Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Ehris    18/04/2016    8 recensioni
Dopo aver miseramente fallito nella conquista del potere assoluto, le Trix, troveranno nuovi potenti e temibili alleati. Amici e nemici, non ci si potrà fidare di nessuno...
Tratto dal capitolo 18:
-Vogliamo il potere; vi chiediamo aiuto a conquistare una delle scuole più prestigiose ed importanti dell’intera Dimensione Magica ed in cambio vi ridaremo la libertà che tanto agognate e che vi è stata strappata molti anni fa- spiegò Icy con molta calma e con fare suadente.
-Impossibile!- urlò lo spettro furente -La nostra libertà è andata persa per sempre! Il nostro destino ci impone queste condizioni per l’eternità. Una vita insulsa, fra le pareti di queste montagne. Una vita che non può essere vissuta ma allo stesso tempo che non ci dà pace. Una vita da non morti!-
Una storia che racconta di come il desiderio di vendetta dia sfogo alla malvagità più oscura; di come a volte occorri tirare fuori coraggio e grinta. Una storia incentrata sulla forza dell'amore e dell'amicizia.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Musa, Riven, Specialisti, Trix, Winx
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 39 – Ultimo atto


-Dimmi, cosa posso fare per te?- esclamò Timmy controllando perfettamente il tono della sua voce, nonostante soltanto qualche secondo prima la voce di Minerva gli avesse raggelato il sangue nelle vene.

-Tecna e gli altri sono andati ad Alfea- disse la donna -Ho detto loro di liberare i prigionieri e poi di tornare qui. Ho bisogno che ogni fata ed ogni specialista in forze si prepari per la battaglia.

-La battaglia?- domandò Helia -A me sembra che sia già iniziata da un po’-

-Già- esclamò Riven -Nel caso non te ne fossi accorta Alfea è caduta e Fonterossa immagino non sia al suo abituale splendore-

-Voi non avete la minima idea di quello che succederà di qui a poche ore- precisò Minerva stizzita.

-No, e come potremmo?- esplose Timmy, lasciando i due amici a bocca aperta -Mai una volta che ti sei presa la briga di raccontarci cosa stesse realmente accadendo. Tecna si è fatta in quattro per difendere te e le tue azioni ripugnanti!-

-Mi sono limitata a dirvi ciò che vi serviva di sapere. Niente di più e niente di meno- gridò la donna, mostrando la stessa faccia degli spettri che velocemente stavano prendendo il controllo della scuola per specialisti -Quando Fonterossa sarà nelle mani delle Trix, i non morti reclameranno la loro libertà e non sarà affatto difficile per loro ottenerla dal momento che sono in possesso dell’unico oggetto in grado di restituirgliela- spiegò Minerva.

-La gemma verde- ragionò Helia e la strega annuì col capo.

-E loro come fanno ad averla adesso?- sbottò Riven che tuttavia era convinto di avere già una risposa.

-Gliel’ho data io!- rispose la donna con fare impassibile.

-E certo!- ringhiò lo specialista dai capelli color magenta -E perché mai lo avresti fatto?-

-Come puoi venire qui e dire di aver bisogno di me se poi sei tu la prima a rendere tutto più difficile?- disse Timmy, ignorando completamente Riven -Si può sapere da che parte stai?-

-A volte bisogna toccare il fondo per trovare la giusta soluzione ai problemi- disse la strega -Non ho altro desiderio, nonché scopo, se non quello di distruggere una volta per tutti questi esseri. Come ho già detto a Tecna, il momento in cui si dimostreranno essere più vulnerabili sarà proprio l’istante in cui il loro corpo, attualmente senza vita, riacquisterà la libertà. Quello sarà finalmente il momento in cui potremo attaccare. Sarà l’istante che ci permetterà di annientarli! Tecna ha compreso la questione ed è per questo motivo che ha deciso di fidarsi di me-

-Quindi cosa dobbiamo fare ora?- domandò Timmy.

-Aspettare che reclamino la loro libertà, quindi attaccare- spiegò Minerva.

-Ottimo, ora ci lasci uscire?- chiese Riven che voleva correre a cercare Musa per salvarla dalle grinfie di Darcy.

-Non così in fretta!- esclamò la donna -Mi servite in condizioni di combattere e non che vi facciate catturare ed imprigionare anche voi come i vostri compagni. Verrò a tirarvi fuori di qui al momento giusto-

-Cosa? No!- sbottò Riven -Musa è nei guai. Lei adesso ha bisogno di me-

-Musa è una fata abbastanza in gamba da sapersela cavare da sola- dichiarò la donna.

Lo stato d’ansia di Riven aumentò quando capì che Minerva non avrebbe fatto uscire né lui né i suoi amici da lì fino a quando lei stessa non avrebbe deciso qual era il momento migliore.

Paura, rabbia, preoccupazione. La tensione nella cella che il giovane specialista si stava ritrovando a condividere con Helia e Timmy era più che palpabile e poteva tranquillamente essere tagliata con la lama di un coltello.

-Non servirà a niente fare avanti e indietro in questo modo Riven- esclamò Helia, evidentemente seccato.

-Avevo giurato di proteggerla- si lamentò Riven, più con sé stesso che con i suoi amici, lasciandosi poi andare contro la parete e facendosi cadere per terra. Lentamente si prese il viso fra le mani e, incapace di sopportare oltre, iniziò a buttare fuori tutta la sua angoscia -Lei è l’unica cosa per cui ho deciso che valesse realmente la pena lottare. Ero pronto a sacrificare la mia vita per lei e lo sono ancora ma come faccio se non mi viene neanche data la possibilità di raggiungerla?-

Timmy alzò lo sguardo e andò ad incrociare gli occhi di Helia. Nessuno dei due si sarebbe mai aspettato una confessione tanto intima da parte di Riven. Che tenesse in modo particolare a Musa era evidente; che fosse pronto a morire per lei anche. Ai due giovani parve tuttavia strano il fatto che l’amico esternasse tanto apertamente i suoi sentimenti, perciò non poterono far altro che intenerirsi e prendersi, in parte, carico della sua disperazione.

-La salveremo Riven, vedrai!- esclamò Helia, stavolta con più pazienza nel tono di voce, mentre Timmy gli posava una mano sulla spalla al fine di infondergli coraggio.

***


-Guardate chi ho trovato a girovagare per i corridoi di Alfea!- esclamò Flora, tornando verso l’atrio principale della scuola accompagnata da Livy, Tune, Lokette e tenendo in grembo Piff.

Non appena la giovane raggiunse Edna e gli altri, poté constatare che le studentesse della scuola erano state finalmente liberate e con loro anche i professori.

-Preside Faragonda!- esclamò la fata della natura.

-Flora! Sono contenta di vedere che stai bene!- sorrise la donna e bastò quello al gruppo di amici per riacquisire un po’ di fiducia.

-Preside Faragona- disse Livy avanzando verso la direttrice -Eravamo venute per informarla dell’imminente arrivo dei non morti. Tuttavia quando siamo arrivate ci siamo rese conto che era ormai tardi. Ci dispiace- spiego la Pixie dei messaggi, abbassando poi il capo in segno di scusa.

-Mia cara Livy, prendo nota della vostra buona fede e vi ringrazio. Molte delle fate che hanno subito la prigionia sono sotto shock. Mi occorre che torniate al villaggio e che lo comunichiate alla vostra regina. Lei saprà cosa fare per aiutarle- disse Faragonda.

La piccola fatina si illuminò nell’udire quella richiesta; fece una capriola sulla sua pergamena e schizzò fuori dal castello, diretta al villaggio, per recapitare il messaggio della donna alla sua regina.

-Preside Faragonda, professori- esclamò Tecna non appena la figura della Pixie sparì all’orizzonte -Minerva mi ha rivelato di avere un piano…-

-Non ne dubito- esclamò la direttrice, lasciando di sasso tutte quante le sue allieve.

-Cosa intende dire?- domandò Bloom.

-Immagino che abbiate notato il suo modo di essere un po’ rude…-

-Un po’?- si intromise Stella.

-…Tuttavia è una strega piena di risorse perciò sono certa che se dice di avere un piano, così è-

-Ci sono molte cose di lei che non tornano direttrice…- disse Flora.

-Sono abbastanza certa anche di questo, tuttavia credo che al momento non abbiamo altra scelta se non quella di ascoltare Tecna e vedere cosa suggerisce di fare Minerva- Faragonda accompagnò le sue parole con un leggero gesto del capo che invitò la fata della tecnologia a proseguire.

-Lei ha chiesto che venissimo qui a liberarvi e che poi tornassimo a Fonterossa. Sostiene che soltanto durante l’incantesimo di liberazione dei non morti queste creature saranno realmente vulnerabili ed attaccabili. Lei vuole distruggerli anche se il motivo che la spinge a ciò mi è del tutto sconosciuto- spiegò Tecna

-Credo che soltanto sua sorella lo sappia- confessò la preside che poi diede un occhiata in direzione di Edna che, insieme al professor Palladium, stava cercando di occuparsi della Griffin. Non c’era bisogno che nessuno dicesse niente per intuire che le sue condizioni erano decisamente gravi.

-Ma cosa le hanno fatto?- domandò Aisha, che fino a quel momento era rimasta in silenzio con la piccola Piff in braccio.

-Non lo so dire con esattezza ma a giudicare dalle urla che abbiamo potuto sentire deve essere stato qualcosa di terribile-

Durante l’ora successiva Faragonda guidò le ragazze ed i ragazzi nel suo ufficio, insieme a Codatorta. Lì si misero in contatto con Torrenuvola che, delle tre scuole della Dimensione Magica, era quella che non aveva ancora subito alcun danno. Zarathustra ed Elditrude furono liete di sapere che la Griffin era ancora viva anche se c’era ben poco di cui rallegrarsi viste le sue condizioni.

Insieme organizzarono l’attacco di Fonterossa con tutte le intenzioni di distruggere i non morti e di riprendere possesso della fortezza; dopodiché non poterono fare a
meno di chiedersi cosa ne fosse stato di Saladin e Griselda, rimasti intrappolati sotto il dominio degli spettri.

***


-Darcy, cosa stai combinando?- domandò Minerva irrompendo nella sala dove la strega stava tenendo prigioniera e torturando Musa.

-A te cosa sembra?- esclamò Darcy voltando il capo quel tanto che le permise di vedere la donna sulla soglia della camera.

-Piantala di giocare!- l’ammonì Minerva.

-E a te che cosa importa?- domandò Darcy, stringendo gli occhi a due fessure: non amava sentirsi dire ciò che doveva fare.

-Riabu ci vuole di sotto- Minerva attese un momento. Darcy si alzò dalla sua sedia e vi legò nuovamente Musa, di modo che non potesse scappare, dopodiché uscì dalla stanza. In quel momento lo sguardo avvilito e stanco di Musa incontrò gli occhi di Minerva. La donna disse assolutamente nulla ma, prima di chiudersi definitivamente la porta alle spalle, con un impercettibile gesto del capo allentò le corde che Darcy aveva utilizzato per imprigionare la giovane fata. 

Minerva e Darcy, nel silenzio più assoluto, raggiunsero dapprima Icy e Stormy, poi l’orda di spettri.

I pensieri di Minerva andavano in un’unica direzione: la battaglia finale. Era arrivato il momento dell’ultimo scontro. Finalmente avrebbe consumato la sua vendetta. Dopo molto tempo avrebbe potuto assaporare il piacere della vittoria. Era disposta a qualsiasi sacrificio perché ormai più nulla aveva importanza se non vedere Riabu bruciare all’inferno.

-Vi avevamo promesso Fonterossa e l’avete avuta streghe- esclamò lo spettro -Ora reclamiamo la nostra libertà-

-Così sia- rispose Icy in tono pacato mentre dentro di lei bruciava una strana euforia: era la consapevolezza di potersi liberare per sempre degli alleati più temibili che si fossero mai visti. Alleati che se non si fossero dimostrati tanto di parola avrebbero certamente massacrato lei e le sue sorelle senza pietà alcuna.

Riabu estrasse quindi la gemma verde dal suo mantello, portatore di morte, e con grande teatralità alzò il braccio e la mano sulla quale essa stava posata affinché tutti la potessero ammirare e contemplare.

Quando la pietra iniziò ad emettere una luce verde, intensa ed accecante Minerva si smaterializzò.

L’ultimo atto era appena iniziato.








Note della autrice: Ebbene si, sono tornata! Mesi sono passati dal mio ultimo aggiornamento e tutto ciò che posso dire a tutti i miei fedelissimi lettori è che mi dispiace e che mi sento profondamente in colpa per aver lasciato a metà una storia che stava pian piano volgendo al termine. Credo che una parte di me avesse davvero paura di mettere la parola fine... e l'altra parte, che il finale non fosse all'altezza delle aspettative, perciò ho fatto la cosa peggiore che potessi fare: sospendere tutto. Vi chiedo perdono!!!
Ho continuato a frequentare il sito. Ho avuto modo di leggere alcuni racconti che mi hanno tenuta con il fiato sospesa fino alla fine. Purtroppo non ho avuto modo di proseguire con la lettura di altri e l'autrice a cui mi riferisco, se è arrivata fin qui, spero possa capirmi e perdonarmi. Una promessa però voglio fartela cara Marti: riprenderò il tuo racconto perché sono certa che saprà entusiasmarmi almeno tanto quanto tutto il resto che hai scritto.. se non di più ;)
Ho notato, con enorme piacere, che il numero di persone che hanno messo la storia fra le preferite e le seguite è aumentato; questo mi ha fatto molto riflettere e mi ha spinta a riprendere in mano il mio portatile.
Mi sono riletta tutta la storia prima di pubblicare questo aggiornamento perché volevo essere sicura che nessuna informazione o evento andasse a cozzare con altri già descritti. So che magari per voi lettori non sarà stato facile riprendere la lettura di questo racconto, dopo così tanto tempo, ma mi auguro comunque che, se siete arrivati fino a qui, saprete sopportarmi anche fino all'ultimo capitolo.

Non mi resta che salutarvi e sperare nelle vostre recensioni, per capire se sto proseguendo nella giusta direzione.
Vi abbraccio tutti e vi auguro una buona serata
Ehris

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Ehris