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Autore: athazagorafobia    15/04/2016    0 recensioni
"Probabilmente fossimo stati come loro, come due fidanzatini pucci-pucci, avrei iniziato a scriverti molto tempo fa e sarebbe stato qualcosa di bello. Avrei riletto e riscritto le cose mille volte fino a che, alla fine della giornata, mi sarei ritrovata la camera sommersa di fogli. Avrei aspettato impazientemente una tua risposta e sarei arrossita appena l’avessi ricevuta."
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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LA LETTERA CHE TU NON LEGGERAI MAI



Quanto mi sembra stupida questa cosa, non siamo mica nel ‘700. Eppure si usa tra fidanzatini, no? Persone distanti che vogliono comunicare con qualcosa di più grande di uno stupido messaggino sui soliti social network, vogliono dire cose più lunghe, per le quali ci vuole tempo. Non solo per scrivere. Anche per metabolizzare.

Probabilmente fossimo stati come loro, come due fidanzatini pucci-pucci, avrei iniziato a scriverti molto tempo fa e sarebbe stato qualcosa di bello. Avrei riletto e riscritto le cose mille volte fino a che, alla fine della giornata, mi sarei ritrovata la camera sommersa di fogli. Avrei aspettato impazientemente una tua risposta e sarei arrossita appena l’avessi ricevuta.

Sarebbe stato carino.

Invece la verità è che tu dalla mia lettera mi giudicherai codarda, una che non sa parlare nella realtà, affrontare le situazioni. Questo perché tu le cose le preferisci dette faccia a faccia, senza la copertura di un po’ di carta e inchiostro.

Io lo sono. Codarda.  Ma questa è tutta un’altra storia non pensi? Non pensi che si rischi molto di più a scrivere sapendo che l’altro la odierà piuttosto che fare ciò che l’altro preferirebbe?
Ma tu non ci pensi mai a queste cose. Sempre e solo la cosa giusta. Come se tu fossi davvero giusto.
Credo che tutte le donne siano un po’ masochiste, hanno insito in loro la personalità da crocerossina, alla ricerca delle cause perse. Vogliono trovare qualcuno da amare e da riparare allo stesso tempo. Non mister perfezione, che piace a tutti e non piace a nessuna. Ma una persona un po’ trasandata in grado di provar qualcosa solo per loro.

Tu sei un maestro in questo. A renderti unico con la tua intelligenza superiore alla media, scocciato dalla vita e alla ricerca di qualcosa in grado di rendertela meravigliosa.

Tutte vorrebbero essere quella persona in grado di farti felice. Pure io.

Ma non è questo a renderti migliore.

In quest’ultimo periodo ti ho un po’ insultato con quelli che conoscevano la nostra situazione. O meglio la mia situazione (come se l’amore fosse un problema che vada curato). Probabilmente mi avranno paragonato alla volpe della favola della”la volpe e l’uva”: non riuscendo ad arrivare alla tua altezza, abbia rinunciato giudicandoti troppo acerbo.

Invece non sanno che io lo so esattamente che tu sia acerbo, eppure non riesco a trovarla una cosa brutta. La cosa buffa è sebbene io adori il tè con quintali di zucchero, le persone dolci non le sopporto. Mi fanno venire l’orticaria. O meglio a volte. O meglio quasi mai.

Quanto avrei preferito innamorarmi di una persona dolce.

Tanto l’avevi già capito dal’inizio della lettera no? Il suo senso.

Perché altrimenti avrei dovuto inviarti una lettera? 
  
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