Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Seix    19/04/2016    0 recensioni
Vera ha delle amiche fantastiche, i suoi Pokemon e soprattutto il suo migliore amico di cui è segretamente innamorata. Proprio quando pensa che la sua vita sia perfetta il suo passato ritornerà a trovarla sotto forma di un ragazzo dagli occhi e i capelli verdi: Drew. Riuscirà Vera a perdonarlo ma soprattutto riuscirà a chiarire i suoi sentimenti? E riuscirà Drew a chiudere la grossa ferita che ha lasciato?
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew, Un po' tutti, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Manga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

SOLO PER STANOTTE

 


Sentii le ginocchia tremarmi e la gola che si seccava. Forse per un attimo smisi anche di respirare col cuore in tumulto che rischiava di uscirmi dalla gola.

-Drew…- sussurrai sconvolta guardando verso l’entrata. La luna ora più chiara illuminava delicatamente il suo volto facendo danzare le ombre sulla sua pelle candida. Deglutii. Avevo immaginato mille volte come avrei reagito se fosse tornato: c’ero io che gli urlavo contro, io che me ne andavo furiosa o nella peggiore delle ipotesi io che mi lasciavo alle spalle quell’idiota mezzo morto a causa di tutti i pugni e gli schiaffi che gli avevo dato. Invece non accadde nulla di tutto ciò, prima che potessi accorgermene mi mossi e, mentre tutta la rabbia, la frustrazione, l’amarezza e la tristezza evaporavano come bolle di sapone, mi ritrovai tra le sue braccia. Non dissi niente e decisi di non chiedermi nemmeno il perché di quella reazione, stetti così, immobile, con la testa affondata nel suo collo mentre la prima lacrima iniziava a colare. Lui delicatamente mi passò le braccia attorno alle spalle e affondò il viso tra i miei capelli. Inspirai profondamente e con voce tremolante parlai.

-Stupido… Hai idea di quanto ho sofferto…?- un piccolo singhiozzo spezzò la mia voce.

-Vera…- mi staccò piano da lui e mi asciugò le lacrime. Poi con delicatezza prese la rosa dalle mie mani e me la fece scivolare sull’orecchio tra le ciocche dei miei capelli. Avrei voluto reagire e mollargli un ceffone ricordando tutto quello che mi aveva fatto, magari storcendogli quel nasino perfetto, ma la mia mano era immobile così come il mio corpo e anche il mio cuore.

-Il fatto che sia tornato non vuol dire che sia cambiato…- mi si gelò il sangue nelle vene. “Quindi questo vuol dire che mi tratterà come se fossi meno di zero… Di nuovo…? NO!”. Mi allontanai dalla sua presa scuotendo la testa e lasciando cadere le lacrime.

-NO!- un singhiozzo più potente dell’altro eruppe dalle mie labbra schiuse. Lui mi lasciò andare e curvò le spalle.

-Se sei tornato per trattarmi come prima vattene! Non ne voglio sapere niente di te! Io rivoglio indietro il mio amico! Voglio quell’amico che mi trattava come se gli importasse di me! Quello che mi abbracciava! Quello che per me c’era sempre!- non mi trattenni e gli mollai uno schiaffo. Il suono rimbombò nella grotta e poi sparì. Lui alzò la testa con la guancia cremisi ma non diede cenno di irritazione, né di dolore. Digrignai i denti.

-Lo riavrai…- lo guardai negli occhi mentre la rabbia si trasformava in confusione. “Ma mi sta prendendo in giro?” mi chiesi furiosa ma al tempo stesso speranzosa. Lui fissò i suoi occhi nei miei e per la prima volta dopo tutti quegli anni rividi quel verde smeraldo che tanto avevo amato, quel verde prato con le gocce di rugiada, non come le lame affilate che mi avevano trafitta nei miei undici anni.

-… ma solo per stanotte- sgranai gli occhi.

-Che cosa? Cosa vuol dire questo?- chiesi mentre una fitta al cuore mi trafisse mentre la rabbia ritornava a montare. Lui mi si avvicinò e mi prese il viso tra le mani.

-Non posso cambiare quello che sono Vera, non posso e non voglio farlo… E non ho nemmeno intenzione di dirti né perché mi ero allontanato né perché sono tornato- fece una piccola pausa mentre io ero indecisa se stare ad ascoltarlo o correre via, alla fine vinse la prima mentre lui riprendeva il discorso.

-Ma è da tanto che non ti vedo e questa notte voglio solo ricordare com’era essere bambini, come stavamo insieme… Poi domani sarò lo stesso. Lo so che non sono più il tuo amico ideale Vera, ma preferirei che tu mi accettassi per quello che sono ora e non per ciò che ero… Riesci a capirmi vero?- tacque spettando una mia risposta. “È vero che fa male però so che non si può cambiare una persona. Infondo per quanto mi sono sforzata io non sono riuscita a cambiare in questi anni… E poi se mi è sempre rimasto in testa alla fine vuol dire che gli voglio ancora bene, per quanto mi costi ammetterlo… Questo vorrà dire il ritorno delle frecciatine e delle battute velenose, però ora sono più grande e posso sopportarlo, se questo mi permette di riaverlo vicino…” sospirai e lo guardai negli occhi.

-Ok… Cercherò di accettarti così come sei, sai Drew io non ho mai smesso di volerti bene anche se avevo detto di odiarti… Però per favore non essere troppo duro con me, sai che sono molto sensibile e se dovessi ferirmi di nuovo come la prima volta… Non ci sarà una terza- almeno qualche condizione la volevo imporre… Lui mi sorrise e lo feci anch’io.

-D’accordo, mi sei mancata anche tu, infondo, Vera- mi abbracciò stretta e io rischiai di piangere di nuovo dalla commozione.

 

Non sapevo quanto tempo era passato e in verità non volevo nemmeno saperlo. Eravamo seduti sulla sponda del lago con le gambe immerse fino alle ginocchia, intanto Torchic e Roselia erano addormentati placidamente sotto un cespuglio, accoccolati l’una all’altro. Io e Drew ci tenevamo per mano mentre, coi raggi lunari a illuminarci, ricordavamo i vecchi tempi, quelli più belli che ci avevano scaldato il cuore, evitando accuratamente di avvicinarci all’undicesimo anno della nostra vita. Smettemmo di parlare per un momento sentendo un frusciare d’ali, poco dopo un Illumise entrò nella grotta e con la sua luce illuminò la superficie dell’acqua cristallina scatenando un mare di ricordi.

-Ti ricordi quando dormivamo insieme in terrazza?- chiesi io in balia dei ricordi. Lo sentii sorridere.

-Mi ricordo quando tu mi hai chiesto di sposarti- lui addolcì lo sguardo.

-Ma dai, ero una bambina!- dissi ridacchiando e arrossendo.

-Una bambina assurda!- rise e mi schizzò.

-Ehi! Ti faccio vedere io!- e lo bagnai a mia volta.

-Ah sì? Allora è guerra!- lui mi spinse in acqua e io con un urletto tirai giù anche lui con un sonoro splash!

-No! Guarda come mi hai ridotto i capelli! Li avevo lavati oggi!- disse Drew scostandosi le ciocche verdi dagli occhi.

-Ti pare che me ne freghi qualcosa?- gli chiesi sarcastica per poi buttarmi su di lui ed affondarlo.

 

Ormai saranno state le tre se non le quattro di mattina, ci eravamo messi sotto un albero ad asciugare mentre pian piano cedevamo al sonno. Sbadigliai profondamente e contagiai anche lui.

Mentre in silenzio guardavamo il riflesso della luna sbiadire nel lago mi sentii improvvisamente bene, come se finalmente quell’enorme solco fosse stato riempito, come quando ti scotti e metti la mano sotto l’acqua fredda. Ma sapevo che non ero guarita, avrebbe dovuto impegnarsi molto di più per farsi veramente perdonare.

-Drew… Grazie di essere tornato- girai la testa verso di lui e gli sorrisi, lui ricambiò.

-E bello Vera, sai solo ora mi accorgo di quanto tutto questo mi sia mancato… Devo ringraziarti…- lo interruppi.

-Questo non vuol dire che ti ho perdonato! Dovrai fare molto di più per…-

-Lo so! Non pensavo mica che fosse così facile!- mi fece la linguaccia e io gli spinsi via la testa.

-Certo che sei proprio un idiota!- ridacchiai e appoggiai la testa sulla sua spalla.

-Sono felice di rivederti Drew- chiusi gli occhi e mi addormentai mentre il suo profumo mi cullava dolcemente.

 

 

POV DREW

 

Sospirai mentre Vera cadeva addormentata tra le mie braccia. Le accarezzai piano i capelli mentre lei respirava profondamente. “Mi è mancata tantissimo, è stato uno strazio stare così lontano da lei… Anche se non glielo dirò mai nemmeno sotto tortura!” sorrisi dei miei pensieri assurdi. “Infondo non è cambiato niente, nemmeno lei… Non mi sono mai sentito meglio! Domani mi allontanerò un po’ di più da lei ma sarà solo il primo passo per riavvicinarmi. Lei crede di essere l’unica rimasta ferita da questa storia ma forse ho sofferto più io smettendo di coccolarla che lei a vedermi allontanare”. Ripensai a tutte le volte in cui l’avevo presa in giro e a lei che mi urlava contro arrossendo o semplicemente mi insultava. Ridacchiai. “Era bella anche se si arrabbiava, infondo lo è sempre! Ah devo smetterla!” quasi involontariamente abbassai la testa e la guardai: dormiva accoccolata a me con il viso sereno e un lieve sorriso sulle labbra. Mi obbligai a non guardare più in basso anche se un’occhiatina mi sfuggì. Gemetti. “Certo che è davvero cresciuta… Troppo cresciuta! E questa posizione non mi aiuta molto!” osservai sentendo il suo corpo incollato al mio. “Ok basta fare certi pensieri… Ritorniamo semplicemente al fatto che è bella, o meglio che è diventata ancora più bella!”. Ripresi a guardare il suo viso: gli zigomi erano leggermente più marcati e la pelle era un po’ più scura rispetto al pallore di qualche anno fa. I suoi occhi, ancora più grandi di quanto ricordassi, erano più luminosi ma anche più intensi, nonostante ciò non aveva perso l’innocenza della bambina che era e dovevo ammettere che quel suo lato infantile era una delle cose che avevo sempre adorato di lei… “Perché dovevo innamorarmi proprio di te, mia stupida Vera?” pensai affranto accorgendomi che questa separazione, che avrebbe dovuto farmela dimenticare, me l’aveva fatta desiderare ancora di più. Ecco perché, quella sera, dopo il fogliamagica, che oltre ad assicurarmi la vittoria mi aveva bruscamente riportato nel passato, non ce l’avevo più fatta a resistere e senza dire niente a nessuno ero montato sul mio Flygon ed ero volato qui talmente veloce che nonostante le precipitazioni a un certo punto del viaggio mi ero asciugato prima di arrivare. Sbadigliai profondamente. “Meglio dormire adesso” chiusi gli occhi e mi appoggiai a Vera stringendola a me.

NDA
Ciao a tutti! Per prima cosa mi scuso se il capitolo è un po' più corto degli altri ma preferivo lsciarlo così per non forzarlo troppo e poi ho già delle belle idee per il prossimo! Mi scuso anche per il leggero ritardo ma ho avuto degli imprevisti... Ringrazio davvero tanto chi continua a seguirmi e spero che anche questo capitolo vi piaccia. Penso che abbiate apprezzato il fatto che in questo capitolo non ho messo NDA in mezzo alla storia visto che mi era sembrata piuttosto intensa e perciò alcuni interventi avrebbero rovinato l'atmosfera. Se vi va sono ben accetti consigli e recensioni...
Ciaooo e alla prossima!
Seix.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Seix