E quanto può vivere una persona senza cuore?

"Viviamo anni ed anni con l'inconsapevolezza di essere sempre dipendenti da qualcuno, da quel qualcuno. Passiamo una vita a cercare la nostra metà, il nostro cuore. 
Qualcuno trova la propria metà abbastanza presto e poi si vanta di averla già trovata.
Yoongi, ad esempio, aveva solo dieci anni quando ha trovato la sua anima gemella. 
Ma la vita non va mai come speriamo: le ha tolto Jeongguk così come glielo ha regalato.

E quanto può vivere una persona senza cuore?"

 

Jeon Jeongguk non era propriamente normale, aveva sicuramente qualche rotella fuori posto ed una costante mania suicida che lo portava a, spesso, a fare cose a cui non pensava nemmeno.
Jeongguk era così piccolo, pieno di vita, i capelli color ossidiana ed il fisico asciutto, era più alto di Yoongi, nonostante quest'ultimo avesse quasi tre anni più di lui.

"Jeonggukie-ah, cosa fai sul quel muretto? Scendi subito da lì. Potresti cadere!"
Ma, come sempre, Jeongguk non lo ascoltava, rideva come un bambino, spensierato, mentre con il solo equilibro delle braccia percorreva il muretto affacciante il parapetto di un fiume.
"E dai hyung, mi sto solo divertendo un po. Non mi succederà nulla" 
E gli faceva la linguaccia.

Yoongi al solo pensiero ruota ancora gli occhi, Jeongguk lo sapeva benissimo, ogni notte, mentre lo cullava tra le braccia, un attimo prima di addormentarsi, Yoongi si assicurava sempre di sussurrarglielo.
"Kookie lo capisci vero? Se ti succedesse qualcosa i-io ne morirei"

Jeongguk prontamente rabbrividiva e come sempre non aveva mai risposto. Si limitava a posizionarsi meglio tra le sue braccia ed addormentarsi cullato dal leggero respiro di Yoongi sul suo collo.
 

"E quanto può vivere una persona senza cuore?"
 

Yoongi ricorda ancora quando si sono conosciuti: Jeongguk era poco più che un poppante e stava camminando in bilico tra varie automobili di un parcheggio di un supermercato. Aveva dieci anni appena compiuti, costrinse sua madre a fermarsi nel bel mezzo della strada per andare a parlare con quello strano ragazzino che saltava di automobile in automobile. 
"Ehi tu, bambino" si fece coraggio Yoongi avvicinandosi "cosa stai facendo? Scendi subito da lì" il bambino gli sorrise; Yoongi rabbrividì "e dai hyung, mi sto solo divertendo un po'. Non mi succederà nulla"
E gli fece la linguaccia.
 

Da lì poi non si erano più separati.
 

"Hyung, sei la mia vita" e Yoongi se lo stringeva contro, perché quel piccoletto, conosciuto tanti anni prima, era la cosa più preziosa che gli sarebbe mai potuta mai capitare, il suo cuore.
 

Yoongi ci pensa ancora e si stringe la testa fra le mani - come sia potuto accadere - era sotto il suo sguardo un attimo e un attimo dopo non c'era già più.
Un dolorino al petto, la testa che gira e poi tutto nero. Nero come gli occhi di Jeongguk. 
Tumore al cervello, tre mesi di vita. 
Quella vita che Jeongguk tanto amava, ora gli stava venendo strappata via.

"Cuore mio" stessa stanza, stesso letto, stesse braccia. La voce leggermente roca, rotta dal pianto "come vivrò senza te, cuore mio" 
Jeongguk piangeva silenziosamente; mentre Yoongi non riusciva a trattenersi, piangeva disperatamente stringendo il corpo inerme e scosso dai lievi singhiozzi del più piccolo "e dai hyung non piangere, io amo il tuo sorriso. Vedrai, non mi succederà nulla"
E gli fece la linguaccia.
 

Difficile crederlo Yoongi ride nervosamente Jeongguk se n'era andato quattro mesi dopo, beffandosi della vita stessa, strappandole dalle mani un unico mese in più.  
Il fatto è che Yoongi per tutto quel tempo non riuscì mai a realizzare realmente che Jeongguk se ne stesse andando, lo guardava e pensava che non potesse essere che quel sorriso, quella voglia di vivere, stesse per svanire nel nulla, quindi forse non si era nemmeno vissuto appieno l'ultimo periodo del suo Jeongguk. Lo aveva visto andarsene lentamente, scoppiare come una stella, lasciando un buco nero nel petto del più grande.
 

Yoongi si dispera e riesce solo a crogiolarsi, quasi follemente, in quella agonia, in quel limbo strano, nei ricordi in cui Jeongguk era vivo e gli sorrideva. 
La sua vita che gli scivolava piano dalle vene, anzi, la sua anima era già stata strappata, a Yoongi era stato strappato via il cuore.

"E quanto può vivere una persona senza cuore?"
 

Yoongi si spegne lentamente, stessa stanza, stesso letto, braccia vuote. Non sa cosa abbia preso, ha ingerito un mix abbastanza vario. 
Sente il suo respiro farsi sempre più flebile, chiude un attimo gli occhi che gli si sono fatti pesanti come macigni. 
Vede il sorriso di Jeongguk, poi lo vede chinarsi leggermente su di lui, gli sussurra flebilmente all'orecchio "tranquillo hyung, non ti succederà nulla. Ti stai solo divertendo un po'" 
Poi gli fa la linguaccia.
 

I polmoni di Yoongi smettono di pompare ossigeno al cervello.
 

Min Yoongi 
9 marzo 1993 - 19 aprile 2016
 

"E quanto può vivere una persona senza cuore?"








 

ANNYEEEONG HASEYOOOOO
I'm back, già è passato tanto tempo qui su EFP, ma finalmente sono ritornata.
Tengo particolarmente a questa storia e alla ship anche. Io inizialmente sono una Yoonmin e una Vkook shipper, ma gli Yoonkook mi ispirano tanto, come due persone che si inseguono senza mai potersi trovare, non so..
Questa FF è nata in un'ora, volevo scrivere troppo disperatamente, sono partita con i Jongkey, passando per i Kaisoo... 
Poi ho letto una FF che mi ha colpita molto, ringrazio l’ autrice anche se non credo leggerà mai, grazie davvero. E quindi il tema angst è anche per questo, credo sia seriamente la prima cosa che scrivo angst, perché solitamente sono per l'Happy ending.
Poi ho visto un video Yoonkook sulla canzone Faded, immaginate le lacrime... Ed ecco qui.
Vi prego, non mi sotterrate. Vi voglio bene ahahahaha
Dovete sempre farmi sapere se devo andare a raccogliere pomodori, ci conto eh ahahah

Alla prossima, Preziosa❤️