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Autore: _Ely_BM    17/04/2016    2 recensioni
Matteo Lima, personal trainar ventiquattrenne.
Grace Angeli, studentessa diciassettenne sovrappeso, con autostima sotto ai piedi.
Lui l'aiuterà a perdere peso e a credere in se stessa.
Entrambi perderanno la testa l'uno per l'altra.. un amore proibito!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo1)PERSONAL TRAINER.

...POV GRACE...

'Ciao, il mio nome è Grace Angeli, e ho 17 anni.

Sono alta 1.61m, capelli biondi e lunghi fin sotto le spalle, occhi azzurri e sono sovrappeso.

Sono una ragazza abbastanza timida, sensibile, dolce e simpatica (o almeno è quello che mi dicono i miei amici).

Frequento il quarto anno di liceo e mi piace molto la scuola, ma non me la passo molto bene.

Spesso e volentieri vengo presa in giro per il mio peso, chiamandomi con dei soprannomi non molto carini che mi fanno stare male.

Mi piace studiare e leggere, infatti sono la prima della classe.'

Sentendo la mia sveglia suonare, apro gli occhi lentamente e la stacco.

Mi stiracchio sotto le coperte sbadigliando, per poi alzarmi dal letto, infilandomi le mie pantofole di Minnie e uscire dalla mia camera con addosso il mio pigiamone rosa con coniglietti viola e scendo al piano di sotto.

Entro in cucina, dove seduto a tavola ci trovo mio padre bere il suo caffè e leggere con attenzione il suo giornale quotidiano e mamma prepararsi un thè caldo.

"Buongiorno." -saluto i miei genitori avvicinandomi al bancone della cucina-

"Buongiorno." -mi salutano loro, non guardandomi nemmeno-

Sospirando inizio a prepararmi la mia colazione, che consiste in:

Latte e fette biscottate con nutella.

Una bontà.

Mi metto seduta a tavola e inizio a fare colazione.

'Vivo in una grande casa con i miei genitori Adriana e Dario a Roma e siamo una famiglia benestante.

Io e i miei genitori non abbiamo quel rapporto figlio e genitori, siamo molto lontani dal quel rapporto.

Mamma e papà sono degli avvocati molto conosciuti e di successo.

Perchè non andiamo d'accordo?

Sinceramente non lo so nemmeno io.

I miei genitori sono molto freddi nei miei confronti e spesso mi fanno sentire fuori posto con il mio corpo.

Perchè dovete sapere che i miei genitori si vergognano di me perchè sono sovrappeso.

Che bella famiglia che ho, eh?'

Dopo aver finito la mia colazione, salgo al piano di sopra ed entro in bagno per lavarmi denti, viso e truccarmi.

Dopo aver finito, raggiungo la mia camera, chiudendomi la porta alle spalle e mi avvicino al mio armadio e decido cosa indossare.

'Come ogni mattina non so mai cosa indossare.

Ma questo è un problema che hanno tutte le donne, no?'

Look Grace

Dopo essermi vestita,mi avvicino al mio specchio e mi osservo con un sorriso, ma che mi si spegne subito sbuffando.

'Ciò che vedo ogni santissimo giorno non mi piace.

Mi disgusta.

Ho sempre provato a perdere peso, ma non ci sono mai riuscita e mi sono quasi arresa nel dimagrire.'

Esco dalla mia camera e scendo al piano di sotto.

Senza salutare i miei raggiungo il portone d'ingresso.

"Grace." -mi chiama mia madre-

Mi giro verso di lei e la vedo raggiungermi.

"Che c'è?" -le chiedo anche se so già ciò che mi dirà-

Mi squadra attentamente, mettendomi un po in imbarazzo e sembra quasi disgustata.

"Hai intenzione di andare vestita così a scuola?" -mi chiede mamma indicandomi da testa a piedi con l'indice-

"Sì, cosa c'è che non va?" -le chiedo guardandomi-

"C'è che non stai bene." -mi dice mamma e io la guardo- "La maglietta ti sta veramente male, ti ingrassa oppure sei ingrassata?" -mi chiede e io abbasso lo sguardo a terra rimanendoci malissimo-

"Devo andare." -dico indossando il mio cappotto e senza salutare esco di casa,  incamminandomi verso scuola-

'Ed ecco a voi mia madre!

Tutte le mattine è così.

Ha sembra da ridire sul mio abbigliamento e sul mio corpo, che odio.

Odio il mio corpo con tutta me stessa.

Odio tutto di me, non mi piace niente.

Niente di niente.

L'unica cosa che mi piace di me sono i miei occhi.

I miei occhi azzurri come il cielo e basta, soltanto i miei occhi mi piacciono.

Poi del resto uno schifo.'

Arrivata al liceo, varco il grande cancello rosso mattone e mi avvicino ai miei due migliori amici.

"Buongiorno." -saluto allegra i miei due migliori amici-

"Giorno." -mi salutano loro sorridendo-

'Annika e Guido, i miei migliori amici da sempre.

Siamo cresciuti insieme e siamo come fratelli.

Annika e Guido sono fidanzati.

Stanno insieme da quasi due anni e sono adorabili.

Annika è alta 1.66m, capelli biondo scuro lunghissimi e lisci, occhi verde-blu e magra.

E' una ragazza molto dolce e le voglio un mondo di bene.

Invece Guido è alto 1.75m, capelli marroni corti, occhi marrone scuro e magro.

Sono i migliori amici del mondo.'

"Come va ciccina?" -mi chiede Guido sorridendo dandomi un pizzicottino sulla guancia-

'Ciccina..

E' così che mi chiama con affetto il mio migliore amico.'

"Bene." -gli rispondo ricambiando il pizzicottino e lui ridacchia- "Voi? Come state?" -chiedo sorridendo ad entrambi-

"Bene, anche se me ne starei molto volentieri a letto, sotto le coperte al calduccio, con una bella tazza di cioccolata calda." -mi risponde Annika sorridendo e io annuisco-

"Insieme a me, giusto?" -le chiede Guido malizioso e io ridacchio, mentre Annika gli tira un pugno sul braccio-

"Ahia."-quasi urla-

"Stai zitto." -lo fulmina Annika-

"Che ho detto?" -le chiede stranito Guido-

"Allora? Hai preso una decisione?" -mi chiede sorridendo Annika, mentre entriamo a scuola e Guido alza le mani al cielo, non avendo ricevuto una risposta-

"Sì." -le rispondo sorridendo entrando in classe-

"Quale ciccina?" -mi chiede Guido mentre ci avviciniamo ai nostri posti-

"Togliti di mezzo balena." -mi dice ridendo Giulio, un compagno di classe, facendo ridere tutti e io rimanendoci male, mi sposto per farlo passare-

"Hai rotto il cazzo." -dice rabbioso Guido a Giulio e lui ridendo va a sedersi al suo posto-

"Lascia stare Guido." -gli dico sorridendo-

"Sono stanco di queste prese in giro del cazzo." -dice furioso Guido mentre ci mettiamo seduti ai nostri posti-

Io e Annika vicine e Guido dietro di noi.

"Ci sono abituata." -gli dico facendo un piccolo sorriso-

"Ciccina devi rispondere per le rime." -mi dice accarezzandomi la spalla il mio migliore amico e io tiro un sorriso-

"Cambiamo argomento." -dico guardandoli entrambi- "Non volete sapere la decisione che ho preso?" -chiedo sorridendo guardandoli entrambi-

"Spara." -afferma con il sorriso Annika-

"Oggi pomeriggio andrò in palestra e mi farò aiutare da un personal trainer per perdere peso." -dico sorridendo e loro ricambiano-

"Speriamo che sia un pezzo di figo." -dice sognando ad occhi aperti Annika e Guido la guarda male-

"Ehi, guarda che io sono qui." -le fa notare Guido e Annika lo guarda e sorridendogli gli manda un bacio e lui le fa l'occhiolino-

'Voglio perdere peso.

Da sola non ci riesco e con l'aiuto di un personal trainer sono sicura di farcela.

O almeno lo spero.'

...POV MATTEO...

'Mi chiamo Matteo Lima, e ho 24 anni.

Sono alto 1.83m, capelli neri con ciuffo e barba, occhi anch'essi neri e tenebrosi, magro con fisico atletico.

Sono un tipo simpatico, allegro, sempre con il sorriso stampato sulla faccia e severo, solo al lavoro.

Che lavoro faccio?

Sono un personal trainer e gestisco, con il mio socio e non che migliore amico Alvaro, una palestra tutta mia.

La palestra 'Gym Lima', non male eh?

E' una palestra molto grande di due piani.

Al primo piano c'è appunto la palestra con tutti gli attrezzi che si possono trovare in una palestra e il secondo piano è diviso in due stanze.

In una c'è una grandissima piscina e nell'altra stanza c'è una sala da ballo, dove puoi tenerti in forma con la zumba.'

Dopo una corsa mattutina, arrivo a casa mia e corro in bagno a farmi una doccia.

'Vivo da solo in un appartamento non molto grande a Roma, ma perfetto per me.

Prima ci vivevo con la mia fidanzata, ora mia ex, Rosa.

All'età di 17 anni ci siamo messi insieme e dopo 3 anni di fidanzamento siamo andati a vivere insieme all'età di 20 anni e dopo altri 4 anni di convivenza ci siamo lasciati, con precisione 4 mesi fa.

Era diventata troppo gelosa e mi controllava in ogni mio movimento e stanco di tutta quella situazione l'ho lasciata.

Sono ancora innamorato di lei, ma se non cambia atteggiamento io e lei non saremo più niente.

Sono nell'idea che in un rapporto ci deve essere fiducia e senza quella non si va avanti.'

Dopo aver finito di farmi la doccia, con solo addosso un'asciugamani alla vita, entro in cucina e inizio a fare una abbondante colazione.

Afferro il mio cellulare sentendolo squillare e rispondo alla chiamata di mia madre.

"Pronto mammina." -rispondo allegro alla chiamata-

'Io e mia madre abbiamo un bellissimo rapporto tra madre e figlio.

Adoro la mia mammina e lei adora me, dato che sono figlio unico.

Mia madre si chiama Gemma e mio padre Edoardo.

Con mio padre abbiamo un rapporto un po complicato.

Mio padre mi voleva medico come lui, ma non fa per me.

Io ho sempre amato la palestra e sono diventato ciò che ho sempre sognato.

Un personal trainer.'

"Buongiorno amore mio, come stai?" -mi chiede mia madre-

"Tutto bene, tu e papà?" -le chiedo bevendo una spremuta d'arancia-

"Tutto bene anche noi." -mi risponde lei- "Con Rosa? Come va?"

'Mamma e papà adorano Rosa e sperano con tutto il cuore che io e lei torniamo insieme.'

Sospiro.

"Come sempre mamma." -le rispondo mordendo una fetta biscottata con marmellata di fragole-

"Mi ha chiamato ieri sera." -mi dice-

"Ah si?" -le chiedo continuando a fare colazione-

"Sta tanto male Matteo, gli manchi." -mi dice con tono triste mia madre-

"Anche a me manca mamma, ma sai perfettamente perchè l'ho lasciata." -le dico andando verso la mia camera da letto-

"E' stupido Matteo il motivo della vostra rottura." -mi dice lei-

"Mamma era diventata pesante; mi controllava in tutto quello che facevo, per fino il cellulare mi controllava, una relazione così non la voglio." -le dico sincero, tenendo il mio cellulare con l'orecchio e la spalla, infilandomi i boxer-

"Se ti controllava vuol dire che tu gliene hai dato motivo." -mi dice e io sospiro-

"Ti assicuro di no mamma." -le rispondo indossando un sotto di tuta- "Ci deve essere fiducia in una relazione." -dico convinto infilandomi una maglietta nera-

"Ma lei si fida di te Matteo." -mi dice lei-

"Mamma se si fidasse di me non mi controllerebbe e lei lo fa, quindi non si fida." -quasi urlo perdendo la pazienza-

"Ma perchè non si fida?" -mi chiede, mentre indosso un paio di scarpe da ginnastica-

"E' gelosa mamma, è gelosa delle mie clienti della palestra, sono un personal trainer e sto molto a contatto con delle donne, ma solo perchè le aiuto a perdere peso, a tenersi in forma." -le spiego- "Non posso e non voglio avere una relazione così; dalla mia donna pretendo fiducia e se non c'è quella ciaociao." -le dico convinto- "Adesso devo andare." -le dico infilandomi il mio giubbotto-

"Va bene amore mio, ci sentiamo." -mi saluta mia madre mentre mi incammino al portone d'ingresso-

"Ciao mamma." -la saluto, per poi chiudere la chiamata-

Esco dal mio appartamento e raggiungo la mia Alfa Romeo Mito nera con finestrini oscurati.

La mia meravigliosa auto.

Salgo in auto e parto verso la mia palestra.

'Sono stanco di ripetere sempre le stesse cose a mia madre.

Rosa non si fida di me, Rosa è gelosa delle mie clienti e io voglio una relazione che ci sia piena fiducia.'

"Finalmente amico." -afferma Alvaro vedendomi entrare in palestra e io gli sorrido-

"Giorno amico." -lo saluto con il sorriso-

'Alvaro Pischelli, mio migliore amico da sempre e non che socio.

Alvaro è alto 1.86m, capelli marroni e corti, occhi color nocciola, magro con fisico atletico.

Anche lui è un personal trainer come me.'

"Arriva." -sussurra sbuffando Alvaro e io mi giro e vedo entrare in palestra Rosa-

'Alvaro non sopporta Rosa.

Non sono mai andati molto d'accordo.

Mai.'

"Buongiorno amore mio." -mi saluta Rosa stampandomi un bacio sulla guancia e io le sorrido-

"Buongiorno." -la saluto- "Come mai qui?" -le chiedo-

"E' venuta a controllare se ti stai sbattendo qualche tua cliente." -dice acido Alvaro controllando degli attrezzi e Rosa lo fulmina-

"Stai zitto Alvaro." -dice più acida di lui Rosa- "Come stai amore?" -mi chiede sorridendo accarezzandomi il petto-

"Come mai qui?" -le richiedo guardandola-

"Sono venuta a fare un po di palestra." -mi risponde lei sorridendo-

"Bene." -dico guardandola-

"Mi manchi tanto amore." -dice con il labbruccio e io sospiro-

"Non iniziare Rosa." -l'ammonisco e lei sospirando si avvicina ad un tapirulan-

"Non ti manco?" -mi chiede Rosa guardandomi mentre inizia a correre e io sospiro-

"Corri che ti fa bene." -dico avvicinandomi al mio migliore amico per aiutarlo, mentre iniziano ad entrare altri clienti-

"Che rottura di coglioni." -afferma sbuffando Alvaro e io sorrido-

...POV GRACE...

Dopo una mattinata scolastica, finalmente è arrivata la fine di tutte le lezioni.

"A che ora vai in palestra?" -mi chiede Annika mentre usciamo da scuola-

"Verso le tre." -le rispondo sorridendo-

"Ehi Grace cammina piano." -dice serio Giulio guardandomi e io aggrotto la fronte- "Rischi di fare un buco sulla strada." -dice ridendo e dietro a lui ridono tutti gli altri-

"Oh hai rotto davvero i coglioni." -quasi urla furioso Guido prendendo dal colletto del giubbotto sbattendolo al muro, mentre Giulio alza le mani al cielo-

"Guido lascia stare." -gli dico avvicinandomi a lui-

"No che non lascio stare, mi ha stancato con queste battutine del cazzo." -urla furioso Guido guardandomi-

"Chiedile scusa." -gli ordina fulminando Giulio e lui se la ride- "Non ridere coglione o ti spacco tutti i denti." -gli urla minaccioso e furioso-

"Chiederle scusa?" -chiede ridendo Giulio- "Mai." -afferma con sguardo di sfida- "Non è colpa mia se è una balena." -dice guardando Guido che lo lascia per poi tirargli un forte pugno in pieno viso, facendolo cadere a terra-

"Ti avverto, dii un'altra delle tue cazzate su Grace e finisci in ospedale."-gli dice minaccioso Guido, per poi prendere per mano me e Annika e andarcene-

"Bastardo." -gli urla Giulio-

"Taci coglione." -gli urla Guido guardandolo, facendogli il terzo dito-

"Non dovevi colpirlo." -dico a Guido e lui mi guarda-

"Sono stanco Grace; sei la mia migliore amica e nessuno e ripeto nessuno deve permettersi di prendersi gioco di te." -mi dice Guido guardandomi negli occhi e io sorridendo lo abbraccio e lui mi stringe-

"Ti voglio tanto bene." -gli dico sorridendo stringendolo-

"Anch'io ciccina." -dice sorridendo Guido allontanandosi dall'abbraccio, stampandomi un bacio sulla guancia-

"Grace vuoi che vengo con te in palestra?" -mi chiede Annika mentre riprendiamo a camminare-

"Non serve, vado da sola." -le rispondo sorridendo-

"Ok, allora poi mi chiami e mi racconti tutto del tuo personal trainer, sperando che sia un figone." -dice sorridendo Annika e io ridacchio-

"Vi avverto, già lo odio questo personal trainer." -dice acido Guido e io ed Annika ridiamo-

"Tranquillo tu sei il mio preferito e il più bello del mondo." -gli dice sorridendo Annika e lui le stampa un bacio sulle labbra, abbracciandola con un braccio intorno al collo e io sorrido guardandoli-

'Chissà se troverò mai un ragazzo che mi ami così come sono.'

"Ci vediamo domani." -li saluto e loro mi sorridono-

"Chiamami." -mi dice Annika facendo il gesto del telefono con la mano e io annuisco sorridendo-

Li saluto con la mano ed entro in casa mia, mentre loro proseguono verso casa di Annika.

Appoggio lo zaino all'ingresso, insieme al mio cappotto ed entro in cucina.

"Ciao." -saluto mia madre che mi saluta con un gesto della mano veloce-

"Preparati il pranzo e non mangiarti tutto." -dice mia madre uscendo dalla cucina e io rimanendoci male, inizio a prepararmi un panino-

'Perchè?

Perchè mi deve parlare in questo modo?

Perchè mi deve dire certe cose che mi feriscono?

Perchè?

E' mia madre cavolo.'

Le tre del pomeriggio sono arrivate in fretta e mi sto incamminando verso la Gym Lima, una palestra dove non ci ho mai messo piede e di cui so l'esistenza grazie ad un volantino.

...POV MATTEO...

'E' tutto il giorno che lavoro in palestra, aiutando alcuni clienti e sbrigando delle commissioni.

Rosa è in palestra da tutto il giorno fingendo di fare palestra, ma so perfettamente che è qui solo per controllarmi.

Sono stanco, non la sopporto più.'

Sto dando delle dritte ad un ragazzo cicciottello su come usare un attrezzo, quando sento aprirsi la porta d'ingresso della palestra e mi volto a vedere chi sia appena entrato e noto una ragazza cicciottella guardarsi intorno.

"Continua così, vai alla grande." -dico al ragazzo sorridendo e lui annuisce-

Mi avvicino alla ragazza, che è la prima volta che la vedo qui.

"Ciao." -la saluto e lei saltando leggermente in aria, si gira verso di me e le sorrido-

...POV GRACE...

'Oh. Mio. Dio!

Ma quanto è bello questo ragazzo.

Ha un fisico così palestrato ed è così bello.'

Gli sorrido imbarazzata.

"Vorrei perdere peso." -gli dico imbarazzata e lui sorride e Dio che sorriso-

"Sei nel posto giusto." -afferma allargando le braccia per mostrarmi la palestra sorridendo-

"Lo so è solo che vorrei un personal trainer che mi aiuti a perdere peso." -gli spiego e lui sorridendo mi porge la mano-

Guardo la sua mano stranita e titubante gliela stringo.

"Matteo Lima, il tuo personal trainer." -si presenta sorridendo e io ne faccio uno piccolo molto imbarazzata-

"Grace Angeli." -mi presento a mia volta, lasciandoci la mano-

"Vieni con me." -dice Matteo dandomi le spalle e incamminarsi non so dove e io gli vado dietro- "Alvaro controlla tu." -dice ad un ragazzo anche lui palestrato, che aiuta un ragazzo a fare pesi-

"Ricevuto capo." -dice sorridendo Alvaro-

"Vieni." -mi dice Matteo sorridendomi facendomi segno con il capo-

Lo seguo ed entriamo nel suo ufficio.

"Accomodati pure." -mi dice Matteo indicandomi una poltroncina davanti alla sua scrivania e io mi accomodo, mentre lui si mette davanti a me, dietro la scrivania- "Allora" -dice sorridendomi- "Vuoi perdere peso?" -mi chiede conferma e io annuisco-

"Sì, vorrei perdere peso e iniziare una dieta." -gli rispondo e lui annuisce-

"Ok, allora partiamo con la dieta." -dice afferrando un foglio e una penna- "Nella mia dieta ci sono tre pasti." -mi spiega guardandomi e io annuisco- "Il primo pasto lo chiamo la colazione da re; la colazione è il pasto più importante della giornata, quindi qui puoi abbondare, mangiando come un re." -annuisco- "A colazione devi mangiare una tazza di latte e cereali, fette biscottate con marmellata di frutta a tuo piacimento, una spremuta d'arancia e un frutto, anche questo a tuo piacimento." -mi dice mentre scrive sul foglio e io annuisco- "Poi c'è il secondo pasto della giornata, che io chiamo il pranzo del principe." -mi dice guardandomi- "A pranzo puoi mangiare ciò che vuoi ma a piccole dosi." -mi dice e scrive sul foglio le dosi che devo mangiare, per poi guardarmi- "Nella mia dieta è super vietata la frittura e i dolci." -mi dice e io annuisco- "Ultimo pasto della giornata che io lo chiamo la cena del povero." -mi dice guardandomi-"Per cena devi mangiare leggero, quindi niente lievitazione, ma insalate o riso." -annuisco capendo-

"Uno spuntino?" -gli chiedo tirando un sorriso-

"Nella mia dieta non c'è nessuno spuntino, però voglio essere buono, quindi se ti viene fame nel pomeriggio puoi mangiare uno yogurt magro o un frutto a tuo piacimento." -annuisco sorridendo-"Assolutamente no bevande gassate o dolci, quindi niente coca cola, aranciata, thè eccetera." -annuisco- "Devi bere due litri di acqua al giorno, solo acqua." -annuisco- "Bene, con la dieta siamo apposto." -dice sorridendo consegnandomi il foglio con su scritto tutto quello che mi ha detto- "Quanti anni hai?" -mi chiede guardandomi-

"17." -gli rispondo-

"Quanto vorresti perdere?" -mi chiede guardandomi-

"Beh voglio ritrovare il mio peso forma." -gli rispondo e lui annuisce-

"Ok, quanto sei alta?" -mi chiede guardandomi-

"1.61m." -rispondo-

"1.61 quindi dovresti pesare all'incirca 55 chili; quanto pesi?" -mi chiede-

"Ehm, non lo so, non mi peso da molto tempo." -gli rispondo imbarazzata e lui annuisce-

"Ok, vieni qui sulla bilancia." -dice alzandosi e io faccio lo stesso- "Sali su."-mi dice guardandomi e io lo guardo imbarazzata- "Non devi vergognarti del tuo peso, io sono qui per aiutarti non per prenderti per il culo." -mi dice sorridendomi e io facendo un piccolo sorriso, salgo sulla bilancia- "Allora pesi"-dice guardando la bilancia- "70 chili giusti giusti." -mi dice sorridendo e io scendo dalla bilancia e ritorniamo alla scrivania-"Allora per ritrovare il tuo peso forma, devi perdere in totale 15 chili, non sono troppi, ma nemmeno pochi." -mi dice sorridendo-
"Se segui la mia dieta senza sgarrare mai e fai tutti gli esercizi che ti farò fare, al mese perderai circa 5 chili, quindi in tre mesi ritroverai il tuo peso forma." -annuisco sorridendo-

"Ok." -dico felice e lui mi sorride-

"Oggi sono molto impegnato, quindi ti va bene se iniziamo da domani?" -mi chiede sorridendo e io annuisco- "Ok, se mi dai il tuo indirizzo di casa, domani mattina alle sei passo a prenderti e ci andiamo a fare una corsetta." -mi dice-

"Alle sei?" -gli chiedo e lui annuisce-

"Alle sei." -conferma sorridendo e io annuendo gli do il mio indirizzo- "Perfetto Grace, allora ci vediamo domani mattina alle sei." -mi dice sorridendo porgendomi la mano e io sorridendo gliela stringo-"Ah." -afferma ricordandosi di dire una cosa- "La dieta iniziala da oggi." -mi dice e io annuisco sorridendo-

"Ok, grazie." -gli dico e lui mi sorride accompagnandomi alla porta del suo ufficio- "A domani." -lo saluto uscendo e incamminarmi verso l'uscita-

'Mamma mia, non poteva essere un po più bruttino?

Mi imbarazzano molto i ragazzi,  soprattutto quelli carini.

Ah Matteo Lima!'

Arrivata a casa, salgo in camera mia e chiamo Annika.

"Dimmidimmidimmi." -dice velocemente rispondendo alla mia chiamata Annika e io sorrido-

"Madonna Annika è un grandissimo pezzo di figone." -dico pensando a Matteo e lei urla, rompendomi un timpano-

"Descrivimelo." -mi chiede entusiasta-

"E' molto bello, ha i capelli neri con ciuffo, occhi anch'essi neri, ha la barba che tanto amo in un ragazzo e il suo sorriso? Mamma mia Annika è stupendo, per non parlare del suo fisico, madonna è palestrato ed è perfetto." -dico sorridendo pensando a Matteo-

"Il tuo principe azzurro." -afferma sorridendo lei e io ridacchio- "Beh com'è andata?" -mi chiede-

"Nulla di che, mi ha scritto una dieta che devo seguire perfettamente e da domani iniziamo con gli esercizi per perdere peso." -le spiego- "Ah domani mattina alle sei passa da casa mia per andare a correre insieme." -dico ricordandomi-

"Perfetto, domani mattina sono a casa tua per vedere quel pezzo di figo." -dice ridendo la mia migliore amica e io ridacchio-

"Ok." -dico sorridendo- "Ci vediamo domani Annika." -la saluto-

"A domani tesorino." -mi saluta lei e sorridendo attacchiamo la chiamata-

"Matteo."-sussurro sorridendo sdraiandomi sul letto-

...POV MATTEO...

La guardo uscire dalla mia palestra e sorrido.

'Un'altra ragazza d'aiutare.

Amo aiutare le persone che hanno bisogno d'aiuto e quella ragazza mi ha fatto una tenerezza immensa.'

"Chi era?" -mi chiede Rosa incrociando le braccia al petto e io la guardo-

"Una cliente." -le rispondo-

"Una cliente.. e perchè te la sei portata nel tuo ufficio?" -mi chiede acida lei-

"Cosa stai insinuando Rosa?" -le chiedo serio e freddo- "Mi ha chiesto aiuto per perdere peso e smettila con la tua gelosia, mi da sui nervi." -dico acido allontanandomi da lei-

'Non la sopporto.

La sua gelosia mi da sui nervi.

Insinua che io mi porti le mie clienti nel mio ufficio per scoparmele.

Non ci posso credere.

Non ho mai usato le donne per solo sesso e non ho mai guardato le altre donne con lussuria, perchè l'unica che mi interessa è lei, è Rosa, ma la sua gelosia mi infastidisce e non la sopporto più.

Basta, con lei ho chiuso, ho chiuso per sempre.'

"Chiudi tu?" -chiedo ad Alvaro-

"Chiudo io amico." -mi risponde lui sorridendo-

"Ok, a domani allora." -lo saluto e lui annuisce sorridendo salutandomi con la mano-

Esco dalla mia palestra e raggiungo la mia auto per tornarmene a casa.

...POV GRACE...

Sono in cucina che mi sto preparando la cena.

Una buonissima insalata di lattuga, con carote tagliate a julienne e del mais, condita con un filo d'olio, sale e aceto.

"Ti mangi quella?" -mi chiede stranita mia madre guardando la mia insalata e io annuisco sorridendo-

"Sì, ho iniziato la dieta e da domani inizierò ad andare in palestra per perdere peso." -le racconto sorridendo-

"Non ci riuscirai mai." -afferma lei uscendo dalla cucina e a me mi si spegne il sorriso-

'Invece ci riuscirò.

Perderò tutti i chili di troppo e ritroverò il mio peso forma alla faccia tua.'

...POV MATTEO...

Con solo addosso un paio di boxer, mi metto sotto le coperte e afferrando il mio cellulare, punto la sveglia alle 5.30 di mattina, per poi appoggiarlo sul mio comodino e sdraiarmi sotto le coperte.

'Domani mattina a casa di Grace per una bella corsetta.'

...POV GRACE...

Con addosso il mio pigiamone, mi metto sotto le coperte e punto la sveglia alle 5.30 di mattina.

'Odio svegliarmi così presto, ma sono anche felice, perchè domani rivedrò Matteo.'  

 Grace 

 Matteo

 Annika (migliore amica di Grace e fidanzata di Guido)

 Guido (migliore amico di Grace e fidanzato di Annika)

 Alvaro (migliore amico di Matteo)

 Rosa (ex di Matteo)


Spazio autrice:
 
Buongiorno carissime lettrici ^_^
 
Ed eccomi qui con la mia nuova storia : )
 
Come vi sembra come inizio? Vi piace? Vi incuriosisce?
 
Fatemi sapere ^^
 
A presto.
 
-Elisa.

   
 
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