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Autore: semplicemente_bea    19/04/2016    0 recensioni
Quante cose si possono nascondere alla persona che ami? Quanti segreti possono restare infangati? Quanti danni possono fare quando vengono scoperti?
Genere: Drammatico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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La terra a volte va innaffiata con il pianto, ma poi vedrai la pioggia tornerà.
~Jovanotti, piove

Esco sempre quando piove, sempre a piedi. Vado al parco, perché so che lì non c'è nessuno quando piove. Mi piace stare da solo.
Ma oggi non sono solo: entra dal cancello una ragazza con l'impermeabile blu, non la riconosco finché non si avvicina. É Gin. Cosa devo fare? Cosa le dovrei dire?  Ti prego, rallenta il passo. Ti prego, rallenta. Ti prego! Cerco di mimetizzarmi con il ramo su cui sono seduto. Lei si siede sul ramo accanto a quello su cui sono seduto io. Sembra così piccola e fragile nel suo enorme impermeabile blu. Non voglio dire nulla di indelicato o fare qualcosa di stupido, perciò cerco di scendere dal ramo senza far rumore. Faccio un passo falso. Cado. Picchio la testa. Gin, che credo non si fosse accorta di me salta giù dal ramo agile e flessuosa come un gatto. Si guarda attorno, mi vede.
-Uh. Ciao Bo.- dice sorridendo.
-Ciao.- le rispondo mettendomi seduto e massaggiandomi il punto in cui ho picchiato la testa.
-Ti sei fatto male?-
-No, mi verrà un bernoccolo. Nulla di grave.-
-Ti spiace se do un'occhiata?- giro la testa in modo da mostrarle il punto sopra l'orecchio che ancora sento pulsare.
-Sanguini.- dice dopo pochi secondi.
-Dai Bo! Non guardarmi così, é solo un graffietto.- Ho cambiato espressione? Possibile? Boh. Gin si siede di fronte a me e mi guarda; i suoi enormi occhi nocciola resi ancora più enormi dal mascara colato sembrano decisi a scavarmi dentro.
-Come te la sei fatta?- chiede toccandomi leggermente la cicatrice sottile che mi percorre il lato destro del viso con le sue dita lunghe e sottili.
-Sono caduto da un ramo.-  lei ride, io abbasso lo sguardo e sorrido.
-Sul serio?- chiede continuando a ridere.
-Sul serio.-
-Allora é un vizio!- ride così tanto che temo possa soffocare. Passano alcuni minuti prima che smetta di ridere. Durante quel lasso di tempo nessuno ha detto niente ed ora il silenzio si è fatto imbarazzante. Gin continua a guardarmi negli occhi, ed io mi prendo un attimo per osservarla con tutta l'attenzione che non le ho mai riservato ma che meriterebbe. I suoi riccioli rossi da bambolina che ora sono tutti bagnati le incorniciano il viso sottile e candido pieno di lentiggini. Gli occhi nocciola, enormi e luminosi sono ancora scintillanti dalla risata. La bocca color ciliegia sempre piegata in un sorriso addolcisce i lineamenti decisi del viso.
Le sue guance arrossiscono di colpo. Lei si alza di scatto e farfuglia qualcosa a proposito di andare a casa. Devo trattenerla in qualche modo, non voglio che se ne vada. Dico la prima cosa che mi viene in mente:
-Non trovi che sia giornata stupenda- oddio, non posso aver detto sul serio una cosa così stupida!
-Ma sta piovendo.-
-Lo so che piove, e allora?-
-Teoricamente una giornata stupenda dovrebbe essere piena di sole, ma ora diluvia...-
-Perché non può esserlo solo perché piove? Chi ha detto che una giornata per essere bella deve per forza avere il sole?- sembro un bambino, é patetico.
-Come discorso fila...-
-Quindi oggi è una giornata splendida.-
-Direi di si.-
-Se io ti chiedessi di venire con me in un posto che è una sorpresa, tu verresti?-
-Credo di si...- risponde un po' perplessa.
-Allora ci vediamo stasera alle otto davanti a casa tua.-
-Dove vuoi portarmi?-
-Non preoccuparti di questo. Preoccupati solo di esserci.-
-Almeno dammi un indizio!-
-Fammi una domanda.-
-Dove mi porti?-
-Questa non vale!-
-Okay, okay. Vediamo.... cosa mi devo mettere?-
-Così vai bene.-
-Con l'impermeabile?- -É molto sexy.-
-Allora a dopo.-
Gin sorride e se ne va.
Ripenso a quello che le ho detto e mi sento stupido perché in realtà non ho idea di dove portarla, poi non posso aspettarmi che si fidi a venire con me in un posto ignoto. Sono cinque anni che ci conosciamo e nessuno dei due sa il nome completo dell'altro, per di più prima di oggi non ci eravamo mai toccati. Ma ora basta cincischiare, c'è una serata da organizzare.

ANGOLO DELLA BEA Allooooooora...... partirei dicendo che questa è la mia prima storia (non la prima che scrivo, ma la prima che mi azzardo a pubblicare). Vorrei sapere cosa pensate, cosa devo migliorare, se ho sbagliato i verbi o cose simili. Vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno dato suggerimenti, corretto la grammatica, ascoltato i miei scleri,i miei dubbi esistenziali del tipo "pubblico o non pubblico?" oppure "Come si fa? AIUTOOOOOO!!!!" o simili. Grazie di cuore e perdonatemi la prematura dipartita dei vostri timpani.
   
 
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