{Disclaimer | I personaggi, i luoghi e le vicende appartenenti alla saga di Harry Potter non mi appartengono, ma sono di proprietà di J. K. Rowling, che ne detiene tutti i diritti. Viceversa, i personaggi e le vicende che in essa non compaiono appartengono a me... e io mordo. Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma per il puro e semplice desiderio di scassarvi i cosiddetti con i miei deliri.}
{Note | Chi mi conosce o ha avuto il (dis)piacere di spulciare tra le mie storie in questo fandom sa che Katie Bell/Oliver Baston è la mia OTP potteriana, insieme a Hermione Granger/Viktor Krum, perciò non credo ci sia molto da dire in merito. Questa storia è il frutto di una cosa scritta secoli fa per un contest, ma mai pubblicata, che ho deciso di rimaneggiare e proporvi in questa versione.}

Per Feel Good Inc ~ comunque vada, sei sempre la migliore.

Dove hai lasciato il cuore

#01. {111 parole}
È una triste, così triste, è una triste, triste situazione,
e sta diventando sempre più assurda.
{Elton John | Sorry seems to be the hardest word}

Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, Natale 1994

Sono tutti raccolti in cerchio attorno ad una scatola di Cioccorane e ad una lettera di auguri. Tutta la squadra, tutti felici che Oliver si sia ricordato di loro anche dopo Hogwarts. Ma in fondo, non sono stati la miglior squadra che Grifondoro abbia mai messo in campo? Sono tutti raccolti in cerchio a sorridere e sperare che sia un buon Natale anche per lui. Angelina sorride, passandole la scatola che sta rapidamente facendo il giro del cerchio. Katie accetta un dolce e inizia a masticarlo fingendo entusiasmo. Ma la verità è che nemmeno le Cioccorane hanno lo stesso sapore, senza i baffi di cioccolata agli angoli delle labbra di Oliver.

#02. {107 parole}
C'è sempre un'emozione nuova
nel rivederti.
{Raf | In tutti i miei giorni}

Diagon Alley, ottobre 1997

È sempre strano incontrare per caso qualcuno che non vedi da anni. Ancora di più quando ti accorgi che quella persona non ha quasi nulla in comune con la persona che ricordavi. Ed è lì che iniziano i guai, soprattutto se sei sempre stato un disastro con le parole e non riesci a decidere se sia meglio dire «Ehi, Katie, non sei cambiata affatto» oppure «Sai che quasi non ti riconoscevo?» Ma ciò che davvero ti distrugge è che lei resta lì di fronte a te, con gli occhi fissi nei tuoi, senza battere ciglio, in attesa che tu dica qualcosa. Qualsiasi cosa. «È sempre bello rivederti.»

#03. {158 parole}
La mia condanna è innamorarmi
mentre te ne vai.
{Marco Masini | Colpevole}

Ospedale San Mungo, dicembre 1998

Era l'ultima persona che si sarebbe aspettata di incontrare nell'atrio del San Mungo in un freddo pomeriggio di metà dicembre. «L'altro giorno ho avuto un piccolo incidente durante una partita. Mi stanno dimettendo» spiega Oliver, indicando un livido verdognolo al centro della fronte. «La mia vicina di casa ha fatto un pasticcio con una Pozione Decolorante. Sono venuta a trovarla. Sai, per cortesia» è la risposta di Katie, che come sempre si sente in dovere di giustificarsi. Si era quasi dimenticata il sorriso di Oliver, le piccole rughe che gli contornano gli occhi quando si lascia andare ad una risata, il modo in cui si tormenta le mani quando non sa che cosa dire. Quasi, ma non del tutto. Perché quando lo guarda allontanarsi si rende conto che i suoi sentimenti non sono rimasti ad Hogwarts, al contrario di quello che ha sempre creduto. Tanto che ora le sembra impensabile anche solo pensare di sposare un altro uomo.

#04. {225 parole}
Ma conosco un posto dove potremmo andare, dove potrei trovare
un buon lavoro e ricominciare onestamente tutto da capo.
{Bruce Springsteen | Mary Queen of Arkansas}

King's Cross, dicembre 1998

Oliver attraversa la barriera con il fiato corto, fermandosi all'improvviso quando vede, ferma sulla banchina del Binario 9 e 3/4, una bellissima sposa. Si ferma e la osserva, chiedendosi perché non abbia trovato il coraggio di parlare prima – prima che Katie si spingesse tanto in là. Pensa a frasi romantiche da dire, ma non gli viene in mente niente di adeguato – e poi lo sa, lei odia le romanticherie. Si chiede che cosa dovrebbe fare, ma ogni suo arto sembra come pietrificato. E poi, finalmente, lei alza lo sguardo e lo vede. Oliver sa che non dovrebbe correre troppo con la fantasia, ma anche a quella distanza sa che sul viso di Katie si è dipinto un sorriso, e che quelle lacrime sulle sue guance sono il sintomo di una felicità che ora potrà finalmente cominciare. Sa che sta aspettando un treno per Hogwarts – glielo ha detto il mancato sposo dopo la sua irruzione in chiesa, quando gli ha spiegato che Katie ha fatto dietrofront davanti all'altare ed è uscita indossando soltanto un cappotto leggero e blaterando qualcosa sul tornare a casa. Mentre si avvicina a passo lento, Oliver sa che non è un caso se Katie è corsa a King's Cross ad aspettare un treno per la scuola, perché, come lei, sa che casa è dove hai lasciato il tuo cuore.

#05. {113 parole}
Quando siamo insieme,
paura non c'è.
{Zucchero | La voce del vento}

Hogsmeade, Natale 2008

Oliver ha qualche capello grigio e più rughe agli angoli degli occhi, ma quando lo guarda Katie vede ancora il ragazzo che era ai tempi della scuola. Corre sul prato innevato insieme ai loro due bambini, lanciando palle di neve e accettando i loro assalti con la tenerezza propria di un padre, proprio la sola cosa al mondo che non avrebbe mai immaginato di saper fare. Katie li tiene d'occhio dalla cucina, preparando una buona cioccolata calda per quando rientreranno, chiedendosi chi mai al mondo possa essere più felice di loro. Da dieci anni il loro mondo conosce soltanto pace – e Katie sa che finché saranno insieme, non conosceranno più la paura.