Niall non si dimenticherà mai quel giorno. Era la ragazza più bella che i suoi occhi avessero mai visto. Se chiude gli occhi la vede ancora là, avvolta nel suo abito rosa cipria che lui tanto odiava, ma che le stava d’incanto, e forse è per questo che lui lo odiava tanto, i ragazzi avrebbero potuto aprire gli occhi ed accorgersi la meraviglia che era la sua migliore amica. I suoi capelli avevano lo stesso colore del tramonto, avevano un miliardo di sfumature rosse che Niall si era ripromesso di contare qualche giorno, profumavano di pesca ed attiravano gli occhi di lui ogni mattina quando distrattamente in classe raccolti in una coda strana lasciavano cadere una ciocca che le finiva in faccia e che lei prontamente scacciava via sbuffando con scarsi risultati. I suoi occhi erano di un semplicissimo marrone e no, Niall non ci vedeva il mare, ma semplicemente ci vedeva la bellezza. La trovava perfetta in ogni sua imperfezione; a partire dalle sue troppe lentiggini alla sua aria da so tutto io; ma amava anche questo di lei, ed era una cosa che gli faceva onore, amare tutto di lei, dal suo profumo da brava ragazza alle sue unghie torturate.

E allora perché è così difficile?

Se lo chiedeva sempre il bel biondino dagli occhi color del cielo, si chiedeva perché fosse così difficile amare una persona così meravigliosa, ma la risposta la sapeva benissimo.
La risposta gli compariva davanti ogni giorno all’uscita di scuola, ogni sabato sulle panchine del paese seduto accanto a lei, il suo stupido ragazzo bello e perfetto, quello che la faceva piangere, ma anche ridere, quello che le dava tutto, ma voleva altrettanto in cambio. Quello che aveva il suo cuore, e che se lo sarebbe tenuto stretto.

Quel giorno, il giorno della festa in paese, dopo averla vista sorridente salutare le sue amiche non la vide più e tornò a casa pensando ciò che pensava sempre “domani la chiamo” e poi non lo faceva mai.

Non poteva sapere però che quello fu l’ultimo giorno in cui l’avrebbe vista. Il giorno dopo sua madre lo svegliò alle otto del mattino tutta trafelata.
Un incidente. La sera prima. Una macchina guidata da un uomo ubriaco non ha rispettato lo stop ed ha centrato in pieno un motorino.

Erano così giovani, belli ed innamorati, diceva la gente. E lo continuava a ripetere dopo giorni e settimane dall’incidente, poi tutto piano piano venne dimenticato. Ma Niall, Niall non se la sarebbe mai dimenticata. Se la sarebbe ricordata sempre con il suo sorriso bianco, i suoi occhi castani, le sue troppe lentiggini e le piccole fossette che le venivano quando sorrideva, che salutava le sue amiche nel suo vestitino rosa come le sue labbra. Se la sarebbe ricordata sempre seduta al banco con la coda in disordine concentrarsi alla lezione di matematica, ma che puntualmente rideva per le battute stupide di Niall, suo vicino di banco, migliore amico, e per sempre innamorato di lei.