Si accende, l'emozione,
tra le mura, del passato,
vedo luci, di passione,
come libro, mai studiato;
si illumina, la scena,
dalla teca, all'illusione,
la magia, scaccia la pena,
con intensi, brevi attimi,
di azione.
Io dimentico, chi sono,
le mie strade, non perfette,
la distanza, dal perdono,
che sul mondo, si riflette;
uno squarcio, non riempito,
che allontana, dalla vetta,
fino al tempo, che spedito,
mi trascina, verso il ruolo,
che mi spetta.
Il racconto, prende vita,
e fuggiasco, lascia il segno,
cancellando, ogni ferita,
dalle gesta, e dall'ingegno;
io guardiano, di diari,
verdi gemme, di memoria,
apro porte, agli scenari,
avventure, secolari,
notti di storia.