"Trovati."
Inizialmente pensò che le droghe usate durante l'adolescenza le avessero fumato il cervello a tal punto da avere le allucinazioni, così chiuse gli occhi, inspirò profondamente e li riaprì sperando che tutto fose tornato alla normalità. Ma niente era cambiato. Lo vedeva ancora, lì, appoggiato malamente ad un palo della luce.
Trattenne il fiato e lo fissò a lungo prima di compiere qualunque azione: poteva non essere lui e se anche lo fosse stato, dopo tutti gli anni passati, non avrebbe potuto ricordarsi di lei. Fece un passo avanti, esitò, si fermò, lo guardava come se fosse stato l'ottava meraviglia del mondo. E il cuore le scalpitava in petto, le lacrime bussavano alla porta delle palpebre per sfociare nel mondo esterno. Si sentì male, iniziò a correre.
La strada era scivolosa a causa dei rimasugli della neve e lei aveva paura di cadere e non potersi rialzare. Aveva paura di perderlo ancora.
Si fermò a pochi passi da lui. Il fiatone, il sudore, le lacrime, l'emozione. Pronunciò il suo nome, lo sussurrò alla brezza che trascinò il suono fino alle sue orecchie. Fu un attimo, lui alzò lo sguardo.
Se non era sicura di aver davanti proprio lui, il suo sguardo le confermò l'identità dell'uomo infronte a lei.
Si guardarno, i loro sguardi creavano linee invisibili sul viso dell'altro, Il labbro di lui tremava un poco. "Sei tu", disse lui, sottovoce, quasi timoroso di svegliarsi dal sogno che stava vivendo, e allungò la sua mano verso di lei. "Sei tu." ribatte la donna, allungando anch'essa quel corpo inanime che si trascinava dietro da troppi anni.
Nel momento in cui i due corpi si sfiorarono, il passato esplose all'interno delle menti dei due vecchi amanti. Lui afferò il braccio di lei e la costrinse a sè in un abbraccio nostalgico, lei si crigiolò nel suo abbraccio, sentiva i loro corpi quasi fondersi, sentiva le sue membra stringersi attorno alla schiena dell'unica persona al mondo capace di farla senrire viva.
Le mani tra i capelli, gli occhi bagnati, la pelle rinsavita, le menti vuote.
Figli di uno stesso destino puntarono i propri occhi in quelli dell'altro, consci di esser tornati.
"Dove sei stato?"
"Ti cercavo."
"Hai sempre saputo che sarei tornata qui."
"Mi cercavo."
"Ora ti sei trovato?"
"Il mio cuore era con te, ci ho trovati."
*Angolo autrice*
Flashfic nata durante la visione di uno di quei video dove i soldati tornano a casa dopo molto tempo.
Erano mesi che non scrivevo qualcosa, l'ispirazione è arrivata e ne è uscita questa
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