh

Stupida…ha parlato a lei non a voi.

Anche Bella è arrossita –ciao…-

La sua voce dolce, il rossore del suo sangue, il suo profumo. Smetto di respirare. Le osservo allontanarsi all’interno della scuola

Emmet mi da un colpo al braccio scemo, io te l’ho fermata, e  l’hai lasciata andare

Giusto, Alice gli ha detto che voglio provarci…grazie tante sorellina. Dovevo dire qualcosa. Devo comportarmi come il normale Edward si comporterebbe. Le ragazze intorno già mi osservano. Mi faccio forza. Ed entro anch’io. Sento Rosalie dare uno scappellotto a Emmet, uno schiaffo che avrebbe rotto l’osso del collo a un umano, ma che provoca solo una sua esclamazione di protesta

–amore!!- -amore niente. “ciao bambina!” la prossima volta ti spezzo le gambe!- aumento il passo per non sentirli. Individuo subito Bella al suo nuovo armadietto. Edward, non so se è il caso

Ignoro la voce di Alice e mi fermo alle spalle della ragazza. Spalle fragili, capelli profumati.

-ciao…-sussurro, con la mia voce da latin lover. Lei si volta con un sussulto. Di nuovo arrossisce.

Un po’ timida, direi.

-Isabella, giusto?- chiedo, un falso sorriso strafottente a nascondere la tensione del mio viso.

Arrossisce ancor di più. Naturale, il mio sguardo è capace di far sciogliere anche un iceberg.

-sì…-  -nuova?- -bè…sì…direi di sì- sorrido suadente e poso un braccio sull’armadietto vicino al suo, chiudendola tra me e lui.

Si appiattisce contro l’armadietto, osservandomi imbarazzata –sai, credo ti troverai bene qui…-

- ne dubito.- mi risponde, debole. Rimango ad osservarla. Non mi aspettavo tanta sincerità visto l’imbarazzo.

Continuo la mia recita. –se vuoi una mano, posso aiutarti ad ambientarti, farti da guida. -

- emh…io…posso farcela da sola-

Ora sono sinceramente divertito. Povera illusa. Davvero pensi di resistermi? Mi faccio più vicino.

-potrei venire a casa tua e darti una mano con lo studio…non per vantarmi, ma io sono molto bravo…- alza leggermente un sopracciglio. È scocciata? O ammirata? Ma perché non riesco a leggerle la mente?

-veramente preferisco studiare da sola- la voce è un po’ più calma, ma il rossore rimane. Sempre senza respirare mi avvicino al suo orecchio. Non oso pensare che succederebbe se lasciassi penetrare dentro di me un minimo del suo profumo. –e…l’altra cosa? Preferisci anche quella farla da sola?- chiedo suadente, strafottente e vagamente sensuale. La sento trattenere bruscamente il fiato. È fatta! È mia. Abbasso lo sguardo su di lei…e la sua espressione mi lascia sorpreso. Non serve legger e il pensiero per capire che è chiaramente arrabbiata. –sicuramente meglio da sola che con te!- sbotta, infuriata. Inarco le sopracciglia –scherzi vero?- mi da’ una spinta per spostarmi. Ovviamente sono io che indietreggio di proposito. –ma guarda questo! Ma chi si crede di essere?- sussurra. Purtroppo per lei la sento. –ehi, bellezza, vedi di non fare troppo la preziosa. Qui le false caste non sono apprezzate.- la provoco. Mi guarda, questa volta rossa per la rabbia.

In quel momento la seconda campanella suona. Jessica spunta al fianco di Bella.

- emh…Bella?- i suoi occhi vanno dal viso infuriato di lei, alla mia espressione tranquilla e strafottente. Bella mi guarda per altri due secondi, poi si volta verso di Jessica, annuisce, ed entrambe si allontanano. Alice mi si avvicina. Sta cercando di non ridere –ti è andata male o è solo una mia impressione?- la guarda a testa alta –è timida, è la sua difesa è l’attacco. In realtà già mi ama.-

Questa volta mia sorella scoppia a ridere –Edward, per favore! Chi ti ama?? Quella già ti odia!!! E non la biasimo!! “e l’altra cosa? Preferisci anche quella farla da sola?”- mi imita con una voce esageratamente maschile. –bè?? Con quella frase le altre ci sono sempre cadute!- Alice mi prende sottobraccio, mentre insieme ci incamminiamo verso l’aula di inglese. –esatto, le altre. Ma penso che solo cinque minuti ti siano bastati per capire che Isabella Swan non è come le altre.-

Non rispondo. È vero. La sua mente chiusa. Il suo odore dolce e buonissimo. E quegli occhi così belli,  profondi. Ma certo non darò ragiona ad Alice. –ha un paio di gambe e un bel sedere. Per me è come le altre.- varco l’aula. E di nuovo devo trattenere il respiro. Gli occhi di Bella mi inceneriscono. È seduta vicino a Jessica, tre file distante dal mio posto. Dopo un’occhiataccia,torna a chiacchierare con Jessica. Il mio buon umore sta decisamente vacillando. Non esiste donna che mi  abbia mai guardato in quel modo. Tranne Rosalie. Chi si crede di essere quella piccola umana? Mi siedo, seguito da Alice che nuovamente si sta sforzando di non ridermi in faccia. Poiché non riesco a leggerle nel pensiero, mi concentro per ascoltare la conversazione tra Bella e Jessica. So che mia sorella sta facendo lo stesso.

-…cosa ho interrotto prima tra te e Cullen?- - Cullen sarebbe…quello?- sorrido al tono di superiorità che usa.

-sì.- Bella sbuffa –ma che ne so! manco si è presentato e già mi stava proponendo di andare a letto con lui! Roba da non crederci!- a letto con me?? Sveglia la ragazza.

- credici eccome! Lui è Edward Cullen!- il tono di Jessica omette un ovvio molto implicito.

-dovrebbe essermi di illuminazione?-

-bè, lui è così. È bello, è simpatico. Oltre tutto è molto bravo nello sport e a scuola. I professori lo amano, i ragazzi anche. I maschi vogliono essere suoi amici e le ragazze sue amanti. Ma questo vale anche per i suoi fratelli, solo che loro sono già fidanzati, e quindi ci si limita a desiderare la loro amicizia.-

-chi è fidanzato con chi?- chiede Bella. –allora…Jasper, il tipo biondo, taciturno, sta con Alice, lei.-

Indica mia sorella.

-e Rosalie, la bionda bellissima, sta con Emmet, il ragazzo che prima ti ha dato della bambina.-

-ha lo spirito del suo amico.- mormora Bella sarcastica.

- non sono amici. Cioè, lo sono. Ma sono anche fratelli.- -cosa? Ma sono tutti diversi.-

-fratelli adottivi. Figli adottivi di Carlisle ed Esme Cullen.-

- fratelli adottivi…diversi, eppure così simili nel loro aspetto…- è pensierosa.

-sono belli, vero?- chiede maliziosa Jessica. Avverto gli occhi di Bella sulla mia schiena

–mmm…sì- ammette, di malavoglia. Mi viene da ridere.

-comunque, belli o non belli, lui proprio non lo digerisco.- - ma nemmeno lo conosci.-

Bella fa una mezza risata sarcastica –non mi serve conoscerlo. C’è uno come lui in ogni scuola. Il classico ragazzo bello e impossibile, che si concede a tutte e non è mai di nessuna. E si crede il meglio solo perché ragazze senza un briciolo di dignità sbavano sulla strada dove cammina. Tipi come lui sono belli fuori ma vuoti dentro. Non vale la pena sprecarci un solo minuto insieme, figurati una nottata sotto le lenzuola…che poi non è nemmeno detto gli venga bene.-

-ragazzi, silenzio! Prendete il libro e andate a pagina 20.-

L’arrivo del professore interrompe la conversazione delle due ragazze e mi impedisce di alzarmi e strangolare con le mie mani Bella. Alice sta stringendo tra i denti la copertina del libro, ma comunque non riesce a bloccare gli spasmi della risata.

Invece la matita che avevo tra le mani, si trova miserabilmente in briciole. Alice si china sul mio orecchio –dicevi?? Chi è che ti ama??-

Non rispondo. Ora ne ho la prova. Decisamente Isabella Swan ha qualcosa che non va.

 

  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: lilyblack90