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Autore: welcomeintomymadworld    16/04/2016    1 recensioni
"Se chiudeva gli occhi riusciva ancora a sentire i capelli appiccicarsi al suo viso bagnato, la pioggia mischiarsi alle lacrime, il dolore delle mani strette a pugno nelle tasche dei jeans. Niente glitter quel giorno, niente smalto, niente trucco. Niente."
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Però, Magnus, non me l'hai mai detto. Non mi hai mai avvertito che sarebbe stato così, che un giorno mi sarei svegliato e mi sarei accorto di stare andando in una direzione che tu non potevi seguire. Non mi hai mai ricordato che siamo essenzialmente diversi. Non c'è "finché morte non vi separi" per chi non muore mai.

 

Le mani stringevano le lenzuola candide del grande letto a baldacchino. Gli occhi felini vagavano senza sosta all’interno della stanza, senza vederla davvero. I muscoli contratti dell’addome erano imperlati di sudore. L’aria entrava ed usciva dai polmoni in un flusso innaturale. Allungò meccanicamente la mano aspettandosi di trovare delle dita calde ad accogliere le sue. Non trovò nessuno accanto a lui, nessuno pronto a stringerlo, nessuno pronto a combattere i demoni che abitavano la sua mente. Si tirò a sedere con un sospiro, gli occhi lucidi.
Erano passati molti anni, ma i sintomi erano rimasti gli stessi da quel maledetto giorno di fine novembre. Era successo tutto così velocemente e lui semplicemente non era pronto per un addio, e non lo era nemmeno a distanza di tanto tempo. Era probabilmente questa la causa dei suoi incubi, dei suoi attacchi di panico, dei suoi precari stati umorali. Si trovava giorno dopo giorno a camminare sull’orlo del precipizio senza sapere se avrebbe trovato la forza per mettersi in salvo o si sarebbe solo abbandonato all’oblio di una rapida caduta. Cercava di non darlo a vedere, ma la solitudine è una pessima amica. Lo aveva imparato a sue spese in svariate occasioni. Quando, ad esempio, era rimasto in disparte sotto la pioggia fuori dalla Città di Ossa, dove Alexander avrebbe continuato a proteggere il mondo. Se chiudeva gli occhi riusciva ancora a sentire i capelli appiccicarsi al suo viso bagnato, la pioggia mischiarsi alle lacrime, il dolore delle mani strette a pugno nelle tasche dei jeans. Niente glitter quel giorno, niente smalto, niente trucco. Niente. Ritornato a casa aveva preso tutti i suoi vecchi vestiti e li aveva accantonati in un angolo del guardaroba. I vestiti di Alec ancora appesi alle grucce e piegati nei cassetti. La loro presenza per un attimo sembrò dirgli che nulla era cambiato, che il suo compagno di vita avrebbe aperto la porta da un momento all’altro con il suo bellissimo sorriso ad illuminargli il volto. Dopo tanto tempo trascorso assieme non si era ancora stufato del modo in cui gli brillavano gli occhi quando era felice, e dal canto suo Alexander era rimasto invariato sotto quell’aspetto. Mentre il suo corpo invecchiava e i suoi connotati fisici si trasformavano impercettibilmente anno dopo anno, lo sguardo che riservava a Magnus era sempre quello di un ragazzino perso nel suo amore adolescenziale. Lo stregone trovava così interessanti e profondi i mortali, si donavano senza scrupoli nella speranza di far restare qualcosa di loro stessi anche quando il corpo avrebbe smesso di vivere. Alec ce l’aveva fatta. Aveva amato senza condizioni, senza limiti. Aveva distrutto tutte le barriere e le credenze che lo stregone si portava sulle spalle da troppo tempo. Magnus era stato con stregoni, fate, vampiri, umani, ma mai con uno Shadowhunter. Si era ripromesso di non donare mai il proprio cuore ad un Nephilim, ad un Figlio degli Angeli.

A volte bisogna fare una scelta. Scegliere se salvare una persona o salvare il mondo intero. L’ho visto accadere, e sono abbastanza egoista da volere che la persona che mi ama scelga me. Ma i Nephilim sceglieranno sempre il mondo.

E poi era arrivato lui, Alexander Lightwood. Ricordava ancora con dolcezza gli istanti nel Regno di Edom in cui gli aveva detto di non volere il mondo, ma semplicemente lui. Preferiva morire con la persona che amava piuttosto che vivere senza. Ricordava di come aveva assaporato quelle parole contenenti un amore a lui fino ad allora sconosciuto. Inaspettatamente, Alec lo aveva amato donando tutto se stesso. E allo stesso modo era stato ricambiato. Il timore di perderlo aveva accompagnato Magnus come un’ombra, così si era nutrito di ogni singolo istante passato assieme. La loro casa, i loro figli, i loro viaggi. Ed ora tutto quello che gli restava erano le foto che tappezzavano le mura della stanza imprimendosi a fuoco nella sua mente, risvegliando in lui emozioni che non sarebbero più tornate. Come non sarebbe più ritornato l’uomo che aveva amato e che ancora amava. Ma tutta quella solitudine era il giusto prezzo da pagare per aver avuto il privilegio di condividere un tratto del suo lungo percorso attraverso i secoli con la persona che per lui era stata la più importante. Lo stregone si soffermò per un attimo su quella parola. Importante. Dal latino importare, cioè portare dentro. Ed era proprio così. Riusciva a sentire ancora il respiro del Nephilim addormentato accanto a lui sotto le coperte, la sua risata cristallina, i suoi capelli sotto le dita, il profumo della sua pelle adorna di cicatrici, il calore delle sue labbra. Riusciva a percepire gli stessi brividi quando immaginava ancora una volta le sue mani scorrergli sul corpo. Lo portava dentro di sé. Ovunque andasse e qualsiasi cosa la vita avesse ancora in serbo per lui, Alexander c’era e ci sarebbe stato. Per sempre.

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Salve a tutti! Sono veramente felice di pubblicare la mia prima one-shot sul nuovo profilo dopo anni di astensione dalla scrittura. Se siete fan della saga di Cassandra Clare avrete sicuramente visto il telefilm ispirato ai libri e vi sarete emozionati alla vista (finalmente!) del tanto atteso bacio Malec. Personalmente trovo Alec e Magnus due tra i migliori personaggi di cui io abbia mai letto in quanto a psicologia ed evoluzione nel corso della storia. Vedere tutte le mie aspettative per questa coppia realizzate così bene da due attori quali Matthew Daddario e Harry Shum Jr. mi ha ispirata per riprendere a scrivere. E quale miglior modo per farlo se non immaginando lo stregone dopo la morte dell'amato Shadowhunter? Un po' masochista come cosa, ma io la trovo anche estremamente dolce. Enjoy!

   
 
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