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Autore: Galicata_luke2003    18/04/2016    0 recensioni
I nostri eroi partono per un'avventura nella città perduta di Atlantide per aiutare Ariel a riottenere il suo regno rubato da Ursula, la perfida strega del mare, che per spaventare gli abitanti di Atlantide, si serve di un mostro marino, il Kraken, che darà ai nostri eroi del filo da torcere
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dal soffitto e dal pavimento venivano fuori numerose spine, ma a Ursula bastò usare i suoi tentacoli per strisciare sulle pareti, evitando di toccare il pavimento ed il tetto.
Successivamente fu una serie di lame rotanti ad ostacolarla.
Anche questa volta però, le bastò un piccolo gesto della mano per bloccare le lame ed attraversare senza problemi.
Dopo una serie di ostacoli trovarono una scala a chiocciola e scesero, fino alla sala del tesoro, dove rinchiuse Ariel e iniziò a cercare la Rovina del Kraken.
Intanto i nostri eroi
“Come mai siamo di nuovo qui?” chiese Uncino “E perché siete qua?”
“Dopo aver attraversato tre stanze a gruppo siamo arrivati tutti qui” disse Emma.
“Abbiamo ipotizzato che le stanze ruotano mentre noi siamo al loro interno, in questo modo dopo essere passati per tre stanze siamo tornati al punto di partenza” spiegò Biancaneve.
“Allora cosa si fa?” chiese Uncino.
“Forse come abbiamo fatto prima, non dobbiamo muoverci in linea retta, bensì andare sotto” disse Regina.
Così Emma e Regina riunirono la loro magia in un grande turbine di fuoco, che poi scagliarono contro il pavimento.
Tutto iniziò a bruciare, e in men che non si dica il pavimento sparì e al suo posto apparì un’enorme scala a chiocciola che li portò all’origine di un corridoio.
Percorsero il corridoio, finché raggiunsero la sala del tesoro.
La sala aveva anche le pareti d’oro, e ogni moneta rifletteva la luce, illuminando l’intera stanza di una luce dorata, che ogni tanto si alternava con qualche colore, data la presenza di innumerevoli pietre preziose.
La stanza era divisa da quattro corridoi che si univano in un punto formando una croce, sulla quale era situato un pilastro d’oro e zaffiri, avente una scritta in Atlantideo.
Sul pilastro era poggiato il maestoso oggetto tanto desiderato: la Rovina del Kraken.
Era una statua in oro con la forma di un piccolo Kraken che nuota, e al posto degli occhi aveva due pietre preziose di colore turchese, che davano alla statua d’oro uno scintillio sublime.
Uncino fece il primo passo verso l’oggetto incantato e porse la mano per prenderlo.
Quando lo ebbe appena sfiorato, un tentacolo lo allontanò e un altro  prese la statua furtivamente. 
“Killian!” gridò Emma, rivolgendosi ad Uncino “Come stai?”
“Bene, è stata solo una brutta botta” rispose lui.
“Ursula!” esclamò Regina.
“Vorrei restare a salutarvi, ma ho una città da conquistare” disse Ursula, dirigendosi verso la scala, con l’intento di uscire.
“Mi dispiace, ma non andrai da nessuna parte” disse Regina lanciando delle fiamme su Ursula “Che aspetti ad aiutarmi?” chiese a Emma.
“Arrivo!” esclamò Emma, iniziando anche lei a colpire Ursula.
Appena la strega del mare si stancò, Emma e Regina concentrarono tutte le loro energie in un unico raggio distruttivo.
Questo bastò a dare a Biancaneve il tempo di prendere la Rovina del Kraken da uno dei tentacoli di Ursula.
Quando erano sul punto di uscire, la strega del mare si riprese.
“Non è finita qui, voi mi consegnerete la Rovina del Kraken, o la vostra amica sirena morirà” disse Ursula, usando un tentacolo per tenere la coda di Ariel, un altro per tenerle ferme le braccia e un altro ancora per strozzarla.
“Non fatelo!” diceva Ariel a tratti, cercando di mascherare il dolore il più possibile.
“Dobbiamo farlo o morirai!” replicò Emma in pensiero per la sirena.
“La mia vita non è importante quanto la mia città!” disse Ariel sul punto di  morire.
“Ok!” esclamò Biancaneve, lanciando la Rovina del Kraken a Ursula, che lo afferrò abilmente.
Successivamente, lasciò cadere Ariel sul pavimento e corse via con la magica statua.
“Su andiamo a prendere la nave per raggiungerla!” disse Uncino, cercando di incitare tutti.
Uscirono dalla sala di corsa, e raggiunsero l’esterno, ma ciò che videro non fu loro gradito: Ursula aveva tra due tentacoli la Rovina del Kraken, e quando invocò il mostro marino, esso la portò a nuoto verso la città perduta.
   
 
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