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Autore: Achiko    05/04/2009    0 recensioni
Salve a tutti. Finalmente dopo varie peripezie,avendo compreso come funziona il codice html,sono riuscita a pubblicare questa storia... Angoscia,dolore,paure,rabbia...una nuova battaglia all'orizzonte. Kanon e un nuovo personaggio. Fra amore fraterno e rancori passati,la speranza della redenzione e di avere una seconda shance,vive ancora... Buona lettura!
Genere: Romantico, Drammatico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gemini Kanon, Gemini Saga, Nuovo Personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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COCENTE DELUSIONE                                                                                           COCENTE DELUSIONE                    


Freddo.
Sentiva freddo intorno a se. Non riusciva a percepire nulla al di fuori della stanchezza che le intorpidiva le membra.
Faceva male,ora lo sentiva.
Il dolore che precede la morte. Era sospesa tra la vita e la morte. Lo sapeva.
Tutto sarebbe finito presto,di sangue nel suo corpo non ne rimaneva molto. Era bello abbandonarsi a quel freddo che avvolge e  conduce lentamente all’oblio.
La mente leggera.
Nessun pensiero a turbare quella pace.
Nessuna traccia di ripensamenti.
Solo un dolce torpore che la prendeva e la portava con se.

Un calore improvviso la strappò a quel torpore. Due braccia avvolsero il suo corpo regalandole un brivido familiare.
Forse non era giunta la sua ora. Forse quelle braccia che la reggevano erano lì per lei. Erano le SUE braccia che l’avrebbero salvata. Con quest’ultimo pensiero dischiuse appena le palpebre;le forze rimastele non le permisero uno sforzo maggiore.
Il vento fresco della sera le accarezzava il viso,riusciva a sentirlo nonostante la maschera.
In quel trambusto di voci e suoi lontani,i suoi occhi incontrarono quelli di un sogno.
Non era possibile. Era riuscita  a riportali in vita e ora  Lui era lì,con lei.
Per lei…

“…Sei qui…”

Un suono appena percettibile. Solo questo,e Nemes perse nuovamente i sensi.
Ma quelle semplici parole era state recepite dal colui che la teneva stretta a se.
Amaramente consapevole che quelle parole erano solo il preludio di una nuova sofferenza per quell’amazzone coraggiosa che stringeva fra  le braccia.


                                                                        ********

 
Calore.
Un dolce calore le carezzava il viso. Un raggio di sole che filtrava dalla finestra si era posato sulla sua pelle d’alabastro,destandola da un sogno che,questa volta,aveva lasciato senza remore. Non era più un pensiero,era realtà.
Nemes aprì gli occhi. Guardava intorno a se. Era nella sua stanza,nella casa di Gemini.
Riconobbe il suo letto accostato alla parete,la finestra da cui filtravano i tiepidi raggi del sole,il comodino adiacente su cui si distinguevano le venatura del legno,la specchiera con lavabo di fronte al suo letto,un arredamento scarno per una stanza ampia come quella ma,un Cavaliere,non necessitava di altro.
Ci volle un attimo perche riordinasse i ricordi di quella notte: la Dea,il sangue,il freddo,due braccia che la sorreggevano… Ora ricordava tutto.
Lo sguardo si posò sui polsi,erano stati fasciati. Provò ad alzarsi,ma il corpo era intorpidito per le enormi quantità di sangue perso.
Tentò nuovamente di rimettersi in piedi,questa volta con maggior successo.
Le membra le dolevano,ma la voglia di sapere,il desiderio di conoscere,la dilaniavano.
Era troppo anche solo pensare che potesse attendere ulteriormente…

Uscì dalle sua stanza. Faceva fatica,ma riusciva a reggersi in piedi. In quanto cavaliere,riusciva a recuperarsi in fretta dalle ferite e quest’ultima era meno grave di molte altre ricevute in battaglia.
Stava per imboccare l’uscita della terza casa della zodiaco,quando intravide una figura immobile  darle le spalle.
Il suo cuore perse un battito.
Lui era lì.
Saga era tornato. Era lì. Per lei.

Il dolore scomparve,una nuova vita sembrava scorrerle dentro,si mise a correre,voleva raggiungerlo per stringerlo a se. Solo questo le importava. Si sarebbe tolta la maschera per mostrargli che lei era la stessa di sempre. La sua Nemes.
Non poteva immaginare che il suo sogno e le sue speranze si sarebbero infrante di li a poco…


La figura udì i suoi passi e si voltò verso di lei.
Nemes si fermò. No. Non era possibile.
Non poteva essere.
Non lui.
Perché? Cos’era accaduto?
Quelle braccia che l’avevano protetta erano di Saga,ne era certa, ma allora…Lui…perché era lì?
In prede al flusso di pensieri che le invase la mente,non si accorse che quella figura le si stava avvicinando.
Kanon. Fratello gemello di Saga.
Un traditore. Un assassino. Si perché era come se fosse stato lui ad uccidere Saga. Era stato Lui a maledirlo. Lui a portare la guerra alle Dodici Case dello Zodiaco. Lui a liberare lo spirito di Poseidone dall’anfora in cui Atena lo aveva sigillato. Lui a plagiare Hilda di Polaris con l’anello del Nibelungo. Lui il responsabile di ogni cosa. Lui il colpevole della sua infelicità. Lui. Kanon.
Avrebbe dovuto pagare per ogni cosa e invece…invece era lì. Vivo.

“Ti sei ripresa…Come ti senti?”

Uno sguardo carico d’odio si levò contro di lui.
Come si sentiva? Aveva avuto la sfrontatezza di chiederle come si sentiva? Lui era stato la causa di ogni suo problema negli ultimi quattro anni. E ora scopriva che era quasi morta per riportare in vita un traditore della peggior specie. Come si sentiva?
Adirate. Affranta per le speranze disattese e… Colma di odio.
Atena aveva voluto il suo aiuto,aveva accettato,per quale motiva la dea si divertiva a prendersi gioco di lei?
No,stavolta non poteva farle questo,Lui non doveva vivere,non lo meritava,qualunque csa avesse fatto per riscattarsi,non era sufficiente. Le guerre,i cavalieri morti durante la battaglia. Sulle sue spalle pesavano le anime di innocenti,manovrati dalle sue sporche azioni.
Non era soltanto Saga ad aver perso la vita a causa sua,ma anche Shura e Camus,Death Mask,Afrodite, e tutti gli altri cavalieri che erano caduti in battaglia. Su di lui si levava una colpa che nessuno avrebbe mai potuto cancellare.

Nemes non proferì parola. Concentrò le poche energie che aveva ed espanse il suo cosmo. Era ancora debole per poter accumulare un’energia sufficiente ad eliminarlo,ma in quel momento non era in grado di formulare altro pensiero se non la vendetta.


“ESPLOSIONE GALATTICA!!!!!!!!!!!”


L’onda di energia lo colpì in pieno,scaraventandolo contro una delle colonne del porticato.
Il colpo l’aveva coldo alla sprovvista,ma gli aveva cusato solo qualche ferita superficiale,tuttavia un secondo attacco della stessa portata non l’avrebbe lasciato del tutto illeso;ne era consapevole.
Vide Nemes prepararsi ad incanalare nuova energia per colpirlo nuovamente.
Non credeva che la sua ex allieva fosse migliorata al punto da raggiungere una tale potenza.


“Nemes! Fermati! Sei impazzita…?”


La voce di Cassidy del Capricorno non aveva sortito alcun effetto in lei. Anche se a fatica,era pronta ad nuovo colpo. Ma Kanon,stavolta, era pronto a difendersi.
Anche se non sarebbe riuscito a farle del male. Lo sapeva bene.


                                                                         ********

Il trambusto creato dai colpi aveva fatto accorrere tutti Cavalieri alla casa di Gemini.
Dhoko fu il primo ad arrivare all’interno della Casa. La scena che si presentò dinnanzi ai suoi occhi non fu certo delle più rassicuranti.
Kanon barcollante nel tentativo di rialzarsi e quella ragazza che espandeva il proprio cosmo.
Si diede mentalmente dello sciocco,come aveva fatto a non capire che mettere Kanon nella stessa stanza di quella ragazza sarebbe stato l’equivalente del darlo in pasto ad un branco di leoni.
Oramai era tardi per rimediare;una distrazione imperdonabile da parte sua,tuttavia si soffermò a pensare che era stato meglio così,era venuta a conoscenza della rinascita del cavaliere dai suoi stessi occhi. Si era appena evitato un fastidioso problema.
Ma non immaginava minimamente quanti ne avesse creati di nuovi.
Osservò quella ragazza che,appena ripresasi,era riuscita a colpire un cavaliere del calibro di Kanon. Non era cosa da poco,doveva ammetterlo.
Conosceva la storia che legava Nemes e Kanon. Un tragico scherzo del destino aveva giocato con loro due facendoli  rincontrare in  circostanze sfavorevoli. Ma non era il momento per simili battibecchi. Lei doveva adempiere ad un compito ben più importante,ci sarebbe stato tempo per chiarire ogni cosa.

“Adesso basta!!!”

La voce autoritaria di Dhoko risuonò nella casa di Gemini.
Nemes si fermò per un momento,pur rimanendo in posizione d’attacco. Rivolse il suo sguardo al nuovo spettatore,sorprendendosi di trovarsi davanti un giovane che,ad occhio e croce,poteva avere la sua stessa età;non c’era nulla in lui dell’anziano Maestro dei Cinque Picchi di cui aveva tanto sentito parlare.
Con voce ferma si rivolse al “vecchio” maestro;al momento non le importava affatto se quello fosse o meno il famigerato Dhoko di Libra. La sua priorità era ben altra.


“Perché LUI è vivo…”


Il saggio Maestro non voleva dilungarsi in inutili spiegazioni;non era né il luogo né il momento adatto.
Altri problemi di maggior importanza incombevano in quel momento.

“Ne parleremo in un altro momento Nemes Cavaliere di Gemini… Ora prego te e tutti gli altri di seguirmi,abbiamo molto di cui discutere…”

Con queste parole si incamminò verso l’uscita,seguito da tutti i cavalieri sopraggiunti…
La rabbia e l’odio andavano accantonati.
Nemes seppe leggere nelle parole del Maestro,le avrebbe dato le spiegazioni che aspettava;sapeva che bene che tutto quello che era successo aveva un fondamento serio e concreto,qualcosa stava per succedere,qualcosa di importante. Ne era certa!
Nessuno si sarebbe scomodato a riportare in vita i Cavalieri d’Oro se qualcosa o qualcuno non stesse minacciando la pace appena creata.
Con questi pensieri decise di interrompere lo scontro,le sue priorità da Cavaliere le impedivano di ignorare tutto;ci sarebbero state altre occasioni in cui gli avrebbe fatta pagare per i crimini commessi.
Non era la fine,ma solo l’inizio…

Senzaa degnare di un solo sguardo l’odiato avversario,Nemes si incamminò al seguito degli altri cavalieri.
Le poche forze che aveva le aveva usate per attaccare Kanon, e ora a stento si reggeva in piadi.
Due braccia accorsero a sostenerla.
Sirio.
I loro sguardi si incontrarono attraverso la maschera della Sacerdotessa-guerriera,non aveva dimenticato ciò che era successo prima del torneo,oramai aveva raggiunto il suo obiettivo,aveva l’armatura di Gemini;non le restava altro che prendere una decisione su Sirio. Amore o morte.
Si scostò un po’ da lui,non sopportava quella situazione.

“Nessuno ne è a conoscenza… ed io sono pronto a giurare…”

Le parole di Sirio la colsero alla sprovvista. Far finta che non fosse mai successo. Una proposta ragionevole ma allo stesso tempo fuori luogo.
Non le andava certo di uccidere il Cavaliere,un uomo valido…sarebbe stato imperdonabile da parte sua privare la Terra di un eroe del suo calibro;ma il suo cuore non l’avrebbe concesso a nessuno,MAI.
Era e sarebbe sempre appartenuto a Saga.
Un patto fra loro due avrebbe significato ignorare le leggi che vigevano ad Atena da secoli,non era una decisione da prendere alla leggera.

“ Ne riparleremo…per il momento mantieni il segreto,io farò altrettanto…”

Due occhi li osservarono varcare il porticato.
Ma nessuno potè vedere quanta gelosia essi emanassero…







ECCOMI QUA!!!
SONO DI NUOVO LA VOSTRA ACHIKO.
PIACIUTA LA SORPRESA????
PER FARMI PERDONARE SONO RIUSCITA A POSTARE ANCHE IL SETTIMO CAPITOLO…
E LO SO,ANCHE STAVOLTA VI HO LASCIATO ANCORA PIU’ CONFUSI E CON L’AMARO IN BOCCA,MA NON TEMETE,SE TUTTO VA COME PENSO NON DOVRETE ATTENDERE A LUNGO IL PROSSIMO AGGIORNAMENTO….
BUONA LETTURE E,COME SEMPRE COMMENTATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

ACHIKO
  
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