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Autore: DolceCantoDellaNotte    14/04/2016    1 recensioni
Un incubo come non ti era mai successo.
-Destiel accennata-
Genere: Angst, Song-fic, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Lucifero, Sam Winchester
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Ciao a tutti,

Rieccoci con un'altra one-shot.

Chiedo umilmente venia X anche questa...cosa.

Il mio cervello purtroppo sforna sempre cose...che so, oscene(?) 

Stranamente, questa l'ho amata!

Premessa: io e Angst siamo una cosa sola U-U

Alias: stranamente troverete tra i miei scritti(posso chiamarli così?) cose romantiche o troppo fluff...abbiate pazienza!

Anyway, bando alle ciance...spero vi piaccia e di non aver rovinato dei personaggi belli come pochi. (Piano piano si scava una fossa dove nascondersi).

So, buona lettura, non ammazzatemi vi prego.



AAA I pomodori marci,e tutti gli oggetti che troverete sottomano  sono ben accetti, solo dopo la fine. Grazie per l'attenzione. XD



Disclaimer: i personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.

La canzone qui citata, inoltre é di Alan Walker ft Im Ashmusic- Faded.

                                                

                                                         FADED



"You were the shadow to my light"



Buio. Nessun rumore.

Non riesci a percepire nulla. 

Sei in un limbo oscuro.

A malapena sai di essere in piedi.

Cerchi di mettere a fuoco, inutile.

Ruoti la testa a destra e sinistra cercando di captare qualcosa, qualsiasi cosa.

Niente.

Alzi le mani e capisci che, te stesso, è l'unica cosa sicura che puoi vedere.

Quando, e sopratutto, come sei finito in questo posto?

Non ne hai la più pallida idea.

Ma, una parola continua a risuonare nella tua testa.

Un nome. Un mantra. Castiel.

Ti concentri, per ricordare l'ultima volta che lo hai visto.

Ed ora, se potessi cancellare quel ricordo, lo faresti.

Immagini nitide si proiettano davanti a te, una sorta di squallido cinema.

Lui, accerchiato dal fuoco sacro.

Sam al tuo fianco e dietro di voi Crowley.

Rowena,invece la vedi dalla parte opposta, nascosta.

Sai bene che davanti a te, nel corpo del tramite di Cas...a parlarti c'è il Diavolo.

E questa consapevolezza ti fa male.



 "did you feel us?"



La scena cambia, si arriva subito alla parte in cui il corpo di castiel trema e subito dopo, è lui.

Di nuovo.

Cerca di metterti a fuoco, e quando lo fa sul suo volto si dipinge un'espressione sorpresa.

Ti chiama.

Siete così vicini. 

Vorresti prenderlo per mano e portarlo di corsa in un posto sicuro.

Ti chiede cosa stia succedendo, ma poco prima che finisca la frase, lo interrompi dicendogli che non c'è più tempo.

Cerchi di concentrare in poco tempo le nozioni essenziali che lui dovrebbe sapere.

Inutile. A poco meno della metà frase pronunciata da te, Lucifer riprende il controllo.

E l'unico istinto che hai è chiamare Cas, il tuo angelo.

Lo chiami chiedendogli di mostrarsi.

Di farsi vedere.

Hai bisogno di sapere che stia bene.

Ci speri con tutto te stesso.



"Another start, you fade away"



Lo chiami una, due volte ma il Diavolo ti interrompe.

Imita la tua voce, scimmiottando la tua chiamata.

Sei sorpreso, e sopratutto conscio che ti sei appena mostrato vulnerabile.

Più di quanto vorresti.

Imprechi mentalmente, ma sei determinato a salvare Cas. 

Perché lo rivuoi accanto. Come un tempo.

Come dovrebbe essere.

Mille pensieri affollano la tua mente.

Milioni di situazioni vissute insieme si susseguono.

Non mollerai, no.

Lo richiami, ad alta voce.

Gli chiedi di espellere Satana dal suo tramite.

Non hai nessuna risposta.

E tu stai impazzendo.



"Wanna see us,alive"



Lucifer continua imperterrito a parlare, vorresti ucciderlo.

Oh se lo vuoi! Ma non puoi. 

Vorresti rispedirlo a calci in culo nella gabbia e lasciarlo marcire lì per l eternità.

Ma sai bene, che non è in quel momento che lo farai.

Purtroppo l'equilibrio che tiene vivo il tuo angelo nel suo tramite è precario.

Se cercassi di uccidere Lucifer rischieresti di far del male anche a lui.

È questo non te lo puoi permettere.

Le ultime parole che sentì sono quelle del Diavolo travestito da angelo che ti spiattella non curante, l'idea che Castiel non voglia espellerlo.

E tu, maledizione, tu sai perfettamente che non è un bluff. 

È tutto vero.



"Was it all in my fantasy?"



La proiezione davanti a te sparisce.

Di nuovo Buio.

Di nuovo silenzio assordante.

Le orecchie ti stanno scoppiando.

La testa pulsa in un modo fastidioso.

Solo ora, abbassandola, ti accorgi che sei l'unica cosa illuminata nel posto.

Batti un piede, cercando di capire su cosa sei posizionato.

Ti accovacci e vedi un riflesso flebile di te stesso.

È un pavimento nero, lucido ed opaco.

Sembra che tu sia in una sorta di stanza vuota.

Vorresti andartene, così inizi a camminare.

Marci sicuro verso ciò che potrebbe essere davanti a te.

Ogni tanto volgi lo sguardo indietro.

Hai paura che qualche mostro salti fuori all'improvviso.

Non hai armi.

Continui a camminare a passo veloce, quando di colpo ti fermi.

Una sagoma compare a diversi metri di distanza.

Anch'essa illuminata da una leggera luce.

Assottigli gli occhi per mettere a fuoco.

La sagoma, che dapprima era indefinita; ora inizia ad avere contorni.

Si avvicina lentamente a te.

Dal canto tuo invece, sembri incollato al pavimento.

Sei paralizzato, ma non ti è chiaro se è per paura o per il tuo volere.



"Were you only imaginary?"



La figura si ferma davanti a te ed alza il capo, che fino a quel momento aveva tenuto chino.

Il tuo cuore manca un battito.

Castiel è lì, difronte a te.

Fermo. Con una rigidità innaturale. 

Perfino per lui.

Lo chiami, quasi urlando.

Eppure è così vicino, al contempo lontano.

Lui non accenna ad un movimento o ad un'emozione.

Lo richiami, questa volta abbassando la voce.

Lui incatena gli occhi hai tuoi.

Fu un attimo.



"Where are you now, another dream"



Si avvicina lentamente, incerto.

Allunga una mano chiamandoti a bassa voce.

Un flebile sussurro.

Come se avesse paura.

I suoi occhi diventano lucidi.

Il suo labbro inferiore trema.

Tu cerchi di avvicinarti, ma sei bloccato.

Sei uguale ad una statua di marmo.

Non puoi fare nessun movimento.

Vorresti allungare una mano verso di lui.

Vorresti abbracciarlo, dirgli che ti è mancato.

Non puoi.

Vorresti ma non puoi.

É un incubo.

La storia si ripete.

Vuoi salvare qualcuno e non puoi.

Vuoi proteggerlo e non puoi.



"I'm letting go a deeper dive"



Lui si ritrae, come scottato.

Sbianca.

Con fatica immane cerchi di chiamarlo, ma dalla tua voce non arriva.

Hai un groppo alla gola.

Sembra inutile, qualsiasi tentativo di arrivare a lui sembra annullato.

Cas inizia ad arretrare, lentamente.

Non distoglie i suoi occhi dai tuoi.

Come ipnotizzato.

Ti guarda con volto inespressivo.

Ma gli occhi, quei suoi occhi esprimono tutto.

Tiri un sospiro.

Abbassi lo sguardo una frazione di secondo.

Non lo avessi mai fatto!

Rialzando la testa ti accorgi che nel buio dietro di lui, qualcosa di indefinito si sta muovendo.

Sgrani gli occhi.

Castiel si paralizza, ha paura.

Ti implora con lo sguardo di aiutarlo.

E tu, non puoi fare altro se non gridare.

Gridi il suo nome, forte!

Contemporaneamente, tentacoli neri e possenti si attorcigliano intorno a Castiel.

Un fascio scarlatto colpisce in pieno al centro della schiena, dove iniziano le sue ali.

Immediatamente quest'ultime si aprono, candide e luminose.

Uno spettacolo tanto raro quanto magnifico che viene spezzato da altri tentacoli che li avvolgono.

Iniziano a stringersi intorno all'angolo,malefici.

Guardi la scena e gridi.

Urli il suo nome, cercando di arrivare a lui.

Riesci di nuovo a muoverti ma sembri rallentato.

Qualcosa ti blocca.

Una forza invisibile ti proietta indietro contro una sorta di colonna che, ne sei sicuro, non c'era prima.

Cadi rovinosamente ferendoti ginocchia e viso.

Rivoli di sangue scendono dalle tue braccia, dal tuo sopracciglio sinistro e dalle gambe.

Non te ne capaciti.



"Eternal silence of the sea, I'm breathing"



Una sensazione odiosa e dolorosa si fa spazio in te.

Qualcosa ti fa ricordare uno degli episodi di vita che più detesti.

Flashback bastardi riaffiorano.

Un lago, tu seduto a pescare con affianco Castiel.

Un attimo dopo sei solo. 

Un trench logoro galleggiante.

Il Purgatorio.

Il tuo angelo accovacciato in riva al fiume.

Lui che ti dice di andare e contemporaneamente ti spinge verso il portale che ti farà uscire da quel posto.

Castiel avvolto da una coperta che cerca di combattere l'incantesimo.

La scoperta che Cas è posseduto da Lucifer.

Il tuo angelo accerchiato dal fuoco che lotta per mostrarsi a te anche solo per un singolo istante.



"Under the bright but faded lights"



Un altra figura si materializza affianco al tuo angelo.

Lo riconosci.

È lui.

Di nuovo.

Capisci al volo che quei tentacoli sono opera sua.

Lo guardi sprezzante, voglioso di fargli passare quel suo sorriso maligno dalla faccia.

Lucifer, ti guarda soddisfatto e divertito.

Ti sta facendo saltare i nervi.

Muove la mano sinistra in aria e simultaneamente si muovono anche i tentacoli intorno al suo ostaggio.

"Ti piace? Ho preparato tutto apposta per te, Dean"

Sorride. Continua a farlo imperterrito.

"Lascialo."

È un ordine, che sai non farà.

Ma tu ci speri.

"Sai Dean, talvolta sei fin troppo...come dire...tendi a sottovalutare tutti, mi capisci?

Comunque, non sei perfetto quindi possiamo chiudere un occhio...vero Cassy?"

Si volta verso l'angelo che lo guarda impaurito.

Abbassa lo sguardo. Non è più forte come un tempo da sostenere quella battaglia.

Non più.

Questa visione dolorosa inizia ad essere troppo.

Credi di non essere abbastanza coraggioso da continuare a guardare.



"The monsters running wild inside of me"



"Deean? Sai cosa succede ad un corpo sottoposto ad una forza esterna maggiore?"

Fai cenno di no. Hai paura.

Una sensazione di ansia mista a terrore si fa spazio in te.

"Cos'è, hai paura? Il vero tramite di Michael ha paura? Sei serio? Ahahahaha"

Il Diavolo ride. Tu di rimando stringi i pugni lungo i fianchi.

Stai per esplodere e tu lo sai.

Guardi Castiel e ciò che il suo volto esprime ti fa sobbalzare.

Guarda fisso davanti a sé, trema. 

Sembra scosso da scariche elettriche da migliaia di volt.

Stringe gli occhi e aspetta, come una preda aspetta di essere finita dal predatore.

I tentacoli avvolgono le sue gambe, il busto e le braccia in un unico involucro;

Le ali sono praticamente sommerse dal nero ed infine altri sono avvolti intorno al suo collo e alla sua testa.

Lucifer ghigna, fiero.

"Scopriamolo!"

Stringe la mano in un pugno forte e serrato, di rimando i tentacoli si stringono attorno a Castiel.

Lui si dimena, grida.

Dolore allo stato puro.

"Basta...ti prego!" 

Guardi quella scena impotente.

Che potresti fare tu? Sei solo un uomo!

"Ti...ti prego, basta! Lasciami! "

Castiel implora il Caduto.

Non può fare niente neanche lui.

"Vedi, Dean? Vedi che succede quando si sottovaluta qualcuno? Lo distruggi."

Il sangue ti ribolle nelle vene.

Devi fare qualcosa, e in fretta.

Cerchi disperato una soluzione che appare introvabile.

"Deeean? Non fai nulla, Dean? Che ne sarà di Castiel?"

Fai dei passi avanti quasi correndo nella loro direzione.

Vuoi liberarlo a tutti i costi da quella morsa letale.

"Deeeaaan? Cosa accadrà al Tuo Angioletto? Non vuoi saperlo?"

"Sta' zitto!" Sei esploso, ormai la razionalità che ti ha accompagnato fino a quel momento ha lasciato posto alla rabbia.

"Figlio di puttana, lascialo!"

Il mostro davanti a te ride mefistofelico.

Per risposta stringe in modo ulteriore la mano.

Castiel grida più forte e stringe ulteriormente gli occhi.

Lo spettacolo è terrificante.



"So lost, I'm faded"



"Cassy, non vuoi salutare il tuo Amichetto?"

Castiel apre gli occhi di scatto e ti guarda.

Avresti preferito di gran lunga non avere quel ulteriore scena marchiata nella tua mente.

I vostri occhi si incatenano, blu nel verde.

Solo in questo istante bloccato nel tempo ti accorgi che Cas ha gli occhi rossi per le lacrime.

Sta per cedere. Sta per soccombere.

Ti guarda in un modo così intenso che ti toglie il fiato.

Fa male, dannatamente male.

Speri con tutto te stesso di non perdere mai più quel contatto.

Ma quando intuisci la muta scusa e la colpevolezza riaffiorare in quegli oceani, qualcosa in te si spezza.

Per via di un collegamento misterioso, di rimando Cas inizia a piangere.

Lacrime copiose gli rigano un volto sfregiato dal dolore e dal terrore.

"Casss!!!!"

Lo chiami, distrutto.

Poco dopo ci fu un lampo, accecante.

Grida di dolore sovrastarono quel luogo oscuro.

L'atmosfera si era caricata di tensione e l'odore inconfondibile del sangue ti colpisce violento.

Riapri gli occhi e guardi davanti a te.

Tutto sembra avvolto da una nebbia densa e puzzolente.

L'odore di zolfo che ricorda l'inferno, per qualche arcano motivo ti fa sentire a casa.

Una sagoma accasciata al suolo attira la tua attenzione.

Corri verso di essa, sapendo già inconsciamente e pregando nel contempo che non fosse lui.

Lo spettacolo che ti si presenta è raccapricciante.

Castiel è disteso prono in una pozza color vermiglio mescolato ad un liquido azzurrognolo.

Le ali che poco tempo prima erano di un candore innaturale, ora sono macchiate di sangue.

Lui è lì, inerme.

Lo giri supino, tremando.

Hai paura di fargli male, è come se avessi tra le mani un oggetto di cristallo sottilissimo pronto a rompersi da un momento all'altro.

Ti lasci cadere in ginocchio al suo fianco, gli prendi il viso tra le mani e con movimento istintivo gli asciughi le lacrime con i pollici.

"C-Cas?" Lo chiami, debole ed incerto.

Hai paura di ciò che sta per succedere.

Passi la tua mano destra sotto la sua nuca per sorreggergli la testa meglio e con l'altra gli prendi il braccio destro, dimodoche lo puoi avvicinare a te.

Finalmente.

Avresti voluto averlo accanto vivo e vegeto, non così.

È tutto un errore, tutto stona. 

È sbagliato.

Tutto, dannatamente, errato.

"Cas..." Lacrime gemelle di quelle versate dalla creatura celeste scendono rigandoti il volto.

"Non...non..." Lo stringi forte a te, come se da quel abbraccio potesse trarne forza e tornare in questo mondo. Quello dei vivi. Da te.

"Visto Dean cosa succede a sottovalutare qualcuno?"

Senti di nuovo quella voce satanica che tanto detesti.

Cerchi di ignorare la cosa, ma tutti i tuoi sensi sono in stato di allerta.

È dietro di te, lo senti.

Ti stringi ancora di più al corpo senza vita del l'angelo. 

Vuoi proteggerlo. Ancora. Nonostante tutto.

"Ahahaha...seriamente? Dean, non credi di aver fatto fin troppo? Insomma, guardati!"

Lo senti chiaro e tondo il suo tono beffardo.

Senti il suo respiro sul tuo collo e questo ti fa rabbrividire.

Chiudi gli occhi e preghi che sia solo un brutto, fottutissimo sogno.

L'ultima cosa che percepisci è la voce mefistofelica "Guarda Dean, guarda cosa hai fatto.

Guarda qual'é stata la conseguenza delle tue azioni. L'hai ucciso.

Ahah hai ucciso il tuo angelo custode, me lo hai servito sul piatto d'argento. Ahahah Dean..."





"Dean? ...ehi Dean? DEEEEEEEAAN!!!!!!"

Salti di scatto come una molla.

Ansimi e ti guardi attorno spaesato.

I tuoi occhi guizzano da una parte all'altra della stanza per orientarti meglio.

Solo qualche secondo più tardi, i tuoi immensi prati verdi si soffermano sulla figura che è protesa verso di te.

Ha appoggiato le sue mani sulle tue spalle e ti sta scuotendo in modo abbastanza forte da farti rinsavire ma al contempo dolcemente per non farti venire un infarto.

Socchiudi gli occhi e poi, dopo aver messo affuoco li sgrani. 

"Dean? Oh, Dean?" Tuo fratello ti guarda preoccupato.

Non gli hai mai visto una faccia così terrorizzata come quella che ha adesso.

Lo guardi dubbioso sul da farsi, ancora rintronato da tutto quello che hai visto fino a quel momento.

"S...sammy? Cos'è successo?" Chiedi con timore, quasi se fossi colpevole di un reato.

"È da più di mezz'ora che ti agiti nel letto e gridi come un forsennato...sicuro di star bene?"

Guardi tuo fratello e d'istinto lo abbracci.

Anche se è il più piccolo, Sam è sempre stato quello più sensibile e con indole da "mamma chioccia".

Non aggiunge nulla e di questo gliene sarai sempre grato, ma tu vuoi sapere.

Vuoi avere la visione completa.

"Che cosa dicevo, mentre mi agitavo?"  Cerchi di formulare la frase trovando di nuovo un po di contegno.

"Mah...molte cose le farfugliavi, non erano chiare..." Sam abbassa lo sguardo e si passa una mano tra i capelli.

Capisci al volo che non dovevi essere affatto un bello spettacolo.

"...sopratutto...continuavi a chiamare Cas, eri davvero disperato."

Abbassi gli occhi e ti volti in modo che tuo fratello non veda i tuoi occhi tornare per la seconda volta lucidi.

Ti alzi di scatto, schiarendoti la voce e andando ad aprire la porta inviti tuo fratello ad andarsene.

Ovviamente, lo ringrazi con un segno di capo.

Una volta rimasto di nuovo solo, hai modo di focalizzarti su te stesso.

Hai uno strano dolore che si espande in molte parti del tuo corpo, eppure sono giorni che non vai a caccia.

Corri nel bagno e accendi la luce, posizionandoti davanti allo specchio.

Per poco non ti viene un infarto.

Il tuo riflesso mostra che hai un grosso taglio lungo il sopracciglio sinistro.

La tua maglietta è intrisa di un rosso e di un azzurrognolo che prima non avevi.

Le tue mani bruciano e sono un mix tra tagli e sangue.

Stessa sorte toccata alle ginocchia.

Rialzi lo sguardo nello specchio e il tuo sangue si congela all'istante.

Un Lucifero trionfante che punta una spada angelica al collo di un Castiel semi-morente ti fissa crudele.

"Allora Dean...sei pronto per la prossima lezione? Oh...non temere, sarà più divertente della prima! Muahahahah!" 
  
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